CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 9 gennaio 2009
118.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 13 GENNAIO 2009

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SEDE REFERENTE

Venerdì 9 gennaio 2009. - Presidenza del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI, indi del presidente della VI Commissione Gianfranco CONTE. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze, Luigi Casero, e per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 9.55

DL 185/08: Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.
C. 1972 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 gennaio 2009.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, per consentire ai relatori e al Governo di completare l'esame delle proposte emendative ai fini dell'espressione dei pareri di propria competenza, non essendovi obiezioni, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 10, è ripresa alle 11.30.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere favorevole sulle proposte emendative Ventucci 16.1, Contento 16.34, Laboccetta 16.42, a condizione che sia riformulato apportando alcune correzioni di carattere formale al testo (vedi allegato 1), e Pagano 17.2.
Chiede di accantonare l'articolo aggiuntivo Polledri 17.09.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Zorzato 18.39, a condizione che sia riformulato apportando al testo talune correzioni di carattere formale, nonché sull'emendamento Franzoso 18.40.

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Chiede di accantonare l'articolo aggiuntivo Gioacchino Alfano 18.01.
Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Zorzato 19.7, Del Tenno 19.14, Bitonci 19.26, Poli 19.29 e Colaninno 19.42.
Chiede di accantonare l'emendamento D'Amico 19.15.
Si dichiara disponibile ad esprimere parere favorevole sull'emendamento Girlanda 19.86, a condizione che sia riformulato, nei termini che si riserva di precisare; chiede pertanto che l'emendamento sia accantonato.
Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Marsilio 19.014. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Zeller 20.3 e 20.6, nonché sull'emendamento Ravetto 20.26, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere il comma 8-bis, e sull'emendamento Ventucci 20.34, a condizione che sia riformulato apportando al testo talune correzioni di carattere formale (vedi allegato 1).
Esprime parere favorevole sugli emendamenti Mariani 23.4, Baretta 25.11, Pugliese 27.4, a condizione che sia riformulato nel senso di apportare al testo talune correzioni di carattere formale (vedi allegato 1), e Ventucci 27.3, a condizione che sia riformulato nel senso di precisare che la proposta emendativa non deve determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica (vedi allegato 1).
Chiede quindi di accantonare l'articolo aggiuntivo Fugatti 27.03.
Esprime parere favorevole sull'emendamento Zorzato 29.86, e sull'emendamento Savino 30.6, a condizione che sia riformulato nel senso indicato in allegato (vedi allegato 1).
Chiede di accantonare l'emendamento Fugatti 30.8.
Esprime quindi parere favorevole sugli emendamenti Savino 30.30, a condizione che sia riformulato nel senso indicato in allegato, e Gioacchino Alfano 30.1, a condizione che sia riformulato nel senso indicato in allegato, nonché sull'articolo aggiuntivo Ventucci 31.07, a condizione che sia riformulato nel senso di aggiungere dopo le parole «n. 633» le parole «e successive modificazioni», e di sopprimere, nella nuova lettera e) proposta le parole «al pubblico», sopprimendo altresì tali parole anche nella rubrica (vedi allegato 1).
Esprime parere favorevole sull'emendamento Contento 32.53, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di precisare, nonché sugli emendamenti Gioacchino Alfano 32.13, e Germanà 32.12, a condizione che sia riformulato nel senso di inserire, alla fine del primo periodo le parole «, interamente versato», di sostituire, al secondo periodo, la parola «abbiano» con la seguente «possiedano», di sopprimere, al quarto periodo, le parole «in mancanza» e di sostituire al medesimo periodo, le parole «dall'entrata in vigore della presente legge» con le seguenti «dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto» (vedi allegato 1).
Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Franzoso 32.02.
Chiede di accantonare l'articolo aggiuntivo D'Amico 34.039.
Esprime quindi parere contrario su tutti gli altri emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti agli articoli da 16 a 36.

Il sottosegretario Luigi CASERO esprime parere conforme a quelli espressi dal relatore, chiedendo altresì di accantonare l'emendamento Franzoso 18.2.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, chiede ai relatori di quanto tempo ritengano di aver bisogno per la predisposizione degli ulteriori emendamenti che intendano presentare. Ritiene infatti che solo dopo la presentazione di tali ulteriori emendamenti, le Commissioni disporranno di tutti gli elementi necessari al fine di valutare come procedere nell'esame del provvedimento, ricordando come alcuni di questi emendamenti potrebbero concernere questioni di particolare rilevanza politica, quali ad esempio quelle affrontate nell'articolo 19.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, ritiene che gli

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ulteriori emendamenti potranno essere presentati entro le ore 13.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede al rappresentante del Governo se intenda confermare il parere contrario sull'emendamento De Camillis 19.8.

Il sottosegretario Luigi CASERO, nel confermare il parere precedentemente espresso, rileva che l'emendamento De Camillis 19.8, citato dall'onorevole Baretta, presenta contenuto analogo all'emendamento Franzoso 6.21, come riformulato nella seduta di ieri, su cui il Governo ha espresso parere favorevole.

Ludovico VICO (PD) dichiara di aggiungere la propria firma agli articoli aggiuntivi Boccia 14.011 e Franzoso 18.2.

Gaspare GIUDICE (PdL), con riferimento all'emendamento Franzoso 6.21, come riformulato nella seduta di ieri, invita il Governo a verificare se l'utilizzo a fini di copertura delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate risulti coerente con la disciplina contabile vigente e con la normativa che disciplina l'accesso al Fondo medesimo.

Il sottosegretario Luigi CASERO si riserva di effettuare le verifiche richieste dal deputato Giudice.

Gian Luca GALLETTI (UdC), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene che le Commissioni dovrebbero iniziare senz'altro ad esaminare gli emendamenti riferiti all'articolo 1, senza attendere la presentazione degli ulteriori emendamenti dei relatori.

Lino DUILIO (PD) osserva che, sino a questo momento, tutti i gruppi hanno convenuto sull'opportunità di attendere la presentazione di tutti gli emendamenti prima di procedere con l'esame, al fine di poter disporre di un quadro completo. Ritiene pertanto che non avrebbe senso accedere adesso alla richiesta del collega Galletti.

Renato CAMBURSANO (IdV) dichiara di condividere pienamente la posizione espressa dal collega Duilio.

Gian Luca GALLETTI (UdC) ribadisce la propria richiesta, non condividendo le ragioni politiche che, evidentemente, inducono le altre forze di opposizione a preferire che le Commissioni non esaminino gli emendamenti presentati.

Alessandro PAGANO (PdL) invita i relatori a tener conto, nella predisposizione degli ulteriori emendamenti, dell'esigenza di potenziare gli interventi a favore delle famiglie, con particolare riferimento a quelle più numerose, sottolineando come tali interventi costituiscano uno degli aspetti più significativi e importanti del provvedimento in esame.

Pietro FRANZOSO (PdL) sollecita un'ulteriore valutazione da parte dei relatori e del rappresentante del Governo sull'articolo aggiuntivo Boccia 14.011, al quale chiede di apporre la propria firma, sottolineando la particolare importanza delle misure ivi previste per i comuni in stato di dissesto. Segnala altresì il particolare rilievo del proprio emendamento 18.2, auspicando che il rappresentante del Governo, che ha chiesto l'accantonamento della proposta, possa esprimere una valutazione favorevole sulla stessa.

Ivano STRIZZOLO (PD), nel richiamare, per quanto riguarda le problematiche di carattere generale, gli interventi svolti dai colleghi Baretta e Fluvi nella seduta di ieri, si sofferma sulle disposizioni recate dall'articolo 29 del decreto-legge sui crediti di imposta per la riqualificazione energetica degli immobili, osservando come sussista tuttora una grande confusione sulle possibili modifiche e correzioni da apportare alla disciplina ivi prevista. Ancora ieri, infatti, il Ministro dell'ambiente preannunciava la presentazione di emendamenti governativi volti a modificare la disciplina introdotta dall'articolo 29, che secondo i dati diffusi dalle associazioni degli imprenditori del settore

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sta già determinando una rilevante contrazione degli investimenti dovuta all'estrema incertezza del quadro normativo. Rileva, tuttavia, che tali emendamenti non sono stati presentati e che neppure i relatori hanno presentato proposte emendative in materia. In questo quadro, ritiene pertanto assolutamente necessario che il Governo espliciti una volta per tutte in modo inequivoco la propria posizione sulle correzioni e integrazioni da apportare alle disposizioni dell'articolo 29, anche in considerazione del fatto che esse prevedono adempimenti sin dai primi mesi del 2009.

Alberto FLUVI (PD) rileva che il metodo di lavoro che si sta seguendo pone le Commissioni in una situazione di estrema difficoltà, in quanto, al di là di ogni giudizio sul contenuto del decreto-legge, non è stato ancora possibile avviare effettivamente l'esame delle proposte emendative presentate.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che, proprio al fine di facilitare l'effettivo avvio dell'esame delle proposte emendative, è opportuno sospendere brevemente la seduta al fine di consentire ai relatori di presentare gli ulteriori emendamenti in via di elaborazione e di definire le questioni ancora aperte, in modo da consentire ai colleghi di avere un quadro di assieme delle modifiche proposte e procedere quindi alle votazioni.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), nel condividere le osservazioni svolte dal collega Pagano, sottolinea la necessità di introdurre modifiche alla disciplina del bonus straordinario recata dall'articolo 1 del decreto-legge, al fine di provvedere ad una rimodulazione delle misure di sostegno ivi previste che consenta un incremento delle risorse destinate alle famiglie più numerose, in linea con quanto previsto dal proprio emendamento 1.1, sul quale i relatori e il rappresentante del Governo non hanno tuttavia espresso un parere favorevole. A tale proposito, segnala che, in base all'attuale formulazione dell'articolo 1, circa l'82 per cento dei beneficiari del bonus sono famiglie composte da 1 o 2 persone, alle quali è destinato circa il 70 per cento delle risorse complessivamente stanziate per tale finalità. Pur auspicando un intervento di sostegno di carattere permanente, ritiene che in questa sede sia assolutamente necessario destinare maggiori risorse alle famiglie più numerose, accogliendo una delle diverse proposte emendative presentate al riguardo.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA) rileva come i pareri espressi dai relatori e dal Governo stiano determinando una situazione di particolare sofferenza per la propria parte politica, sulla quale si riserva di formulare in seguito eventuali valutazioni politiche. In particolare, chiede ai relatori e al rappresentante del Governo di voler esplicitare le ragioni del parere contrario espresso sul proprio emendamento 21.6, il quale, novellando le disposizioni della legge finanziaria per il 2007, intende ripristinare ed implementare le risorse destinate agli interventi di ammodernamento e di potenziamento della viabilità secondaria in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia, che sono state sottratte per far fronte alle minori entrate derivanti dall'abolizione dell'ICI sulla prima casa. Analogamente, lamenta l'espressione di un parere contrario sui propri emendamenti riferiti all'articolo 29 del decreto in esame, che intendono riconoscere crediti di imposta per gli investimenti nelle regioni meridionali. Per tutte queste proposte emendative il parere contrario sembrerebbe motivato dall'utilizzo, per finalità di copertura finanziaria, delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, che tuttavia negli ultimi mesi sono state utilizzate per le finalità più disparate. A tale riguardo, osserva che i relatori ed il rappresentante del Governo hanno espresso un parere favorevole sull'emendamento 6.22 del collega Giudice, che pure attinge alle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e chiede pertanto di chiarire le ragioni del diverso criterio di valutazione adottato per tale proposta, evidenziando che sarebbe particolarmente grave se la

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difforme valutazione fosse da attribuirsi al gruppo di appartenenza dei presentatori delle diverse proposte emendative. Conclusivamente, ritiene che si vada delineando una precisa posizione politica volta a ridurre l'ammontare delle risorse destinate al Mezzogiorno, in contrasto con gli impegni assunti nell'ambito del programma di Governo, che recava uno specifico punto relativo al Meridione.

Massimo POLLEDRI (LNP) si associa alle osservazioni dei colleghi Toccafondi e Pagano in ordine alla necessità di prevedere una rimodulazione del bonus per le famiglie previsto dall'articolo 1 del decreto; al riguardo, rileva la necessità che la maggioranza ribadisca in occasione dell'esame del presente provvedimento la propria fedeltà al patto stretto con gli elettori, che ha tra i suoi punti essenziali la valorizzazione e la tutela della famiglia, rese necessarie dalle attuali tendenze demografiche. In proposito, ricorda che la denatalità italiana non è una tendenza ineluttabile, come dimostrano recenti segnali di inversione di tendenza registrati, come conseguenza dell'adozione di specifiche politiche, sia nella provincia autonoma di Bolzano sia in Francia. Pur riconoscendo che la rimodulazione del bonus famiglia contenuto nel provvedimento presenta delle difficoltà in quanto, trattandosi di un decreto legge, si andrebbe a intervenire su una normativa già vigente, ritiene necessario che il Governo si impegni a intervenire con risorse consistenti. Nella medesima ottica di sostegno alle famiglie, segnala altresì l'attenzione del proprio gruppo al tema dell'incremento degli assegni familiari per i lavoratori autonomi.

Roberto OCCHIUTO (UdC) condivide l'avviso espresso dal collega Galletti sulla necessità di procedere immediatamente alle votazioni, quanto meno per quel che concerne le proposte emendative riferite all'articolo 1, che affronta un tema di notevole importanza, quello del bonus familiare, su cui si sono già soffermati, con considerazioni che sottoscrive, i colleghi Pagano, Toccafondi e Polledri, i quali hanno correttamente rilevato la necessità di una rimodulazione del bonus per le famiglie. Sottolinea che l'esame del provvedimento da parte delle Commissioni Riunite si deve porre due obiettivi: in primo luogo, quello di concorrere alla definizione di un testo da sottoporre all'Assemblea, ed in secondo luogo, nell'ipotesi che venga posta la fiducia sul provvedimento, quello, più politico, di consentire una rappresentazione delle posizioni dei diversi gruppi. Per questi motivi, sarebbe stato opportuno avviare le votazioni sulle proposte emendative, e rileva che le Commissioni stanno assistendo a una sorta di melina, che dimostra una difficoltà evidente da parte della maggioranza. Ribadisce, pertanto, che risulta assolutamente necessario porre in votazione le proposte emendative a partire da quelle riferite all'articolo 1, a meno che il Governo e i relatori non stiano seriamente meditando sulla possibilità di presentare emendamenti che prevedano una rimodulazione del bonus famiglie previsto dal medesimo articolo 1.

Massimo VANNUCCI (PD), richiamando le osservazioni già svolte nella seduta di ieri, sottolinea come l'andamento dei lavori delle Commissioni stia evidenziando una totale mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento. Mancano ormai poche ore al termine dell'esame del provvedimento da parte delle Commissioni e, nonostante il termine per la presentazione degli emendamenti sia scaduto prima della pausa dei lavori per le festività natalizie, non è ancora possibile ricostruire un quadro esaustivo degli intendimenti del Governo e della maggioranza. I relatori e il rappresentante del Governo hanno espresso, infatti, parere favorevole su un limitato numero di proposte emendative, che in molti casi hanno carattere assolutamente microsettoriale e localistico, mentre nulla si è detto sugli articoli 19 e 29 del decreto-legge, che recano gli interventi volti a rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali e a ridefinire la disciplina dei crediti di imposta, affrontando due

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delle questioni che dovrebbero qualificare il provvedimento. Rileva, inoltre, che anche sulla questione del bonus straordinario per le famiglie, previsto dell'articolo 1 del decreto, il Governo e la maggioranza non hanno ancora chiarito i propri intendimenti. Osserva, altresì, che non si registra neppure quella apertura alle proposte dell'opposizione che il Governo aveva prospettato all'inizio dell'esame del provvedimento, come è dimostrato dal fatto che i relatori ed il rappresentante del Governo nella seduta odierna hanno espresso un parere favorevole solo su due proposte presentate dall'opposizione, che peraltro hanno carattere eminentemente formale. La maggioranza sembra invece maggiormente interessata a sistemare le proprie difficoltà interne attraverso interventi che poco o nulla hanno a che fare con la crisi economica in atto. Con riferimento a specifiche questioni affrontate dalle proposte emendative, ricorda in particolare il proprio articolo aggiuntivo 21.03, sul quale è stato espresso un parere contrario, che prevede l'incremento dei fondi destinati alla protezione civile a livello regionale, in linea con le esigenze da ultimo evidenziate anche dal sottosegretario Bertolaso. A fronte di tale parere contrario, il relatore ed il rappresentante del Governo hanno invece espresso parere favorevole sull'emendamento 18.40, che prevede un finanziamento di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 per interventi infrastrutturali per la mobilità al servizio della Fiera del Levante di Bari, della Fiera di Verona, della Fiera di Foggia e della Fiera di Padova, che nulla hanno a che fare con le finalità del provvedimento in esame. Segnala, altresì, il proprio emendamento 23.9, che interviene sulla disciplina della realizzazione dei microprogetti di interesse locale prevedendo l'inversione della regola del silenzio-assenso prevista dall'articolo 23 per l'effettuazione delle opere, osservando che per tali progetti si prevede l'automatico riconoscimento di benefici fiscali, in controtendenza rispetto a quanto previsto dall'articolo 29 del decreto-legge in materia di crediti di imposta. Conclusivamente, ribadisce la propria assoluta insoddisfazione per l'andamento dei lavori, sottolineando come il Parlamento rischi di peggiorare un provvedimento che già nel suo testo iniziale appariva parziale e insufficiente.
Avverte altresì che il deputato Gibiino ha sottoscritto l'emendamento Zorzato 29.86.

La seduta, sospesa alle 12.40, è ripresa alle 14.25.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che sono stati presentati ulteriori emendamenti dei relatori (vedi allegato 2).

Lino DUILIO (PD) chiede se il fatto che il Governo si astenga dal presentare emendamenti denoti l'intenzione di non modificare il testo del provvedimento in esame.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede alla presidenza di chiarire come le Commissioni procederanno nell'esame del provvedimento, atteso che sarà necessario fissare un termine per la presentazione di subemendamenti agli ulteriori emendamenti dei relatori.

Gian Luca GALLETTI (UdC) ribadisce la sua richiesta che si inizi a esaminare gli emendamenti presentati.

Gianfranco CONTE, presidente, assicura che le presidenze valuteranno le osservazioni dei colleghi Baretta e Galletti.
Sospende quindi brevemente la seduta, al fine di consentire la riproduzione e la distribuzione degli ulteriori emendamenti dei relatori.

La seduta, sospesa alle 14.30, è ripresa alle 14.55.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo 34.044 dei relatori è stato ritirato. Avverte altresì che sono in corso di svolgimento alcuni approfondimenti in merito all'ammissibilità degli ulteriori emendamenti presentati dai relatori. Informa quindi che il termine per la presentazione di subemendamenti ai nuovi

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emendamenti dei relatori è fissato alle ore 17 della giornata odierna.

Maurizio BERNARDO (PdL) avverte che i relatori hanno riformulato i propri emendamenti 2.52, 3.108, 18.42, 30.03 e 32.65 (vedi allegato 2). Avverte inoltre che i relatori, modificando il parere già espresso in precedenza, ritengono di proporre un'ulteriore riformulazione degli emendamenti 6.19 Germanà, 6.21 Franzoso (vedi allegato 1). Ad integrazione del parere espresso nel corso della seduta odierna, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Gioacchino Alfano 18.01, e Contento 32.53, a condizione che siano riformulati nel senso indicato in allegato (vedi allegato 1). I relatori chiedono altresì di riformulare il testo dell'emendamento Girlanda 19.86 nel senso indicato in allegato (vedi allegato 1).

Gianfranco CONTE, presidente, sospende nuovamente la seduta.

La seduta, sospesa alle 15, è ripresa alle 17.30.

Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento alla valutazione di ammissibilità dei nuovi emendamenti presentati dai relatori, avverte che l'emendamento 6.26 è da ritenersi ammissibile nel presupposto che il Governo confermi la sussistenza delle risorse del fondo di cui all'articolo 5, comma 4, del decreto-legge n. 93 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 126 del 2008. Occorre che il Governo confermi altresì che la quantificazione degli oneri recata dalla proposta emendativa sia congrua. Infine è necessario specificare nel testo che la detrazione prevista per il 2010 non rileva ai fini della determinazione dell'acconto IRE per l'anno 2011. L'emendamento 10.11 è inammissibile in quanto reca oneri privi di quantificazione. Inoltre, dal punto di vista formale, si segnala che il riferimento alla legge finanziaria dovrebbe essere alla legge 22 dicembre 2008, n. 203 (legge finanziaria 2009). In merito all'emendamento 18.45 le presidenze si riservano di approfondire i profili di carattere finanziario. L'emendamento 19.92 può ritenersi ammissibile solo qualora il Governo confermi che le risorse stanziate dall'articolo in esame nonché quelle appostate dalla normativa vigente cui l'emendamento fa riferimento possono ritenersi compatibili con le nuove misure di sostegno contenute nella proposta emendativa, con riguardo in particolare al comma 1, lettera c) e al comma 11. L'articolo aggiuntivo 19.029 può ritenersi ammissibile solo qualora il Governo confermi che la proroga della maggiorazione contributiva sia idonea a coprire i maggiori oneri relativi all'estensione all'anno 2011 delle provvidenze recate dall'emendamento. L'articolo aggiuntivo 26.07 è inammissibile per estraneità di materia. L'emendamento 29.88 è da considerarsi ammissibile nonostante non vengano previste risorse per l'anno 2012, in quanto i chiarimenti forniti dal Governo evidenziano che per quell'anno si determinerà una maggiore entrata. Occorre comunque che il Governo assicuri la neutralità dell'utilizzo delle risorse di cui alla contabilità speciale 1778 ai fini dei saldi di fabbisogno e indebitamento netto. È inoltre necessario un chiarimento in merito agli effetti della disposizione sugli esercizi successivi all'anno 2013.
Avverte altresì che l'articolo aggiuntivo 34.044 dei relatori è stato ritirato.
Propone quindi di convocare l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, al fine di definire le modalità e i tempi dello svolgimento dei lavori delle Commissioni.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede chiarimenti sulla portata applicativa del comma 11 dell'emendamento 19.92 dei relatori, che prevede che ai lavoratori non destinatari dei trattamenti di cui all'articolo 7 della legge 223 del 1991, in caso di licenziamento, possa essere erogato un trattamento di ammontare equivalente all'indennità di mobilità nell'ambito delle risorse finanziarie destinate per l'anno 2009 agli ammortizzatori sociali in deroga alla vigente normativa. La disposizione precisa altresì che ai medesimi lavoratori

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la normativa in materia di disoccupazione di cui all'articolo 19, comma 1, del Regio decreto n. 636 del 1939 si applica con esclusivo riferimento alla contribuzione figurativa per i periodi previsti dall'articolo 1, comma 25, della legge n. 247 del 2007.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI illustra il comma 11 dell'emendamento 19.92 dei relatori, precisando come questo sia finalizzato a destinare ad una platea più ampia di beneficiari le risorse relative agli ammortizzatori sociali.

Pier Paolo BARETTA (PD) nel replicare al rappresentante del Governo, rileva che non appare chiaro in quale misura percentuale l'indennità debba essere corrisposta ai lavoratori, poiché sembra emergere una contraddizione tra il testo dell'emendamento 19.92 e la relazione illustrativa allo stesso allegata.

Maria Grazia GATTI (PD) condivide l'osservazione dell'onorevole Baretta, sottolineando che l'emendamento 19.92 pone difficoltà interpretative sotto il profilo della misura dell'indennità da erogare ai lavoratori.

Lorenzo RIA (PD) interviene in materia di Fondo aree sottosviluppate (FAS), rilevando come in tale materia non si esaurisca certamente la «questione meridionale», che richiede ben altre sedi di confronto e ulteriori interventi di carattere strutturale. In tale contesto auspica che non vengano approvate norme in contrasto con la disciplina vigente. Dall'esame del provvedimento in titolo e della relativa documentazione allegata, sembrerebbe infatti emergere una tendenza alla dispersione delle risorse del FAS verso aree diverse dalle regioni meridionali. Occorrerebbe pertanto specificare con maggiore chiarezza quali siano le regioni beneficiarie.
Dichiara quindi di sottoscrivere gli emendamenti 1.1, 1.5, 1.33 e 1.28.

Antonio BORGHESI (IdV) chiede chiarimenti su taluni profili dell'emendamento 18.45 dei relatori.

Il sottosegretario Luigi CASERO fa presente che l'emendamento cui fa riferimento l'onorevole Borghesi è in corso di riformulazione.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) esprime forti perplessità sull'articolo aggiuntivo 30.03 dei relatori (nuova formulazione) in materia di giochi pubblici con vincita in denaro, anche in considerazione della necessità di un piano di ristrutturazione triennale che attribuisca certezza nel settore. Ritiene quindi opportuna una ulteriore riformulazione.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che è pervenuta una richiesta di riammissione dell'articolo aggiuntivo 26.07 dei relatori, in materia di disciplina del personale del corpo militare della Croce rossa. In relazione a tale questione avverte che una revisione del giudizio dovrebbe essere richiesta unanimemente da tutti i gruppi.

Gioacchino ALFANO (PdL), con riferimento all'emendamento 1.57 dei relatori, segnala l'opportunità di prorogare almeno di un mese i termini per la richiesta del bonus.

Antonio BORGHESI (IdV) dichiara la propria contrarietà alla riammissione dell'articolo aggiuntivo 26.07.

Ludovico VICO (PD) dichiara di sottoscrivere l'emendamento 3.36 Abrignani e di essere favorevole alla riammissione dell'articolo aggiuntivo 26.07 dei relatori.

Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento alla valutazione di ammissibilità dei subemendamenti riferiti ai nuovi emendamenti dei relatori, avverte che devono considerarsi inammissibili il subemendamento 0.2.52.3, il quale reca disposizioni concernenti i comuni nei quali vige il sistema tavolare e quindi non risulta riferibile al contenuto dell'emendamento; il subemendamento 0.19.92.1, il quale reca disposizioni in materia di trattamento dei dati personali presenti nelle banche dati costituite sulla base degli elenchi telefonici

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pubblici; il subemendamento 0.19.92.5, il quale pone a carico del fondo per le aree sottoutilizzate eventuali interventi straordinari statali per il ripiano dei disavanzi regionali; il subemendamento 0.25.31.4, il quale reca modifiche alla legge n. 287 del 1990 di tutela della concorrenza.
Sospende quindi la seduta e convoca immediatamente l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite.

La seduta, sospesa alle 18, è ripresa alle 18.40.

Gianfranco CONTE, presidente, comunica le richieste di sostituzione pervenute alla presidenza. Ricorda quindi che saranno posti in votazione unicamente gli emendamenti segnalati e quelli dei relatori con i relativi subemendamenti.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Borghesi 1.41 e 1.40.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP), riformula il proprio emendamento 1.17 nel senso di far riferimento non semplicemente ai cittadini italiani ma coloro che sono cittadini italiani a almeno otto anni.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, conferma il parere contrario dei relatori sull'emendamento Comaroli 1.17 anche nella nuova formulazione.

Il sottosegretario Luigi CASERO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) non insiste per la votazione del proprio emendamento.

Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Zeller 1.14, 1.15, 1.13, Galletti 1.30, Borghesi 1.56 e Vannucci 1.32.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) intervenendo sul suo emendamento 1.1, ricorda che i relatori avevano preannunciato la presentazione di una propria proposta emendativa in materia di aiuti alle famiglie numerose, la quale non è però stata formalizzata. Si dichiara disponibile a ritirare il proprio emendamento, ma, considerato che esso incide su una questione della massima importanza, qual è quella del sostegno alle famiglie numerose, chiede di conoscere preliminarmente se i relatori confermino l'intenzione di intervenire sul punto con un proprio emendamento e in che termini.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, chiarisce che la proposta preannunciata dai relatori in relazione al tema degli aiuti alle famiglie è contenuta nell'articolo aggiuntivo 30.03 (ulteriore nuova formulazione), che invita il deputato Toccafondi a valutare.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) chiede il momentaneo accantonamento del suo emendamento 1.1 al fine di poter esaminare l'articolo aggiuntivo 30.03 (ulteriore nuova formulazione) dei relatori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che l'emendamento Toccafondi 1.1 si intende accantonato.

Antonio BORGHESI (IdV) protesta ritenendo inaccettabile che sugli emendamenti presentati dai deputati di maggioranza si possa discutere mentre su quelli della minoranza si debba solo votare.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che nell'ambito degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite si è convenuto di destinare all'illustrazione delle proposte emendative le giornate di martedì e mercoledì scorsi, riservando quindi il tempo restante alla sola votazione.

Antonio BORGHESI (IdV) contesta che l'accordo raggiunto nell'ambito degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti

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dei gruppi, fosse precisamente nei termini riportati dal presidente Conte e sottolinea che il Governo si era comunque impegnato a tenere conto non solo delle proposte della maggioranza, ma anche di quelle della minoranza, il che invece non è stato.

Pier Paolo BARETTA (PD), con riferimento a quanto affermato dal presidente, osserva che, in ogni caso, si dovrebbe consentire al presentatore di un emendamento di intervenire su di esso almeno brevemente per illustrarlo e tentare di convincere le Commissioni a votarlo.

Lino DUILIO (PD), con riferimento a quanto affermato dal presidente, si limita ad osservare che si sta, a suo parere, esagerando.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone che si consenta ai presentatori degli emendamenti che intendano farlo di esporre succintamente le proprie proposte.

Renato CAMBURSANO (IdV) si dichiara contrario alla proposta del presidente in quanto l'intesa era che le votazioni si sarebbero potute sveltire a condizione che il Governo fosse stato disponibile a recepire proposte della maggioranza e dell'opposizione. Visto tuttavia l'atteggiamento del Governo, ritiene che impedire il dibattito sugli emendamenti equivarrebbe a mortificare il Parlamento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva che sono naturalmente possibili interventi in sede di dichiarazioni di voto, fermo restando che nel momento in cui si è convenuto di porre in votazione il mandato ai relatori, le Commissioni dovranno concludere l'esame delle proposte emendative.

Le Commissioni respingono l'emendamento Zeller 1.7

Gian Luca GALLETTI (UdC), intervenendo sull'emendamento Capitanio 1.33, rileva che l'articolo aggiuntivo 30.03 (ulteriore nuova formulazione) dei relatori, cui ha fatto riferimento in precedenza il relatore Corsaro in relazione alla materia del sostegno alle famiglie, non può ritenersi soddisfacente in quanto in esso si fa riferimento soltanto alle «eventuali» maggiori entrate e si finanzia inoltre la social card, che è cosa diversa dagli assegni familiari.

Massimo Enrico CORSARO (PdL) si scusa in quanto l'emendamento dei relatori cui intendeva far riferimento è il 2.54.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) osserva che anche l'emendamento 2.54 dei relatori è insoddisfacente in quanto interviene, per di più con risorse inadeguate, su più ambiti: i mutui, l'assegno familiare e la revisione degli studi di settore. Chiede che il Governo e i relatori presentino proposte concrete in materia di sostegno alle famiglie.

Le Commissioni respingono l'emendamento Capitanio 1.33.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, presenta una riformulazione dell'emendamento 1.57 nel senso di premettere, all'inizio dell'emendamento, che al comma 6, primo periodo, le parole «31 gennaio 2009» sono sostituite dalle seguenti «28 febbraio 2009».

Le Commissioni approvano l'emendamento 1.57 dei relatori, nel testo riformulato (vedi allegato 3). Respingono quindi l'emendamento Miotto 1.38.

Pier Paolo BARETTA (PD) aggiunge la propria firma all'emendamento Cazzola 1.16 e ne richiede la votazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Cazzola 1.16.
Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Baretta 1.45 e 1.46, Causi 1.47, D'Antoni 1.48, Colaninno 1.50, Misiani 1.52. Respingono altresì, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Borghesi 1.010 e Fedi 1.05.

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Gabriele TOCCAFONDI (PdL), in relazione al proprio emendamento 1.1 precedente accantonato, osserva che l'emendamento 2.54 dei relatori è convincente, ancorché non del tutto, in quanto prevede che le risorse possano, e non debbano essere destinate, agli interventi a favore delle famiglie. Nel ribadire l'importanza di interventi per le famiglie che abbiano carattere strutturale e non siano una tantum, in ogni caso non insiste per la votazione del proprio emendamento 1.1.

Pier Paolo BARETTA (PD) aggiunge la propria firma all'emendamento Toccafondi 1.1 e ne richiede la votazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Toccafondi 1.1. Procedendo quindi alla votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 2 del decreto-legge, le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Baretta 2.38, Boccia 2.49 e 2.50, Galletti 2.33, Messina 2.28, Borghesi 2.29, Barbato 2.14 e Borghesi 2.13.

Antonio BORGHESI (IdV), intervenendo sul suo subemendamento 0.2.52(nuova formulazione).2, chiarisce che esso, allargando la platea dei soggetti abilitati alla certificazione nelle operazioni di portabilità dei mutui, intende assicurare che queste siano effettivamente senza costi per i cittadini, il che difficilmente potrebbe accadere se l'unico autenticatore ammesso fosse il notaio.

Franco CECCUZZI (PD) si associa alle considerazioni svolte dal collega Borghesi.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Borghesi 0.2.52(nuova formulazione).2 e Strizzolo 0.2.52(nuova formulazione).3 e approvano l'emendamento 2.52 dei relatori (nuova formulazione) (vedi allegato 3). Respingono quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Ceccuzzi 2.45 e 2.40 e Borghesi 2.23; approvano quindi l'emendamento 2.57 dei relatori (vedi allegato 3).

Antonio BORGHESI (IdV), intervenendo sull'emendamento Cambursano 2.24, del quale è cofirmatario, chiarisce che esso tende a prevedere un meccanismo di effettiva indicizzazione dei tassi di interesse dei mutui al tasso della Banca centrale europea, onde evitare che la norma resti un'affermazione di principio e le banche possano continuare a fare quel che preferiscono.

Le Commissioni respingono l'emendamento Cambursano 2.24.

Antonio BORGHESI (IdV), intervenendo sul subemendamento Cambursano 0.2.53.1, di cui è cofirmatario, osserva che esso tende ad evitare una dequalificazione della spesa per investimenti.

Paola DE MICHELI (PD) intervenendo sull'emendamento 2.53 del relatore, rileva che tale emendamento è inutile in quanto la normativa vigente già prevede l'intervento contenuto nell'emendamento e che sarebbe invece opportuno fare in modo che si possa derogare al patto di stabilità interno.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, riformula l'emendamento 2.53 dei relatori nel senso di inserire, dopo le parole «dello stesso anno,» le seguenti: «non vengono computati ai fini del patto di stabilità interno e».

Simonetta RUBINATO (PD) ritiene che se l'emendamento in questione venisse interpretato come configurante una possibilità di derogare al patto di stabilità interno, ci si troverebbe di fronte ad un emendamento inammissibile, dato che tale deroga comporterebbe la necessità di prevedere apposita copertura finanziaria. Ritiene in ogni caso che l'emendamento in questione non sia innovativo dell'ordinamento vigente e che in ogni caso andrebbe specificato se l'emendamento si riferisce sia ai mutui a tasso fisso che a quelli a tasso variabile.

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Il sottosegretario Luigi CASERO sottolinea che l'emendamento riguarda tutti i mutui, sia quelli a tasso fisso sia quelli a tasso variabile e che in ogni caso non è necessario prevedere alcuna norma di copertura finanziaria.

Gian Luca GALLETTI (UdC) premettendo che ogni qualvolta si interviene sul potere di spesa degli enti locali si possono creare confusioni, rileva che a suo giudizio con l'emendamento in questione si fa riferimento esclusivamente ai mutui a tasso variabile e che in ogni caso occorre prevedere copertura finanziaria degli oneri recati dall'emendamento, nel caso in cui lo stesso è da interpretarsi nel senso della possibilità di deroga al patto di stabilità interno.

Paola DE MICHELI (PD) riterrebbe opportuno accantonare l'emendamento in questione, in quanto occorre trovare una soluzione che possa effettivamente portare dei benefici veri per le casse degli enti locali.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, chiede che l'emendamento 2.53 (nuova formulazione) dei relatori sia accantonato.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, accantona l'emendamento 2.53 (nuova formulazione) dei relatori.

Gian Luca GALLETTI (UdC) riformula il proprio subemendamento 0.2.54.1 nel senso di sostituire, al comma 5-bis dell'emendamento 2.54 dei relatori, ovunque ricorrano, le parole «possono essere» con la seguente «sono».

Matteo BRAGANTINI (LNP) ritira il proprio subemendamento 0.2.54.4.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono il subemendamento Galletti 0.2.54.2, approvano il subemendamento Galletti 0.2.54.1, come riformulato, (vedi allegato 3) e respingono il subemendamento Borghesi 0.2.54.3. Approvano quindi l'emendamento 2.54 dei relatori (vedi allegato 3). Successivamente le Commissioni respingono i subemendamenti Galletti 0.2.55.1 e 0.2.55.2 e approvano l'emendamento 2.55 dei relatori (vedi allegato 3). Respingono quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Ceccuzzi 2.47 e 2.48.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 2.17, rilevando che lo stesso è volto a eliminare ostacoli alla portabilità dei mutui permettendo che un'altra banca possa garantire nel caso in cui ci sia il mancato pagamento di una rata.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 2.17. Approvano quindi l'emendamento Ceccuzzi 2.43, nel testo riformulato (vedi allegato 3).

Antonio BORGHESI (IdV) illustra l'emendamento Barbato 2.21, rilevando che lo stesso prevede un fondo speciale volto ad avvantaggiare l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie.

Le Commissioni respingono l'emendamento Barbato 2.21.

Renato CAMBURSANO (IdV) illustra il proprio emendamento 2.19, ricordando che lo stesso consente di innalzare la quota di deducibilità di oneri per interessi in modo significativo.

Le Commissioni respingono l'emendamento Cambursano 2.19. Respingono quindi l'emendamento Borghesi 2.22.

Claudio D'AMICO (LNP) propone l'accantonamento del proprio emendamento 2.36, rilevando che lo stesso non è assorbito in quanto riguardo non la rinegoziazione del mutuo ma l'acquisto della prima casa.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, ribadisce il parere contrario sull'emendamento D'Amico 2.36.

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Claudio D'AMICO (LNP) non insiste per la votazione del proprio emendamento 2.36.

Antonio BORGHESI (IdV) sottolinea l'importanza dell'emendamento 2.36, rilevando che esso interviene su un argomento importante come quello delle spese notarili ed evidenziando l'importanza di prevedere che in ogni caso le spese notarili non siano poste a carico degli acquirenti.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede di sottoscrivere l'emendamento D'Amico 2.36 e ne sollecita la votazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento D'Amico 2.36. Respingono quindi l'articolo aggiuntivo Rubinato 2.038.

Paola DE MICHELI (PD) chiede l'accantonamento del proprio articolo aggiuntivo 2.041.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, dichiara che, se non vi sono obiezioni, l'articolo aggiuntivo De Micheli 2.041 è accantonato. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 19.55, è ripresa alle 21.15.

Gianfranco CONTE, presidente, invita i gruppi a segnalare gli articoli di cui sollecitano l'esame.

Gian Luca GALLETTI (UdC) segnala gli articoli 19 e 31

Sergio Antonio D'ANTONI (PD) segnala gli articoli 3, 19 e 29.

Massimo VANNUCCI (PD) segnala l'articolo 9.

Claudio D'AMICO (LNP) segnala gli articoli 7, 8, 12, 25 e 30.

Gioacchino ALFANO (PdL) segnala gli articoli 4, 18 e 30.

Ludovico VICO (PD) illustra l'emendamento Lulli 3.88, evidenziando l'esigenza di un intervento a favore delle piccole e medie imprese.

Gianfranco CONTE, presidente, osserva che la lettera a) dell'emendamento Lulli 3.88 è assorbita dall'emendamento 3.106 dei relatori.

Le Commissioni respingono l'emendamento Lulli 3.88. Approvano quindi l'emendamento Dussin 3.59 e l'emendamento 3.106 dei relatori (vedi allegato 3). Respingono quindi l'emendamento Mariani 3.65.

Renato CAMBURSANO (IdV) illustra il proprio emendamento 3.47, che prevede l'estensione temporale delle disposizioni di cui al comma 2 dell'articolo 3.

Le Commissioni respingono l'emendamento Cambursano 3.47.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 3.43 volto a ripristinare il meccanismo del price cap.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 3.43 e approvano l'emendamento Mariani 3.69 (vedi allegato 3). Le Commissioni respingono quindi, con distinte votazioni gli emendamenti Martella 3.66, Borghesi 3.44, Mariani 3.74, Martella 3.77, Mariani 3.78, Martella 3.79, Mariani 3.81, Martella 3.82 e 3.83, Mariani 3.84 e Martella 3.85.

Massimo VANNUCCI (PD) chiede di aggiungere la propria firma all'emendamento Abrignani 3.36.

Le Commissioni approvano gli emendamenti Abrignani 3.36 e 3.107 dei relatori (vedi allegato 3).

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, invita al ritiro di tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 3.108 dei relatori, esprimendo altrimenti parere contrario.

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Le Commissioni respingono il subemendamento Barbato 0.3.108.2.

Chiara MORONI (PdL) ritira i propri subemendamenti 0.3.108.6 e 0.3.108.5, evidenziando comunque l'opportunità di una verifica di efficacia sulle disposizioni recate dall'emendamento.

Le Commissioni respingono il subemendamento 0.3.108.1.

Massimo POLLEDRI (LNP) ritira il proprio subemendamento 0.3.108.8.

Antonio BORGHESI (IdV) illustrando il proprio subemendamento 0.3.108.3 sottolinea l'opportunità di estendere i poteri di intervento dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

Le Commissioni respingono il subemendamento Borghesi 0.3.108.3.

Ludovico VICO (PD), Gian Luca GALLETTI (UdC), Pier Paolo BARETTA (PD) e Antonio BORGHESI (IdV) chiedono di sottoscrivere il subemendamento Giudice 0.3.108.10.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede ai relatori e al Governo la motivazione del parere contrario sul subemendamento Giudice 0.3.108.10.

Il sottosegretario Luigi CASERO osserva che l'emendamento dei relatori prevede la possibilità di una differenziazione del prezzo dell'energia elettrica nelle tre macroaree.

Ludovico VICO (PD) osserva che già adesso sussistono differenziazioni di prezzo per macroaree e tali differenziazioni dipendono dal trasporto e dall'immissione in rete dell'energia elettrica. Il problema, a suo avviso, risiede dunque nella realizzazione di infrastrutture adeguate per il trasporto di energia e il mantenimento di un prezzo unico può rappresentare, sotto questo profilo, un fattore positivo. Per questo invita il Governo a rivedere la propria posizione.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede se i relatori e il Governo sono disponibili a esprimere parere favorevole sui subemendamenti Vico 0.3.108.9 e 0.3.108n.f.11, osservando che in caso contrario, l'elemento da cui dipende il contrasto tra la posizione del Governo e quella dei presentatori dei subemendamenti è rappresentato dal prezzo unitario.

Il sottosegretario Luigi CASERO ribadisce che il testo dell'emendamento dei relatori permette di individuare il prezzo più adeguato per favorire lo sviluppo del Paese.

Le Commissioni respingono il subemendamento Giudice 0.3.108.10.

Ludovico VICO (PD) illustrando i propri subemendamenti 0.3.108.9 e 0.3.108n.f.11 rileva che la disciplina del concessionario costituisce la causa di difficoltà rispetto alla finalità di pervenire ad una riduzione del prezzo dell'energia elettrica. Per questo invita il Governo a recuperare le disposizioni contenute nel proprio subemendamento 0.3.108n.f.11.

Antonio BORGHESI (IdV) richiede di sottoscrivere il subemendamento Vico 0.3.108.9.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Vico 0.3.108.9 e 0.3.108n.f.11.

Ludovico VICO (PD) chiede chiarimenti relativi al trattamento procedurale degli emendamenti riferiti ai commi dell'articolo 3 che sono sostituiti dall'emendamento 3.108 dei relatori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che i relatori hanno presentato un'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento 3.108 (vedi allegato 2).

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, evidenzia che

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l'ulteriore nuova formulazione reca soltanto una modifica del testo del comma 10-sexies.

Pier Paolo BARETTA (PD) sollecita la Presidenza a fissare un termine per la presentazione dei subemendamenti all'ulteriore nuova formulazione.

Ludovico VICO (PD) osserva che l'ulteriore nuova formulazione vanifica le disposizioni contenute nel comma 10-quinquies.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che i relatori hanno presentato alcune nuove formulazioni e alcuni ulteriori emendamenti (vedi allegato 2).

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene inaccettabile che le Commissioni procedano in questo modo, ricordando che era stato convenuto che i relatori non avrebbero presentato ulteriori proposte emendative.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, osserva che il nuovo emendamento 19.93 dei relatori riprende quanto era stato proposto in un emendamento presentato dal collega Borghesi.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede alla Presidenza di sospendere la seduta e di convocare l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite.

Gianfranco CONTE, presidente, a seguito della richiesta del deputato Baretta, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 22.10, è ripresa alle 23.

Gianfranco CONTE, presidente, comunica che la seduta riprenderà dall'esame dell'emendamento 3.108 dei relatori nella nuova formulazione.

La Commissione approva l'emendamento 3.108 dei relatori, come riformulato.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 3.108 dei relatori, come riformulato, risultano preclusi tutti i successivi emendamenti fino all'emendamento Commercio 3.14. Sollecita quindi l'espressione dei pareri sui subemendamenti riferiti all'emendamento 3.109 dei relatori.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario sui subemendamenti riferiti all'emendamento 3.109 dei relatori.

Il sottosegretario Luigi CASERO esprime parere conforme al relatore, eccezion fatta per il subemendamento Scelli 0.3.109.1, sul quale si rimette alle Commissioni.

Le Commissioni respingono quindi, con distinte votazioni, i subemendamenti Scelli 0.3.109.1 e Ceccuzzi 0.3.109.2.

Alberto FLUVI (PD), intervenendo sull'emendamento 3.109 dei relatori, prende atto con soddisfazione che la maggioranza si è finalmente resa conto dell'importanza della questione affrontata. Osserva altresì che l'emendamento 3.109 recepisce una proposta che già era stata avanzata dal precedente Governo.

La Commissione approva quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti 3.109 e 3.110 dei relatori.

Rolando NANNICINI (PD) propone una riformulazione del proprio emendamento 3.76, segnalando che tale emendamento è fondamentale in quanto esso permette di ristabilire la corrispondenza tra servizi di depurazione e tasse pagate, in attuazione di una sentenza della Corte costituzionale, consentendo allo stesso tempo di mettere mano a tutti gli investimenti necessari a far sì che possono essere previsti tutti i servizi di depurazione necessaria. Rileva

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in particolare che il mancato accoglimento di tale emendamento comporterebbe un aumento dei contenziosi in essere, aggravando ancora di più la situazione delle casse dello Stato.

Il sottosegretario Luigi CASERO pur condividendo nelle linee generali l'emendamento Nannicini 3.76, evidenzia che la questione è affrontata in un decreto-legge in fase di conversione, attualmente all'esame del Senato.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, condivide l'opportunità di affrontare la questione nell'ambito del decreto-legge attualmente all'esame del Senato, pur riconoscendo che si tratta di un problema di grande rilevanza che occorre risolvere al più presto.

Pier Paolo BARETTA (PD) sottolinea che sull'emendamento Nannicini 3.76 vi era stato un parere favorevole dei relatori e che quindi sarebbe stato opportuno approvarlo al fine di fornire un segno di attenzione nei confronti delle proposte dell'opposizione.

Rolando NANNICINI (PD), in considerazione della posizione del Governo, dichiara di non insistere per la votazione del proprio emendamento 3.76.

Le Commissioni respingono quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Volpi 3.53 e Lulli 3.64.

Ivano STRIZZOLO (PD) illustra il proprio articolo aggiuntivo 3.02 ricordando che tale articolo aggiuntivo andrebbe approvato in quanto esso fa sì che la semplificazione burocratica che si applica alle ipoteche sugli immobili riguarda anche i comuni dove vige il sistema tavolare, risolvendo quindi un problema che era stato sollevato dal sistema bancario e dai cittadini in generale per quel che riguarda i mutui per l'acquisto delle case. Richiede pertanto l'accantonamento del proprio articolo aggiuntivo.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, l'articolo aggiuntivo Strizzolo 3.02 è accantonato.

Le Commissioni respingono quindi, con distinte votazioni, gli articoli aggiunti Lulli 3.05 e 3.06.

Gianfranco CONTE, presidente, propone quindi di passare all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 31 del decreto-legge.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 31.11, rilevando che tale emendamento sopprime l'aumento dell'IVA al 20 per cento sulle trasmissioni televisive trasmesse in forma codificata, ovvero in forma digitale a mezzo di reti via cavo o via satellite.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 31.11.

Gian Luca GALLETTI (UdC) illustra i propri emendamenti 31.7 e 31.6, ricordando che con il primo di tali emendamenti si prevede che l'IVA al 10 per cento si applichi a tutte le trasmissioni via antenna, mentre con il secondo emendamento si fa in modo che l'aumento dell'IVA dal 10 al 20 per cento riguardante servizi televisivi si applichi a partire dall'anno prossimo, in aderenza da quanto disposto dalla Corte di giustizia delle comunità europee.

Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Galletti 31.7 e 31.6.

Antonio BORGHESI (IdV), chiede chiarimenti in ordine alla corrispondenza di contenuto dell'emendamento Del Tenno 31.1 e dell'articolo aggiuntivo Ventucci 31.07.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che l'emendamento Del Tenno 31.1 deve ritenersi assorbito dall'articolo aggiuntivo Ventucci 31.07, sul quale i relatori hanno espresso parere favorevole, proponendone una riformulazione. Precisa altresì che

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l'articolo aggiuntivo Ventucci 31.07 fa sì che non vi sia evasione dell'IVA relativa ai vari passaggi della filiera della vendita dei documenti di viaggio

Renato CAMBURSANO (IdV) illustra il proprio emendamento 31.13, rilevando che tale emendamento mira a prevedere interventi contro l'incitamento alla violenza, fenomeno che non può essere giudicato meno grave della diffusione del materiale pornografico.

Le Commissioni respingono quindi l'emendamento Cambursano 31.13.

Maino MARCHI (PD) rileva che nella rubrica dell'articolo aggiuntivo Ventucci 31.07 dovrebbero essere espunte le parole «al pubblico».

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, condivide il rilievo del collega Marchi.

Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Ventucci 31.07

Massimo VANNUCCI (PD), intervenendo sull'articolo 31, rileva che in materia di «pornotax» negli Stati Uniti si segue sulla materia un orientamento completamente diverso.

Le Commissioni approvano l'emendamento 31.19 dei relatori.

Massimo POLLEDRI (LNP), intervenendo sul proprio emendamento 31.20 (ex 4.06), ricorda che nella seduta di ieri il relatore aveva manifestato la propria disponibilità a esprimere un parere favorevole su tale emendamento a condizione che lo stesso venisse riformulato come emendamento all'articolo 31. Sottolinea in particolare che tale emendamento mira a evitare l'evasione fiscale da parte dei maghi e di altri soggetti che svolgono lavori analoghi in televisione, rilevando in particolare che non appare giusto discriminare tra questi fenomeni ed altri, quali, quelli ad esempio della «pornotax».

Il sottosegretario Luigi CASERO esprime parere contrario sull'emendamento 31.20.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, modificando le valutazioni formulate nella seduta di ieri, esprime parere sull'emendamento Polledri 31.20.

Renato CAMBURSANO (IdV) e Massimo VANNUCCI (PD) dichiarano di condividere la proposta emendativa del collega Polledri.

Massimo POLLEDRI (LNP) richiede l'accantonamento del proprio emendamento 31.20.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, l'emendamento Polledri 31.20 è accantonato.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che si passerà alla votazione delle proposte emendative riferite all'articolo 29.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 29.47 (nuova formulazione), evidenziando come sia particolarmente grave la scelta del Governo di intervenire in senso limitativo sui crediti di imposta sugli investimenti sul settore strategico quale è quello della ricerca e dello sviluppo.

Le Commissioni respingono, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti 29.47 (nuova formulazione), 29.48, 29.58, 29.34 e 29.46.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario sui subemendamenti riferiti all'emendamento 29.88 dei relatori.

Antonio BORGHESI (IdV) richiede un chiarimento sul meccanismo previsto dalla nuova formulazione del comma 7 dell'articolo 29 introdotta dall'emendamento 29.88 dei relatori, ritenendo in particolare necessario evidenziare puntualmente la

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provenienza delle risorse destinate al finanziamento dei crediti d'imposta.

Renato CAMBURSANO (IdV) chiede un ulteriore chiarimento sul comma 7 dell'articolo 29, come riformulato dall'emendamento 29.88, con particolare riferimento all'andamento temporale dei versamenti delle risorse al bilancio dello Stato ivi previsti.

Massimo VANNUCCI (PD), nel dichiarare il proprio apprezzamento per la soluzione proposta dai relatori con l'emendamento 29.88 con riferimento ai crediti d'imposta per gli interventi di riqualificazione energetica per gli edifici, illustra i subemendamenti Zeller 0.29.88.2 e 0.29.88.3, che sottoscrive, evidenziando che tali proposte emendative prevedono una diversa ripartizione temporale delle detrazioni. Mentre la proposta dei relatori prevede che la detrazione sia ripartita in cinque rate annuali, i subemendamenti prevedono invece che la detrazione possa essere ripartita in un numero di quote annuali che va da un minimo di 3 a un massimo di 10, a scelta del contribuente, consentendo quindi una maggiore libertà di scelta per i contribuenti e superando i problemi derivanti da un eventuale incapienza del reddito.

Renato CAMBURSANO (IdV) si associa alle considerazioni del collega Vannucci e sottoscrive il subemendamento Zeller 0.29.88.3, che, pur consentendo la ripartizione della detrazione in un numero di quote annuali pari nel massimo a 10, lascia fermo il limite minimo di 5 quote annuali previsto dall'emendamento 29.88.

Maino MARCHI (PD) rileva come l'emendamento 29.88 dei relatori introduca un mutamento sostanziale nell'impostazione iniziale del provvedimento, accogliendo le richieste formulate dalle opposizioni e dall'opinione pubblica e ponendosi in linea con le direttrici di intervento indicate nel Piano europeo di ripresa economica. Osserva, peraltro, che non si tratta di una manovra particolarmente innovativa, dal momento che in sostanza viene ripristinata la disciplina precedente all'entrata in vigore del decreto-legge, rilevando tuttavia come appaia importante la conferma di strumenti che già in passato hanno dimostrato la loro efficacia. Auspica, infine, l'integrazione della proposta dei relatori con i subemendamenti Simonetti 0.29.88.1 e Zeller 0.29.88.3.

Antonio BORGHESI (IdV) osserva che il subemendamento 0.29.88.1 prevede un ulteriore incremento delle riduzioni degli accantonamenti già previste dall'emendamento 29.88.

Matteo BRAGANTINI (LNP) illustra il subemendamento 0.29.88.1, da lui sottoscritto, chiarendo che esso intende escludere in maniera più ampia rispetto all'emendamento 29.88 dei relatori la retroattività della nuova disciplina applicabile ai crediti di imposta.

Massimo VANNUCCI (PD) osserva che nella formulazione proposta nell'emendamento 29.88 i contribuenti non sono esposti al rischio di non vedere riconosciuto il credito di imposta.

Matteo BRAGANTINI (LNP) sottolinea che la disciplina prevista dall'emendamento dei relatori prevede che la detrazione debba essere ripartita in 5 rate annuali, mentre attualmente è possibile una ripartizione in 3 anni.

Il sottosegretario Luigi CASERO, nel segnalare che il subemendamento 0.29.88.1 appare presentare profili problematici per quanto attiene alla copertura finanziaria, osserva che in materia fiscale non si fa riferimento al criterio della competenza economica, bensì a quello della cassa.

Matteo BRAGANTINI (LNP) ribadisce la necessità di tutelare l'affidamento dei contribuenti che hanno intrapreso interventi di riqualificazione energetica prima dell'entrata in vigore del decreto-legge.

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Renato CAMBURSANO (IdV), pur condividendo le preoccupazioni del collega Bragantini, osserva che il subemendamento 0.29.88.1 presenta problemi di copertura finanziaria. In generale, valuta positivamente l'atteggiamento della maggioranza sull'articolo 29 del decreto-legge, che ha consentito di sopperire all'iniziale errore commesso nella formulazione della disposizione, ed auspica l'approvazione del subemendamento Zeller 0.29.88.3.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, con riferimento al subemendamento Simonetti 0.29.88.1, ribadisce che in materia fiscale non trova applicazione il criterio della competenza.

Matteo BRAGANTINI (LNP) ritira il subemendamento Simonetti 0.29.88.1.

Massimo VANNUCCI (PD) ritira i subemendamenti Zeller 0.29.88.2 e 0.29.88.3.

Le Commissioni approvano quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti 29.88 e 29.89 dei relatori.

Maino MARCHI (PD) rileva che per quanto riguarda i crediti di imposta relativi a spese per attività di ricerca e sviluppo non si è registrato un significativo cambiamento dell'atteggiamento del Governo. Lo strumento del credito di imposta è stato infatti completamente stravolto, analogamente a quanto già avvenuto per la «Visco Sud», limitando le risorse destinate alla ricerca, in totale controtendenza rispetto alle direttrici di intervento indicate in sede europea. Ritiene, pertanto, necessario ripristinare la legislazione vigente anteriormente all'entrata in vigore del decreto-legge in esame.

Antonio BORGHESI (IdV) osserva che la disciplina prevista per i crediti di imposta in materia di ricerca e sviluppo determina un taglio delle risorse destinate alle università, agli Istituti di ricerca e alle imprese, con effetti negativi per l'economia del nostro Paese.

Le Commissioni respingono, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Libè 29.62, 29.63, 29.64, 29.65 e Zeller 29.29. Respingono altresì, con distinte votazioni, gli emendamenti Zeller 29.32, Baretta 29.33, Barbato 29.44, Zeller 29.9, 29.22 e 29.21 e Baretta 29.23 (nuova formulazione).

Gianfranco CONTE, presidente, propone di passare all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 19.

Maria Grazia GATTI (PD) rileva che l'emendamento Damiano 19.59 delinea un nuovo sistema di ammortizzatori sociali universale in grado di sostenere tutti i lavoratori. A tal fine si stabilisce un grande fondo in cui possono confluire risorse ingenti. Rispetto al decreto-legge l'emendamento tutela il ruolo dei soggetti pubblici nell'erogazione dei trattamenti, dovendosi intendere il ruolo dei centri bilaterali come eventuale. Altro elemento è che l'erogazione dei trattamenti devono essere subordinati ad impegni per la formazione. Infine l'emendamento si differenzia per qualità di risorse coinvolte. Sottolinea che la crisi colpirà soprattutto i lavoratori atipici. Le risorse per la copertura dovranno pertanto essere reperite anche attraverso l'emissione di titoli del debito pubblico.

Pier Paolo BARETTA (PD) osserva che l'emendamento identifica una linea di politica economica alternativa del suo gruppo. Osserva che l'emendamento prospetta una copertura analoga a quella individuata per gli interventi di tutela del sistema creditizio. Rileva che l'estensione dell'erogazione dell'indennità di licenziamento non è sufficiente, ma si devono estendere anche altri strumenti, procedendo d'intesa con le parti sociali al rafforzamento degli strumenti di garanzia contro gli abusi, che a suo giudizio stanno già iniziando ad avvenire.

Antonio BORGHESI (IdV) sottoscrive l'emendamento Damiano 19.59, rilevando in particolare che le misure in esso contenute

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potrebbero evitare abusi che si stanno già verificando.

Renato CAMBURSANO (IdV) si associa alle considerazioni del collega Borghesi e sottoscrive l'emendamento Damiano 19.59.

Gianfranco CONTE, presidente, segnala che la presidenza si impegna a valutare con il Governo le modalità con le quali, nell'attuazione delle disposizioni dell'articolo 19, si possono evitare abusi.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 19.66 che si ispira al modello tedesco, prevedendo che le imprese che riducono l'orario di lavoro senza procedere a licenziamenti e cassa integrazione possano usufruire per i loro dipendenti di un'integrazione salariale a carico dell'INPS.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 19.66.

Lino DUILIO (PD) ritiene che la disponibilità manifestata dalla Presidenza dovrebbe tradursi in modifiche al decreto, ovvero, in subordine, in un atto di indirizzo da presentare nel corso della discussione in Assemblea.

Il sottosegretario Luigi CASERO osserva che la preoccupazione che la normativa non precisa possa provocare degli abusi è condivisibile ma risulta difficile, per il Governo in questa fase intervenire sull'argomento. Ritiene che sulla materia però si possa intervenire nei prossimi giorni nel corso della discussione in Assemblea e quindi in sede di attuazione del provvedimento, anche tenuto conto del carattere programmatico degli interventi previsti dal decreto.

Maria Grazia GATTI (PD) rileva che ci sono numerosi segnali di disagio per i lavoratori atipici. Rispetto a questa emergenza è necessario un intervento immediato e non programmatico

Marco CAUSI (PD) invita il Governo a programmare un intervento significativo sugli ammortizzatori sociali a valere sui risparmi che si realizzeranno sulla spesa per interessi. Osserva che ciò potrebbe suscitare aspettative più positive e incentivare i consumi.

Pier Paolo BARETTA (PD) ribadisce la sollecitazione a intervenire sulle tutele, segnalando l'opportunità di migliorare le modalità e le procedure di intervento previste nel testo del Governo. In particolare, ritiene che dovrebbe essere espressamente indicato il locale centro per l'impiego come sede presso la quale deve essere presentata la dichiarazione della disponibilità ad assumere un nuovo impiego. Ritiene altresì che dovrebbe essere elevata dal dieci al trenta per cento la percentuale di cui al comma 2. Condivide l'opportunità di coinvolgere l'ente bilaterale, ma ritiene che imporre un intervento finanziario pari al venti per cento determini implicazioni assai delicate. Ritiene infine che dovrebbe essere chiarito se gli interventi regionali debbano ritenersi aggiuntivi o invece sostitutivi degli interventi di base.

Maria Grazia GATTI (PD) chiede chiarimenti in merito al comma 11.

Gianfranco CONTE, presidente, rileva che al momento non sono presenti rappresentanti del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene che le risposte alle questioni evidenziate negli interventi dei deputati dei gruppi di opposizione possono essere acquisiti in tempi rapidi. Osserva che altrimenti viene meno ogni possibilità di collaborazione. Segnala altresì l'opportunità di modificare la copertura finanziaria relativamente all'emendamento 19.93.

Renato CAMBURSANO (IdV) auspica che il Governo dimostri entro la giornata di domani una effettiva disponibilità a prendere in considerazione gli emendamenti

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presentati dall'opposizione sull'articolo 19.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 19.70, rilevando che lo stesso mira a favorire i lavoratori precari.

Le Commissioni respingono gli emendamenti Borghesi 19.71 e 19.70.

Antonio BORGHESI (IdV) vorrebbe comprendere le ragioni in base alle quali è stato dato parere negativo sull'emendamento Messina 19.68.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, fornisce i chiarimenti richiesti.

Antonio BORGHESI (IdV) ritira l'emendamento Messina 19.68 e il proprio emendamento 19.65.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole sul subemendamento Caparini 0.19.92.2 a condizione che sia riformulato. Esprime invece parere contrario sui restanti subemendamenti riferiti all'emendamento 19.92 dei relatori.

Le Commissioni approvano il subemendamento Caparini 0.19.92.2 come riformulato.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede che, in considerazione del fatto che il Governo non si è espresso sulle questioni sollevate dai gruppi di opposizione, l'emendamento 19.92 dei relatori sia accantonato.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, l'emendamento 19.92 dei relatori è accantonato.

Maurizio FUGATTI (LNP) chiede di porre in votazione l'emendamento D'Amico 19.15.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, segnala che sulla questione su cui interviene l'emendamento D'Amico 19.15 i relatori hanno presentato l'emendamento 25.31 ed esprime parere contrario su tutti i subemendamenti ad esso riferiti.

Claudio D'AMICO (LNP) riformula il proprio emendamento 19.15 in termini identici all'emendamento 25.31 dei relatori.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento D'Amico 19.15 (nuova formulazione) e contestualmente ritira l'emendamento 25.31 dei relatori.

Il sottosegretario Luigi CASERO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che i subemendamenti riferiti all'emendamento 25.31 dei relatori devono intendersi riferiti all'emendamento D'Amico 19.15 (nuova formulazione) e sono conseguentemente rinumerati.

Lino DUILIO (PD) chiede chiarimenti in ordine all'espressione del parere contrario sui tre subemendamenti presentati dal collega Misiani, rilevando che tali subemendamenti mirano a migliorare notevolmente il testo contenuto nell'emendamento.

Antonio BORGHESI (IdV) sottolinea il fatto che l'emendamento 19.15 (nuova formulazione) è scritto molto male, evidenziando in particolare che non si capisce come può riuscire un vettore a garantire i livelli occupazionali in base alle formulazione della norma.

Pier Paolo BARETTA (PD) considera importante capire per quale motivo vi è un parere contrario sui subemendamenti in questione. Riterrebbe opportuno che almeno uno dei subemendamenti venisse approvato; ciò determinerebbe l'espressione di un voto favorevole da parte sua.

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Giancarlo GIORGETTI, presidente, sottolinea che i tre subemendamenti in questione non possono essere accolti in quanto entrano nella vicenda CAI-Alitalia, mentre l'impostazione dell'emendamento 19.15 (nuova formulazione) mira a evitare di affrontare tale questione. Sottolinea inoltre che il terzo subemendamento propone una soluzione che non è tecnicamente realizzabile.

Maino MARCHI (PD) riterrebbe opportuno che il rappresentante del Governo esplicitasse il proprio parere sui subemendamenti in questione.

Pier Paolo BARETTA (PD) non condivide le motivazioni illustrate dal presidente Giorgetti. Preannuncia quindi il voto di astensione sull'emendamento 19.15 (nuova formulazione).

Massimo VANNUCCI (PD), preannunciando il proprio voto di astensione sull'emendamento 19.15 (nuova formulazione) osserva che il parere contrario del relatore sui subemendamenti proposti rileva la mancanza di volontà di cooperare da parte della maggioranza.

Lino DUILIO (PD), pur ribadendo il proprio disappunto per il fatto che non si sia voluto motivare il parere contrario sui subemendamenti all'emendamento 19.15 (nuova formulazione), preannuncia il proprio voto favorevole sull'emendamento, in quanto lo stesso affronta una questione di grande rilevanza.

Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, i subemendamenti Misiani 0.19.15.2, 0.19.15.3 e 0.19.15.1. Approvano quindi l'emendamento D'Amico 19.15 (nuova formulazione).

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che i relatori hanno presentato una nuova formulazione dell'emendamento 19.93 che modifica la copertura finanziaria.

Le Commissioni approvano l'emendamento 19.93 dei relatori nel testo riformulato.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore per la VI Commissione, propone di riformulare l'articolo aggiuntivo Marsilio 19.014, in modo da introdurre alcune correzioni di carattere formale. In particolare propone di sopprimere le parole «a decorrere dal 1o gennaio 2008» e di sostituire le parole «presente legge» con le seguenti: «presente disposizione».

Le Commissioni approvano gli articoli aggiuntivi Marsilio 19.014, nel testo riformulato, e 19.029 dei relatori.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, propone una nuova formulazione dell'emendamento Girlanda 19.86.

Antonio BORGHESI (IdV) esprime perplessità sull'emendamento 19.86 che destina risorse pubbliche a trattamenti di pensioni anticipate.

Massimo VANNUCCI (PD) apprezza l'impegno dimostrato dai relatori sulla questione affrontata dall'emendamento 19.86, ma dichiara di non condividere la copertura finanziaria individuata.

Ugo SPOSETTI (PD) condivide l'intervento proposto dall'emendamento 19.86 dei relatori, ma invita a non porre la copertura finanziaria a carico del bilancio dello Stato, recuperando piuttosto le necessarie risorse all'interno del settore dell'editoria, in particolare avvalendosi dei finanziamenti destinati ai rimborsi delle spese postali sostenute dai grandi gruppi editoriali.

Il sottosegretario Luigi CASERO conferma la copertura finanziaria prevista dall'emendamento Girlanda 19.86.

Ugo SPOSETTI (PD) insiste nel sollecitare una riflessione da parte del Governo per modificare la copertura finanziaria. Ribadisce che i rimborsi delle spese postali a vantaggio dei grandi gruppi editoriali non hanno ragion d'essere e che tali

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risorse potrebbero essere utilizzate in modo più appropriato.

Lino DUILIO (PD) critica la copertura finanziaria individuata. Ritiene inaccettabile l'utilizzo di 10 milioni di euro prelevati dal fondo per l'occupazione, trascurando la possibilità di recuperare tali risorse da finanziamenti a vantaggio dei principali gruppi editoriali. Osserva in proposito che, tra i molti casi di sperpero delle risorse pubbliche che vengono frequentemente denunciati sugli organi di tali gruppi, non sono mai citati i finanziamenti di cui quei gruppi medesimi sono beneficiari. In conclusione, propone l'accantonamento dell'emendamento Girlanda 19.86.

Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene assolutamente inidonea la copertura finanziaria dell'emendamento 19.86 (nuova formulazione), in quanto di fatto si finanzierebbero le pensioni dei giornalisti con i fondi destinati alle crisi occupazionali. Valuta, pertanto, necessario prevedere una diversa modalità di copertura degli oneri recati dalla proposta emendativa, in linea con quanto indicato dal collega Sposetti.

Ugo SPOSETTI (PD) sottopone ai relatori e al rappresentante del Governo una nuova formulazione della disposizione di copertura dell'emendamento 19.86 (nuova formulazione), nei termini di seguito indicati: «Ai fini della copertura degli oneri derivanti dall'attuazione della presente disposizione, all'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 24 dicembre 2003 n. 353, convertito, con modificazioni dalla legge 27 febbraio, 2004 n. 46, la lettera a) è sostituita dalla seguente: «a) i quotidiani e i periodici che abbiano un fatturato derivante da inserzioni pubblicitarie superiori al 30 per cento su base annua»».

Il sottosegretario Luigi CASERO non condivide la riformulazione proposta.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede al rappresentante del Governo di chiarire se sia possibile individuare altre modalità di copertura finanziaria della proposta emendativa diverse da quella indicata dal collega Sposetti.

Il sottosegretario Luigi CASERO fa presente che allo stato il Governo non è in grado di indicare modalità di copertura finanziaria per l'emendamento 19.86 (nuova formulazione) diverse da quella attualmente prevista.

Lino DUILIO (PD), preso atto delle dichiarazioni del rappresentante del Governo, invita ad accantonare l'emendamento 19.86 (nuova formulazione), al fine di consentire un approfondimento delle tematiche relative alla copertura finanziaria della proposta.

Gianfranco CONTE, presidente, propone di accantonare l'emendamento 19.86 (nuova formulazione).

Le Commissioni concordano.

Gianfranco CONTE, presidente, propone di passare all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 9 del decreto-legge.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra l'emendamento 9.22 da lui sottoscritto.

Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 9.22.

Massimo VANNUCCI (PD) illustra il proprio emendamento 9.14, che intende facilitare la cessione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni e sul quale i relatori ed il rappresentante del Governo hanno espresso un parere contrario. Sottopone, pertanto, alla valutazione dei relatori una riformulazione dell'emendamento nei termini di seguito prospettati: «Dopo il comma 3, aggiungere il seguente: 3-bis. Per l'anno 2009, su istanza del creditore di somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, le Regioni e gli enti locali possono, nel rispetto dei limiti di cui agli articoli 77-bis e 77-ter del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla

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legge 6 agosto 2008, n. 133, certificare entro il termine di venti giorni dalla data di ricezione dell'istanza se il relativo credito sia certo, liquido ed esigibile, al fine di consentire al creditore la cessione pro soluto a favore di banche o intermediari finanziari riconosciuti dalla legislazione vigente. Tale cessione ha effetto nei confronti del debitore ceduto, a far data dalla predetta certificazione, che può essere a tal fine rilasciata anche nel caso in cui il contratto di fornitura o di servizio in essere alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto escluda la cedibilità del credito medesimo. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto sono disciplinate le modalità di attuazione del presente comma.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, ritiene che a seguito della riformulazione proposta dal collega Vannucci, l'emendamento 9.14 possa essere valutato favorevolmente.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 9.24.

Marco CAUSI (PD) ricorda che non è stato ancora espresso il giudizio di ammissibilità sull'emendamento 22.14 che interviene su una materia connessa.

Gianfranco CONTE, presidente, si riserva di esprimersi sull'ammissibilità dell'emendamento 22.14.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, osserva che per tutti gli emendamenti sulla materia dei creditori delle pubbliche amministrazioni si pongono problemi di compatibilità con il patto di stabilità interno. Osserva che invece la riformulazione dell'emendamento 9.14 prospettata dal collega Vannucci può essere accolta in quanto non presenta i profili problematici sopra ricordati.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene che anche il suo emendamento 9.24 possa essere riformulato in termini analoghi all'emendamento 9.14.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, conferma il parere contrario sull'emendamento 9.24.

Simonetta RUBINATO (PD), pur avendo sottoscritto l'emendamento Vannucci 9.14, formula alcuni rilievi critici sulla sua riformulazione, in particolare per quanto concerne la cedibilità del credito.

Marco CAUSI (PD) si associa alle considerazioni della collega Rubinato.

Le Commissioni approvano l'emendamento Fontana 9.26. Respingono con distinte votazioni gli emendamenti Baretta 9.20 e Ria 9.16. Approvano quindi l'emendamento 9.27 dei relatori.

Simonetta RUBINATO (PD), intervenendo sul proprio emendamento 9.9, segnala l'importanza di affrontare il problema dei pagamenti dei crediti dei fornitori delle pubbliche amministrazioni.

Le Commissioni respingono gli emendamenti Rubinato 9.9 e 9.10.

Simonetta RUBINATO (PD), Paola DE MICHELI (PD), Gian Luca GALLETTI (UdC), Pier Paolo BARETTA (PD), Antonio BORGHESI (IdV) e Renato CAMBURSANO (IdV) sottoscrivono l'emendamento Vannucci 9.14 nel testo riformulato.

Le Commissioni approvano l'emendamento Vannucci 9.14 nel testo riformulato. Respingono quindi l'articolo aggiuntivo De Micheli 9.05.

Massimo BITONCI (LNP) sollecita il parere dei relatori e del Governo sugli articoli aggiuntivi Bitonci 8.04 e D'Amico 34.039, che sono stati accantonati.

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Gioacchino ALFANO (PdL) propone una riformulazione del proprio emendamento 30.1.

Massimo POLLEDRI (LNP) evidenzia l'esigenza che nella seduta di domani le Commissioni votino anche gli emendamenti accantonati sui quali vi sia un eventuale parere contrario dei relatori e del Governo.

Gianfranco CONTE, presidente, ritiene che gli emendamenti accantonati possano essere esaminati alla ripresa dei lavori della Commissione. Rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta che sarà prevista per sabato 10 gennaio 2009, con inizio alle ore 10.

La seduta termina alle 2.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 18 alle 18.05.