CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 settembre 2008
65.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 30 settembre 2008. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 14.30.

Sui lavori della Commissione.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, propone che le due proposte di legge iscritte all'ordine del giorno, in sede referente, recanti la concessione della medaglia d'oro al valore, rispettivamente, all'Associazione «Libero Comune di Fiume in esilio» (C. 684) e all'Associazione «Libero Comune di Zara in esilio» (C. 685), vertendo sulla stessa materia, ancorché riferite a beneficiari diversi, siano abbinate.

La Commissione concorda.

Concessione della medaglia d'oro al valore alle Associazioni «Libero Comune di Fiume in esilio» e «Libero Comune di Zara in esilio».
C. 684 Menia e C. 685 Menia.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in titolo.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, osserva che le proposte di legge in esame si propongono di rendere onore al sacrificio delle comunità di Zara e di Fiume che nel corso della storia hanno sempre dimostrato il proprio attaccamento e il proprio amore per l'Italia che molto spesso, come è ampiamente documentato, è stato pagato con il sacrificio della vita e con l'esilio dalla propria terra di origine da molti cittadini di queste città. Sottolinea come nella complessità della nostra storia nazionale, in particolare quella preunitaria, alla legittima aspirazione dei cittadini di Fiume e di Zara di far parte della comunità italiana è stata contrapposta, la volontà, spesso brutale, dell'impero austro-ungarico di «slavizzare» Istria e Dalmazia, con il tentativo sistematico di cancellare la lingua, la cultura e la tradizione dei popoli che le abitavano che dovrebbero piuttosto essere considerate senza ombra di dubbio italiane. Ricorda infatti i rapporti strettissimi che Zara ebbe ad intrattenere con la Repubblica di Venezia, l'aggregazione della Dalmazia al Regno italico voluta da Napoleone con la pace di Austerliz, l'estremo sacrificio di molti dalmati nella difesa della propria

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italianità e dell'Italia stessa. Osserva come lo stesso debba valere per Fiume, già colonia Romana con il nome di Tarsatica.
Rileva inoltre come sia altresì noto che molti cittadini di Fiume e di Zara hanno dato un importante contributo alla nostra Patria, sia con il proprio lavoro, sia prestando servizio nelle Forze dell'ordine e nelle Forze armate, sia ricoprendo incarichi istituzionali e rappresentativi, sia nel regio parlamento come in un quello repubblicano. Sottolinea come sia drammaticamente noto, inoltre, che in tempi recenti molti cittadini italiani di quelle terre abbiano subìto il dramma dell'esodo forzato e delle uccisioni indiscriminate. Il Parlamento ha già riconosciuto all'unanimità quanto doveroso sia il ricordo di quegli uomini e di quelle donne, cittadini italiani di Istria e Dalmazia, con l'istituzione del giorno del ricordo per i martiri delle foibe.
Oggi queste città non sono più in territorio italiano, ma molti dei loro cittadini continuano ad affermare fortemente la propria identità di nostri connazionali.
Osserva, infine, che sono stati costituiti, in seno alle comunità degli esuli, storiche associazioni che si identificano nei liberi comuni di Zara e Fiume in esilio, tanto da fare di queste città non più solo un luogo fisico, bensì un'appartenenza ideale, dove non soltanto sopravvivono la cultura, la lingua e le tradizioni di sempre, ma nelle quali i suddetti cittadini riaffermano la loro volontà di continuare a essere partecipi di un comune destino nel solco della nostra identità nazionale.
Infine, pur condividendo le finalità dei provvedimenti in oggetto, ne evidenzia alcuni profili problematici di carattere tecnico. In particolare, sottolinea come, la concessione di una onorificenza con riferimento ad entità geografiche, non appartenenti al territorio italiano, potrebbe ingenerare problemi di carattere diplomatico con paesi confinanti.
Al fine di evitare tale inconveniente, si potrebbe, ad esempio, ipotizzare l'attribuzione dell'onorificenza alla memoria dei cittadini coinvolti nelle vicende storiche sopra menzionate, su iniziativa delle Associazioni citate nei provvedimenti in esame, ovvero della Federazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati, già coinvolta nella concessione di onorificenze nell'ambito delle celebrazioni legate alla giornata del ricordo per i martiri delle foibe.

Edmondo CIRIELLI, presidente, sottolinea come l'avvio dell'esame dei provvedimenti in oggetto, quale primo atto, in sede referente, della Commissione, risulti particolarmente significativo, in quanto, si colloca nello stesso percorso che fu tracciato in modo concorde, dalla maggioranza e dall'opposizione, nella XIV legislatura, per l'istituzione di una «giornata del ricordo». Auspica quindi che, anche nell'esame dei provvedimenti in oggetto, possa instaurarsi quel clima di collaborazione, tra tutte le forze politiche, che caratterizzò l'istituzione della «giornata del ricordo».

Ettore PIROVANO (LNP), nel concordare con le finalità dei provvedimenti in esame, osserva come, nel corso della XIV legislatura, al Senato, in sede di esame di un provvedimento recante il riconoscimento di un'analoga onorificenza, era emerso che la medaglia d'oro non veniva in concreto realizzata con metallo prezioso. Auspica, quindi, che tale spiacevole inconveniente non si ripeta per i provvedimenti in oggetto.

Ettore ROSATO (PD), nel concordare con i rilievi formulati dal relatore, auspica un percorso condiviso dalla maggioranza e dall'opposizione, nell'esame dei provvedimenti in titolo.

Edmondo CIRIELLI, presidente, esprime il cordoglio di tutta la Commissione per la scomparsa dell'onorevole Lavagnini che, in precedenti legislature, è stato autorevole componente della Commissione Difesa, ricoprendone anche la carica di Vicepresidente.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.