CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 gennaio 2009
117.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
Pag. 4

SEDE REFERENTE

Giovedì 8 gennaio 2009. - Presidenza del presidente della VI Commissione Gianfranco CONTE, indi del presidente della V Commissione Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 15.15.

DL 185/08: Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.
C. 1972 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 dicembre 2008.

Gianfranco CONTE, presidente, informa che i relatori hanno presentato l'emendamento 1.57 (vedi allegato 1) già preannunciato e distribuito nella riunione congiunta degli uffici di presidenza tenutasi il 7 gennaio scorso, recante modifiche di carattere formale relative a numerosi articoli del provvedimento, e si apprestano a presentare talune proposte emendative. Non appena esse saranno state formalmente presentate, le Presidenze delle Commissioni ne valuteranno l'ammissibilità e fisseranno il termine per la presentazione degli eventuali subemendamenti a tali proposte emendative.
Segnala inoltre che, nel fascicolo in distribuzione, devono intendersi come segnalati da parte del gruppo UDC anche gli emendamenti 29.61, 29.62, 29.63, 29.64, 29.65, 31.7 nonché l'articolo aggiuntivo 29.019.
Avverte altresì che il deputato Pagano ha sottoscritto l'emendamento Gioacchino Alfano 3.104 e l'articolo aggiuntivo Fugatti 14.03.
Informa inoltre che il Gruppo Lega Nord ha ritenuto di limitare le proprie segnalazioni alle seguenti proposte emendative: 1.27, 1.17, 1.18, 1.21, 1.22, 1.26, 2.36, 3.55, 3.53, 4.34, 4.04, 6.7, 7.09, 8.24, 8.28, 8.27, 8.30, 8.01, 8.04, 10.05, 10.011,

Pag. 5

12.11, 12.12, 12.8, 13.6, 14.22, 14.03, 14.015, 14.014, 14.09, 15.13, 16.11, 16.8, 17.09, 19.20, 19.19, 19.22, 19.15, 24.1, 26.04, 27.03, 27.04, 29.66, 30.8, 33.01, 34.039.
Rende altresì noto che il Gruppo Misto-MpA ha ritenuto di limitare le proprie segnalazioni all'emendamento 21.6 ed agli articoli aggiuntivi 29.017 e 29.018.
Ricorda quindi che, in sede di valutazione dell'ammissibilità degli emendamenti era stata richiesto al Governo di fornire elementi di valutazione in merito a determinate proposte emendative. In particolare, nella seduta del 17 dicembre scorso, era stato richiesto l'avviso del Governo in ordine ad alcune problematiche relative alla Cassa depositi e prestiti ai fini, tra l'altro, della valutazione di talune proposte emendative riferite all'articolo 22 del provvedimento. Nella medesima seduta erano stati richiesti chiarimenti in merito alla disciplina relativa ai crediti d'imposta e alle detrazioni per interventi di riqualificazione energetica di cui all'articolo 29, al quale risultano riferiti numerosi emendamenti. Nella seduta del 18 dicembre scorso, infine, erano stati richiesti al Governo elementi di valutazione in merito ad una serie di emendamenti riferiti a diverse disposizioni del provvedimento.
È pertanto necessario che le Commissioni acquisiscano gli elementi di valutazione in questione prima che vengano posti in votazione gli emendamenti in relazione ai quali tali valutazioni sono state richieste.
Ritiene infine che in fase di avvio delle votazioni sugli emendamenti le Commissioni potrebbero procedere innanzitutto all'approvazione dell'emendamento 1.57 dei Relatori. È evidente che, svolgendosi l'esame in sede referente, sarà successivamente possibile che singoli emendamenti eventualmente approvati successivamente modifichino nuovamente le parti considerate dal predetto emendamento. In tal modo, tuttavia, sarà possibile predisporre tempestivamente un testo più corretto sotto il profilo della tecnica legislativa.

Antonio BORGHESI (IdV) rileva che, conformemente agli impegni assunti dall'Esecutivo prima della sospensione dell'esame del provvedimento nello scorso mese di dicembre 2008, sarebbe stato opportuno avviare i lavori odierni con un intervento del rappresentante del Governo volto ad illustrare la posizione dello stesso Esecutivo sulle singole proposte emendative, con particolare riferimento a quelle presentate dall'opposizione.

Il sottosegretario Luigi CASERO dichiara che il Governo non intende presentare alle Commissioni emendamenti al provvedimento in esame e che valuterà singolarmente le proposte emendative che saranno sottoposte al voto delle Commissioni.

Gianfranco CONTE, presidente, rileva che gli emendamenti presentati dai relatori potranno tenere conto anche delle proposte emendative avanzate dai deputati di opposizione.

Gaspare GIUDICE (PdL) prende atto della dichiarazione del rappresentante del Governo con la quale ha fatto presente che l'Esecutivo non intende presentare emendamenti in questa sede, ricordando tuttavia che, durante le sedute svoltesi nel mese di dicembre, era stato richiesto da più parti al Governo di affrontare specifiche questioni: cita, a titolo di esempio, la propria richiesta relativa ad alcune questioni sul Mezzogiorno.
Più in generale sottolinea l'opportunità che il rappresentante del Governo renda il prescritto parere sui singoli emendamenti prima che abbiano inizio le relative votazioni, in modo da fornire alle Commissioni un quadro di insieme sugli intendimenti dell'Esecutivo sulle parti del provvedimento che esso ritiene possano essere modificate.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene inaccettabile, sotto il profilo metodologico, che inizi l'esame degli emendamenti senza che il Governo abbia illustrato alle Commissioni

Pag. 6

la propria posizione su tutte le proposte emendative.

Gian Luca GALLETTI (UdC) ritenendo possibile il ricorso al voto di fiducia su un emendamento che verosimilmente l'Esecutivo presenterà in Assemblea, chiede al rappresentante del Governo che il relativo contenuto rispetti le deliberazioni assunte dalle Commissioni nel corso dell'esame in sede referente, a differenza di quanto accaduto durante l'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008.
Fa inoltre presente di ritenere opportuno che l'esame degli emendamenti abbia luogo prioritariamente sulle proposte delle opposizioni per evitare che il loro esame rimanga sostanzialmente precluso dalle discussioni che si svolgeranno sugli emendamenti dei relatori.

Pier Paolo BARETTA (PD) dopo avere preso atto della dichiarazione del rappresentante del Governo in ordine alla volontà dell'Esecutivo di non presentare emendamenti in questa sede, dichiara di condividere la richiesta del deputato Giudice volta a sollecitare l'espressione del parere dello stesso Governo sugli emendamenti ammessi al voto delle Commissioni prima che ne inizi l'esame.

Massimo VANNUCCI (PD) ritiene che gli emendamenti dei relatori dovrebbero essere distribuiti ai componenti delle Commissioni prima che abbia luogo il vaglio di ammissibilità sugli stessi.

Marino ZORZATO (PdL) condivide l'opportunità che il rappresentante del Governo esprima il parere sulle proposte emendative ammesse al voto delle Commissioni prima che ne inizi il relativo esame, ritenendo altresì auspicabile che il Governo, qualora dovesse presentare all'Assemblea un emendamento volto a sostituire l'intero contenuto del provvedimento in esame, tenga conto del lavoro svolto dalle Commissioni e delle determinazioni da esse assunte. Al riguardo osserva che nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008 il Governo ha presentato un emendamento interamente sostitutivo del testo tenendo pienamente conto del lavoro svolto dalle Commissioni.

Il sottosegretario Luigi CASERO osserva che il Governo, avendo dichiarato di non volere presentare emendamenti in questa sede, ha già implicitamente dimostrato di voler tenere conto del lavoro svolto dalle Commissioni. L'Esecutivo, pertanto, nel rispetto della propria linea politica, si dichiara disponibile ad un serio confronto e ad un dialogo costruttivo con le Commissioni.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, sospende la seduta fino alle ore 16, proponendo che alla ripresa dei lavori i relatori ed il rappresentante del Governo esprimano i pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli 1, 2, 4, 5, 6, 7, 8 e 9.

La seduta, sospesa alle 15.35, è ripresa alle 16.35.

Gianfranco CONTE, presidente, annuncia la presentazione di alcune proposte emendative dei relatori (vedi allegato) sulle quali è in corso la valutazione di ammissibilità. Propone di fissare il termine per la presentazione di subemendamenti alle ore 19.

Lorenzo RIA (PD) ritiene incongruo fissare il termine dei subemendamenti prima di conoscere prima che sia stata effettuata la valutazione di ammissibilità sugli emendamenti a cui gli stessi si riferiscono.

Antonio BORGHESI (IdV) condivide le osservazioni del collega Ria, evidenziando l'opportunità che la Presidenza renda nota la valutazione di ammissibilità sugli emendamenti prima di fissare il termine per la presentazione di subemendamenti.

Pag. 7

Gaspare GIUDICE (PdL) chiede alla Presidenza se, per quanto concerne almeno una parte degli emendamenti presentati dai relatori, sia stata già verificata l'ammissibilità.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ritiene opportuno sospendere la seduta fino alle 17.15, preannunciando che alla ripresa la Presidenza si pronuncerà sull'ammissibilità degli emendamenti presentati dai relatori.

Gian Luca GALLETTI (UdC) osserva che gli emendamenti presentati dai relatori non sono ancora materialmente disponibili.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rileva che nella fissazione del termine per la presentazione dei subemendamenti si terrà conto dei tempi in cui sono stati effettivamente messi in distribuzione gli emendamenti dei relatori. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 16.45, è ripresa alle 17.15

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento 10.10 dei relatori. Avverte altresì che gli emendamenti presentati dai relatori devono ritenersi ammissibili. Fissa il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 19.30. Sospende quindi nuovamente la seduta.

La seduta, sospesa alle 17.20, è ripresa alle 19.40

Antonio BORGHESI (IdV) fa presente che il tempo riservato alla presentazione dei subemendamenti si è dimostrato insufficiente alla luce della estrema complessità tecnica della formulazione degli emendamenti dei relatori, che sono in molti casi di difficile comprensione. Sarebbe pertanto necessaria una proroga del termine per la presentazione dei subemendamenti o, quanto meno, una dettagliata illustrazione da parte dei relatori del contenuto dei loro emendamenti.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che l'emendamento 2.52 è ammissibile nel presupposto che l'integrazione recata dall'emendamento relativa ai mutui accollati anche a seguito di frazionamento debba intendersi una mera precisazione tecnica di una categoria già ricompresa nel testo dell'articolo e non costituisca un'estensione della fattispecie. L'emendamento 2.53 è ammissibile nel presupposto che la modifica introdotta non costituisca una deroga implicita ai vincoli di saldo previsti dal patto di stabilità interno. Gli emendamenti 2.55 e 11.34 sono ammissibili nel presupposto che la diminuzione dei fondi destinati ad Equitalia s.p.a. dal comma 4 dell'articolo 32 consenta l'espletamento delle finalità previste nella stessa norma. L'emendamento 7.15 è ammissibile nel presupposto, sul quale è tuttavia opportuna una conferma da parte del Governo, che lo slittamento del pagamento in base al criterio di cassa in luogo di quello di competenza trovi compensazione, a decorrere dal 2012, con il versamento delle minori imposte scontate nel triennio 2009-2011. Con riferimento all'emendamento 11.34, che prevede il rilascio di garanzie statali nei limiti di venti milioni di euro annui in favore dell'Expò 2015, si segnala che la copertura prevista a valere sulle risorse assegnate ai sensi dell'articolo 32 comma 4 ad Equitalia s.p.a. dovrebbe essere espressamente limitata all'anno 2009. Con riferimento all'emendamento 15.21, che opera una serie di modifiche ai principi di riallineamento e rivalutazione dei valori contabili è opportuno che il Governo predisponga una relazione tecnica che evidenzi la neutralità finanziaria delle modifiche proposte in relazione ai rilevanti effetti di gettito ascritti alla norma e che costituiscono copertura del decreto in esame. L'emendamento 15.22 è da ritenersi inammissibile per carenza di

Pag. 8

compensazione in quanto reca un disallineamento temporale tra l'immediato minor gettito dovuto alla riduzione delle aliquote di imposta prevista dalle lettere b) e c) e il differito recupero di gettito dovuto al riconoscimento fiscale del maggior valore recato dalla lettera a) e dalla parte consequenziale dell'emendamento. Ciò a meno che il Governo non assicuri che la prevista riduzione dell'aliquota sia tale da determinare un significativo aumento del numero delle adesioni, in grado di compensare gli effetti di minor gettito. L'articolo aggiuntivo 16.012 è ammissibile nel presupposto che il Governo confermi le disponibilità previste a copertura dal comma 8 a valere sul fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Si segnala altresì che gli oneri ivi considerati non sono dettagliatamente quantificati. L'emendamento 20.36 è ammissibile nel presupposto che il Governo assicuri la disponibilità, utilizzata a copertura, del fondo trasporti marittimi di cui alla legge n. 388 del 2000, articolo 145, comma 40. L'emendamento 27.12 è ammissibile nel presupposto che il Governo confermi che la destinazione delle risorse intestate al fondo unico per la giustizia previste alla lettera b) dell'emendamento garantisca la realizzazione delle medesime finalità previste dall'articolo 2 della legge n. 143 del 2008, con particolare riferimento alla quota destinata all'entrata del bilancio dello Stato. Con riferimento all'articolo aggiuntivo 30.03, recante disposizioni in materia di regime fiscale dei giochi nonché norme sul finanziamento del CONI e dell'UNIRE, appare necessario acquisire una valutazione del Governo in ordine ai possibili effetti finanziari derivanti dalla rimodulazione del prelievo erariale (commi 1, 2 e 5) e dalla previsione, per gli anni 2009 e 2010, di un finanziamento di 130 milioni di euro a favore dell'UNIRE a valere sulle entrate derivanti dai giochi (comma 4, capoverso 282).
Avverte altresì che, per mero errore materiale, la formulazione del comma 5 dell'articolo aggiuntivo 30.03 dei relatori contiene parole prive di contenuto normativo: pertanto il predetto comma deve intendersi terminare con le parole: «del predetto comma 7».
Segnala inoltre che per un errore materiale l'emendamento 2.54 dei relatori fa riferimento ad un importo di 250 milioni di euro anziché ad un importo di 350 milioni di euro. Invita quindi i relatori ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 9, con esclusione dell'articolo 3.

Pier Paolo BARETTA (PD) fa presente che il proprio gruppo ritiene del tutto insoddisfacente il complesso degli emendamenti presentati dai relatori, che contengono misure assolutamente idonee alla risoluzione della grave crisi finanziaria che investe il Paese. Per questa ragione il proprio gruppo non ha presentato subemendamenti, poiché essi non sarebbero stati comunque in grado di migliorare il contenuto degli emendamenti dei relatori i quali, oltre tutto, non hanno ritenuto di accogliere i suggerimenti provenienti dall'opposizione, che pure ha sempre tenuto un atteggiamento costruttivo nel corso dell'esame del provvedimento, proponendo misure migliorative del suo contenuto, mai volte a capovolgerne o smontarne la struttura.
Rileva, in proposito, che il gruppo del Partito democratico ha costantemente sottolineato la necessità di tenere in considerazione primaria la gravità della crisi e le aspettative della popolazione sulla sua risoluzione: per queste ragioni sarebbe stato necessario adottare misure radicalmente diverse, prevedendo adeguate risorse a loro sostegno. Tutto ciò non è rinvenibile negli emendamenti presentati dai relatori, dei quali ribadisce l'assoluta insussistenza; la decisione di non presentare subemendamenti si spiega pertanto anche nella volontà di non legittimare in alcun modo le scelte politiche dei relatori contenute negli emendamenti.
Il provvedimento in esame si caratterizza per la presenza di tre questioni di fondo, sui cui contenuti il proprio gruppo ha costantemente cercato di raggiungere un'intesa con la maggioranza, suggerendo

Pag. 9

in proposito soluzioni migliorative che però non sono state tenute in considerazione dai relatori. Si riferisce alle questioni relative al sostegno al reddito, agli ammortizzatori sociali ed al sostegno all'impresa.
Gli emendamenti dei relatori, se da un lato non sono volti in alcun modo a trovare soluzioni su questi aspetti problematici, dall'altro contengono materie estranee alla finalità del decreto in oggetto, che è quella di risolvere la crisi finanziaria in corso: si riferisce ai finanziamenti disposti a favore del CONI e dell'UNIRE, così come alle pur apprezzabili misure che recano finanziamenti a favore delle forze dell'ordine o del settore della ricerca. Si sofferma, quindi, sull'emendamento 2.54, che prevede la possibilità di destinare eventuali minori spese a carico dello stato per il 2009 all'ulteriore finanziamento degli assegni familiari: si tratta, però, di una misura a carattere meramente eventuale.
Il proprio gruppo intende tuttavia valutare la complessiva posizione del Governo dopo che sarà stato espresso il parere su tutti gli emendamenti: alcuni di essi, sia di maggioranza che di opposizione, contengono infatti misure significative e condivisibili. Un eventuale parere favorevole espresso su di essi dal rappresentante del Governo potrebbe pertanto orientare una diversa posizione politica del proprio gruppo.

Lino DUILIO (PD) si richiama preliminarmente all'intervento svolto dal deputato Baretta, del quale dichiara di condividere i contenuti. Fa quindi presente che il provvedimento in esame è collegato alla manovra finanziaria ed è pertanto soggetto alle relative procedure di esame. In proposito invita i relatori a ritirare il loro emendamento 19.91, che presenta profili di evidente inammissibilità.

Antonio BORGHESI (IdV) segnala alcune imprecisioni formali contenute nelle proposte emendative presentate dai relatori. Si riferisce in particolare all'articolo aggiuntivo 16.012 che, al comma 12, contiene un improprio riferimento al comma 13.

Antonio MISIANI (PD) si associa agli interventi che hanno manifestato una delusione per la totale insussistenza dei contenuti degli emendamenti presentati dai relatori, che sono del tutto inidonei a risolvere i problemi causati dalla grave crisi finanziaria che investe l'Italia in modo più grave rispetto ad altri Paesi. Sarebbero invece necessari interventi di tutt'altra natura ed incisività, accompagnati dalla previsione di adeguate risorse finanziarie come sta predisponendo, per fronteggiare gli effetti della crisi, la nuova amministrazione statunitense, che si accinge a definire un intervento dal valore complessivo di mille miliardi di dollari. Si associa quindi alle considerazioni espresse dal deputato Duilio in ordine all'estraneità di materia di alcuni emendamenti, che pure recano un contenuto di fondo condivisibile.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ribadisce l'invito ai relatori a esprimere il parere sulle proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 9, con esclusione dell'articolo 3. In relazione alle considerazioni svolte dal deputato Baretta, chiede ai relatori e al Governo se siano in condizione di esprimere il parere anche sugli emendamenti riferiti ai restanti articoli.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Bernardo, dichiara che i relatori sono pronti ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 9, ma non sono al momento in grado di esprimere il parere sulle proposte emendative riferite ai restanti articoli.

Il sottosegretario Luigi CASERO condivide la dichiarazione dei relatori.

Renato CAMBURSANO (IdV) ritiene che le proposte emendative presentate dai relatori contengano interventi scarsamente incisivi nei tre settori fondamentali nell'attuale

Pag. 10

situazione di crisi, indicati anche dal collega Baretta, dal momento che essi recano misure prive di significativi risultati nel sostegno al reddito delle famiglie, nel rafforzamento del sistema degli ammortizzatori sociali e nel sostegno alle imprese. In tale quadro, ritiene pertanto necessario acquisire sin d'ora la valutazione del rappresentante del Governo e dei relatori sul complesso delle proposte emendative all'esame, in quanto, qualora l'Esecutivo e la maggioranza intendessero muoversi nell'ambito delle risorse già stanziate, l'esame del decreto-legge rischierebbe di tradursi nell'ennesima messinscena di questa legislatura.

Gaspare GIUDICE (PdL) sottolinea la necessità che, prima di procedere all'esame delle proposte emendative, il Governo fornisca i chiarimenti e le indicazioni richieste dalla Presidenza al momento della dichiarazione di ammissibilità degli emendamenti dei relatori.

Alberto FLUVI (PD) nell'associarsi alle considerazioni del collega Baretta, evidenzia come sia necessario che i relatori ed il Governo esprimano il proprio parere sulle proposte emendative riferite a tutti gli articoli del decreto-legge, al fine di consentire una valutazione complessiva delle intenzioni della maggioranza e del Governo riguardo ad eventuali correzioni ed integrazioni del provvedimento in esame.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, prendendo atto delle richieste formulate, ritiene opportuno sospendere temporaneamente i lavori per riprenderli a partire dalle 22.30, al fine di consentire al Governo e ai relatori di elaborare una valutazione con riferimento al complesso delle proposte emendative in esame. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 20.15, è ripresa alle 22.45

Giancarlo GIORGETTI, presidente, informa che sono stati presentati taluni subemendamenti agli emendamenti presentati dai relatori, alcuni dei quali non risultano riferiti alle modifiche contenute negli stessi emendamenti. Tali subemendamenti sono pertanto inammissibili, in quanto volti a presentare surrettiziamente nuove proposte emendative. Si tratta in particolare dei subemendamenti:0.1.57.1 Gioacchino Alfano, 0.2.54.3 Borghesi, 0.7.15.1 Bragantini, 0.19.91.1 Marinello, 0.19.91.2 Caparini, 0.19.91.3 Caparini, 0.19.91.4 Caparini, 0.19.91.5 Caparini, 0.19.91.6 Caparini, 0.19.91.7 Caparini, 0.19.91.8 Caparini.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) dichiara di non condividere la dichiarazione di inammissibilità del proprio subemendamento 0.19.91.1, che reca un contenuto assolutamente speculare a quello dell'emendamento 19.91 dei relatori. Se quest'ultimo, infatti, dispone un finanziamento a favore della Fondazione «G.B. Bietti» per lo studio e la ricerca in oftalmologia, il proprio subemendamento dispone un analogo finanziamento a favore della Fondazione «Salvatore Maugeri». Se pertanto è ammissibile l'emendamento 19.91 dei relatori, analoga valutazione deve essere fatta sul proprio subemendamento 0.19.91.1.

Pier Paolo BARETTA (PD) dichiara di non condividere la dichiarazione di inammissibilità del subemendamento 0.1.57.1 Gioacchino Alfano, che prevede una mera correzione formale del testo volta a rendere funzionale l'applicazione dell'emendamento a cui si riferisce.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che i subemendamenti non possono recare nuove proposte emendative rispetto all'emendamento di riferimento. Per questa ragione i subemendamenti 0.19.91.1 Marinello e 0.1.57.1 Gioacchino Alfano sono stati dichiarati inammissibili. Per quanto concerne la considerazione svolta dal deputato Baretta, fa presente che è sempre nella disponibilità dei relatori presentare nuovi emendamenti. Pertanto, qualora il contenuto del subemendamento 0.1.57.1 Gioacchino Alfano fosse

Pag. 11

condiviso dai relatori, essi potrebbero farlo proprio presentando un apposito emendamento.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, fa presente di essere in grado di esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti ai primi quindici articoli del provvedimento in esame.

Antonio BORGHESI (IdV) prende atto del lavoro svolto dai relatori, ribadendo tuttavia la richiesta che dopo che questi avranno espresso il prescritto parere sugli emendamenti riferiti ai primi quindici articoli, la seduta venga rinviata alla giornata di domani, auspicando che per tale occasione i relatori siano in grado di esprimere il parere anche sui restanti emendamenti.

Pier Paolo BARETTA (PD) si associa alle considerazioni ed alla richiesta formulata dal deputato Borghesi.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Ceccuzzi 2.43, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere il secondo e il terzo periodo del comma 5-bis. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Dussin 3.59, Mariani 3.69, Abrignani 3.36 e Nannicini 3.76. Esprime parere favorevole sull'emendamento Gioacchino Alfano 3.104, a condizione che sia riformulato nel senso di introdurre alcune precisazioni di crattere formale. Esprime parere favorevole sull'emendamento Comaroli 4.34 e sull'emendamento Ravetto 4.7 a condizione che sia riformulato nel senso di ridurre l'onere a 13 milioni di euro per l'anno 2009. Esprime parere favorevole sull'emendamento Cazzola 4.2 e sull'articolo aggiuntivo Polledri 4.06, a condizione che sia riformulato nel senso di riferirlo all'articolo 31. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Benamati 6.16, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere il riferimento alla priorità per le istanze dei contribuenti con base imponibile IRAP fino a 600.00 euro. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Germanà 6.19, a condizione che sia riformulato apportando alcune correzioni di carattere formale; Giudice 6.22, a condizione che sia riformulato sopprimendo il comma 5 e modificando la norma recante l'autorizzazione di spesa e la relativa copertura; Franzoso 6.21, a condizione che sia riformulato nel senso di prevedere che «Per la definizione della posizione dei soggetti residenti o aventi domicilio nei territori maggiormente colpiti dagli eventi sismici del 31 ottobre 2002 e individuati con decreti del Ministero dell'economia e delle finanze del 14 e 15 novembre 2002 e del 9 gennaio 2003, pubblicati, rispettivamente, nella Gazzetta Ufficiale n. 270 del 18 novembre 2002, numero 272 del 20 novembre 2002 e numero 16 del 21 gennaio 2003, di cui all'articolo 6-ter, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, si applicano le disposizioni di cui all'articolo 3, commi 2, 3, 4 e 5, del decreto-legge 23 ottobre 2008, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2008, n. 201. Al relativo onere, pari a 15 milioni di euro per l'anno 2009, si provvede mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 61, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, relativa al Fondo per le aree sottoutilizzate, per un importo di 45 milioni di euro per l'anno 2009, al fine di compensare gli effetti sui saldi di finanza pubblica.». Chiede di accantonare l'articolo aggiuntivo Fugatti 7.09. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Bitonci 8.04, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire la parola: «straniero» con le seguenti: «non comunitario» e sull'emendamento Fontana 9.26, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere, al comma 1 dell'articolo 9, le parole: «individuati dall'articolo 1, comma 139, della legge 24 dicembre 2007, n. 244» e di correggere il riferimento all'articolo 190-bis con quello all'articolo 140-bis della medesima legge n. 244.

Pag. 12

Si riserva di esprimere successivamente il parere sugli emendamenti Fluvi 12.7 e Fugatti 12.12. Esprime parere favorevole sull'emendamento Fluvi 12.16 e sull'emendamento Fluvi 12.20. Si riserva infine di esprimere il parere sull'emendamento Fugatti 15.9.
Esprime parere contrario sui restanti emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti agli articoli da 1 a 15.

Il sottosegretario Luigi CASERO si riserva di esprimere successivamente il parere sulle proposte emendative Nannicini 3.76, Bitonci 8.04, Fluvi 12.7 e Fugatti 12.12. Esprime parere conforme a quello del relatore su tutti gli altri emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti agli articoli da 1 a 15.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che le riformulazioni proposte dai relatori, se non vi sono obiezioni da parte dei presentatori dei relativi emendamenti ed articoli aggiuntivi, si intendono accettate (vedi allegato 2). Avverte altresì che l'articolo aggiuntivo Polledri 4.06, a seguito della riformulazione, ha assunto la rinumerazione 31.20.

Antonio BORGHESI (IdV) esprime il proprio rammarico per i pareri espressi dai relatori, che sono sostanzialmente contrari al complesso delle proposte formulate dall'opposizione.

Lino DUILIO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, esprime le proprie perplessità sui pareri espressi dai relatori, che sono parziali e, per questo motivo, insoddisfacenti. Ricorda, infatti, che prima della sospensione dell'esame del provvedimento nello scorso dicembre 2008, i relatori avevano assicurato che, alla ripresa dell'esame, avrebbero espresso i pareri su tutti gli emendamenti presentati: dopo venti giorni, invece, essi non sono stati in grado di esprimere che i pareri sugli emendamenti presentati ai primi quindici articoli e, oltre tutto, con molte riserve. Si tratta di una situazione paradossale che rende problematico il seguito dell'esame.
Si sofferma quindi sull'articolo aggiuntivo 8.04 Bitonci nel testo riformulato, su cui i relatori hanno espresso parere favorevole ed il rappresentante del Governo si è riservato di pronunciarsi. Si tratta di una proposta emendativa volta a prevedere che l'apertura della partita IVA di un cittadino non comunitario è soggetta al previo deposito di una garanzia fidejussoria a favore dell'Agenzia delle entrate per un importo non inferiore a diecimila euro. A proprio avviso questa disposizione presenta profili di evidente incostituzionalità oltreché aspetti paradossali in quanto si fonda sul principio che un soggetto, solo in quanto cittadino non comunitario, potrebbe pensare di evadere le imposte e, per questa ragione, è tenuto a versare un'apposita fidejussione: al riguardo sottolinea infatti come cittadini non comunitari siano anche persone provenienti da Paesi industrializzati come, ad esempio, gli Stati Uniti d'America.

Paola DE MICHELI (PD) chiede ai relatori di illustrare le motivazioni per le quali è stato espresso parere contrario sul proprio articolo aggiuntivo 2.041, in materia di estinzione anticipata dei mutui degli enti locali.

Marco CAUSI (PD) osserva che il Governo e la maggioranza sembrano ignorare la realtà della situazione di crisi in atto nel Paese, con particolare riferimento al settore dell'occupazione, che registra un andamento gravemente peggiorativo.
Il Governo, che pure aveva promesso di tenere in considerazione le proposte al riguardo formulate dall'opposizione, deve assumere una posizione precisa sulla questione, evitando di omettere le risposte che in questo momento è invece tenuto a fornire al Paese.

Giulio CALVISI (PD) si dichiara scandalizzato per il contenuto della proposta emendativa 8.04 e, ancor più, per il parere favorevole espresso sulla proposta stessa dai relatori. Ritiene, infatti, che l'articolo aggiuntivo rappresenti un'autentica aberrazione giuridica, che si pone in contrasto

Pag. 13

sia con la Carta costituzionale sia con le norme di carattere sovranazionale volte a garantire il diritto di uguaglianza. Osserva, inoltre, come la proposta si connoti per una totale ignoranza delle dinamiche del mercato del lavoro nel nostro Paese, in quanto un gran numero dei soggetti che aprono una partita IVA non svolgono attività di carattere imprenditoriale ma sono lavoratori parasubordinati o, comunque, lavoratori in condizione di precariato. Ritiene, infine, che l'articolo aggiuntivo disconosca completamente la rilevanza del lavoro autonomo dei cittadini stranieri residenti in Italia, che spesso non si pongono in diretta concorrenza con i lavoratori italiani, osservando come appaia un clamoroso errore introdurre in un provvedimento volto a contrastare l'attuale situazione di crisi economica misure che potrebbero portare alla rinuncia ad un importante apporto di ricchezza da parte degli stranieri non comunitari.

Gaspare GIUDICE (PdL) esprime profondo rammarico per il tempo che finora si è perso nell'esame delle proposte emendative. Infatti, sia le proposte avanzate dai relatori sia le proposte sulle quali è stato espresso un parere favorevole hanno una portata estremamente limitata e, in molto casi, poco o nulla hanno a che fare con le finalità del provvedimento in esame. Ritiene, pertanto, che sarebbe preferibile che il Ministro dell'Economia e delle finanze affermasse apertamente che il provvedimento adottato dal Governo, al di là delle indicazioni formulate a livello comunitario, è sostanzialmente immodificabile, evitando di proseguire nell'esame di proposte, pur condivisibili, che non sono tuttavia volte a fronteggiare la crisi economica in atto. In questa ottica, non accetta pertanto la riformulazione del proprio emendamento 6.22 proposta dai relatori.

Rolando NANNICINI (PD), dopo aver condiviso le considerazioni svolte dal deputato Giudice, invita il Governo ed i relatori a valutare favorevolmente il suo emendamento 3.76, che intende dare attuazione ad una sentenza della Corte Costituzionale, volta ad escludere che l'utenza allacciata alla rete fognaria, ma sprovvista di impianti centralizzati di depurazione, possa essere tenuta al pagamento di imposte, evidenziando come al problema posto da tale sentenza debba essere tempestivamente fornita una risposta.

Claudio D'AMICO (LNP) rileva come numerosi esponenti dell'opposizione abbiano svolto considerazioni critiche in merito all'emendamento 8.04 presentato dal suo gruppo, che ritiene, al contrario, pienamente condivisibile. Osserva al riguardo come, mentre la sua forza politica si sforza di tutelare i cittadini italiani, le forze politiche dell'opposizione si mobilitano esclusivamente in difesa dei cittadini extracomunitari, rilevando come questo garantirà al suo partito la vittoria alle prossime elezioni europee e a quelle che seguiranno.

Massimo VANNUCCI (PD) esprime il proprio concerto sull'atteggiamento assunto non soltanto dal Governo, ma anche dai relatori. Osserva che lo svolgimento dei lavori sul provvedimento in esame riproduce una situazione, già manifestatasi all'inizio della legislatura, in cui il Parlamento modifica in senso peggiorativo provvedimenti assai discutibili adottati dal Governo. Ricorda le aspettative molto forti suscitate dalle dichiarazioni rese dai relatori agli organi di stampa. Segnala alcune proprie proposte emendative riferite agli articoli su cui i relatori hanno espresso parere contrario che affrontano questioni di grande rilevanza. In particolare, evidenzia l'opportunità, in conformità con quanto proposto dal proprio emendamento 1.32, di rimodulare l'aiuto destinato ai nuclei familiari in cui siano presenti portatori di handicap, in modo da assicurare che tale aiuto sia concesso anche nelle situazioni in cui il portatore di handicap non è un figlio, ma un altro familiare a carico. Richiama il proprio emendamento 9.14, che permette la cessione dei crediti vantati da fornitori di beni e servizi nei confronti delle amministrazioni

Pag. 14

pubbliche, nel caso in cui si tratti di crediti di cui l'amministrazione abbia riconosciuto l'esistenza e la validità. Rileva al riguardo che il tema del recupero dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione ha ricevuto ampia risonanza negli origani di stampa; per quanto anche in questo caso le dichiarazioni rese dai relatori non abbiano trovato riscontro in proposte emendative efficaci. Segnala peraltro che è stato presentato un emendamento anche da parte della collega Ravetto che mira alle medesime finalità del proprio emendamento 9.14 e che pertanto potrebbe essere utilizzato per definire un intervento normativo adeguato. Richiama quindi i propri articoli aggiuntivi 10.06 e 10.07 che recano misure di sostegno ad un settore assai rilevante quale quello dell'industria del mobile italiano, osservando che si tratta di misure che non necessiterebbero di copertura finanziaria. Evidenzia infine il proprio articolo aggiuntivo 10.08, che propone una cedolare secca relativamente alla tassazione degli affitti su immobili non di lusso di nuova costruzione, ricordando che già nel corso dell'esame del disegno di legge finanziaria, di fronte ad una propria proposta emendativa analoga, il Governo e la maggioranza si erano impegnati a intervenire in tal senso.

Renato CAMBURSANO (IdV), riprendendo i giudizi espressi dal collega Giudice, ritiene che il provvedimento in esame non contenga alcun intervento di qualche significato per fronteggiare la grave situazioni di crisi in cui si trova il Paese. Reputa che se il Governo intende non permettere modifiche rilevanti del decreto-legge, dovrebbe dichiararlo espressamente, in modo da evitare che la Commissione prosegua in lavori che si rivelano del tutto inutili. Osserva infatti che nella situazione che si è creata non sussistono le condizioni per proseguire l'esame del provvedimento. In ogni caso, ritiene opportuno che i relatori esprimano il proprio parere sulle proposte emendative riferite a tutti gli articoli del decreto-legge.

Antonio BORGHESI (IdV), nel segnalare che nessun emendamento proposto dal proprio gruppo è stato preso in considerazione dai relatori, ritiene che l'atteggiamento assunto dal Governo e dalla maggioranza sembra mirare a indurre l'opposizione ad abbandonare i lavori. Con riferimento all'articolo aggiuntivo D'Amico 8.04 ne rileva l'incostituzionalità e la contrarietà alle regole che disciplinano i rapporti commerciali internazionali, oltre che l'inevitabile effetto di sospingere nell'economia sommersa un complesso non irrilevante di attività economiche. Ribadisce infine l'esigenza di conoscere i pareri dei relatori e del Governo sulle proposte emendative riferite ai restanti articoli per valutare se vi siano le condizioni per proseguire i lavori.

Gian Luca GALLETTI (UdC) propone di procedere nella seduta odierna almeno alla votazione delle proposte emendative riferite all'articolo 1, passando quindi, in apertura della seduta di domani, ad acquisire i pareri dei relatori e del Governo sulle proposte emendative riferite ai restanti articoli del provvedimento: ritiene infatti opportuno evitare di proseguire una discussione che appare al momento del tutto sterile.

Francesco BOCCIA (PD) ritiene che l'andamento dei lavori smentisca la speranza che il decreto-legge in esame possa essere lo strumento per dare risposte concrete ai problemi del Paese nell'attuale fase di crisi dell'economia nazionale, evidenziando in tale contesto come i relatori ed il rappresentante del Governo non stiano offrendo a tal fine alcun contributo utile.
Passando ad alcune questioni specifiche, considera del tutto incomprensibile il parere negativo espresso su diversi emendamenti, anche presentati da esponenti della maggioranza, che intendevano migliorare il meccanismo del bonus in favore delle famiglie, evidenziando in particolare l'emendamento Montagnoli 1.26, il quale prevede una delega al patto di stabilità in favore dei comuni che riconoscendo un

Pag. 15

ulteriore bonus in favore dei soggetti a basso reddito, nonché gli emendamenti Mussolini 1.4 e Toccafondi 1.1, i quali avanzano in tale contesto proposte interessanti.
Considera parimenti illogico il parere contrario espresso su proposte emendative, presentate anche da componenti della maggioranza, riferite all'articolo 2, richiamando in particolare gli emendamenti presentati dai deputati Commercio e Del Tenno, che si dichiara disponibile a sottoscrivere.
A tale proposito rileva come le previsioni relative alla rinegoziazione dei mutui, recate dal decreto-legge n. 93 del 2008, si siano finora rilevate del tutto insufficienti, considerando pertanto infondate le ragioni che hanno indotto i relatori ed il Governo ad esprimere parere contrario su quelle proposte emendative che intendono estendere le misure dell'articolo 2 anche ai mutui non variabili, utilizzando le risorse finanziarie che si renderanno certamente disponibili a seguito della caduta dei tassi d'interessi, che restringerà certamente lambito di applicazione del'articolo 2.
Con riferimento all'articolo aggiuntivo Bitonci 8.04, oltre a considerare mal formulato il testo della proposta emendativa e della riformulazione proposta dai relatori, sottolinea il carattere illiberale di una previsione che obblighi alla prestazione di una fidejussione per l'apertura di una partita IVA da parte di soggetti extracomunitari, sottolineando, del resto, come tale misura non possa determinare alcun effetto positivo sul piano del contrasto all'evasione fiscale.
Stigmatizza quindi l'atteggiamento negativo dei relatori e del rappresentante del Governo su taluni emendamenti di opposizione i quali intendevano stabilire che, in caso di dissesto degli enti locali, i crediti relativi a rapporti contrattuali connessi a strumenti finanziari derivati fossero equiparati a tutti i crediti diversi da quelli vantati dai dipendenti degli enti stessi: in tal modo la maggioranza ed il Governo dimostrano di disinteressarsi di tali tematiche e di fornire una sostanziale sponda agli interessi delle banche.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL) sottoscrive l'emendamento 3.76 Nannicini, invitando il rappresentante del Governo a valutarlo con attenzione in quanto volto a risolvere molti problemi degli enti locali. Sottoscrive inoltre l'emendamento 3.104 Gioacchino Alfano.

Massimo POLLEDRI (LNP) dichiara di condividere l'intervento svolto dal deputato Galletti e ringrazia i deputati Vannucci e Giudice, che hanno manifestato un senso di frustrazione per il ruolo compresso del Parlamento all'interno del procedimento legislativo. In proposito osserva che il ruolo del Parlamento si è ridotto progressivamente nel corso degli ultimi anni e che appare pertanto opportuno concentrare l'esame su singole e definite proposte emendative per cercare di favorirne l'approvazione.

Matteo BRAGANTINI (LNP) invita i relatori e il rappresentante del Governo ad un ulteriore valutazione dell'emendamento 7.6 da lui sottoscritto, evidenziando come la proposta si muova nella direzione, sostanzialmente condivisa, di ampliare il numero dei beneficiari del regime di pagamento dell'IVA per cassa previsto dall'articolo 7, prefigurando altresì l'applicazione del nuovo regime anche per gli anni successivi alla fase sperimentale del triennio 2009-2011.

Simonetta RUBINATO (PD) dichiara di condividere gli inviti rivolti dai colleghi ad esaminare finalmente nel merito il provvedimento e le relative proposte emendative, osservando che il Parlamento, essendo tuttora titolare del potere legislativo, abbia il diritto ed il dovere di esaminare e modificare i provvedimenti al proprio esame. In particolare, per quanto riguarda le proposte emendative relative alle disposizioni dell'articolo 8 del decreto in materia

Pag. 16

di revisione congiunturale degli studi di settore, rileva che i relatori hanno espresso parere favorevole solo con riferimento all'articolo aggiuntivo 8.04, che, al di là di ogni considerazione sul merito della proposta, sulla quale già si sono espressi i colleghi, nulla ha a che vedere con la disciplina degli studi di settore. Osserva, in particolare, che i relatori non hanno espresso parere favorevole sull'emendamento 8.2 del collega Zorzato, che sottoscrive, e sull'identico emendamento 8.20 e che, analogamente, non sono stati espressi pareri favorevoli sugli emendamenti volti ad attenuare la rilevanza probatoria degli studi di settore, deludendo le aspettative che erano state ingenerate dalla maggioranza nei settori produttivi. Sottolinea, inoltre, la rilevanza dell'emendamento 9.14 del collega Vannucci, che affronta, con grande buon senso, il tema ineludibile dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, segnalando altresì come sulla stessa materia intervenga anche il proprio emendamento 9.9, che rimette ad un regolamento di delegificazione il compito di individuare, in attuazione del Piano europeo di ripresa economica, le disposizioni necessarie ad accelerare il rimborso dei crediti vantati dai fornitori di beni e servizi nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

Pier Paolo BARETTA (PD) rileva che a rendere difficile l'esame non è solo a suo giudizio la delusione per l'atteggiamento dei relatori, ma anche il clima generale che sembra dare per scontata l'apposizione del voto di fiducia sul provvedimento. Invita invece a non dare per ineluttabile tale esito e ad affrontare costruttivamente l'esame. In tale ottica, rileva che sarebbe opportuno procedere già questa sera alla conclusione da parte dei relatori dell'espressione dei pareri su tutte le proposte emendative. In questo modo potrebbe essere definito il quadro politico complessivo nel quale si sarebbe pertanto in grado di avviare le votazioni. In tale contesto nel corso dell'esame si potrebbero realizzare convergenze in grado di soddisfare l'esigenza di effettuare un esame del provvedimento all'altezza della gravità della situazione. Cita ad esempio l'emendamento 1.45 che risponde ad esigenze reali e chiede se in questo come in altri casi ci possa essere un confronto serio sul suo contenuto.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, rileva di non essere stupito dalle dichiarazioni di insoddisfazione di esponenti dell'opposizione. Osserva tuttavia che alcune questioni sono state affrontate. Cita la possibilità di ulteriori interventi per gli assegni familiari, di ulteriori agevolazioni per i mutui, le risorse per le forze dell'ordine e per la Scuola superiore della pubblica amministrazione. Si dichiara invece stupito per l'imbarazzo e il pentimento rispetto all'adesione al contenuto del provvedimento, espressione della politica economica del Governo che i relatori hanno voluto confermare.

Gioacchino ALFANO (PdL), in considerazione dell'esigenza che i relatori possano valutare le proposte emendative riferite agli articoli successivi al 15, evidenzia l'opportunità di concludere la seduta e riprendere i lavori nella mattina di domani.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, evidenzia che le Commissioni si sono poste l'obiettivo ambizioso di rafforzare i contenuti del provvedimento in esame, che è chiamato a dare risposta ad una crisi molto pesante. Osserva peraltro che il governo intende confermare gli obiettivi relativi ai saldi di finanza pubblica e tale atteggiamento esclude la possibilità di introdurre ulteriori misure di carattere espansivo. Ritiene che in ogni caso si debba riconoscere l'impegno dedicato dai relatori ad un esame puntuale di tutte le proposte emendative e la loro volontà di dare risposta anche a questioni di grande rilevanza. Osserva peraltro che i relatori necessitano di ulteriori tempi per esaminare,

Pag. 17

con la medesima attenzione che è stata dedicata alle proposte emendative riferite agli articoli da 1 a 15, anche le proposte emendative riferite ai restanti articoli. Rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta che sarà prevista per venerdì 9 gennaio, con inizio alle ore 9.30.

La seduta termina alle 0.50.

ERRATA CORRIGE

Nell'Allegato al Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 110 di mercoledì 17 dicembre 2008, a pagina 224, seconda colonna, ventunesima e ventiduesima riga, e a pagina 323, seconda colonna, sedicesima e diciassettesima riga,le parole «Bernardo, Conte» sono soppresse.