CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 settembre 2008
60.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
Pag. 14

SEDE REFERENTE

Mercoledì 24 settembre 2008. - Presidenza del presidente della I Commissione Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 9.40.

Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
C. 1441-bis Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 settembre 2008.

Donato BRUNO, presidente, comunica che sono stati trasmessi i pareri del Comitato per la legislazione e di tutte le Commissioni, ad eccezione delle Commissioni Giustizia e Affari sociali. Avverte quindi che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha fissato l'inizio della discussione in Assemblea sul provvedimento in esame alle ore 11 di domani. Propone, pertanto, di convocare una successiva seduta delle Commissioni riunite per le 17.30 della giornata odierna, al fine di consentire l'espressione dei pareri da parte delle Commissioni competenti in sede consultiva e invita i relatori a considerare con attenzione i pareri che sono già stati trasmessi e quelli che perverranno nel corso della giornata.

Lino DUILIO (PD) evidenzia che le Commissioni chiamate ad esprimere il parere si sono trovate a lavorare in condizioni di grave confusione e incertezza. Soltanto nella mattinata della giornata odierna la Conferenza dei presidenti di gruppo ha deciso di posticipare l'inizio dell'esame in Assemblea, prendendo una decisione che, se assunta in precedenza, avrebbe permesso alle Commissioni riunite di lavorare in modo più ordinato e proficuo.

Pag. 15

Non si comprende, a suo giudizio, perché le Commissioni siano state costrette a svolgere i propri lavori in modo tanto frenetico. Ritiene, in conclusione, che una programmazione dei lavori degli organi parlamentari più rispettosa delle esigenze di un esame accurato dei provvedimenti da parte delle Commissioni permetterebbe al Parlamento di svolgere un ruolo più incisivo e significativo, anziché essere ridotto a ratificare le decisioni del Governo.

Mario TASSONE (UdC) contesta l'organizzazione dei tempi di discussione, invitando la presidenza a segnalare alla Conferenza dei presidenti di gruppo la necessità di riservare all'esame in Commissione un tempo più lungo, anche al fine di poter valutare con sufficiente attenzione i pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva, e in particolare, per quanto concerne il provvedimento in esame, quello della Commissione Giustizia. Fa presente che si tratta di tutelare le prerogative del Parlamento e di far valere il principio della più efficiente e razionale organizzazione dei lavori.

Roberto ZACCARIA (PD) ribadisce che costituisce una scorrettezza da parte del Governo l'aver configurato come collegato il provvedimento in esame, il cui rapporto con la manovra di finanza pubblica è piuttosto labile: ciò comporta infatti l'applicazione al provvedimento della disciplina regolamentare relativa ai collegati di cui all'articolo 123-bis del regolamento e delle relative prassi applicative. Si tratta di una disciplina più restrittiva la quale prevede la conclusione dell'esame a data certa, su richiesta del Governo, e l'impossibilità per i deputati di presentare in Assemblea emendamenti che non siano già stati presentati e respinti in Commissione, salvo che si riferiscano a parti modificate.
Quanto ai tempi e alle modalità dell'esame, fa presente che, mentre i collegati fuori sessione dovrebbero caratterizzarsi per un contenuto omogeneo e monotematico, il presente provvedimento reca un contenuto assai eterogeneo, come rilevato dallo stesso Comitato per la legislazione, il che imporrebbe un esame meno affrettato, anche al fine di valutare con particolare attenzione i pareri delle altre Commissioni.
Quanto invece alla disciplina in ordine alla presentazione di emendamenti, chiede alla presidenza di consentire che, dopo l'acquisizione di tutti i pareri delle Commissioni, sia riaperto il termine per la presentazione degli emendamenti da parte dei deputati, in modo da permettere loro di tenere conto di eventuali indicazioni provenienti dalle Commissioni che non siano state raccolte dai relatori: rileva infatti che, diversamente, verrebbe conculcato un diritto insito nelle prerogative parlamentari.

Donato BRUNO, presidente, ribadisce che i relatori avranno modo di valutare attentamente i pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva e del Comitato per la legislazione, anche al fine di predisporre eventuali emendamenti che recepiscano le condizioni e osservazioni in essi contenute. Esclude invece che possa essere riaperto il termine per la presentazione di emendamenti da parte dei membri delle Commissioni. Conferma quindi che sarà convocata una successiva seduta delle Commissioni riunite per le ore 17.30 della giornata odierna, al fine di esaminare i pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva e di votare il mandato ai relatori.

Pier Paolo BARETTA (PD) sottolinea che anche l'esame del presente provvedimento ha evidenziato l'opportunità e l'urgenza di una riflessione complessiva sui rapporti tra attività delle Commissioni e decisioni della Conferenza dei presidenti di gruppo. Per quanto riguarda il prosieguo dei lavori sul provvedimento in esame, rileva che la discussione sui pareri espressi dalle altre Commissioni non potrà che essere articolata e approfondita e richiederà pertanto tempi adeguati.

Donato BRUNO, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla

Pag. 16

seduta che sarà fissata alle 17.30 della giornata odierna.

La seduta termina alle 10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 24 settembre 2008. - Presidenza del presidente della I Commissione Donato BRUNO. - Intervengono il sottosegretario di Stato per la giustizia Elisabetta Alberti Casellati e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 17.50.

Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
C. 1441-bis Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana della giornata odierna.

Donato BRUNO, presidente, con riferimento alla questione sollevata dal deputato Zaccaria nella seduta antimeridiana in relazione al peculiare regime di presentazione degli emendamenti proprio dei disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, e in particolare alla possibilità di presentare in Assemblea emendamenti che riproducano condizioni o osservazioni contenute nei pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva, eventualmente non recepite dai relatori, osserva che, a differenza di quanto accade nell'esame di iniziative legislative «ordinarie», il peculiare regime di ammissibilità degli emendamenti in Assemblea sui collegati preclude tout court ai deputati la possibilità di presentare emendamenti che riproducano parti dei pareri non recepiti dai relatori. Ritiene dunque che in questa fase, per rimediare a questo effetto, si possano considerare presentati in Commissione, come emendamenti, ai soli fini della loro ripresentazione in Assemblea, le parti dei suddetti pareri, formulate come modifiche al testo, che non siano state recepite dai relatori.
Avverte quindi che sono pervenuti anche i pareri delle Commissioni Giustizia e Affari sociali e che i relatori hanno presentato propri emendamenti (vedi allegato) che recepiscono alcune delle indicazioni del Comitato per la legislazione, nonché la condizione posta dalla Commissione Giustizia. Fa presente, in particolare, che l'emendamento 53-bis.100 dei relatori propone la soppressione, oltre che del comma 1 dell'articolo 53-bis, come richiesto dalla II Commissione nella sua condizione, anche del comma 5 del medesimo articolo, e ciò in considerazione del fatto che le disposizione del comma 5 presuppone necessariamente quella del comma 1.

Il sottosegretario Giuseppe VEGAS esprime parere favorevole sugli emendamenti 14.100, 25.100, 30.100 e 40.100 dei relatori.

Il sottosegretario Elisabetta ALBERTI CASELLATI esprime parere contrario sull'emendamento 53-bis.100 dei relatori in ragione dell'esigenza di verificare l'impatto che la modifica da esso introdotta avrebbe sul complesso della riforma del processo civile.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 14.100, 25.100, 30.100 e 40.100 dei relatori.

Sesa AMICI (PD), con riferimento all'emendamento 53-bis.100 dei relatori, ritiene scorretto che il Governo esprima parere contrario sull'unica condizione posta dalla Commissione Giustizia in relazione ad un'ampia riforma del processo civile, la quale avrebbe dovuto essere più opportunamente esaminata da quella Commissione in sede referente.

Gaetano PECORELLA (PdL) concorda con il sottosegretario Alberti Casellati che occorre valutare attentamente le ripercussioni che la modifica di un punto decisivo

Pag. 17

come quello dell'appellabilità dei provvedimenti aventi natura decisoria comporta sul complesso della riforma del processo civile.

Manuela DAL LAGO (LNP) concorda sull'opportunità che il Governo svolga un'ulteriore riflessione ed invita pertanto i relatori a valutare la possibilità di ritirare l'emendamento 53-bis.100.

Donato BRUNO, presidente, premesso che gli accordi intercorsi informalmente con i colleghi della II Commissione erano nel senso che le Commissioni riunite avrebbero recepito le condizioni poste da quella Commissione, ritiene che non si possa però ignorare la richiesta del Governo di soprassedere all'approvazione dell'emendamento 53-bis.100. Fa presente che questo non pregiudica alcunché, in quanto resta in potere dei relatori ripresentare l'emendamento in Assemblea.

Il sottosegretario Elisabetta ALBERTI CASELLATI precisa che la riserva da lei espressa sulla condizione posta dalla Commissione Giustizia non deve essere interpretata come il segno di una preclusione del Governo: al momento non può escludersi che, a seguito della valutazione che sarà svolta, il Governo possa esprimere sull'emendamento parere favorevole.

Il sottosegretario Giuseppe VEGAS rileva che un approfondimento in merito alla portata della modifica richiesta dalla Commissione Giustizia è in effetti opportuno, atteso che gli stessi relatori hanno potuto verificare che la soppressione del comma 1 dell'articolo 53-bis porta con sé necessariamente anche la soppressione del comma 5, quel che dalla Commissione Giustizia non era stato però segnalato.

Oriano GIOVANELLI (PD) riterrebbe più corretto e lineare che le Commissioni riunite approvassero l'emendamento 53-bis.100 dei relatori, fermo restando che il Governo, una volta effettuati gli opportuni approfondimenti, potrà, se necessario, presentare un proprio emendamento per ripristinare il testo attuale dell'articolo o per correggerlo.

Massimo Enrico CORSARO (PdL), relatore per la V Commissione, d'intesa con il relatore per la I Commissione, deputato Bernini, ritira l'emendamento 53-bis.100. Sottolinea tuttavia l'imbarazzo dei relatori, i quali intendevano mantenere fede agli impegni presi con i colleghi della II Commissione, nei confronti dei quali l'accordo era stato nel senso che le Commissioni riunite avrebbero posto particolare attenzione al parere della II Commissione stessa e che si sarebbero attenute alle condizioni in esso eventualmente poste, e ciò in considerazione dell'importanza della riforma che il provvedimento reca in materia di giustizia.

Massimo VANNUCCI (PD) fa presente che anche le altre Commissioni competenti in sede consultiva hanno posto questioni serie all'attenzione delle Commissioni di merito, ed in particolare la VIII Commissione.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore per la I Commissione, assicura che i relatori si faranno carico di valutare con attenzione tutte le questioni poste dalle Commissioni competenti in sede consultiva in vista della discussione in Assemblea.

Donato BRUNO, presidente, chiede se vi siano interventi per dichiarazione di voto sulla proposta di conferire ai relatori mandato a riferire all'Assemblea in senso favorevole sul testo risultante dall'esame degli emendamenti.

Mario TASSONE (UdC) dichiara che il proprio gruppo si riserva di esprimere un giudizio sul provvedimento alla luce delle posizioni che il Governo assumerà in Assemblea sulle questioni più delicate.

Antonio BORGHESI (IdV) sottolinea come, nonostante sia stato svolto un intenso lavoro finalizzato a migliorare il testo del provvedimento in esame, non

Pag. 18

tutti i suggerimenti sono stati accolti, così come non tutti i pareri espressi dalle Commissioni competenti sono stati recepiti. Per queste ragioni preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea.

Sesa AMICI (PD), intervenendo a nome del proprio gruppo, dichiara di apprezzare il lavoro svolto dai relatori. A proprio avviso, tuttavia, residuano rilevanti perplessità sul testo che le Commissioni si accingono a licenziare: preannuncia pertanto il voto contrario del proprio gruppo sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea.

Gioacchino ALFANO (PdL) dichiara che il proprio gruppo voterà favorevolmente sulla proposta di conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea. Esprime al riguardo un apprezzamento per l'intenso e proficuo lavoro svolto dai relatori nel corso dell'esame del provvedimento.

Raffaele VOLPI (LNP) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea. Il lavoro svolto dai relatori è stato apprezzabile, così come quello dei presidenti delle due Commissioni, che hanno svolto una proficua attività di raccordo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni deliberano di conferire ai relatori, deputati Bernini Bovicelli e Corsaro, mandato a riferire all'Assemblea in senso favorevole sul provvedimento in esame, come risultante dall'esame degli emendamenti. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Donato BRUNO, presidente, avverte che la presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 18.20.