CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 novembre 2008
95.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 18 novembre 2008.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.40 alle 12.50.

SEDE REFERENTE

Martedì 18 novembre 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 12.50.

Modifica all'articolo 132, secondo comma, della Costituzione, in materia di distacco e di aggregazione di comuni e province.
C. 1221 cost. Lanzillotta.

(Seguito dell'esame e rinvio)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 novembre 2008.

Alessandro NACCARATO (PD) auspica che il provvedimento in esame sia ampiamente condiviso e proceda celermente nel suo iter in modo che si possa dare quanto prima una soluzione seria al problema del crescente numero di enti locali che chiedono il distacco da una regione e l'aggregazione a un'altra: un problema manifestatosi a seguito della revisione dell'articolo 132 della Costituzione operata nel 2001 nell'ambito della riforma costituzionale del titolo V della parte II della Costituzione. A suo modo di vedere, coinvolgere nel procedimento di distacco-aggregazione anche la comunità di accoglienza è necessario, anche per evitare di creare nelle comunità locali che aspirano al distacco aspettative di integrazione in altra regione che invece non intende accoglierle.

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Fa presente, poi, che in molti casi - come ad esempio per i comuni del Veneto che chiedono l'aggregazione al Trentino Alto Adige o al Friuli Venezia Giulia - la richiesta di distacco-aggregazione è motivata dalla volontà di beneficiare dei vantaggi economico-finanziari offerti dall'appartenenza a regioni ad autonomia speciale.

Manuela DAL LAGO (LNP) osserva che in molti casi la richiesta di aggregazione a una regione a statuto speciale è motivata dalla volontà di beneficiare non tanto dei vantaggi economico-finanziari quanto della più ampia sfera di autonomia attribuita agli ordinamenti differenziati. Non sempre, inoltre, le richieste riguardano comuni di regioni a statuto ordinario confinanti con regioni a statuto speciale: in molti casi, infatti, esse riguardano comuni che chiedono l'aggregazione a regioni a statuto ordinario per ragioni di carattere storico-culturale. Ciò premesso, dichiara di non condividere la proposta di legge in esame in quanto essa rende di fatto impossibile il distacco-aggregazione di un ente locale, impedendo quindi la libera autodeterminazione delle comunità locali. Concorda, infatti, sulla necessità di tenere conto anche del parere delle comunità di accoglienza, ma a condizione che questo non vada a scapito dell'autonomia degli enti locali. Per tali ragioni, ritiene sia meglio soprassedere per il momento alla proposta di legge e rinviare la discussione sul punto al momento in cui le Camere, presumibilmente a gennaio del 2009, avvieranno i lavori sulla riforma generale della parte II della Costituzione: lavori che, per inciso, si augura saranno svolti nell'ambito delle Commissioni permanenti, personalmente ritenendo che le Commissioni bicamerali rappresentino la «tomba» delle riforme costituzionali.

Maurizio BIANCONI (PdL), relatore, riservandosi di intervenire più diffusamente in sede di replica al termine dell'esame preliminare, prende atto che tutti gli interventi fin qui svolti convengono sull'esigenza di una soluzione efficiente e funzionale che faccia salva l'autonomia dei territori e si dice convinto che una convergenza su questo punto possa essere raggiunta. Ritiene, d'altra parte, inopportuno rinviare il confronto sulla materia al momento di discutere le riforme costituzionali generali, essendo preferibile portare avanti separatamente l'esame già avviato sulla revisione dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione, sempreché, naturalmente, vi sia da parte di tutti i gruppi la volontà di giungere ad una conclusione.

Donato BRUNO, presidente, rileva che le considerazioni della deputata Dal Lago pongono in evidenza un problema oggettivo, quello del coordinamento dei lavori della Commissione sul tema dei distacchi-aggregazioni. A questo riguardo, la sua convinzione è che la prosecuzione dell'esame del provvedimento in titolo non sia incompatibile con l'avvio della discussione, da parte del Parlamento, sulla riforma complessiva della parte II della Costituzione. Al fine, in ogni caso, di verificare la possibilità che i gruppi addivengano a un accordo su un testo di riforma dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione, ritiene che, al termine dell'esame preliminare, si potrebbe ipotizzare di proseguire i lavori nell'ambito di un comitato ristretto.

Oriano GIOVANELLI (PD) si dichiara d'accordo con il relatore, essendo convinto che, se la riforma dell'articolo 132, secondo comma, viene rinviata per essere inglobata nella complessiva riforma del titolo II della Costituzione, vi sia il rischio che alla fine non se ne faccia nulla. Concorda anche con il presidente sull'opportunità di costituire un comitato ristretto per tentare di redigere un testo di riforma condiviso da tutti.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.10.

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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 18 novembre 2008. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 14.

DL 147/2008: Partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia, nonché proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali per l'anno 2008.
Emendamenti C. 1802-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere)

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

DL 155/08: Misure urgenti per la stabilità del sistema creditizio nell'attuale situazione di crisi dei mercati finanziari internazionali.
Emendamenti C. 1762-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL), relatore, rileva che, degli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1, l'articolo aggiuntivo 01.01 Rubinato contiene una disciplina che incide sull'autonomia degli istituti autonomi case popolari comunque denominati o trasformati, senza prevedere forme di coinvolgimento delle regioni; l'articolo aggiuntivo 4.0104 Fluvi prevede che la Cassa depositi e prestiti assuma la rappresentanza legale delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 relativamente alle procedure ivi previste, invadendo così la sfera di autonomia delle amministrazioni territoriali e locali; gli articoli aggiuntivi 4.07 e 4.0102 Fluvi e 4.08 Ceccuzzi contengono disposizioni riconducibili alla materia «assistenza» che, ai sensi del quarto comma dell'articolo 117 della Costituzione, è attribuita alla competenza legislativa residuale delle regioni; i restanti emendamenti non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto della competenza legislativa di cui all'articolo 117 della Costituzione. Propone pertanto di esprimere parere contrario sugli articoli aggiuntivi 01.01 Rubinato, 4.0104 Fluvi, 4.07 Fluvi, 4.0102 Fluvi e 4.08 Ceccuzzi e parere di nulla osta sui restanti emendamenti del fascicolo n. 1 (vedi allegato).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.05.