CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 ottobre 2008
70.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 7 ottobre 2008.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.20 alle 11.45.

SEDE REFERENTE

Martedì 7 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato dello sviluppo economico Adolfo Urso.

La seduta comincia alle 20.55.

Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.
C.1441-ter Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

Andrea GIBELLI, presidente, desidera anzitutto informare i colleghi che, a seguito delle decisioni assunte nell'Ufficio di Presidenza, ha formulato per iscritto una richiesta al Presidente della Camera affinché fosse posticipato l'inizio della discussione generale del provvedimento 1441-ter in Aula. Pur confidando in un accoglimento della richiesta, occorre attendere le comunicazioni relative e pertanto ritiene opportuno procedere allo svolgimento della seduta serale prevista per oggi.
Fa quindi presente che in relazione ai subemendamenti presentati agli emendamenti del Governo ancora da esaminare (e che sono in distribuzione) (vedi allegato 2) è stata effettuata la valutazione di ammissibilità da parte della Presidenza. Risultano pertanto inammissibili i seguenti subemendamenti; in relazione all'emendamento 15.100: 0.15.100.41 Vignali (anche per carenza della compensazione); 0.15.100.59 Vignali e identico 0.15.100.60 Lulli; 0.15.100.65 Polledri; 0.15.100.66 Polledri; 0.15.100.67 Polledri; 0.15.100.68 Torazzi;

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0.15.100.71 Vignali; 0.15.100.73 Vignali; sono inoltre inammissibili per carenza della compensazione i seguenti emendamenti:, 0.15.100.25 Lulli e altri; 0.15.100.28 Rosso e altri; 0.15.100.49 Rosso e altri; 0.15.100.56 Scilipoti; 0.15.100.69 Polledri.
In relazione all'articolo aggiuntivo 16.0.100 risultano inammissibili i seguenti subemendamenti: 0.16.0.100.3 Formisano; 0.16.0.100.18 Lulli; 0.16.0.100.21 Vignali.
Risulta altresì inammissibile per carenza della compensazione il subemendamento 0.16.0.100.4 Formisano.
Le proposte subemendative agli emendamenti 5.0.101 e 13.0.101 risultano tutte ammissibili.
In relazione all'articolo aggiuntivo 13.0.101 del Governo, comunico che è stato ritirato il comma 3.
Il Governo ha ripresentato l'emendamento 22.0.100, (vedi allegato 1) già dichiarato inammissibile per carenza della compensazione, con una nuova formulazione, che ha superato il vaglio di ammissibilità. Pertanto tale emendamento è in distribuzione ed il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato alle ore 10 di domani mercoledì 8 ottobre.
Infine, il relatore ha presentato due emendamenti: il primo di carattere tecnico recante le disposizioni di carattere finanziario relative all'Agenzia per l'attrazione degli investimenti spa, che è stato soppresso durante l'esame del 1441-bis dalle Commissioni I e V proprio perché erroneamente non era stato stralciato insieme agli altri articoli confluiti nel disegno di legge assegnato alla Commissione. Anche questo emendamento (70.0.200) (vedi allegato 2) è in distribuzione. Il secondo relativo all'istituzione dell'Agenzia per la sicurezza nucleare. Tale emendamento è al vaglio di ammissibilità e sarà nella prossima seduta comunicato il termine per i subemendamenti, che dovrà comunque essere necessariamente limitato.

Il sottosegretario Adolfo URSO comunica che il Governo ritira l'emendamento 16.0.101.

Andrea LULLI (PD) chiede lo spostamento del termine per la presentazione dei subemendamenti sull'emendamento 22.0.100 del Governo dalle ore 10 alle ore 10.30 di domani. Preannuncia inoltre che sui singoli subemendamenti dichiarati inammissibili chiederà di volta in volta chiarimenti tecnici.

Andrea GIBELLI, presidente, accoglie la richiesta del collega Lulli e fissa pertanto il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 10.30 di domani. Per quel che riguarda le motivazioni di inammissibilità dei singoli emendamenti, sottolinea che, come avvenuto nelle scorse sedute, man mano che si arriverà a trattare i singoli argomenti, vi sarà la possibilità per ciascun deputato di sottolineare aspetti e profili rilevanti. Dà quindi la parola al relatore per esprimere i pareri sui subemendamenti all'articolo 15.100 del Governo.

Enzo RAISI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sui subemendamenti Polledri 0.15.100.19, Lulli 0.15.100.38, relativamente alla seconda parte, Lulli 0.15.100.40, Polledri 0.15.100.72, sugli identici subemendamenti 0.15.100.80 del relatore e Polledri 0.15.100.76, sui subemendamenti Vignali 0.15.100.90, Polledri 0.15.100.58, Vignali 0.15.100.61, Vignali 0.15.100.62, Vignali 0.15.100.64, Vignali 0.15.100.70 e sull'emendamento 15.100 del Governo. Su i restanti subemendamenti vi è invece l'invito al ritiro altrimenti il parere è contrario. In particolare sul subemendamento Polledri 0.15.100.27 vi è un invito a trasformarlo in ordine del giorno per l'Aula.

Il sottosegretario Adolfo URSO esprime parere conforme al relatore.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Scilipoti 0.15.100.14, Margiotta 0.15.100.15, Iannaccone 0.15.100.1 e Cimadoro 0.15.100.16.

Andrea LULLI (PD) illustrando il proprio subemendamento 0.15.100.17 ritiene

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non comprensibile le motivazioni della richiesta di invito al ritiro, in quanto le questioni del nucleare comportano inevitabilmente un coinvolgimento diretto della conferenza unificata.

Il sottosegretario Adolfo URSO propone l'accantonamento del subemendamento Lulli 0.15.100.17.

La Commissione respinge il subemendamento Libè 0.15.100.18.

Andrea LULLI (PD) preannuncia il voto favorevole sul subemendamento Polledri 0.15.100.19.

La Commissione approva il subemendamento Polledri 0.15.100.19.

Gianluca BENAMATI (PD) illustra il subemendamento Lulli 0.15.100.20, ricordando che la previsione attraverso la delega di forme di vigilanza e protezione per le zone nelle quali devono essere realizzati i siti nucleari appare eccessiva.

Il sottosegretario Adolfo URSO ribadisce invece l'importanza del criterio di delega che il subemendamento intende sopprimere.

Ludovico VICO (PD) intervenendo sul subemendamento Lulli 0.15.100.20, ritiene che la legislazione esistente prevede già forme di vigilanza e protezione per le zone in cui realizzare il nucleare e ritiene quindi che il criterio di delega in questione sia superfluo.

Andrea LULLI (PD) illustrando il proprio subemendamento 0.15.100.20, sottolinea che ovviamente tutti i siti dove deve essere sviluppata l'energia nucleare devono essere protetti. Rileva peraltro che il criterio di delega che il subemendamento tende a sopprimere avrebbe l'effetto di militarizzare certi siti in deroga alla normativa vigente e che tale aspetto desta quindi più di qualche preoccupazione. Ritiene infatti che la popolazione andrebbe convinta ad accettare gli impianti più che minacciata.

Il sottosegretario Adolfo URSO sottolinea che proprio per venire incontro alle richieste del deputato Lulli il Governo ha espresso parere favorevole su un subemendamento successivo che riguarda l'«informazione capillare» alla popolazione.

La Commissione respinge quindi gli identici subemendamenti Lulli 0.15.100.20 e Mariani 0.15.100.21.

Mauro LIBÈ (UdC) illustrando il proprio subemendamento 0.15.100.22 riterrebbe opportuno che il Governo spiegasse le ragioni del parere contrario su tale subemendamento, visto che tale subemendamento può contribuire a chiarire la portata delle norme.

Il sottosegretario Adolfo URSO ritiene che le norme siano già formulate in modo chiaro.

La Commissione respinge il subemendamento Cimadoro 0.15.100.22.

Andrea LULLI (PD) preannuncia il voto favorevole sul subemendamento Iannaccone 0.15.100.2.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Iannaccone 0.15.100.2, Scilipoti 0.15.100.23, Scilipoti 0.15.100.24 e Scilipoti 0.15.100.26.

Alberto TORAZZI (LNP) ritira il proprio subemendamento 0.15.100.27.

Andrea LULLI (PD) illustrando il proprio subemendamento 0.15.100.29 chiarisce che per la ricostruzione del sistema nucleare in Italia è fondamentale dare il giusto risalto all'attività dell'Agenzia per la sicurezza nucleare e della SOGIN. Rileva in particolare che la SOGIN costituisce un patrimonio importante per l'Italia che, lungi dall'essere dissolto, deve essere invece rafforzato.

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Federico TESTA (PD) intervenendo sul subemendamento Lulli 0.15.100.29, ricorda che andrebbe meglio chiarito che i produttori di energia elettrica non possono sostituirsi allo Stato per quel che riguarda la sistemazione dei rifiuti radioattivi ma la più possono aggiungersi all'opera dello Stato.

Ludovico VICO (PD) intervenendo sul subemendamento Lulli 0.15.100.29 ricorda che l'attività di decommissioning spetta alla SOGIN e che è previsto un piano preciso di interventi, che non può essere rivisto, pena la perdita di tutti gli sforzi finora profusi. Riportandosi alle esperienze francesi auspica infine che venga mantenuto il ruolo dell'Agenzia per la sicurezza nucleare.

Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sull'subemendamento Lulli 0.15.100.29, sottolinea che si tratta di una proposta non pleonastica finalizzata a prevedere che i criteri di delega includano il riferimento all'intervento delle autorità competenti. Il subemendamento in questione, a suo avviso è volto a garantire la coerenza dell'iter di esame e sottolinea che la questione relativa al ruolo della SOGIN SPA sarà affrontato nel prosieguo.

Il sottosegretario Adolfo URSO conferma il parere contrario sul sull'subemendamento Lulli 0.15.100.29, che potrà essere ripresentato nel corso dell'esame presso l'Assemblea.

La Commissione respinge quindi il subemendamento Lulli 0.15.100.29, quindi il subemendamento Cimadoro 0.15.100.30.

Andrea LULLI (PD), intervenendo sul proprio subemendamento 0.15.100.31, osserva che la norma contenuta alla lettera e) presenta dei profili di incostituzionalità considerato che il potere sostitutivo costituisce già oggetto di disciplina costituzionale. Rileva che il dettato delle lettere a, d ed e sembra rappresentare un mero esercizio di propaganda e quindi destinato a non produrre effetti, con particolare riferimento alla questione della militarizzazione dei siti. Sorge il sospetto, a suo parere, che la maggioranza di Governo non sia davvero intenzionata a raggiungere l'obiettivo dichiarato.

Ludovico VICO (PD), richiamando le considerazioni testè svolte dal collega Lulli, ribadisce che il potere sostitutivo viene in rilievo in circostanze previste dall'ordinamento quali, ad esempio, nella disciplina per le licenze edilizie, per gli sportelli unici, per la gestione di emergenze o per l'ordine pubblico, come da ultimo evidente nella vicenda nella gestione dei rifiuti a Napoli. Considera anomalo che la maggioranza parlamentare, che si dichiara di ispirazione liberale, sia giunta a prevedere una precisazione di tale genere nella definizione dei criteri di delega.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD), considerando opportuno procedere ad una riflessione più accurata sulla proposta emendativa Lulli 0.15.100.31, propone l'accantonamento della stessa anche al fine di valutare i rischi di un incremento del contenzioso innanzi alla Corte costituzionale per iniziativa degli enti locali.

Il sottosegretario Adolfo URSO, in riferimento al subemendamento Lulli 0.15.100.17, alla luce delle considerazioni emerse dal dibattito, esprime parere favorevole.

La Commissione respinge gli identici Lulli 0.15.100.31, Mariani 0.15.100.32 e Iannaccone 0.15.100.4.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, i subemendamenti Iannaccone 0.15.100.3, Mariani 0.15.100.33 e 0.15.100.34, Margiotta 0.15.100.35 e Scilipoti 0.15.100.36.

Enzo RAISI (PdL), relatore in relazione al subemendamento Polledri 0.15.100.37, avanza una proposta di riformulazione al fine di prevedere che alla lettera g-bis la parole «autorizzazioni «sia sostituita dalla

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parola «approvazioni» e di inserire, alla stessa lettera g-bis, dopo la parola «concesse» le seguenti: «negli ultimi dieci anni».

Alberto TORAZZI (LNP), cofirmatario del subemendamento Polledri 0.15.100.37, accoglie la proposta di riformulazione formulata dal relatore.

Luigi LAZZARI (PdL) concorda sulla proposta di riformulazione del relatore.

Gianluca BENAMATI (PD) ritiene inaccettabile la proposta di riformulazione che introduce un automatismo nel processo autorizzatorio e svilisce il ruolo di controllo che dovrà essere svolto dalla autorità di sicurezza italiana. Sottolinea peraltro che la riformulazione non sembra tenere in giusta considerazione il fatto che su territorio dell'Unione europea sono in funzione rettori nucleari diversi dalle tipologie che le autorità italiane provvederebbero ad autorizzare.

Ludovico VICO (PD) non ritiene comprensibile la portata della proposta di riformulazione, considerato che essa è riferita alla indicazione di principi e criteri direttivi per l'esercizio della delega legislativa.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) non condivide, al pari dei colleghi di opposizione finora intervenuti, la proposta di riformulazione avanzata dal relatore in quanto essa comporta per l'Italia la subalternità da decisioni autorizzatorie assunte da altri e senza il principio di reciprocità. Peraltro ritiene inappropriato il dettato della lettera g-ter in considerazione della grave crisi finanziare in atto a livello internazionale.

Andrea LULLI (PD) rileva il rischio che la fretta di raggiungere l'obiettivo possa comportare conseguenze non gradite e impreviste. Ritiene opportuno portare all'attenzione dei colleghi commissari che il provvedimento all'esame è destinato a «francesizzare» il settore della tecnologia nucleare italiana e ritiene peraltro che l'accelerazione dei tempi necessari all'autorizzazione degli impianti non vada nella direzione di rassicurare le popolazioni; sottolinea che su tutti questi aspetti è opportuno portare chiarezza nell'interesse del paese.

Mauro LIBÈ (UdC), ricordando che il suo gruppo ha tradizionalmente assunto posizioni favorevoli al nucleare in modo quasi più determinato dell'attuale maggioranza di Governo, sottolinea che la filosofia del provvedimento contraddice l'istanza di italianità che lo stesso Governo non perde occasione di ribadire. Rileva l'opportunità di introdurre meccanismi di accelerazione delle procedure autorizzatorie ma anche di preveder che sia il Governo italiano a garantirne la regolarità. Ritiene in generale che la norma in questione esprima una delega eccessivamente ampia, considerato che non vi è introdotto alcun criterio sul tipo di autorizzazione automaticamente valida in Italia.

Federico TESTA (PD), pur comprendendo lo spirito che anima la proposta di riformulazione del governo, rileva che essa tradisce l'impostazione della realizzazione di centrali nucleari «chiavi in mano», che non può essere evidentemente applicata e tale settore. Nel sottolineare che sussiste il problema del coinvolgimento dei territori e delle popolazioni interessate, propone di valutare forme diverse per valorizzare le autorizzazioni provenienti dall'estero senza incorrere in una delega a terzi di poteri che spettano alle autorità nazionali.

Alberto TORAZZI (LNP) sottolinea che la proposta di riformulazione al subemendamento Polledri 0.15.100.37 è volta ad ottenere un risparmio per operazioni complesse, costose e già portate a termine. Rileva l'inopportunità di introdurre elementi di sospetto sui partner europei e sottolinea che la previsione del limite temporale di dieci anni scongiura il rischio di introdurre nel nostro paese impianti troppo datati. Osserva quindi che non vi è alcun dubbio che l'Italia sia in grave

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ritardo rispetto alla Francia e che vi sia la necessità di imprimere una accelerazione al nostro lavoro, evitando polemiche pretestuose e dichiarando in modo aperto situazioni di rischio concreto presenti sul territorio europeo.

Benedetto DELLA VEDOVA (PdL) ritiene che la proposta di riformulazione implichi il principio del mutuo riconoscimento, pur essendo il settore dell'energia nucleare un settore particolare e dove vanno attuate particolari cautele, e rappresenti una misura antiprotezionistica alla luce del fatto che la produzione di energia nucleare nel nostro paese avrebbe luogo nella cifra delle norme europee e del libero mercato.

Ignazio ABRIGNANI (PdL) ritiene che, contrariamente a quanto sostenuto dai colleghi di opposizione, non vi possano essere dubbi sulla determinazione del Governo a procedere nella direzione dell'energia nucleare, in linea con le linee strategiche adottate anche ai fini del risparmio energetico. Sottolinea peraltro la prospettiva di concreto coinvolgimento delle popolazioni nell'esercizio del potere di delega legislativa in occasione della conferenza sull'energia che il ministro dell'economia e delle finanze ha annunciato.

Gianluca BENAMATI (PD) sottolinea la distinzione tra l'utilizzo di un processo autorizzatorio condotto da autorità estere e lo stabilire un automatismo per la validità di autorizzazioni rilasciate in qualunque paese europeo.

Enzo RAISI (PdL), relatore ritiene che non vi sia alcun automatismo nella proposta di riformulazione avanzata del rappresentante del Governo, che invece rappresenta una mera indicazione di principio volta ad instaurare un meccanismo di reciprocità. Esprime rammarico per la visione esplicitata dai gruppi di opposizione, secondo la quale si assume una linea di difesa nazionalistica di fronte ad evidenti strumenti a vantaggio delle imprese italiane. Sottolinea quindi che le aziende italiane lavorano già per centrali nucleari in Spagna, Romania e Repubblica ceca, cosi come aziende francesi saranno presenti nei consorzi internazionali che lavoreranno nel nostro paese.
Rileva inoltre l'importanza della previsione contenuta alla lettera g-ter che è volta a introdurre strumenti di incentivo agli investimenti nel settore, al fine di vincere la sfida connessa all'avvio della produzione di energia nucleare in Italia.

Il sottosegretario Adolfo URSO osserva che paesi di più recente adesione all'unione europea hanno già provveduto a chiudere o a riconvertire le centrali nucleari al fine di renderle conformi alla normativa europea.

Enzo RAISI (PdL) relatore conferma il parere favorevole sul subemendamento Polledri 0.15.100.37 come in precedenza riformulato.

La Commissione approva quindi, il subemendamento Polledri 0.15.100.37.

Andrea LULLI (PD) accoglie la proposta di riformulazione, avanzata dal relatore in riferimento al proprio subemendamento 0.15.100.38, nel senso di sopprimere la lettera a.

La Commissione approva quindi il subemendamento Lulli 0.15.100.38 e respinge il subemendamento Iannaccone 0.15.100.5.

Mauro LIBÈ (UdC) chiede chiarimenti in ordine alla richiesta di invito al ritiro espressa dal rappresentante del governo sull'emendamento 0.15.100.6.

Il sottosegretario Adolfo URSO rileva che la previsione contenuta nella proposta emendativa è già parte dell'ordinamento italiano.

La Commissione respinge quindi il subemendamento Iannaccone 0.15.100.6.

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Andrea LULLI (PD) raccomanda l'approvazione del subemendamento Mariani 0.15.100.39.

La Commissione respinge il subemendamento Mariani 0.15.100.39.
La Commissione approva il subemendamento Lulli 0.15.100.40.
La Commissione respinge il subemendamento Iannaccone 0.15.100.11.

Andrea LULLI (PD) illustra il proprio subemendamento 0.15.100.42, sottolineando l'importanza di coinvolgere le Commissione parlamentari nella redazione degli schemi di decreto legislativo.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Lulli 0.15.100.42, Scilipoti 0.15.100.43, gli identici subemendamenti Lulli 0.15.100.44, Margiotta 0.15.100.45 e Scilipoti 0.15.100.46.

Mauro LIBÈ (UdC) illustra il proprio subemendamento 0.15.100.47, ricordando che è necessario stabilire che la priorità di dispacciamento da accordare all'energia nucleare deve essere subordinata al fatto che tale energia non deve costare più degli altri tipi di energia.

Andrea LULLI (PD) preannuncia voto favorevole sul subemendamento Libè 0.15.100.47.

La Commissione respinge con distinte votazioni i subemendamenti Libè 0.15.100.47, Iannaccone 0.15.100.7, Mariani 0.15.100.48 e Polledri 0.15.100.50.
La Commissione approva il subemendamento Polledri 0.15.100.72.

Andrea LULLI (PD) illustra il proprio subemendamento 0.15.100.51, ricordando che tale subemendamento tende ad evitare che vengano letteralmente svuotate le attribuzioni dell'Autorità per l'energia elettrica e gas.

La Commissione respinge il subemendamento Lulli 0.15.100.51.

Mauro LIBÈ (UdC) illustra il proprio subemendamento 0.15.100.52, ricordando che tale subemendamento ha l'obiettivo di scongiurare che possa verificarsi una confusione nei ruoli del controllore e del controllato.

La Commissione respinge i subemendamenti Libè 0.15.100.52, Libè 0.15.100.53 e Volpi 0.15.100.75.

Gianluca BENAMATI (PD) intervenendo sul subemendamento Lulli 0.15.100.54, ricorda che la soppressione del comma 6 è fondamentale, in quanto attraverso tale comma si prevede il commissariamento e la successiva chiusura della SOGIN, che svolge un'attività di fondamentale importanza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nucleari.

Ludovico VICO (PD) intervenendo sul subemendamento Lulli 0.15.100.54 sottolinea che la SOGIN svolge una funzione molto importante, ovvero quella di smaltire rifiuti nucleari, che ancora dopo ventuno anni dalla chiusura delle centrali nucleari, minacciano ancora il territorio italiano. Rilevando che sul bilancio dello Stato esistono ancora risorse per lo svolgimento di tale funzione, riterrebbe opportuno che il Governo chiarisse se tale funzione verrà ancora o meno esercitata dalla SOGIN a seguito dell'approvazione del provvedimento in esame.

Federico TESTA (PD) associandosi alle considerazioni in precedenza svolte dai colleghi, ribadisce il ruolo fondamentale della SOGIN, che ha il compito di smaltire le scorie nucleari ancora esistenti in Italia. Segnala altresì che il trasferimento di SOGIN a società private con la minima partecipazione dello Stato in tale società comporta di fatto la dismissione da parte dello Stato di un compito di sicurezza fondamentale.

Dopo la ripetizione di una votazione provocata dal rientro in Aula di alcuni deputati, la Commissione respinge gli

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identici subemendamenti Lulli 0.15.100.54 e Ruggeri 0.15.100.55.

Federico TESTA (PD) intervenendo sul subemendamento 0.15.100.80 del relatore, rileva che con tale subemendamento si intende smantellare il vertice della SOGIN, facendo delle nuove nomine legate semplicemente ad interessi particolaristici.

La Commissione approva gli identici emendamenti 0.15.100.80 del relatore e Polledri 0.15.100.76.
La Commissione respinge i subemendamenti Iannaccone 0.15.100.8, Iannaccone 0.15.100.9, Scilipoti 0.15.100.57 e Iannaccone 0.15.100.10.
La Commissione approva il subemendamento Vignali 0.15.100.90.
La Commissione respinge il subemendamento Mariani 0.15.100.91.
La Commissione approva, con distinte votazioni, Polledri 0.15.100.58, Vignali 0.15.100.61 e Vignali 0.15.100.62.
La Commissione respinge il subemendamento Polledri 0.15.100.63.
La Commissione approva il subemendamento Vignali 0.15.100.64.
La Commissione respinge il subemendamento Iannaccone 0.15.100.12.
La Commissione approva il subemendamento Vignali 0.15.100.70.
La Commissione respinge il subemendamento Iannaccone 0.15.100.13

Raffaello VIGNALI (PdL) ritira il proprio subemendamento 0.15.100.74.

Il sottosegretario Adolfo URSO esprime parere favorevole sul subemendamento Lulli 0.15.100.17.

La Commissione approva il subemendamento Lulli 0.15.100.17.

Andrea LULLI (PD) intervenendo per dichiarazioni di voto sull'emendamento 15.100 del Governo, preannuncia il proprio voto contrario, in quanto giudica la delega negativa. Essa non risponde infatti a criteri efficaci per il reinserimento delle energie nucleari in Italia. Sottolinea inoltre che vi era stata ampia disponibilità da parte dell'opposizione a trovare soluzioni condivise ma che tale disponibilità non è stata presa in considerazione. Ricorda in ogni caso che le argomentazioni sostenute nel corso della discussione saranno riproposte anche in Aula. Ritiene in conclusione che l'emendamento del Governo costituisca un manifesto programmatico di nessun valore, che comporta anche lo smantellamento della SOGIN con la conseguente soppressione delle funzioni fondamentali svolte da tale organismo. Ritiene inoltre che per attuare una politica energetica seria occorrerebbe concentrarsi maggiormente sulla ricerca, in particolare su quella che riguarda la quarta generazione del nucleare.

Mauro LIBÈ (UdC) preannuncia il proprio voto di astensione sull'emendamento 15.100 del Governo, in quanto la politica energetica in materia di nucleare non viene affrontata in modo adeguato dal Governo che con tale emendamento non rispetta gli impegni presi con il programma di Governo. Auspica quindi che vengano approvato delle norme che possano consentire un ritorno al nucleare molto più rapido di quello previsto dalle attuali norme.

La Commissione approva l'emendamento 15.100 del Governo.
Si passa quindi all'esame dei subemendamenti all'emendamento 16.0.100.

Enzo RAISI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sul subemendamento Polledri 0.16.0.100.2 e sull'articolo aggiuntivo 16.0.100 del Governo, mentre su tutti gli altri subemendamenti vi è un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.

Il sottosegretario Adolfo URSO esprime parere conforme al relatore.

Andrea LULLI (PD) illustrando il proprio subemendamento 0.16.0.100.1 ritiene che non sia possibile istituire l'acquirente unico del gas in Italia se non sopprimendo completamente la logica di mercato; raccomanda

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quindi l'approvazione del proprio subemendamento.

La Commissione respinge il subemendamento Lulli 0.16.0.100.1.
La Commissione approva il subemendamento Polledri 0.16.0.100.2.

Raffaello VIGNALI (PdL) ritira il proprio subemendamento 0.16.0.100.5.

La Commissione respinge, con distinte votazioni i subemendamenti Lazzari 0.16.0.100.6, Polledri 0.16.0.100.7, 0.16.0.100.8 e 0.16.0.100.9.

Paolo FADDA (PD), cofirmatario del subemendamento Lulli 0.16.0.100.10, chiede chiarimenti circa le ragioni dell'invito a ritiro, avanzata dal rappresentante del Governo e dal relatore.

Enzo RAISI (PdL) relatore propone l'accantonamento del subemendamenti Lulli 0.16.0.100.10.

La Commissione conviene.
Nessuno chiedendo di intervenire la Commissione respinge quindi con distinte votazioni i subemendamenti Polledri 0.16.0.100.11, 0.16.0.100.12 e 0.16.0.100.13.

Andrea LULLI (PD), intervenendo sul proprio subemendamento 0.16.0.100.14, esprime perplessità circa la portata della norma contenuta al comma 8 con particolare riferimento agli aspetti di copertura. Nel preannunciare che tale questione sarà riproposta nel corso dell'esame presso l'Assemblea, ritiene che l'indennizzo previsto sarà inferiore alla durata della convenzione e quindi produrrà una riduzione delle entrate con ripercussioni sul bilancio dello stato per l'anno in corso.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD), intervenendo sul subemendamento Lulli 0.16.0.100.14, sottolinea che l'autorità dell'energia elettrica e il gas ha già subito una perdita del ruolo nell'uso della cassa conguagli, che rappresentava uno dei pochi strumenti di tale natura attivo e utilizzabile a fini di compensazione. La disposizione procede, a suo avviso, nella direzione opposta alla promozione del ruolo dei consumatori che aveva invece guidato i processi di liberalizzazione nel nostro paese. Il compito affidato al Ministro dello sviluppo economico per la definizione dei criteri per l'aggiornamento annuale del costo evitato di combustibile su proposta dell'autorità dell'energia elettrica e il gas contribuisce a smantellare un sistema che fino ad oggi ha funzionato e tutelato produttori e consumatori.

Ignazio ABRIGNANI (PdL) ritiene che i rilievi critici mossi dal collega Quartini siano pretestuosi in quanto i poteri dell'autorità dell'energia elettrica e il gas restano intatti.

Ludovico VICO (PD) rileva l'incoerenza tra quanto unanimemente concordato da maggioranza e opposizione in occasione della crisi in Campania e le nuove posizioni manifestate dai colleghi di maggioranza. Richiamando le considerazioni svolte in più occasioni dal collega Della Vedova, sottolinea che il provvedimento, come già in precedenza fatto con la soppressione dell'Alto Commissario nel settore della lotta alle contraffazioni, sostituisce all'Autorità per l'energia elettrica e il gas - che costituisce un arbitro indipendente - un potere diretto del ministro in carica, con la conseguente sparizione di un soggetto neutrale.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) ritiene opportuno ribadire che, secondo le disposizioni che la maggioranza promuove è il ministro dello sviluppo economico il soggetto preposto alla determinazione dei prezzi.

Nessuno chiedendo di intervenire la Commissione respinge il subemendamento Lulli 0.16.0.100.14.

Andrea LULLI (PD), intervenendo sul proprio subemendamento 0.16.0.100.15, sottolinea che la proposta emendativa del

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Governo avrà come diretta conseguenza l'aumento delle tariffe a carico dei consumatori e delle aziende per salvaguardare le imprese che vanno a realizzare gli impianti nucleari.

La Commissione respinge il subemendamento Lulli 0.16.0.100.15.

Federico TESTA (PD) cofirmatario del subemendamento Lulli 0.16.0.100.16 ne illustra il contenuto auspicandone l'approvazione. Sottolinea in particolare, che il parere delle commissioni parlamentari è volto ad una verifica alla luce delle distorsioni che si sono verificate nel funzionamento del CIP 6/92.

La Commissione respinge, con distinte votazioni i subemendamenti Lulli 0.16.0.100.16 e Vignali 0.16.0.100.17.

Andrea LULLI (PD) chiede chiarimenti circa l'invito al ritiro del proprio subemendamento 0.16.0.100.19, finalizzato a riequilibrare la pressione fiscale delle accise in modo da agevolare le piccole e medie imprese.

Il sottosegretario Adolfo URSO conferma l'invito al ritiro del subemendamento Lulli 0.16.0.100.19 in vista dell'esame presso l'Assemblea.

La Commissione respinge quindi i subemendamenti Lulli 0.16.0.100.19 e Polledri 0.16.0.100.20.

Enzo RAISI (PdL) relatore esprime parere favorevole sull'subemendamento Lulli 0.16.0.100.10, precedentemente accantonato.

Il sottosegretario Adolfo URSO esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva quindi, con distinte votazioni il subemendamento Lulli 0.16.0.100.10.

Andrea LULLI (PD)preannuncia il voto contrario, per i motivi già ampiamente esposti, del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo del Governo 16.0.100.

La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 16.0.100 del Governo, come subemendato.
Si passa quindi all'esame dell'articolo aggiuntivo del Governo 16.0.102, al quale non sono riferiti subemendamenti.

Enzo RAISI (PdL) relatore esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo del Governo 16.0.102, nonché sull'articolo aggiuntivo Polledri 16.02.

Il sottosegretario Adolfo URSO esprime parere conforme a quello del relatore.

Andrea LULLI (PD) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulle proposte emendative testè richiamate dal relatore, stigmatizzando in particolare il commissariamento dell'Enea, disposto dall'articolo aggiuntivo Polledri 16.02.

Nessuno chiedendo di intervenire la Commissione approva, con distinte votazioni gli articoli aggiuntivi del Governo 16.0.102 e Polledri 16.02.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che la Commissione procede con l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 17.

Enzo RAISI (PdL) relatore esprime parere favorevole sull'emendamento del Governo 17.100 e sull'articolo aggiuntivo del Governo 17.0.100, invita quindi al ritiro dell'articolo aggiuntivo Lazzari 17.01 e degli identici articoli aggiuntivi Lulli 17.02 e Mazzocchi 17.03.

Andrea LULLI (PD) preannuncia l'astensione del suo gruppo sulle proposte emendative del Governo 17.100 e 17.0.100.

La Commissione approva quindi con distinte votazioni gli emendamenti del Governo 17.100 e 17.0.100 e respinge l'emendamento Lazzari 17.01 e gli identici emendamenti Lulli 17.02 e Mazzocchi 17.03.

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Andrea GIBELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 23.35.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 65 del 30 settembre 2008, a pagina 69, seconda colonna, dopo riga 26, aggiungere il seguente periodo: «d) al comma 5, sostituire la lettera b) con la seguente:»

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 69 del 6 ottobre 2008, a pagina 21, prima colonna, riga 10, sostituire la parola «enti» con la seguente «aiuti».

A pagina 25, prima colonna, dopo riga 34, aggiungere il seguente periodo «d) al comma 5, sostituire la lettera b) con la seguente:».