CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 gennaio 2009
120.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Martedì 13 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 11.30.

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5-00607 Siragusa: Misure relative all'accoglimento di alcuni ordini del giorno in sede di conversione del DL 137/2008.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Antonino RUSSO (PD), replicando per l'interrogazione di cui è cofirmatario, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta, in quanto occorre accelerare i tempi per il recepimento degli ordini del giorno approvati, specie nel caso in cui si tratti di ordini del giorno relativi a un provvedimento risalente a diversi mesi fa.

5-00648 Antonino Russo: Sull'inserimento nelle graduatorie della provincia di Trento di alcune categorie di docenti.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Antonino RUSSO (PD) replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta, sottolineando che l'inserimento nelle graduatorie non è ancora avvenuto, nonostante le dichiarazioni rilasciate in tal senso da autorità della provincia di Trento. Auspica altresì che la situazione in questione sia attentamente monitorata dal Governo.

5-00660 Contento: Carenza di tecnici di laboratorio nelle scuole professionali, in particolare in Friuli Venezia Giulia.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Manlio CONTENTO (PdL) replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta, in quanto dalla stessa emerge la sussistenza di evidenti carenze di tecnici di laboratorio in determinate zone e in particolare in Friuli Venezia Giulia. Rileva altresì che la presenza di tali tecnici è fondamentale al fine di fornire una formazione professionale adeguata agli studenti interessati.

5-00681 Frassinetti: Sul percorso formativo del Liceo artistico ex legge 40 del 2007.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Elena CENTEMERO (PdL), replicando per l'interrogazione di cui è cofirmataria, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, dalla quale non emerge con quali modalità verrà strutturato l'orario nei licei artistici. Rileva inoltre che la configurazione esatta dell'orario è fondamentale al fine di prevedere un insegnamento adeguato delle materie relative al percorso formativo del liceo artistico.

5-00704 Centemero: Revisione degli ordinamenti della scuola superiore di secondo grado.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Elena CENTEMERO (PdL) replicando, si dichiara soddisfatta della risposta ricevuta, ricordando che con un apposito decreto-legge è stato disposto lo spostamento del termine per l'attuazione della riforma della scuola superiore di secondo grado.

5-00707 Ghizzoni: Sugli investimenti relativi ai piani di edilizia scolastica.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Manuela GHIZZONI (PD) replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta, in quanto l'interrogazione mirava a

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capire quali risorse potessero in concreto essere utilizzate al fine di attuare i necessari interventi per il miglioramento degli edifici scolastici, alla luce in particolare dei tagli alle risorse ultimamente disposti dal Governo in carica. Sottolinea, inoltre, che al fine di consentire agli enti locali di utilizzare in modo efficace le risorse per l'edilizia scolastica occorre prevedere un meccanismo che consenta di derogare al Patto di stabilità interno.

5-00688 Di Caterina: Iniziative a salvaguardia del centro storico di Napoli.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Marcello DI CATERINA (PdL) replicando, si dichiara soddisfatto della risposta ricevuta, prendendo atto con soddisfazione del fatto che il Governo ha predisposto un piano per la tutela del centro storico di Napoli.

Valentina APREA, presidente, dichiaro concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 12.

ATTI COMUNITARI

Martedì 13 gennaio 2009 - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 12.40.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2009 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese.
COM (2008) 712 definitivo - 11249/08.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame degli atti in titolo.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere una relazione alla XIV Commissione, politiche dell'Unione europea, per i profili di competenza, sul Programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2009 e sul programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea, elaborato dalla presidenza francese, ceca e svedese. Sottolinea che il programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2009 dopo un primo paragrafo intitolato «la crisi mette l'Europa alla prova», illustra nei paragrafi successivi le priorità per il 2009, occupandosi in particolare dei temi della crescita e dell'occupazione, del mutamento climatico e Europa sostenibile, del tema di Un'Europa più vicina ai cittadini. Gli ultimi paragrafi del programma si occupano invece dei temi del «legiferare meglio - mantenere le promesse e cambiare la cultura normativa» e del «comunicare sull'Europa». Ricorda che l'Allegato 1 al programma contiene l'elenco delle iniziative strategiche e prioritarie. In particolare, per quel che riguarda le iniziative prioritarie, segnalo per quel che riguarda la competenza della VII Commissione, che è contemplata sotto il titolo «comunicazione sul dialogo università-imprese» una iniziativa legislativa, ovvero una comunicazione della Commissione. In particolare per quel che riguarda il campo di applicazione e gli obiettivi di tale iniziativa, viene specificato che le università operano al centro del triangolo della conoscenza. costituito da istruzione, ricerca e innovazione. Esse svolgono un ruolo cruciale nella creazione di un'Europa delle conoscenze e devono aprirsi maggiormente ai bisogni delle società. Basandosi sulle buone pratiche, la comunicazione proporrà orientamenti e strutture per migliorare e intensificare la cooperazione tra università e imprese, ridurre le barriere tra università e imprese, migliorare la governance, migliorare la pertinenza dei programmi di studio, promuovere lo spirito imprenditoriale presso

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le Università e gli studenti, migliorare la mobilità e sviluppare e rafforzare il ruolo delle università nell'educazione permanente. L'Allegato 2 contiene invece un elenco delle iniziative di semplificazione, mentre l'Allegato 3 contiene l'elenco delle proposte pendenti ritirate. Per quel che riguarda il programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea, elaborato dalla presidenza francese, ceca e svedese, ricordo che esso si articola in due parti. La prima parte contiene il quadro strategico del programma, posto in un contesto più ampio e specificamente entro la prospettiva di obiettivi a più lungo termine che saranno perseguiti nelle successive tre presidenze. Per tale motivo, conformemente al regolamento interno del Consiglio, sono state consultate sulla sezione indicata le future presidenze spagnola, belga e ungherese. Evidenzia che la seconda parte costituisce il programma operativo che stabilisce le questioni che dovranno essere trattate durante il periodo di 18 mesi (luglio 2008-dicembre 2009). Per quel che riguarda le competenze della VII Commissione, ricorda in particolare che nella prima parte viene precisato che, considerato il ruolo cruciale della ricerca e dell'innovazione nella promozione della competitività, le presidenze cercheranno di rafforzare lo spazio europeo della ricerca, anche assicurandone la gestione efficace e promuovendo sia programmi di ricerca comuni sia la cooperazione internazionale nella scienza e nella tecnologia. Per quel che riguarda la seconda parte, ricorda che nell'ambito del capitolo dedicato a «ricerca, conoscenza, e innovazione», per quel che riguarda la ricerca viene evidenziato innanzitutto che le tre presidenze annettono grande importanza all'ulteriore sviluppo dello spazio europeo della ricerca. Dando seguito al Libro verde della Commissione intitolato «Nuove prospettive per lo Spazio europeo della ricerca», le presidenze proseguiranno il processo avviato nell'aprile 2008 e, applicando il metodo di coordinamento aperto alla piena realizzazione dello spazio europeo della ricerca, affronteranno in particolare gli obiettivi prioritari convenuti: creare un mercato interno della ricerca in un contesto propizio all'innovazione e alla libera circolazione della conoscenza («quinta libertà»); fare dell'UE il luogo più attraente per i ricercatori del mondo intero, siano essi europei o no; elaborare una strategia internazionale di cooperazione scientifica e tecnica che sia coerente e pro attiva; e sfruttare il potenziale offerto dal coordinamento dei programmi nazionali ed europei nel settore scientifico e tecnico. Le presidenze sono altresì determinate a portare a buon fine le quattro restanti iniziative politiche riguardanti lo spazio europeo della ricerca: il partenariato per un passaporto europeo del ricercatore; il quadro giuridico per le infrastrutture di ricerca paneuropee, in particolare facendo progredire l'attuazione della tabella di marcia dell'ESFRI; una programmazione e programmi comuni; e la creazione di un quadro orientativo per la cooperazione scientifica e tecnologica internazionale. Le presidenze contribuiranno inoltre ad assicurare una governance efficace dello spazio europeo della ricerca nonché la programmazione e il monitoraggio del processo di Lubiana. Le presidenze contribuiranno inoltre ai lavori relativi alla valutazione finale del sesto programma quadro e, su tale base, alla messa a punto della metodologia da utilizzare nel 2010 per la valutazione intermedia del settimo programma quadro. Si tratterà, in particolare, dell'elaborazione di una serie di indicatori per valutare l'impatto dei programmi. Altre questioni importanti legate alla ricerca che saranno affrontate dalle presidenze sono l'avvio regolare delle attività dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) e la promozione della ricerca nei settori delle TIC, delle tecnologie a bassa emissione di carbonio e delle tecnologie marine. Sulla base della cooperazione tra le politiche in materia di ricerca, competitività, ambiente ed energia, le presidenze proseguiranno i lavori relativi all'attuazione del piano d'azione strategico per le tecnologie energetiche (SET) varato dai capi di Stato e di governo nel marzo 2008. Per quel che riguarda l'istruzione e la formazione, viene invece sottolineato

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che un'istruzione e una formazione di alta qualità costituiscono la base per la creazione di posti di lavoro qualitativamente migliori e la sostenibilità della crescita. Verrà prestata particolare attenzione ai preparativi per la relazione finale sul programma «Istruzione e formazione 2010» nonché al futuro del processo segnalato, dopo il 2010. In tale contesto verranno trattate questioni che nel corso dell'ultimo decennio hanno conquistato una posizione di primo piano nell'agenda politica generale. Le priorità delle presidenze in materia scaturiranno dai tre obiettivi strategici: qualità, accesso e partenariato. Verrà rafforzata la cooperazione nel quadro del processo di Copenaghen. Nel contempo, e nel più ampio contesto di tale processo di Copenaghen, le tre presidenze faranno avanzare i lavori svolti in ambito UE sviluppando il sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale (ECVET), in modo da facilitare la mobilità, attraverso l'adozione delle corrispondenti raccomandazioni nel settore dell'istruzione e della formazione professionale. Le presidenze provvederanno inoltre affinché sia dato un seguito adeguato alle conclusioni del Consiglio sull'istruzione destinata agli adulti. L'ulteriore promozione dell'apprendimento permanente per tutti - con particolare attenzione per il problema dell'abbandono precoce della scuola (attraverso l'istituzione di sistemi di orientamento più mirati) e per le sfide poste dalla globalizzazione - e il rafforzamento della mobilità resteranno alti nell'agenda, in particolare per quanto riguarda gli studenti, i docenti, gli adulti e i giovani coinvolti nella formazione professionale (sviluppo dei programmi Erasmus, Leonardo, Comenius e Grundtvig). Inoltre, la modernizzazione dei sistemi educativi è al centro delle preoccupazioni di molti Stati membri. Sottolinea, inoltre, che verrà proseguito l'esame di questioni riguardanti l'autonomia degli istituti d'istruzione (scuole ed università) con l'obiettivo di sviluppare sistemi educativi più efficienti e rafforzare il ruolo essenziale dell'istruzione nel triangolo della conoscenza (istruzione-ricerca -innovazione). A tale riguardo, le presidenze promuoveranno la considerazione del contributo del sistema educativo nel suo complesso, ossia l'incentivazione dello studio delle scienze, della matematica e della tecnologia, il sostegno al trasferimento della conoscenza e dell'innovazione, l'apertura degli istituti d'istruzione agli individui e alla società in generale e, nel contempo, la promozione del partenariato tra istituti d'istruzione, imprese e datori di lavoro. L'importanza dell'istruzione per l'innovazione e il processo di Lisbona sarà sottolineata anche con la designazione del 2009 come Anno europeo della creatività e dell'innovazione. Nell'ambito del capitolo Salute e consumatori, si affronta invece la tematica dello sport. Si specifica in particolare che tenendo presenti l'autonomia e la specificità delle organizzazioni e delle attività sportive, le presidenze si concentreranno sul seguito da riservare al Libro bianco della Commissione sullo sport e al piano d'azione «Pierre de Coubertin», in esso contenuto, per quanto riguarda la dimensione sociale e quella economica dello sport nonché la sua gestione. Sarà prestata un'attenzione particolare, tra l'altro, alle seguenti questioni: sport e salute, lotta contro il doping, incluso il rafforzamento della posizione europea in seno all'Agenzia mondiale antidoping, istruzione e formazione dei giovani sportivi, uomini e donne, e sostegno al volontariato. Ricorda che nel capitolo cultura, audiovisivi e multilinguismo, per quel che riguarda la cultura, si prevede che le tre presidenze si concentreranno sull'attuazione dell'Agenda europea per la cultura e del piano di lavoro per la cultura 2008-2010 nell'ambito del metodo di coordinamento aperto. Particolare attenzione sarà rivolta a come migliorare l'accesso alla cultura, specie da parte di bambini e giovani, e sviluppare sinergie tra cultura e istruzione. Ricorda che resterà all'ordine del giorno la promozione della diversità culturale, specie nell'ambito dell'attuazione della convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, e del dialogo con il settore culturale. Il dialogo interculturale

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sarà promosso anche e soprattutto nell'ambito dell'attuazione e del follow-up dell'anno europeo del dialogo interculturale (2008). Inoltre, le presidenze metteranno ulteriormente in risalto l'importanza del contributo dei settori culturale e creativo alla crescita e all'occupazione nonché allo sviluppo sostenibile. Gli sforzi di Eurostat per sviluppare la produzione di statistiche culturali sarà di sostegno ai lavori nel settore. Sarà preso in debita considerazione il futuro studio della Commissione sul contesto favorevole allo sviluppo di industrie creative e culturali. Le presidenze si occuperanno anche della questione di migliorare il mercato interno dei beni e servizi culturali, creare condizioni migliori per i professionisti dei settori culturale e creativo e migliorare la mobilità degli artisti e delle collezioni d'arte. Una «stagione della cultura europea» del 2008 dimostrerà la ricchezza e la diversità della creazione artistica in Europa. Sarà inoltre avviata una riflessione sul ruolo dell'architettura nello sviluppo sostenibile. Le presidenze daranno risalto al loro impegno a valorizzare e tutelare il patrimonio culturale europeo nell'ambito di concreti progetti europei, alla tutela dei beni culturali e alla lotta contro il traffico di opere d'arte e archivi. La digitalizzazione dei contenuti culturali è di notevole importanza al fine di preservare il patrimonio culturale, fonte della diversità culturale e linguistica europea, e renderlo più accessibile. Le presidenze sosterranno i processi in atto nel settore indicato con iniziative quali la biblioteca digitale europea.
Si riserva in conclusione di presentare una proposta di relazione nel seguito dell'esame.

Valentina APREA, presidente, ricorda che nella recente missione svolta a Bruxelles è stato esposto il progetto della biblioteca digitale europea, che è peraltro al momento bloccato, in quanto si è registrato un numero di contatti molto elevato, indice dell'interesse dei cittadini per l'iniziativa. Manifesta peraltro il proprio apprezzamento per l'iniziativa in questione, che in ogni caso in fase di attuazione, ricordando che esso è importante in quanto, attraverso di esso sarà possibile tenere sotto controllo i dati di tutte le biblioteche europee.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.55.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 13 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 12.55.

Ratifica Convenzione Italia-USA per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi o le evasioni fiscali.
C. 1907.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Elena CENTEMERO (PdL), relatore, ricorda che la Convenzione e l'annesso Protocollo e Verbale d'intesa, firmati a Washington il 25 agosto 1999, con Scambio di Note effettuato a Roma il 10 aprile 2006 e il 27 febbraio 2007, pongono le basi per una più proficua collaborazione economica tra Italia e Stati Uniti, rendendo possibile un'equa distribuzione del prelievo fiscale tra lo Stato in cui viene prodotto un reddito e lo Stato di residenza dei beneficiari dello stesso. La Convenzione in esame sostituisce la precedente Convenzione, firmata a Roma il 17 aprile 1984, per tenere conto delle modifiche intervenute nella disciplina fiscale dei due Paesi. Molte disposizioni, tuttavia, ritenute ancora attuali, sono rimaste immutate per accordo delle Parti. La legislazione nazionale vigente prevede norme particolari per

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il trattamento fiscale ai fini delle imposte sui redditi dei soggetti non residenti; tali disposizioni si applicano solo se non sono state poste regole a livello internazionale, concordate tra Stati sovrani, quali soggetti primi del diritto internazionale. Le regole indicate si concretizzano nella stipula di Trattati bilaterali o multilaterali fra Stati, che vengono poi recepiti nelle singole legislazioni nazionali con strumenti diversi a seconda dei modelli costituzionali, derogando alle leggi interne e prevalendo su di esse. Pertanto nel caso di soggetti non residenti si applicano le disposizioni previste nella Convenzione contro le doppie imposizioni qualora essa sia stata stipulata con il paese del soggetto non residente, ratificata dai paesi interessati ed entrata in vigore, oppure le disposizioni previste dalla legislazione nazionale se, rispetto ad essa, sono più favorevoli. Nel caso invece di persone fisiche o giuridiche fiscalmente residenti in Italia, si applica il principio della tassazione del reddito mondiale, ovvero dell'attrazione di tutti i redditi, ovunque prodotti, nella base imponibile ai fini delle imposizione in Italia. Per quanto riguarda la stipula di tali Convenzioni, la principale ragione che spinge gli Stati a ricercare tali intese è quella di evitare una duplicazione di imposizione sugli stessi fenomeni economici e giuridici che, se non limitata, arrecherebbe un notevole aggravio a chi opera su un piano «transnazionale». Ricorda che la Convenzione, composta di 29 articoli e da un Protocollo ed un Verbale d'intesa, mantiene in linea di massima la struttura fondamentale del modello elaborato dall'OCSE e si applica alla sola imposizione sui redditi. Gli articoli 1 e 2 delimitano il campo di applicazione della Convenzione: i soggetti sono i residenti di uno o di entrambi gli Stati contraenti; le imposte considerate sono per gli USA le imposte federali sul reddito, mentre per l'Italia sono quella sul reddito delle persone fisiche, quella sul reddito delle persone giuridiche (IRES) e l'imposta regionale sulle attività produttive. Agli articoli da 3 a 5 si procede alle definizioni: in particolare, è «residente di uno Stato contraente» colui che in base alla legislazione fiscale di tale Stato è considerato ivi residente, mentre l'espressione «stabile organizzazione» designa una sede fissa di affari in cui l'impresa esercita in tutto o in parte la sua attività, che fornisce servizi o relative attrezzature da utilizzare stabilmente nello Stato contraente. Segnala che gli articoli da 6 a 21 trattano dell'imposizione sui redditi: in particolare, i redditi che un residente di uno Stato contraente ritrae da beni immobili situati nell'altro Stato sono imponibili nello Stato indicato (articolo 6), mentre gli utili di imprese sono imponibili nello Stato di residenza dell'impresa (articolo 7) a meno che la stessa non svolga la sua attività nell'altro Stato contraente mediante una stabile organizzazione ivi situata, nel qual caso gli utili saranno imponibili in quest'ultimo Stato, ma solo nella misura in cui derivino da detta stabile organizzazione. A norma dell'articolo 8, gli utili da esercizio della navigazione aerea o marittima internazionale sono imponibili solo nel Paese cui fa capo l'effettiva direzione dell'impresa. I dividendi societari (articolo 10) sono imponibili in linea di principio solo nello Stato di residenza del beneficiario (ma sono previste eccezioni in casi determinati), così come gli interessi (articolo 11) e i canoni (articolo 12). Lo Stato in cui tali redditi sono prodotti potrà comunque prelevare sui dividendi un'imposta, non superiore al 5 per cento dell'ammontare lordo per partecipazioni societarie non inferiori al 25 per cento, e non superiore al 15 per cento nelle altre fattispecie. Nel caso dei canoni il limite è posto al 5 per cento per l'uso di software e brevetti, mentre è posto all'8 per cento negli altri casi. Tali soglie si applicano però solo se chi percepisce i dividendi ne è l'effettivo beneficiario e risiede nell'altro Stato contraente. Inoltre, in tutti e tre i casi, se il beneficiario dei cespiti li ha ottenuti esercitando le proprie attività mediante una stabile organizzazione o una base fissa situate nell'altro Stato, essi ricadranno nella normale tassabilità da parte di detto Stato in accordo alla propria legislazione fiscale. Anche per ciò che concerne i redditi da professione indipendente (articolo 14)

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o da lavoro subordinato (articolo 15), il criterio per l'imputazione della loro tassazione sta nella prevalente esplicazione dell'attività in oggetto, se nello Stato di residenza o nell'altro Stato.
Sottolinea che di particolare competenza della Commissione VII sono gli articoli 17, 20 e 21. A norma dell'articolo 17 i compensi per artisti e sportivi sono tassabili nello Stato di prestazione effettiva dell'attività, attraendo detti proventi ad imposizione dello Stato della fonte, se l'ammontare di introiti lordi percepiti eccede ventimila dollari USA o il suo equivalente in euro oppure se l'artista o lo sportivo soggiorna per un periodo o periodi superiori in totale a novanta giorni sempre in relazione all'anno fiscale considerato. L'articolo 20 prevede che professori ed insegnanti, che soggiornino temporaneamente in uno stato contraente per un periodo non superiore a due anni, allo scopo di insegnare o effettuare ricerche presso università, collegi, scuole, o altro istituto d'istruzione riconosciuto, o presso una istituzione medica finanziata principalmente dal governo, e che sono o erano residenti nell'altro stato contraente, siano esenti da imposizione nello Stato della fonte per un periodo non superiore a due anni. L'articolo non si applica al reddito derivante da ricerca «effettuata non nel pubblico interesse». L'articolo 21 prevede puntualizzazioni in relazione alle somme che studenti ed apprendisti ricevono per sopperire alle spese di mantenimento, istruzione e formazione professionali. Dette somme non sono imponibili dallo Stato in cui lo studente o l'apprendista si trova, se provengono da fonti situate all'esterno di detto Stato. Ricorda che nella Convenzione si fa inoltre riferimento alle pensioni, che sono imponibili nello Stato di residenza del beneficiario. È prevista tuttavia la possibilità che esse siano tassate anche dallo Stato di provenienza (articolo 18). Le remunerazioni e le pensioni corrisposte da uno Stato contraente a fronte di servizi ad esso resi sono imponibili solo in detto Stato. La norma detta inoltre disposizioni che mirano a risolvere le situazioni di incertezza sulla ripartizione del potere impositivo tra i due Stati contraenti derivante dall'elevato numero di unità di personale a contratto avente doppia nazionalità o la sola nazionalità italiana (articolo 19); in particolare il paragrafo 2 introduce una disposizione che attribuisce, in tali casi, la potestà impositiva esclusiva allo stato che eroga i compensi. Sottolinea che l'articolo 22 riguarda l'imposizione su redditi diversi da quelli trattati agli articoli precedenti, e stabilisce che di norma gli elementi di reddito di un residente di uno dei due Stati contraenti siano imponibili solo nello Stato di residenza: tuttavia fanno eccezione i redditi provenienti da fonti varie situate nell'altro Stato contraente. All'articolo 23 vengono definiti i metodi per evitare le doppie imposizioni: la scelta cade sul credito d'imposta, in accordo con tutte le altre Convenzioni negoziate dall'Italia nella stessa materia. All'articolo 24 viene stabilito il principio di non discriminazione nei confronti dei soggetti nazionali di uno Stato contraente, che non possono subire nell'altro Stato un'imposizione più onerosa di quella cui sarebbero sottoposti i soggetti nazionali di detto Stato. L'articolo 26 prevede lo scambio di informazioni tra le rispettive Autorità, per facilitare l'applicazione dell'Accordo, nel rispetto delle proprie legislazioni interne. Vengono fatti salvi i privilegi fiscali di cui beneficiano i funzionari diplomatici o consolari in base alle regole generali del diritto internazionale (articolo 27) e viene prevista la soluzione per via amichevole delle future controversie in merito alla corretta applicazione della Convenzione (articolo 25).
Evidenzia quindi che l'articolo 28 reca disposizioni relative all'entrata in vigore; la norma stabilisce che le disposizioni della Convenzione avranno efficacia a decorrere dal 1o gennaio dell'anno solare in cui si procede allo scambio degli strumenti di ratifica, con l'eccezione delle disposizioni relative alle imposte prelevate alla fonte (che produrranno effetti dal primo giorno del secondo mese successivo alla data di entrata in vigore della Convenzione). La norma prevede, inoltre, una clausola di cessazione degli effetti della

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precedente Convenzione, firmata a Roma il 17 aprile 1984, prevedendo altresì una sua efficacia per 12 mesi oltre la data in cui la nuova Convenzione entrerà in vigore, solo a favore di coloro che - aventi diritto a maggiori benefici derivanti dall'applicazione della vecchia Convenzione - chiederanno di poterne usufruire. Le altre disposizioni finali sono recate dall'articolo 29 e riguardano la denuncia e la cessazione degli effetti della Convenzione, la cui durata è illimitata: è prevista tuttavia la facoltà di denuncia da parte di uno Stato contraente - non prima di cinque anni dalla sua entrata in vigore. Ricorda che il disegno di legge di ratifica (C. 1907) consta di quattro articoli, recanti, il primo, l'autorizzazione alla ratifica della Convenzione, il secondo l'ordine di esecuzione ed il quarto l'entrata in vigore della legge di autorizzazione alla ratifica, fissata per il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L'articolo 3 contiene la clausola di copertura degli oneri finanziari derivanti dall'attuazione dell'Accordo, valutati in 2,5 milioni di euro per il 2009 e in 24,5 milioni di euro annui, a partire dal 2010, reperiti a valere sul Fondo per interventi strutturali di politica economica di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307 (Disposizioni urgenti in materia fiscale e di finanza pubblica).
Propone in conclusione di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame.

Manuela GHIZZONI (PD) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere presentata, in quanto il provvedimento in esame costituisce uno strumento importante della politica internazionale, recando norme importanti in materia di doppia imposizione, residenza fiscale e pensioni.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere in esame, ringraziando la collega Centemero per la completa relazione svolta.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole.

La seduta termina alle 13.15.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 13 gennaio 2009.

Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 13.15 alle 14.20.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-00640 Zazzera: Sul progetto «specializzazione musicoterapista» della ONLUS «Euro Form Lavoro» di Vico del Gargano (FG) e sul Nuovo Centro didattito-musicale italiano (C.D.M.I.).