CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 ottobre 2008
83.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 28 ottobre 2008.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.20 alle 9.25.

SEDE REFERENTE

Martedì 28 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Michelino Davico.

La seduta comincia alle 9.25.

Distacco del comune di Lamon dalla regione Veneto e sua aggregazione alla regione Trentino-Alto Adige.
C. 455 cost. Bressa e C. 1698 cost. Luciano Dussin.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 107, comma 3, del regolamento, e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 ottobre 2008.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, secondo quanto convenuto nella riunione testé svoltasi dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si procederà oggi alla deliberazione sulla proposta di applicare al progetto di legge costituzionale C. 1698 Dussin la procedura prevista dall'articolo 107, comma 3, del regolamento; a partire dalla prossima settimana si procederà invece all'esame della proposta di legge costituzionale C. 1221 Lanzillotta, che riproduce il testo del disegno di legge C. 2523, recante revisione dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione, in materia di distacco e di aggregazione di comuni e province, presentato dal Governo Prodi nella precedente legislatura e in corso di esame in Commissione al momento dello scioglimento delle Camere.
Propone quindi di adottare la proposta di legge C. 1698 Dussin come testo base e di applicare ad essa la procedura prevista dall'articolo 107, comma 3, del regolamento, ricordando che, in caso di approvazione, non si passerà all'esame degli articoli, ma direttamente alla deliberazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire all'Assemblea.

Oriano GIOVANELLI (PD), premesso di intervenire a titolo personale, ricorda che, nella scorsa legislatura, dopo che la Commissione aveva approvato per l'Assemblea il disegno di legge costituzionale del Governo per il distacco del comune di Lamon dal Veneto e la sua aggregazione al Trentino-Alto Adige, le condizioni erano mutate. Numerosi altri comuni avevano infatti attivato le procedure costituzionali per il distacco da una regione e l'aggregazione a un'altra, il che aveva indotto la Commissione e il Governo a una riflessione in vista di una modifica dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione: lo stesso Governo Prodi, come ricordato dal presidente, aveva presentato un disegno di legge in tal senso. Ritiene pertanto che la revisione delle procedure di distacco-aggregazione andrebbe dibattuta prima delle singole richieste di distacco-aggregazione oggi pendenti in base alla normativa vigente e che le difficoltà dei comuni ubicati ai confini delle regioni di appartenenza e a ridosso di regioni più prospere, vadano affrontati con altri mezzi, nell'ambito di una riforma dell'ordinamento delle autonomie locali. Per tali ragioni, dichiara il proprio voto contrario sulla proposta del presidente.

La Commissione delibera di adottare come testo base per il seguito dell'esame la proposta di legge costituzionale C. 1698 e di adottare per essa la procedura prevista dall'articolo 107, comma 3, del regolamento. Delibera quindi di conferire al relatore, deputata Maria Piera Pastore, mandato a riferire all'Assemblea in senso favorevole sul testo base. Delibera, infine, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

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Donato BRUNO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Istituzione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia.
C. 1493 Barbareschi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 ottobre 2008.

Donato BRUNO, presidente, avverte che sostituirà la relatrice, impossibilitata a prendere parte alla seduta odierna.

Roberto ZACCARIA (PD), dopo aver ribadito le proprie perplessità sull'utilità di istituire giornate di riflessione per contrastare fenomeni che vanno combattuti piuttosto con inasprimenti penali, rileva che la proposta di legge in esame individua nel 21 marzo la data nella quale dovrebbe essere celebrata la giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia e ricorda che in tale data si era invece pensato, nella precedente legislatura, di celebrare la giornata della memoria e dell'impegno per le vittime delle mafie; in tal senso era orientata la proposta di legge C. 1971, della quale la Commissione aveva iniziato l'esame. Considerato che tale proposta di legge è stata ripresentata nella corrente legislatura (C. 656 D'Antona), ritiene opportuna una riflessione onde evitare di mettere in competizione più giornate di questo tipo per una stessa data. Fa peraltro presente che oggi si celebra già, il 20 novembre, la giornata mondiale del fanciullo, e che quindi iniziative di sensibilizzazione di vario tipo a difesa dell'infanzia possono essere attivate in occasione di tale giornata, senza bisogno di istituire una nuova giornata. In conclusione, invita ad affrontare i problemi in modo concreto, e non sull'onda dell'emotività.

Raffaele VOLPI (LNP), nel ricordare al deputato Zaccaria la gravità dei fenomeni della pedofilia e pedopornografia, la cui ampiezza è purtroppo dimostrata dal gran numero di siti internet continuamente individuati dalle forze dell'ordine, si dice certo che una giornata di sensibilizzazione nazionale su questi temi sia senz'altro utile e che sulla sua istituzione vi sia il massimo consenso: non si tratta infatti di una questione che possa dividere politicamente ma di un fatto di forte impatto sociale.

Sesa AMICI (PD), premesso di concordare sull'importanza della lotta a pedofilia e pedopornografia, ritiene che una riflessione in ordine alla data in cui istituire la giornata nazionale sia opportuna, atteso che, come ricordato dal collega Zaccaria, si era pensato di celebrare il 21 marzo la giornata nazionale contro le mafie.

Mario TASSONE (UdC), premesso che pedopornografia e mafia sono fenomeni gravi, che incidono sulla società e sul suo futuro in modo pesante, ritiene che sulla questione sarebbe utile acquisire la valutazione del Governo, del quale sottolinea l'assenza dalla seduta odierna. Aggiunge che, in ogni caso, fenomeni come questi non si contrastano semplicemente attraverso giornate di riflessione.

Donato BRUNO, presidente, dichiara che sarà sua cura garantire la presenza del rappresentante del Governo alla prossima seduta. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.50.

ATTI COMUNITARI

Martedì 28 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 9.50.

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Proposta di direttiva del Consiglio recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale.
(COM(2008)426 def.).

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 ottobre 2008.

Donato BRUNO, presidente, avverte che sostituirà la relatrice, impossibilitata a prendere parte alla seduta odierna.

Roberto ZACCARIA (PD), dopo aver sottolineato come sia infrequente che le Commissioni si esprimano su un provvedimento dell'Unione europea nella fase ascendente, sebbene ciò sia consentito dai trattati comunitari, dalle leggi nazionali e dai regolamenti parlamentari, rileva, in primo luogo, che la proposta in esame persegue una finalità lodevole e condivisibile, ma rischia di essere vanificata dall'elevato numero di deroghe in essa previste per diverse disposizioni. In secondo luogo, ritiene che andrebbe definita con maggiore precisione la fattispecie della discriminazione indiretta, che nella proposta in esame non è delineata in modo sufficientemente chiaro. In terzo luogo, per quanto riguarda le azioni positive, sarebbe opportuno, a suo avviso, introdurre nella direttiva un principio analogo a quello sancito dalla Costituzione italiana, all'articolo 3, secondo comma. In quarto luogo, considerato che i soggetti discriminati rappresentano di solito la parte debole, ritiene che si dovrebbe prevedere l'inversione dell'onere della prova a loro favore, almeno quando la denuncia di discriminazione si presenti con un fumus di credibilità. Conclude invitando la relatrice a tenere conto di questi suggerimenti nell'eventuale documento conclusivo dell'esame.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Donato BRUNO, presidente, avverte che la riunione del Comitato dei nove per l'esame degli emendamenti alla proposta di legge di riforma della legge elettorale europea prevista per oggi non si terrà e che il Comitato dei nove sarà convocato sul medesimo argomento almeno due o tre ore prima dell'inizio della discussione degli emendamenti in Assemblea, la cui data dovrebbe essere decisa dalla Conferenza dei presidenti di gruppo che si riunirà nella giornata di giovedì prossimo.

La seduta termina alle 9.55.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 28 ottobre 2008. - Presidenza del vicepresidente Oriano GIOVANELLI.

La seduta comincia alle 9.55.

Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
Emendamenti C. 1441-quater-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Oriano GIOVANELLI, presidente e relatore, rilevato che né gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 4 né i subemendamenti 0.39-bis.215.1, 0.39-bis.215.2, 0.39-bis.215.3 e 0.39-bis.215.4 presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione, propone di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

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DL 149/08: Disposizioni urgenti per assicurare adempimenti comunitari in materia di giochi.
Emendamenti C. 1707-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Souad SBAI (PdL), relatore, rilevato che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione, propone di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali.
Emendamenti Doc. XXII, nn. 1-2-4-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, rilevato che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 2 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione, propone di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

DL 143/08: Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario.
C. 1772 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole)

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, dopo aver brevemente illustrato il provvedimento in esame, formula su di esso una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Doris LO MORO (PD), premesso che non si soffermerà sui profili che non attengono alla competenza della I Commissione, sui quali si intratterrà nelle sedi proprie, richiama l'attenzione sull'articolo 2, comma 7-bis, il quale consente al Presidente del Consiglio dei ministri, in caso di urgenti necessità derivanti da circostanze gravi ed eccezionali, di modificare con proprio decreto le quote minime delle risorse del Fondo unico della giustizia da destinare al Ministero dell'interno e al Ministero della giustizia. A suo avviso, tale disposizione, oltre a vanificare la previsione di quote minime di cui al precedente comma 7, lede l'articolo 81 della Costituzione, il quale riserva alla legge del Parlamento le decisioni in materia di bilancio; riterrebbe pertanto opportuno sopprimerla o, in subordine, prevedere almeno che il decreto del Presidente del Consiglio sia sottoposto al parere delle Camere.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, ricorda che il punto segnalato dalla deputata Lo Moro è stato oggetto, insieme ad altri, di una pregiudiziale di costituzionalità respinta dall'Assemblea stessa. La questione è stata quindi già dibattuta e risolta nel senso che la disposizione in questione deve ritenersi costituzionale: soluzione che personalmente condivide anche perché ritiene necessario assicurare un meccanismo di flessibilità al riparto del Fondo unico della giustizia, in modo da tenere conto delle contingenze del momento.

Oriano GIOVANELLI, presidente, invita la relatrice a valutare la possibilità di proporre alla Commissione di merito di specificare che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di revisione delle quote minime spettanti ai due Ministeri sia trasmesso per conoscenza, dopo la sua adozione, alle Camere.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, pur nella convinzione che,

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in linea di principio, si potrebbe prevedere una comunicazione del decreto alle Camere, preferisce non proporre alla Commissione di merito modifiche in tal senso, atteso che la I Commissione è chiamata a pronunciarsi sui profili di sua competenza e che la modifica richiesta non sarebbe giustificabile alla stregua dei parametri di costituzionalità, come ha già avuto modo di dire. Conferma pertanto la sua proposta di parere.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

DL 147/2008: Partecipazione italiana alla missione di vigilanza dell'Unione europea in Georgia, nonché proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali per l'anno 2008.
C. 1802 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL), relatore, rilevato che il provvedimento in esame non presenta profili problematici per quanto attiene alle competenze della Commissione, formula su di esso una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
Nuovo testo C. 152 Foti ed abbinate.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

Doris LO MORO (PD), relatore, dopo aver brevemente illustrato il provvedimento in esame, rileva che, per quanto riguarda i compiti della Commissione, sarebbe più corretto, alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 1, parlare di verifica «della sussistenza» di attività illecite relative ai siti inquinati sul territorio nazionale, anziché di verifica «della eventuale sussistenza» di tali attività, atteso che la sussistenza di esse è ormai conclamata. Per quanto riguarda invece la composizione della Commissione, premesso che le attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti sono strettamente legate alle organizzazioni criminali di tipo mafioso, ritiene che, all'articolo 2, si dovrebbe introdurre il medesimo principio già stabilito per la Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, istituita in questa legislatura con la legge n. 132 del 2008, vale a dire il principio secondo cui i componenti della Commissione sono nominati anche tenendo conto della specificità dei compiti assegnati alla Commissione d'inchiesta e devono dichiarare alla Presidenza della Camera di appartenenza se nei loro confronti sussista una delle condizioni indicate nella proposta di autoregolamentazione avanzata, con la relazione approvata nella seduta del 3 aprile 2007, dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare istituita dalla legge 27 ottobre 2006, n. 277. Si riserva pertanto di valutare, alla luce del dibattito, se far menzione di tali due profili nella proposta di parere che presenterà al Comitato.

Raffaele VOLPI (LNP) esprime perplessità sull'opportunità di introdurre anche nella proposta di legge in esame il meccanismo già introdotto nella legge istitutiva della Commissione «antimafia». Teme infatti che si finisca in questo modo per consolidare un precedente che di fatto lede le prerogative costituzionali dei membri del Parlamento, creando tra di essi disparità, e sul quale, con riguardo alla Commissione «antimafia», si era raggiunto un accordo solo a fatica.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL) ritiene che, nel momento in cui si moltiplicano le Commissioni d'inchiesta, generalizzare il principio secondo cui possono

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farne parte soltanto parlamentari sui quali non gravino condanne per reati potrebbe diventare pericoloso. Invita infatti a riflettere su cosa accadrebbe se magistrati collusi con la mafia, come ne possono esistere, potessero, attraverso proprie sentenze di condanna, impedire a un membro del Parlamento distintosi per le sue iniziative contro le organizzazioni criminali o contro le attività illecite nel campo dei rifiuti di far parte della Commissione d'inchiesta «antimafia» o di quella sul ciclo dei rifiuti: di fatto, si sarebbe raggiunto il risultato opposto a quello desiderato. Condivide pertanto le perplessità espresse dal deputato Volpi al riguardo.

Sesa AMICI (PD) invita a riflettere sulla necessità di evitare di creare disparità nei procedimenti di nomina dei componenti della Commissione «antimafia» e della Commissione sul ciclo dei rifiuti, atteso che le due Commissioni investigano su fenomeni strettamente connessi tra loro.

Oriano GIOVANELLI, presidente, rilevato che nessun altro chiede di intervenire e che il punto sollevato dalla relatrice appare meritevole di un approfondimento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 10.45, è ripresa alle 11.

Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.
Emendamenti C. 1441-ter-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Oriano GIOVANELLI, presidente, sostituendo il relatore, rileva che l'emendamento 16-ter.2 Quartiani, al comma 6, prevede che con delibera del CIPE sia concessa l'autorizzazione congiunta per la costruzione e l'esercizio di impianti energetici nucleari, ma non assicura il coinvolgimento delle regioni nel procedimento di localizzazione degli impianti sul territorio: per tale ragione, propone di esprimere su di esso, limitatamente al comma 6, parere contrario. Per quanto riguarda gli ulteriori emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1, nonché i subemendamenti 0.15.500.1, 0.16-ter.500.1, 0.16-quater.502.1, 0.16-quater.502.2, 0.16-quater.502.3, 0.16-quater.502.4, 0.16-quater.502.5, 0.16-quater.502.6, 0.16-quater.502.7, 0.16-quater.502.8, 0.16-quater.502.9 e 0.16-quater.502.10, rileva che essi non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta. Formula pertanto una proposta di parere in tal senso (vedi allegato 3).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

La seduta termina alle 11.10.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO DEI NOVE

Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernente l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia.
Emendamenti C. 22-646-1070-1449-1491-1507-1692-1733-A.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari, n. 82 del 23 ottobre 2008, a pagina 34, prima colonna, trentatreesima riga, deve leggersi «Esame ai sensi dell'articolo 107, comma 3, del regolamento e rinvio» in luogo di «Esame e rinvio»; a pagina 48, seconda colonna, settima riga, deve leggersi «Nitto Francesco PALMA» in luogo di «Alfredo MANTOVANO»; a pagina 48, seconda colonna, trentunesima riga, deve leggersi «Palma» in luogo di «Mantovano»; a pagina 49, dopo le parole «1.600. Il Relatore», inserire, a capoverso, la dicitura: «(approvato)».