CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 novembre 2008
90.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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ATTI COMUNITARI

Giovedì 6 novembre 2008. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 14.15

Proposte di regolamenti e di decisione del Consiglio relative alla politica agricola comune (PAC) e alle politiche di sostegno allo sviluppo rurale.
COM(2008)306 def.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei documenti all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 5 novembre 2008.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri i gruppi hanno richiesto di passare alla fase di elaborazione delle proposte conclusive del dibattito dopo l'audizione del Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, Mariann Fischer Boel, che si è svolta stamane, in congiunta con la Commissione Agricoltura del Senato.

Viviana BECCALOSSI (PdL), relatore, fa presente che in questi giorni sono in corso contatti informali tra i gruppi, sulla base dei quali si riserva di presentare, per l'inizio della prossima settimana, una proposta di documento finale, da sottoporre alla Commissione.

Paolo RUSSO, presidente, invita i gruppi ad intensificare l'attività istruttoria informale così che la Commissione possa concludere l'esame nei primi giorni della prossima settimana.

Angelo ZUCCHI (PD) sottolinea l'opportunità che alle prossime sedute partecipi anche il rappresentante del Governo.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) chiede che per la prossima seduta siano

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previsti tempi congrui per assicurare un ampio dibattito in Commissione.

Sebastiano FOGLIATO (LNP) chiede come si articolerà il seguito dell'esame dopo la presentazione della proposta del relatore.

Paolo RUSSO, presidente, rileva che il relatore sta compiendo un importante lavoro istruttorio, in modo tale che la proposta di documento che si accinge a definire possa rappresentare il più ampiamente possibile le posizioni dei gruppi. Ritiene pertanto che nella seduta di lunedì, essendo previste votazioni in Assemblea, possa essere prevista una seduta dedicata al dibattito e che nella giornata di martedì si possa procedere alla votazione del documento.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame degli atti comunitari in titolo.

Comunicazioni del Presidente sugli esiti della riunione delle Commissioni agricoltura dei Parlamenti degli Stati membri dell'Unione europea e del Parlamento europeo (Bruxelles, 3 e 4 novembre 2008).

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che il 3 e 4 novembre 2008 si è svolta a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, una riunione delle Commissioni Agricoltura dei Parlamenti nazionali degli Stati membri dell'Unione europea e del Parlamento europeo, organizzata dalla Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo e dalle Commissioni per gli affari economici dell'Assemblea nazionale e del Senato francesi.
La Commissione Agricoltura della Camera dei deputati è stata rappresentata dal suo presidente.
La Conferenza è stata dedicata a «Il futuro della Politica agricola comune (PAC) e il suo ruolo a livello mondiale».
L'incontro è avvenuto all'indomani della crisi dei prezzi alimentari mondiali e del dibattito sui cambiamenti climatici che, dopo anni, hanno di nuovo acceso i riflettori sulla politica agricola europea.
Senza avere la pretesa di voler ripercorrere anche solo i momenti salienti del dibattito che si è sviluppato sull'argomento, ritiene utile soffermarsi in particolare sugli indirizzi politici espressi in quella sede, illustrati dal Presidente del Parlamento europeo, Hans-Gert Poettering, che ha osservato come «il nostro obiettivo deve essere un'agricoltura produttiva, dai grandi risultati, orientata al futuro, che preservi le aree rurali», e che ha sottolineato le nuove opportunità offerte dai poteri di codecisione riconosciuti al Parlamento europeo dal Trattato di Lisbona.
In questo quadro, il Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, Mariann Fischer Boel, ha ricordato la necessità di una gradualità nella riforma della PAC, evidenziando come le grandi navi abbisognino di spazi e tempi adeguati alle loro dimensioni, destinando ad eventuali aperture della rete di protezione europea il periodo successivo al 2013.
E ancora bene ha fatto l'onorevole Hervé Gaymard, relatore all'Assemblea nazionale e già ministro dell'agricoltura francese, a sottolineare la natura moderna dell'agricoltura, che non può essere relegata al ruolo di business del passato, avendo un grande futuro, importante al pari di quello dell'industria e dei servizi. E come ancora vada bene esaminata la valenza della dottrina del vantaggio competitivo, quella secondo la quale sarebbe in assoluto più utile far produrre le merci a chi, comunque, le produce a costi più bassi, non trattandosi dell'essenza di una verità rivelata.
Molti partecipanti all'incontro, con un approccio responsabile, si sono posti il problema dell'ambiente, delle responsabilità sociali connesse alla produzione e distribuzione agricola per assicurare un futuro di prezzi stabili e tesi ad assicurare migliori redditi alle popolazioni rurali. Taluni hanno anche sottolineato come alcune affrettate aperture commerciali, pur realizzate con il nobile intento di accrescere la ricchezza dei paesi in via di sviluppo, al contrario potrebbero comportare

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un aumento dei prezzi proprio nelle aree più povere del mondo, contribuendo ad immiserire quelle popolazioni.
Nella seconda giornata, dedicata al problema della sicurezza alimentare mondiale, il Presidente della Commissione per gli affari economici dell'Assemblea nazionale francese, Patrick Ollier, ha affermato che mentre i mercati restano la chiave di volta, essi devono tuttavia essere soggetti a requisiti normativi, in una nuova governance mondiale, aggiungendo che in tutto il mondo è necessaria più PAC, non meno.
Michel Barnier, ministro francese dell'Agricoltura e presidente del Consiglio Agricoltura dell'Unione europea, ha inoltre proposto la creazione di una partnership mondiale per l'alimentazione e l'agricoltura, che dovrebbe comprendere rappresentanti della FAO, della Banca mondiale, del Fondo monetario internazionale e dell'Organizzazione mondiale del commercio, l'istituzione di un gruppo tecnico (tipo il Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici) e una mobilitazione finanziaria internazionale adeguata alla sfida di rafforzare l'agricoltura nei paesi in via di sviluppo.
Il direttore generale della FAO, Jacques Diouf, ha sottolineato come ci si trovi di fronte ad una situazione nella quale 923 milioni di persone soffrono la fame, una cifra che potrebbe crescere di altri cento milioni in un anno se non si fa nulla. Da quando i prezzi sono aumentati nel 2007, i paesi sviluppati hanno incrementato la loro produzione di cereali dell'11 per cento, mentre i paesi in via di sviluppo hanno incrementato la loro produzione solo dello 0,9 per cento, per la mancanza di fondi per fertilizzanti e sementi. Occorrono dunque 30 miliardi di dollari all'anno per investimenti in agricoltura nei paesi in via di sviluppo.
Il rappresentante della FAO è stato appoggiato, tra gli altri, da Christopher Delgado, della Banca mondiale, che ha sottolineato come nessun paese al mondo si è mai sviluppato senza prima sviluppare la sua agricoltura e ha invocato la predisposizione di sufficienti scorte alimentari (senza tornare ai surplus dei decenni passati) per ridurre la volatilità dei prezzi.
Da tutte le riflessioni che si sono svolte in ambito europeo, alla presenza dei rappresentanti delle Commissioni agricoltura del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali è risultato un generale convincimento della necessità di procedere con gradualità all'aggiornamento della PAC in un quadro di governance agricola mondiale all'interno della quale la politica agricola europea svolga il ruolo che giustamente le compete per le dimensioni e per la complessità delle sue misure.
Fa infine presente che ulteriore documentazione è disponibile presso la segreteria della Commissione.

Comunicazioni del Presidente su una lettera inviata al Presidente della Camera.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che, sulla base della discussione svoltasi nell'ultima riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha inviato al Presidente della Camera la seguente lettera, di cui dà lettura:
«Signor Presidente,
desidero sottoporre alla Sua attenzione il disagio manifestato dai rappresentanti dei gruppi in seno all'Ufficio di Presidenza della XIII Commissione Agricoltura in relazione ad un susseguirsi di episodi nei quali la medesima Commissione non si è trovata in condizioni di esaminare questioni o norme che investono in misura significativa materie rientranti nell'ambito della sua competenza.
La Commissione è consapevole del fatto che ciò è in primo luogo connesso al contenuto e alla natura dei progetti di legge presentati, in particolare dal Governo, che tendono ad assumere con crescente frequenza carattere intersettoriale. Tuttavia, gli effetti di tale tendenza rischiano di risultare aggravati dalle concrete modalità secondo le quali si svolge l'esame parlamentare e, in particolare, l'esame in sede consultiva.

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Mi riferisco, per esempio, al ristretto margine temporale lasciato disponibile, prima della conclusione dell'esame in sede referente, per l'esame in sede consultiva dei testi dei provvedimenti risultanti dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito.
Da ultimo, ciò si è verificato per il disegno di legge collegato C. 1441-ter, sul quale la Commissione Agricoltura è stata chiamata ad esprimersi il giorno stesso della sua trasmissione da parte della X Commissione. Per quanto riguarda invece il disegno di legge C. 1707, di conversione del decreto-legge n. 149 del 2008, in materia di giochi, si è verificato che la Commissione Agricoltura - alla quale il disegno di legge non era stato assegnato in sede consultiva sin dall'inizio - non ha potuto neppure pronunciarsi sul testo emendato, che interveniva su questioni rilevanti per il settore ippico, in quanto lo stesso è stato trasmesso alle sole Commissioni assegnatarie in sede consultiva. In pratica, poiché nell'arco di una sola giornata sono stati approvati gli emendamenti da parte della VI Commissione, sono stati acquisiti i prescritti pareri e si è infine concluso l'esame in sede referente, è accaduto che la Commissione Agricoltura ha potuto apprendere dell'approvazione delle disposizioni che investivano la sua competenza solo dalla lettura del testo stampato per l'Assemblea, quando ormai era troppo tardi per chiedere di poter esprimere almeno un parere.
Mi rendo conto della necessità che le Commissioni organizzino i propri lavori tenendo conto dell'obbligo prioritario di riferire all'Assemblea, ma ritengo sia necessario uno sforzo comune per fare in modo che l'esame parlamentare si svolga nel rispetto degli ambiti di competenza propria di ciascuna Commissione, non solo per una rivendica di competenza fine a se stessa, ma soprattutto per consentire una più seria e approfondita istruttoria di cui potrebbero beneficiare anche l'esame in Assemblea e, conseguentemente, la qualità delle scelte legislative. Del resto, che questo sia un sentire diffuso nell'ambito delle Commissioni permanenti, è testimoniato anche dalla vicenda dello stralcio di interi capitoli del disegno di legge C. 1441, promosso da alcune delle Commissioni maggiormente coinvolte e infine deliberato dall'Assemblea».

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) condivide l'iniziativa del Presidente, le cui ragioni sono confermate da quanto accaduto in Assemblea nella seduta odierna.

La seduta termina alle 14.35

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.40.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 6 novembre 2008.

Sostegno agli agrumeti caratteristici.
C. 209 Cirielli, C. 1140 Servodio, C. 1153 Catanoso.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.40 alle 14.55