CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 novembre 2008
88.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 4 novembre 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 10.05.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 30 ottobre 2008, è stato predisposto il seguente programma dei lavori della Commissione per il periodo novembre-dicembre 2008:

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO NOVEMBRE-DICEMBRE 2008

NOVEMBRE 2008

Sede referente:
DL 158/08: Misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali C. 1813 Governo.
Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse C. 152 Tommaso Foti, C. 1182 Stradella e C. 1239 Di Pietro.
Riqualificazione e recupero dei centri storici C. 169 Tommaso Foti, C. 582 Iannuzzi, C. 583 Iannuzzi e C. 1129 Bocci.
Principi fondamentali per il governo del territorio C. 329 Mariani, C. 438 Lupi e C. 1794 Mantini.
Disposizioni in materia di inquinamento acustico C. 1760 Alessandri (subordinatamente all'effettiva assegnazione).
Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico C. 2 Iniziativa popolare (a partire dal 26 novembre 2008).

Atti del Governo:
Schema di decreto legislativo recante recepimento della direttiva 2006/66/CE del

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Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 settembre 2006, relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e che abroga la direttiva 91/157/CEE Atto n. 32.

Atti comunitari:
Proposte di direttive e di decisioni comunitarie in materia di cambiamenti climatici, di riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra e di scambio delle quote di emissioni COM(2008)16; COM(2008)17; COM(2008)18.

Indagini conoscitive:
Sulle politiche per la tutela del territorio, la difesa del suolo e il contrasto agli incendi boschivi: audizioni previste nel programma.
Sullo stato di attuazione della normativa statale e regionale in materia di valutazione di impatto ambientale: audizioni previste nel programma.

DICEMBRE 2008

Sede referente:
Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico C. 2 Iniziativa popolare.
Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse C. 152 Tommaso Foti, C. 1182 Stradella e C. 1239 Di Pietro (ove non concluso nel mese precedente).
Riqualificazione e recupero dei centri storici C. 169 Tommaso Foti, C. 582 Iannuzzi, C. 583 Iannuzzi e C. 1129 Bocci.
Principi fondamentali per il governo del territorio C. 329 Mariani, C. 438 Lupi e C. 1794 Mantini.
Disposizioni in materia di inquinamento acustico C. 1760 Alessandri (subordinatamente all'effettiva assegnazione).

Indagini conoscitive:
Sulle politiche per la tutela del territorio, la difesa del suolo e il contrasto agli incendi boschivi: audizioni previste nel programma.
Sullo stato di attuazione della normativa statale e regionale in materia di valutazione di impatto ambientale: audizioni previste nel programma.

Fa presente che il programma potrà essere integrato con l'esame di ulteriori provvedimenti, in relazione alla valutazione della loro urgenza. Le modalità di attuazione del programma saranno definite mediante i calendari dei lavori della Commissione, aggiornati - con cadenza settimanale - dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Saranno, inoltre, iscritti all'ordine del giorno:
i disegni di legge di conversione di decreti-legge;
gli ulteriori atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere;
lo svolgimento di interrogazioni in Commissione e di eventuali risoluzioni nel frattempo segnalate;
lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata;
gli ulteriori progetti di legge assegnati in sede consultiva, sollecitati dalle Commissioni di merito.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 10.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 4 novembre 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 10.10.

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Indagine conoscitiva sulle politiche per la tutela del territorio, la difesa del suolo e il contrasto agli incendi boschivi.
Audizione di rappresentanti dell'UPI.
(Svolgimento e conclusione).

Angelo ALESSANDRI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Massimo ROSSI, presidente della provincia di Ascoli Piceno, vicepresidente dell'UPI, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, per formulare osservazioni, i deputati Francesco NUCARA (Misto-Liberal Democratici-Repubblicani) e Raffaella MARIANI (PD).

Angelo ALESSANDRI, presidente, ringrazia e dichiara conclusa l'audizione.
Sospende brevemente la seduta, avvertendo che essa riprenderà con lo svolgimento dell'audizione di rappresentanti del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche.

La seduta, sospesa alle 10.40, è ripresa alle 10.50.

Indagine conoscitiva sulle politiche per la tutela del territorio, la difesa del suolo e il contrasto agli incendi boschivi.
Audizione di rappresentanti del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche.
(Svolgimento e conclusione).

Angelo ALESSANDRI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, l'audizione.

Roberto PASSINO, presidente del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Francesco NUCARA (Misto-Liberal Democratici-Repubblicani) e Raffaella MARIANI (PD).

Roberto PASSINO, presidente del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche, fornisce, quindi, ulteriori precisazioni.

Angelo ALESSANDRI, presidente, ringrazia e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 11.25.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

Martedì 4 novembre 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 14.10.

DL 158/08: Misure urgenti per contenere il disagio abitativo di particolari categorie sociali.
C. 1813 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 28 ottobre 2008.

Angelo ALESSANDRI, presidente, fa presente che è pervenuto il parere del Comitato per la legislazione sul provvedimento in esame. Ricorda, altresì, che - in considerazione della data di calendarizzazione del provvedimento in Assemblea, fissata per il prossimo 10 novembre - si è convenuto che nella seduta odierna si concluda l'esame preliminare del disegno

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di legge in titolo e che in quella di domani abbia luogo l'esame degli emendamenti che saranno eventualmente presentati.

Raffaella MARIANI (PD) preannuncia che il suo gruppo presenterà alcuni emendamenti, soprattutto per riproporre all'attenzione del Governo due questioni: la prima relativa alla necessità di ampliare la platea dei comuni destinatari del provvedimento, irragionevolmente ridotta alle sole aree metropolitane, ricomprendendovi, quantomeno, tutti i capoluoghi di provincia, come era del resto previsto nella legge n. 9 del 2007. La seconda questione è invece quella relativa alla urgente necessità di mettere in campo strumenti efficaci a sostegno di una politica degli affitti che, soprattutto dopo il sostanziale blocco del Piano casa (dovuto alla scelta sbagliata del Governo di finanziarlo attraverso la sottrazione alle regioni di risorse già assegnate loro nella passata legislatura), diventa sempre più indispensabile per alleviare il disagio economico, sociale e abitativo in cui versa una fascia sempre più ampia della popolazione meno abbiente.

Chiara BRAGA (PD), intervenendo ad integrazione del suo precedente intervento, ribadisce la centralità, per il gruppo del partito democratico, della richiesta di allargamento dell'ambito di applicazione del decreto-legge in titolo ad una fascia più ampia di comuni, rilevando che - se correttamente il provvedimento collega la misura della proroga degli sfratti alla messa in campo di una organica politica della casa - esso tuttavia risulta eccessivamente ottimista quando limita tale proroga a soli 8 mesi, soprattutto se si considera che il Governo, colpevolmente, non ha ancora emanato il DPCM attuativo del Piano casa e che contro le misure adottate dal Governo sono già stati presentati dalle regioni diversi ricorsi davanti alla Corte costituzionale. Nel rilevare, inoltre, l'inesattezza di alcuni dati riferiti nella precedente seduta dal relatore e dal deputato Foti in ordine all'incidenza degli immigrati sulla domanda complessiva di alloggi di edilizia residenziale pubblica, sottolinea la grave mancanza nel decreto-legge in titolo, come del resto nella manovra finanziaria per il 2009, di adeguate misure a sostegno degli affitti. In conclusione, richiamando le critiche di continuo rivolte al precedente Governo in ordine all'insufficienza dei provvedimenti adottati per far fronte ad una domanda di alloggi pubblici stimata intorno ai 650 mila alloggi, invita il Governo a indicare oggi come pensa di dare risposta a quella domanda, con un Piano casa che, nell'ipotesi più favorevole, prevede la costruzione di 20 mila alloggi in due o tre anni.

Margherita Angela MASTROMAURO (PD) rileva che il problema più sentito dalle regioni è certamente quello della limitazione, operata dal decreto-legge in esame, della platea di comuni destinatari del provvedimento, che, nella sola regione Puglia, passano da 71 (questo era il numero dei comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE nel 2003) a 11. Ritiene che su questo il Governo debba assolutamente dare una risposta, già in sede di esame e votazione degli emendamenti che il suo gruppo sta predisponendo. Ritiene, inoltre, che il Governo e la maggioranza parlamentare dovrebbero accogliere, allo stesso modo, l'ulteriore sollecitazione ad estendere la misura della proroga anche agli sfratti per morosità, sia perché le famiglie beneficiarie sarebbero in numero ristretto (giacché si tratterebbe comunque di quelle disagiate già individuate dal decreto-legge in esame), sia per alleviare almeno i pesanti effetti che la crisi economica rischia di scaricare su tali famiglie.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), ad integrazione dell'intervento già svolto nella precedente seduta, sottolinea la pericolosità della politica del Governo che, di fronte al progressivo aggravarsi dell'emergenza casa in tutto il Paese, ha emanato un provvedimento, improntato ad un irrealistico ottimismo, che prevede: una proroga degli sfratti di solo 8 mesi, una drastica riduzione del numero dei comuni destinatari del provvedimento e una previsione

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fin troppo fiduciosa di 20 mila alloggi da realizzare in 2 o 3 anni con l'attuazione del Piano casa. Con riferimento, inoltre, ad una proposta avanzata dal deputato Mastromauro, rileva che, se è vero che l'estensione della proroga agli sfratti per morosità rischia di tradursi in una forzatura dei diritti dei proprietari, è tuttavia necessario che il Governo, contrariamente a quanto fa con il decreto-legge in esame, dia una risposta positiva alle famiglie disagiate che non riescono a pagare l'affitto, così come alle migliaia di studenti universitari che subiscono gli effetti negativi di un mercato degli affitti onerosissimo e dell'assenza di specifici interventi di edilizia residenziale pubblica. Nel denunciare, nuovamente, le ottimistiche valutazioni che sono alla base del provvedimento del Governo, sottolinea la gravità di una situazione ulteriormente peggiorata a causa delle politiche di alienazione del patrimonio edilizio pubblico ed invita il Governo e la maggioranza a rivedere pragmaticamente il testo del decreto-legge in esame, accogliendo le ragionevoli proposte emendative presentate dai gruppi dell'opposizione.

Guido DUSSIN (LNP) esprime la propria convinzione che in una situazione di crisi del settore delle costruzioni l'obiettivo primario da perseguire sia quello di un parco immobili più ampio. Questo obiettivo, infatti, risponde a suo avviso al disagio abitativo diffuso nel Paese e pone le condizioni per una ripresa dell'edilizia. Altrettanto indispensabile è, inoltre, a suo giudizio, intervenire efficacemente per il potenziamento del mercato degli affitti. Ribadisce che il suo gruppo è favorevole alla proroga degli sfratti disposta dal decreto-legge in esame, ma ritiene necessario e urgente approntare politiche organiche, capaci di incidere a monte sulle cause vere della crisi del settore e dell'emergenza abitativa in atto, attraverso la crescita del parco immobili e la realizzazione di alloggi di qualità, improntati all'efficienza e al risparmio energetico, con il radicale rinnovamento di un patrimonio residenziale pubblico spesso fermo agli anni '60 e '70.

Vincenzo GIBIINO (PdL), relatore, riferendosi sinteticamente alle considerazioni svolte dai deputati intervenuti, osserva che l'eventuale estensione a tutti i capoluoghi di provincia dei comuni destinatari del provvedimento comporta sicuramente oneri aggiuntivi, al momento non quantificabili, che impongono una attenta valutazione della misura proposta. Quanto ai fondi del precedente decreto-legge n. 159 del 2007, utilizzati dal decreto-legge n. 112 del 2008 per finanziare il Piano casa, si associa alle sollecitazioni già rivolte da diversi deputati al Governo affinché venga incontro alle richieste delle regioni e degli enti locali, evitando di penalizzare soprattutto quelli più virtuosi, consentendo in tal modo di sbloccare anche l'emanazione del decreto attuativo del Piano casa. Riferendosi, quindi, ad un'indicazione proposta dal deputato Mastromauro, ritiene che l'estensione della proroga agli sfratti per morosità comporterebbe un'eccessiva compressione dei diritti dei proprietari. Quanto alla critica rivolta dal deputato Piffari alla politica di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, ricorda i dati non controversi secondo cui essi rappresentano un costo non più sostenibile dalle pubbliche amministrazioni. Ritiene, tuttavia, anche con riferimento a quanto dichiarato dal deputato Guido Dussin, che gli immobili di proprietà pubblica, risalenti agli anni '60 o '70, non dovrebbero essere alienati prima di una loro riqualificazione edilizia, improntata alla qualità e alla sostenibilità delle costruzioni, pena l'insorgere di rischi gravi di progressivo degrado urbanistico e sociale. In conclusione, nel ribadire il proprio orientamento favorevole a molte delle proposte avanzate dai deputati nel corso della seduta, formula l'auspicio che il Governo possa tenerle nella giusta considerazione nel perseguire una politica di rilancio del settore abitativo; ricorda poi allo stesso Governo l'importanza strategica dell'emendamento recentemente approvato dalla Commissione - in sede di esame dei provvedimenti di bilancio - per l'introduzione della cosiddetta «cedolare secca», al 20 per cento, sugli affitti.

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Il sottosegretario Mario MANTOVANI ritiene preliminarmente ritiene di dover sottolineare che le proposte avanzate nel corso dell'odierna seduta comportano un «appesantimento economico» del provvedimento in esame, che ne rende problematico l'accoglimento. Informa, peraltro, la Commissione che proprio in questi giorni il Governo è riuscito a sbloccare l'emanazione di due importanti provvedimenti - il primo per un importo di 204 milioni ed il secondo per 99 milioni - diretti ad agevolare l'attuale situazione di difficoltà sia nel settore degli affitti che in quello della costruzione degli alloggi pubblici. Quanto alle critiche rivolte al Governo in relazione ai ritardi nella emanazione del DPCM attuativo del Piano casa, non può non rilevare che il Governo ha approvato la norma di legge nei primi 100 giorni dal suo insediamento, ma che l'indisponibilità delle regioni a discutere con il Governo i termini e il contenuto della prescritta intesa ha fin qui reso impossibile l'emanazione del DPCM citato. Ritiene, inoltre, che al di là della fondatezza o meno delle questioni sollevate dalle regioni, le stesse dovrebbero sentire la responsabilità di accettare un tavolo di confronto con il Governo, facendo valere in quella sede le proprie ragioni. Al riguardo, auspica che la stessa Commissione e le forze politiche in essa rappresentate rivolgano un appello in questo senso alle regioni per consentire di raggiungere un punto di equilibrio che consenta di dare finalmente attuazione al Piano casa.

Raffaella MARIANI (PD), intervenendo per una precisazione, rileva che, per quanto le risulta, le regioni hanno atteso fino a metà ottobre una convocazione da parte del Governo che comprendesse anche la riassegnazione dei fondi ad esse assegnate nella passata legislatura, ma che proprio la mancanza di una garanzia su questo punto ha determinato l'attuale protesta delle regioni e la presentazione di ricorsi in sede giurisdizionale. Nel richiamare, inoltre, le critiche ripetutamente mosse dal suo gruppo al sostanziale esproprio del Parlamento da parte del Governo al momento della predisposizione del Piano casa, ritiene tuttavia importante che la Commissione trovi il modo di raccogliere ufficialmente il punto di vista delle regioni e del Governo sull'attuazione del Piano casa, anche per cercare di superare l'attuale, inaccettabile situazione di impasse.

Guido DUSSIN (LNP), intervenendo per una precisazione, ribadisce, in termini ancor più chiari di quanto abbia già fatto sinora, la richiesta del suo gruppo che la Commissione proceda all'audizione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sulle politiche abitative. Ritiene, infatti, che al di là della valutazione degli interessi regionali, la Commissione deve essere messa in condizione di potersi confrontare al livello più alto con il Governo in ordine alla predisposizione di linee guida di intervento a sostegno delle politiche abitative pubbliche. Coglie, altresì, l'occasione per esprimere il disagio del proprio gruppo, che in questi giorni sta sperimentando nella discussione in V Commissione una grande difficoltà di dialogo con il Governo (e in particolare con il Ministro dell'economia e delle finanze, su alcuni perversi effetti del patto di stabilità interno), e che anche per questo ritiene indispensabile procedere in Commissione ad un approfondimento, in questo caso per individuare gli obiettivi e gli strumenti per mettere in campo, finalmente, una politica abitativa coerente, capace di perseguire gli obiettivi di un'edilizia residenziale pubblica di qualità, sostenibile e a prezzi ragionevoli.

Margherita Angela MASTROMAURO (PD), intervenendo per una precisazione, rileva che è inaccettabile che il Governo tenti di scaricare sulle regioni la responsabilità della mancata emanazione del DPCM attuativo del Piano casa. La responsabilità dell'attuale situazione di stallo è, all'opposto, del Governo, che non ha voluto ascoltare le ragioni né dell'opposizione né delle regioni, che fin dall'inizio avevano sollevato le questioni alle quali, tuttora, il Governo non appare in grado di dare una risposta positiva. Ancora una

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volta - a suo avviso - il Governo avrebbe dovuto avviare un dialogo costruttivo con tutti i soggetti coinvolti prima di predisporre il provvedimento, invece che emanare un decreto-legge inattuabile.

Roberto MORASSUT (PD), intervenendo per una precisazione, sottolinea che stanno sempre più emergendo gli elementi oggettivi di collegamento fra il decreto-legge in esame e un Piano casa, che risulta inaccettabile, a suo avviso, non solo perché sono state sottratte alle regioni risorse già ad esse attribuite nella precedente legislatura, ma anche perché esso lascia nelle mani dei privati la determinazione delle scelte fondamentali. Sotto questo profilo, ritiene che le attuali difficoltà debbano indurre il Governo e la maggioranza ad aprire una riflessione profonda sulla materia, affrontando seriamente le questioni centrali che sono all'origine della mancanza di una efficacia politica pubblica per l'edilizia residenziale, da rinvenire, a suo avviso, nella mancanza di suoli pubblici a basso costo e in una cronica mancanza di risorse pubbliche adeguate.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare, ricordando che il termine per la presentazione di emendamenti al provvedimento in esame viene in scadenza alle ore 16 di oggi.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.