CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 settembre 2008
59.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 23 settembre 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il ministro per l'istruzione, l'università e la ricerca, Mariastella Gelmini.

La seduta comincia alle 12.25.

DL 137/08: Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università.
C. 1634 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 settembre 2008.

Valentina APREA, presidente e relatore, avverte che sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi al provvedimento in esame (vedi allegato).
Comunica che ai sensi dell'articolo 96-bis comma 7 risultano inammissibili, in quanto non strettamente attinenti alle materie trattate dal decreto-legge, come ribadito anche da una lettera inviata recentemente dal Presidente della Camera ai Presidenti di Commissione, i seguenti emendamenti e articoli aggiuntivi:
Ciocchetti 1.13, il quale prevede norme in materia di formazione degli insegnanti ai fini dell'accesso all'insegnamento;
Borghesi 4.2, il quale destina una parte delle economie di spesa derivanti dalle disposizioni di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 a un programma di sviluppo negli istituti scolastici delle tecnologie multimediali;
Borghesi 4.6, il quale destina una parte delle economie di spesa derivanti dalle disposizioni di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 al finanziamento del piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici;
De Pasquale 4.02, il quale prevede che i regolamenti di cui al comma 4 dell'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 devono salvaguardare la specificità organizzativa vigente per la scuola dell'obbligo nei territori montani e nelle isole minori;

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Capitanio Santolini 5.14, Zeller 5.15 e l'articolo aggiuntivo De Biasi 5.04, i quali prevedono una detrazione fiscale per le spese inerenti l'acquisto dei testi scolastici;
De Biasi 5.17, il quale prevede l'istituzione di un fondo per promuovere la formazione degli insegnanti per l'utilizzo di nuovi strumenti didattici disponibili;
De Pasquale 7.01, il quale contiene norme relative al funzionamento dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica;
Borghesi 7.02, il quale contiene disposizioni riguardanti le modalità per la costituzione delle commissioni di ammissione e di esame con riferimento alle strutture ospedaliere convenzionate;
Ciocchetti 7.03, il quale contiene disposizioni relative alla dotazione organica degli insegnanti di sostegno;
Ciocchetti 7.05, il quale prevede l'adozione di regolamenti volti a rivedere l'attuale assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del sistema scolastico.
Precisa che l'articolo aggiuntivo Mario Pepe 7.04, riguardante l'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, contiene profili di dubbia ammissibilità. Si riserva pertanto di svolgere un ulteriore approfondimento preannunciando, fin da ora, di dichiararne l'eventuale inammissibilità nel corso della seduta.

Mario PEPE (PdL) ritira il suo articolo aggiuntivo 7.04, ricordando che la questione dell'accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia è una questione urgente, sottolineando che ogni anno si verificano situazioni di contestazione di illegittimità, anche presso i tribunali amministrativi. Ritiene quindi importante che il Governo affronti la questione anche con un'apposita riforma legislativa. Preannuncia quindi la presentazione di un ordine del giorno nel corso dell'esame in Assemblea in tal senso.

Valentina APREA, presidente e relatore, sospende la seduta in attesa dell'arrivo del rappresentante del Governo.

La seduta, sospesa alle 12.25, riprende alle 12.35.

Sui lavori della Commissione.

Ricardo Franco LEVI (PD) sottolinea l'esigenza che il Governo informi la Commissione circa lo stato dell'arte di uno schema di regolamento in materia di editoria, sottoposto in questi giorni alla valutazione delle organizzazioni sindacali di settore.

Valentina APREA, presidente, avverte che la questione sarà esaminata dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nel corso della prossima riunione.

Si passa all'esame degli articoli e delle proposte modificative ad essi riferiti.

Valentina APREA, presidente e relatore, raccomanda l'approvazione dei propri emendamenti 1.1, 2.7, 2.8, 2.9, 3.24, 3.4, 3.28, 3.2, 4.21, 5.19, 5.20, 5.21, dell'articolo aggiuntivo 5.06, nonché degli emendamenti 6.4, 7.2, 7.3, 7.1; esprime parere favorevole sugli emendamenti Rivolta 1.3, Ghizzoni 3.31, Barbieri 4.1 e Nicco 8.1, a condizione che si riformulato nel senso di prevedere che sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano.
Sui restanti emendamenti vi è invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario. In particolare invita il presentatore a ritirare l'emendamento Nicolais 3.12, in quanto riassorbito dal suo emendamento 3.28, e Ciocchetti 3.6 invitandolo a sostituirlo con un ordine del giorno nel corso dell'esame in Assemblea.

Il ministro Mariastella GELMINI concorda con il relatore.

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Si passa all'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti e articoli aggiuntivi ad esso riferiti.

Rosa DE PASQUALE (PD) illustra il suo emendamento 1.9, di cui raccomanda l'approvazione, ricordando che l'emendamento introduce 33 ore aggiuntive per l'insegnamento dell'educazione civica e il metodo dell'apprendimento servizio.

La Commissione respinge quindi l'emendamento De Pasquale 1.9.

Manuela GHIZZONI (PD) illustra il suo emendamento 1.6, sottolineando che l'emendamento cerca di evidenziare che l'insegnamento dell'educazione civica deve avvenire con modalità tali che la materia si configuri in modo non ibrido.

Maria Letizia DE TORRE (PD), intervenendo sull'emendamento 1.6, di cui è cofirmataria, ricorda che è importante l'esperienza di «cittadinanza diretta» che fanno i bambini per quel che riguarda l'educazione civica.

Il ministro Mariastella GELMINI ricorda che il parere è contrario sull'emendamento Ghizzoni 1.6, perché l'emendamento ridurrebbe altrimenti l'autonomia scolastica.

Alessandra SIRAGUSA (PD) sottolinea che il decreto-legge non affronta la materia dell'educazione civica in modo dettagliato, come faceva invece il disegno di legge del Governo. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento in questione di cui è cofirmataria.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi l'emendamento Ghizzoni 1.6 e approva l'emendamento 1.1 del relatore.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) illustra l'emendamento Ciocchetti 1.12, di cui è cofirmataria, ricordando che occorre coinvolgere le famiglie anche per quel che riguarda la materia dell'educazione civica.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Ciocchetti 1.12.

Rosa DE PASQUALE (PD) illustra il proprio emendamento 1.7, ricordando che con esso si rende effettivo l'insegnamento dell'educazione civica.

La Commissione respinge quindi l'emendamento De Pasquale 1.7.

Rosa DE PASQUALE (PD) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Ghizzoni 1.8, di cui è cofirmataria, che va nella direzione di concedere autonomia alle istituzioni scolastiche e viene incontro alle esigenze illustrate dal Ministro rispetto all'autonomia scolastica.

Valentina APREA, presidente e relatore, ribadisce l'invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, dell'emendamento in questione.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Ghizzoni 1.8.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Ciocchetti 1.10, di cui è cofirmataria, ricordando che tale emendamento coinvolge direttamente gli studenti nelle applicazioni pratiche dell'educazione civica.

Valentina APREA, presidente e relatore, concordando con il principio espresso dall'emendamento in esame, riterrebbe opportuno che esso fosse trasformato in un ordine del giorno da presentare nel corso dell'esame in Assemblea.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC), accogliendo l'invito del relatore, ritira l'emendamento 1.10, riservandosi di presentare un ordine del giorno al riguardo nel corso dell'esame in Assemblea.

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Paola GOISIS (LNP) ritira il proprio emendamento 1.2.
Illustra l'emendamento Rivolta 1.3 ricordando che l'educazione civica è importante, ma che è necessario introdurre anche lo studio degli statuti regionali poiché è una realtà molto vicina agli studenti.

Maria Letizia DE TORRE (PD) ricorda che è già previsto lo studio degli statuti regionali.

La Commissione approva quindi l'emendamento Rivolta 1.3.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) ritira l'emendamento Ciocchetti 1.11, di cui è cofirmataria.

Si passa all'esame dell'articolo 2 e degli emendamenti e articoli aggiuntivi ad esso riferiti.

Pina PICIERNO (PD) illustra il proprio emendamento 2.1, esprimendo la propria contrarietà al voto in condotta in quanto, non è la misura più adatta a risolvere il problema del disagio degli adolescenti. Riterrebbe invece più opportuno intervenire con forme di servizio civile.

La Commissione quindi, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Picierno 2.1 e approva l'emendamento 2.7 del relatore.

Maria COSCIA (PD) illustra il proprio emendamento 2.6, di cui raccomanda l'approvazione, evidenziando che la misura della reintroduzione del voto in condotta è una misura non sufficiente, perché occorre definire un patto di corresponsabilità tra famiglie, scuole e studenti. Esprime inoltre la propria contrarietà rispetto al fatto che il voto in condotta possa concorrere alla educazione globale dello studente.

Rosa DE PASQUALE (PD) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Coscia 2.6, di cui è cofirmataria, ricordando che con esso si dà un ruolo più importante alle famiglie. Chiede quindi ulteriori chiarimenti al Governo.

Il ministro Mariastella GELMINI ribadisce l'invito al ritiro sull'emendamento in esame, ritenendo che i principio in esso richiamato è già implicito nel voto di condotta.

Alessandra SIRAGUSA (PD) ricorda che lo statuto non riguarda la scuola elementare.

Valentina APREA, presidente e relatore, ribadisce l'invito al ritiro dell'emendamento in esame.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Coscia 2.6.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede di sapere fino a che ora lavorerà la Commissione.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che la Commissione lavorerà fin quando il Ministro è presente, anche perché occorre concludere l'esame degli emendamenti per trasmettere il testo alle Commissioni.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC), poiché si dovrà allontanare dalla seduta per precedenti impegni, preannuncia il ritiro di tutte le proposte emendative di cui è cofirmataria presentate all'articolo 3.

Manuela GHIZZONI (PD) illustra il proprio emendamento 2.3, di cui raccomanda l'approvazione, ricordando che l'emendamento contribuisce a rendere maggiormente intelligibili le norme.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che non è necessario intervenire perché le norme sono già comprensibili, essendo necessario semplificare la normativa vigente e non appesantirla.

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La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Ghizzoni 2.3 e Picierno 2.2. Approva l'emendamento 2.8 del relatore.

Alessandra SIRAGUSA (PD) illustra il proprio emendamento 2.4, ricordando che il comma 3 dell'articolo 2 è inutile, perché non prevede modalità di recupero del fenomeno del bullismo.

La Commissione respinge l'emendamento Siragusa 2.4.

Rosa DE PASQUALE (PD) illustra il proprio emendamento 2.5, di cui raccomanda l'approvazione, ricordando l'importanza del ruolo del Consiglio nazionale della pubblica istruzione.

Il Ministro Mariastella GELMINI ritiene che non si possa ogni volta coinvolgere il Consiglio nazionale della pubblica istruzione, su ogni profilo, altrimenti si rischia di appesantire troppo la disciplina vigente. Ribadisce l'invito al ritiro dell'emendamento in esame.

Rosa DE PASQUALE (PD) ribadisce l'importanza dell'approvazione del proprio emendamento 2.5.

La Commissione respinge quindi l'emendamento De Pasquale 2.5. Approva l'emendamento 2.9 del relatore.

Si passa all'esame dell'articolo 3 e degli emendamenti e articoli aggiuntivi ad esso riferiti.

Caterina PES (PD) illustra il proprio emendamento 3.8, ricordando che non si può valutare un ragazzo con voti in decimali, perché così si permette di conoscerne appena la preparazione. Sottolinea altresì che la valutazione in decimali è contrastante con la normativa europea.

La Commissione respinge l'emendamento Pes 3.8.

Maria Letizia DE TORRE (PD) illustra l'emendamento De Pasquale 3.13, di cui è cofirmataria, ricordando che provocatoriamente è volto a sottolineare che la scuola non si può cambiare solo modificando le norme.

La Commissione respinge l'emendamento De Pasquale 3.13.

Maria Letizia DE TORRE (PD) illustra il proprio emendamento 3.11, ricordando che occorre prevedere forme di valutazione sintetica per dare conto dei progressi fatti dai singoli allievi nelle diverse materie.

La Commissione respinge quindi l'emendamento De Torre 3.11.

Caterina PES (PD) illustra il proprio emendamento 3.9, ricordando che la valutazione periodica e annuale deve essere espressa anche con giudizi analitici.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che è già previsto quanto richiesto dall'emendamento 3.9, dal comma 1 dell'articolo 3.

Caterina PES (PD) insiste per l'approvazione del proprio emendamento 3.9, ribadendo l'importanza di una valutazione globale.

Manuela GHIZZONI (PD) ricorda che in una serie di emendamenti sono state presentate proposte alternative per l'espressione dei voti, sottolineando che il voto in numeri non esprime chiaramente le competenze degli studenti.

Valentina APREA, presidente e relatore, ritiene che eventualmente si potrà valutare la presentazione di un ordine del giorno sulla materia nel corso dell'esame in Assemblea.

La Commissione respinge l'emendamento Pes 3.9.

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Luigi NICOLAIS (PD) riterrebbe opportuno che l'emendamento del relatore 3.28 contenesse più specificamente l'oggetto del suo emendamento 3.12.

Valentina APREA, presidente e relatore, si riserva di valutare una riformulazione del proprio emendamento 3.28, in modo da ricomprendere in esso anche l'emendamento 3.12.
Propone quindi di accantonare l'emendamento 3.12.

Luigi NICOLAIS (PD) concorda con la proposta del relatore.

La Commissione accantona l'emendamento 3.12.
Approva l'emendamento 3.23 del relatore.

Caterina PES (PD) illustra il proprio emendamento 3.20, ricordando che nella valutazione periodica degli studenti occorre tener presente anche dell'aspetto formativo.

La Commissione respinge l'emendamento Pes 3.20. Con distinte votazioni, approva gli emendamenti del relatore 3.24 e 3.4.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira il proprio emendamento 3.26. Illustra il proprio emendamento 3.25, di cui raccomanda l'approvazione, sottolineando che il voto numerico dovrebbe poter essere sempre accompagnato dal giudizio.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Zeller 3.25.

Rosa DE PASQUALE (PD) illustra il proprio emendamento 3.14, ricordando che il comma 3 dell'articolo 3 elimina la collegialità nel consiglio di classe, lasciando nella mani del singolo insegnante la decisione sulla bocciatura di uno studente. Rileva inoltre che il medesimo comma 3 citato appare di non chiara lettura.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che il comma 3 dell'articolo 3 è una norma chiara, volta a responsabilizzare i docenti della scuola secondaria di primo grado.

Alessandra SIRAGUSA (PD) rileva che il timore sia quello che si possa bocciare un allievo del primo ciclo scolastico anche per una insufficienza in una solo materia.

Paola GOISIS (LNP) evidenzia alcune perplessità sull'ambito applicativo del comma 3 dell'articolo 3.

Valentina APREA, presidente e relatore, ribadisce che la norma risulta chiara laddove richiede che vi sia il voto non inferiore a sei decimi nelle materie scolastiche.

Paola GOISIS (LNP) ribadisce l'esigenza che la norma sia meglio chiarita.

La Commissione respinge quindi l'emendamento De Pasquale 3.14.

Caterina PES (PD) illustra il proprio emendamento 3.16, rilevando l'esigenza che nella valutazione finale siano considerati anche gli interventi di recupero e di integrazione.

Manuela GHIZZONI (PD), raccomandando l'approvazione dell'emendamento in esame di cui è cofirmataria, sottolinea che nella scuola superiore si considerano gli interventi correttivi, ma ciò non avviene nella scuola elementare.

Il Ministro Mariastella GELMINI ritiene che gli insegnanti avranno buon senso nell'applicare la norma in questione, ricordando inoltre che non si può intervenire su una materia amministrativa in modo così specifico. Occorre lasciare all'autonomia scolastica il giusto spazio, così come si spesso richiesto proprio in anni passati.

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Valentina APREA, presidente e relatore, sottolinea che occorre ritornare a livelli di serietà nella valutazione anche per gli studenti della scuola media, e che in tal senso deve essere inteso il comma 3 dell'articolo 3.

Caterina PES (PD) ritiene che la norma risulti penalizzante proprio per gli allievi della scuola primaria.

Paola GOISIS (LNP) chiede l'accantonamento dell'emendamento Pes 3.16.

Caterina PES (PD) concorda con la proposta della collega Goisis.

Valentina APREA, presidente e relatore, concorda con la proposta di accantonamento.

La Commissione accantona pertanto l'emendamento Pes 3.16.

Valentina APREA, presidente e relatore, propone di sospendere brevemente la seduta.

La Commissione concorda.

La seduta, sospesa alle 14.35, è ripresa alle 15.

Rosa DE PASQUALE (PD) propone di procedere all'accantonamento anche del suo emendamento 3.15, vertente su materia analoga a quella dell'emendamento 3.16.

Valentina APREA, presidente e relatore, concorda con la proposta di accantonamento dell'emendamento De Pasquale 3.15.

La Commissione accantona l'emendamento De Pasquale 3.15.

Manuela GHIZZONI (PD) illustra il proprio emendamento 3.30, ricordando l'importanza di individuare standard uniformi per la valutazione degli studenti, al fine di dare strumenti certi agli operatori nella scuola.

Valentina APREA, presidente e relatore, ritiene che si debbano individuare degli standard, ricordando peraltro che si tratta di materia amministrativa che non può essere oggetto di normazione primaria. Ritiene peraltro che la materia potrebbe formare oggetto di un ordine del giorno.

Manuela GHIZZONI (PD) insiste per la votazione del proprio emendamento 3.30.

La Commissione respinge l'emendamento Ghizzoni 3.30.

Paola GOISIS (LNP) ritira il proprio emendamento 3.29.

Valentina APREA, presidente e relatore, propone l'accantonamento degli emendamenti 3.28 del relatore e De Pasquale 3.18, per un ulteriore approfondimento.

La Commissione accantona gli emendamenti 3.28 del relatore e De Pasquale 3.18.
Approva l'emendamento 3.2 del relatore, risultando assorbiti gli identici emendamenti Barbieri *3.1 e Pes *3.19.

Caterina PES (PD) illustra il proprio emendamento 3.20, ricordando che con esso si tutelano gli allievi con disturbi specifici di apprendimento o disabilità.

Manuela GHIZZONI (PD) precisa che l'emendamento intende assegnare all'esame delle Commissioni parlamentari il giusto ruolo nell'attuazione della disciplina in oggetto, come sempre evidenziato nella scorsa legislatura.

Valentina APREA, presidente e relatore, ritiene che la proposta relativa al parere delle Commissioni parlamentari, potrà essere presa in considerazione nel prosieguo dell'esame del provvedimento in Assemblea.

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La Commissione respinge l'emendamento Pes 3.20.

Manuela GHIZZONI (PD) illustra il proprio emendamento 3.21, ricordando che tale emendamento riguarda l'introduzione di standard uniformi per la valutazione.

Alessandra SIRAGUSA (PD) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Pes 3.22, di cui è cofirmataria.

La Commissione respinge, con distinte votazioni gli emendamenti Ghizzoni 3.21 e Pes 3.22.

Maria Letizia DE TORRE (PD) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 3.31 di cui è cofirmataria, ricordando che non bisogna escludere gli alunni con disabilità dalla scuola.

Paola GOISIS (LNP) aggiunge la propria firma all'emendamento 3.31.

Valentina APREA, presidente e relatore, avverte che l'emendamento 3.31 è stato sottoscritto anche dai deputati Grimoldi, Maccanti e Rivolta.

La Commissione approva quindi l'emendamento Ghizzoni 3.31.

Si passa all'esame dell'articolo 4 e degli emendamenti e articoli aggiuntivi ad esso riferiti.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) illustra il proprio emendamento 4.4, ricordando che il decreto-legge non è una riforma della scuola e che nasce solo dall'esigenza di tagliare risorse, a seguito anche dell'emanazione del decreto-legge n. 112 del 2008.

Manuela GHIZZONI (PD) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 4.5, associandosi alle considerazioni del collega Zazzera e ricordando inoltre che il provvedimento riduce l'orario scolastico a ventiquattro ore per le scuole elementari, penalizzando di fatto l'attività educativa degli allievi.

Il ministro Mariastella GELMINI specifica che viene lasciata alle famiglie la scelta tra 24, 27 e 30 ore e il tempo pieno; quindi, non c'è riduzione dell'orario. Ricorda inoltre che in tutta Europa vi è già la previsione del maestro unico o prevalente, che assolve alle funzioni previste dalla riforma in esame.

Manuela GHIZZONI (PD) ritiene che se le 24 ore sono un'opzione, occorre modificare il primo comma dell'articolo 4, configurando questa scelta come una possibilità. Ricorda comunque che non si possono garantire le varie opzioni con l'organico a disposizione. Aggiunge inoltre che la riforma prevista comporta una riduzione delle competenze dei maestri; il modello italiano è invece riconosciuto invece come esempio di efficienza in tutta Europa e non andrebbe quindi abbandonato.

La Commissione respinge quindi gli identici emendamenti Zazzera *4.4, Ghizzoni *4.5 e Latteri *4.15.

Maria COSCIA (PD) illustra l'emendamento Ghizzoni 4.12, constatando che vi è una riduzione dell'orario scolastico alle scuole elementari. Chiede chiarimenti inoltre al Governo se, oltre al tempo pieno, rimarranno i moduli ancora esistenti.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che rimangono invariati i vari moduli, sottolineando che sarà il piano a specificare meglio la materia. Vi è l'esigenza di pervenire ad un contenimento della spesa contemperando tale esigenza con l'introduzione di una riforma richiesta dallo stesso mondo della scuola.

Maria COSCIA (PD) esprime la propria contrarietà alla riduzione dell'orario scolastico alle elementari, ricordando che è necessario avere almeno 27 ore.

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Manuela GHIZZONI (PD) sottolinea che l'emendamento presentato intende per aprire un confronto sull'articolo 4, al fine di limitare il danno provocato dalla sua introduzione nell'ordinamento giuridico.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Ghizzoni 4.12.

Alessandra SIRAGUSA (PD), raccomandando l'emendamento 4.11 di cui è cofirmataria, ricorda che il modello delle trenta ore è il più diffuso, anche nella regione da cui proviene; le famiglie saranno danneggiate dall'introduzione del modello delle ventiquattro ore.

Valentina APREA, presidente e relatore, sottolinea che la riforma è senz'altro positiva perché tende a superare quelle situazioni non condivisibili, come quella indicata dalla collega Siragusa.

Manuela GHIZZONI (PD), illustrando il proprio emendamento 4.11, ricorda che, come anche rilevato dagli uffici, la relazione del Governo relativa all'articolo 4 fa riferimento alla facoltà di introdurre le 24 ore nel sistema scolastico in questione, mentre l'articolato fa riferimento all'obbligo del suo inserimento, con una evidente contraddizione. Riportandosi poi alle difficoltà applicative delle regioni, ribadisce l'esigenza di sostituire l'articolo in esame. Chiede inoltre chiarimenti al Governo in merito all'approvazione del piano programmatico di cui al decreto-legge n. 112 del 2008.

Paola GOISIS (LNP) rileva che l'articolo 4 non è chiaro nella sua formulazione, laddove prevede un obbligo invece che una facoltà di istituire classi con un insegnante unico.

Valentina APREA, presidente e relatore, specifica che l'articolo 4 è chiaro, perché si intende solo la possibilità di costituzione di classi a 24 ore e con un insegnate unico, come è facilmente desumibile anche dall'ultimo periodo del comma 1. Ritiene in ogni caso che ulteriori approfondimenti potranno essere valutati nel corso dell'esame in Assemblea.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Ghizzoni 4.11.

Maria Letizia DE TORRE (PD) ritiene che occorrerebbe chiarire quale sia il ruolo del Presidente della Commissione, del rappresentante del Governo e del relatore.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che relatore e Presidente hanno lo stesso ruolo in questo caso, in quanto coincidono. Assicura che si sta attenendo proprio alla duplice funzione che le è assegnata, né più né meno di quanto non abbiano fatto nel recente passato illustri suoi predecessori.

Rosa DE PASQUALE (PD) illustra il proprio emendamento 4.20, ricordando che tale emendamento può contribuire a risolvere la questione di cui si discute; non si può tagliare indiscriminatamente su tutto, soprattutto quelle spese relative a settori efficienti come la scuola elementare.

Eugenio MAZZARELLA (PD) ritiene che i problemi delle scuola italiana non saranno risolti dalle norme del decreto-legge in esame. Ricorda peraltro che esso interviene su un settore che funziona bene, prendendo in considerazione solo alcuni marginali aspetti negativi. Rileva inoltre contraddizioni tra alcune affermazioni del Ministro in merito all'importanza da dare ad uno, piuttosto che all'altro aspetto del provvedimento. Evidenzia, infine, che l'articolo 4 configura allo stesso tempo un obbligo e una possibilità relativamente alla scelta del modulo delle 24 ore, andando quindi conseguentemente chiarito.

La Commissione respinge l'emendamento De Pasquale 4.20.

Rosa DE PASQUALE (PD) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento

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4.19, ricordando che non è chiaro come sarà articolato l'orario della scuola elementare in concreto.

Il ministro Mariastella GELMINI sottolinea che non occorre fare allarmismi, ricordando che viene eliminata la compresenza dei maestri, anche se ciò non comporterà un impoverimento del servizio ma garantirà un miglioramento di esso, la cui scelta sarà comunque affidata alle famiglie. Si realizza così una migliore organizzazione del tempo di insegnamento, senza che vi sia una penalizzazione per alunni e genitori.

La Commissione respinge quindi l'emendamento De Pasquale 4.19.

Rosa DE PASQUALE (PD) illustra il proprio emendamento 4.18, ricordando che se le 24 ore sono solo un'opzione, occorre comunque specificare meglio le norme.

Maria COSCIA (PD) chiede di sapere se le compresenze verranno eliminate in ogni caso.

Il ministro Mariastella GELMINI ricorda che le compresenze verranno eliminate gradualmente per tutte le classi.

La Commissione respinge quindi l'emendamento De Pasquale 4.18.
Approva l'emendamento 4.21 del relatore.

Maria COSCIA (PD) illustra il proprio emendamento 4.14, ricordando che esso è sollecitato dai Comuni.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Osvaldo Napoli *4.16 e Coscia 4.14.
Approva l'emendamento Barbieri 4.1.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) sottoscrive gli emendamenti Borghesi 4.10, 4.9, 4.7 e 4.3 che illustra, raccomandandone l'approvazione.

Manuela GHIZZONI (PD) rileva che la disponibilità ad un confronto costruttivo è dimostrata anche dall'emendamento 4.10 che mira a precisare che si tratta di una possibilità di introdurre il maestro unico e il modello a 24 ore.

Il ministro Mariastella GELMINI ritiene che la norma sia chiara. Quanto alla disponibilità al dialogo, preferirebbe che vi fosse maggiore coerenza nella minoranza quando annuncia manifestazioni di piazza fuori dal parlamento e invoca invece il dialogo nel corso dell'esame dei provvedimenti.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti 4.10 e 4.9.

Caterina PES (PD) ribadisce la gravità delle norme di cui all'articolo 4.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) illustra l'emendamento Ciocchetti 4.8 di cui è cofirmataria, ricordando che se da una parte il maestro unico non è un istituto da disprezzare, dall'altra non è neanche giusto reintrodurre questa figura solo per una questione di contenimento delle risorse economiche. Ritiene pertanto che andrebbe introdotto un modello misto con la presenza di più maestri o del maestro unico a seconda dei casi.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, l'emendamento Ciocchetti 4.8 e gli emendamenti Borghesi 4.7 e 4.3.

Maria COSCIA (PD) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 4.13.

La Commissione respinge quindi gli identici emendamenti Osvaldo Napoli *4.17 e Coscia *4.13.

Maria COSCIA (PD) illustra il proprio articolo aggiuntivo 4.01, di cui raccomanda l'approvazione.

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La Commissione respinge quindi l'articolo aggiuntivo 4.01.

Si passa all'esame dell'articolo 5 e degli emendamenti e articoli aggiuntivi ad esso riferiti.

Rosa DE PASQUALE (PD) illustra il proprio emendamento 5.9, richiamando l'opportunità di specificare meglio la norma relativa all'adozione dei libri di testo.

La Commissione respinge l'emendamento De Pasquale 5.9.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) illustra l'emendamento Ciocchetti 5.7, ricordando che con tale emendamento si vogliono introdurre garanzie per l'applicazione delle norme dell'articolo 5.

Il ministro Mariastella GELMINI ritiene che l'emendamento Ciocchetti 5.7 potrebbe essere trasformato in ordine del giorno nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea, che si dichiara disponibile ad accogliere.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) ritira quindi l'emendamento 5.7 e si riserva di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno da presentare in Assemblea.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 5.8, che illustra, ricordando che occorrerebbe specificare da quando si applica la disciplina in oggetto.

Il Ministro Mariastella GELMINI specifica che la norma è già chiara nel prevedere che l'applicazione sarà a regime dall'anno scolastico 2009/2010, senza che vi sia la necessità di una ulteriore puntualizzazione.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Zazzera 5.8.
Approva l'emendamento 5.19 del relatore.

Paola GOISIS (LNP) illustra il proprio emendamento 5.3, ricordando che occorrerebbe diversificare le norme a seconda del ciclo di studio.

Valentina APREA, presidente e relatore, chiarisce che non è necessario differenziare il riferimento normativo a seconda dei cicli scolastici. La norma non modifica le modalità di adozione degli organi collegiali, ma prevede solo che lo stesso testo si a mantenuta per cinque anni.

Il Ministro Mariastella GELMINI ribadisce che con la norma non si vuole entrare nel merito della programmazione del singolo ciclo ma solo che si vuole evitare che l'editore cambi il testo prima di cinque anni, a prescindere dalla durata del ciclo.

Giovanni Battista BACHELET (PD) sostiene che occorre fare riferimento ai singoli cicli. Concorda con l'emendamento in esame.

Valentina APREA, presidente e relatore, ribadisce che si intende evitare con la norma che in una famiglia figli che frequentino classi diverse nello stesso ciclo scolastico debbano a distanza di pochi anni comprare nuove edizioni di libri assolutamente identici.

Erica RIVOLTA (LNP) esprime la convinzione che il comma 2 dell'articolato 5 è chiaro, mentre il comma 1 dovrebbe essere meglio chiarito, perché non fa riferimento al ciclo. Alla luce dei chiarimenti espressi ritira peraltro l'emendamento 5.3 di cui è cofirmataria.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) fa proprio l'emendamento Goisis 5.3, ricordando che il decreto-legge n. 112 del 2008 contiene norme sui libri scolastici scaricabili da Internet e che l'articolo 5 colpisce gli editori. Sostiene che l'Antitrust segnala che c'è necessità di formazione degli insegnanti per l'uso dei libri scolastici via Internet, mentre il Governo

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sembra ignorare anche questi richiami istituzionali.

Valentina APREA, presidente e relatore, avverte che l'emendamento 5.3 è stato sottoscritto anche dalla collega De Pasquale. Ribadisce il parere contrario sull'emendamento 5.3 in esame.

Il Ministro Mariastella GELMINI esprime parere conforme al relatore.

Paolo GRIMOLDI (LNP) prende atto delle considerazioni espresse dal Governo, pur auspicando un ulteriore chiarimento sul punto.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) auspica che ci sia disponibilità da parte del Governo a rivedere l'articolo 5.

Il Ministro Mariastella GELMINI ritiene che l'articolo 5 sia stato già illustrato ampiamente.

Elena CENTEMERO (PdL) ritira il proprio emendamento 5.1.

La Commissione respinge quindi l'emendamento 5.3. Approva l'emendamento 5.21 del relatore.

Ricardo Franco LEVI (PD) illustra il proprio emendamento 5.11, ricordando che esso intende chiarire la portata dell'articolo 5, in quanto non è chiaro se si applica solo alle nuove adozioni o se si intende prescrivere alle scuole di adottare subito testi aventi le caratteristiche previste dall'articolo 5. Il suo emendamento è volto invece a precisare che l'articolo 5 riguarderà solo le nuove adozioni.

Il Ministro Mariastella GELMINI chiarisce che non vi è nessun intento persecutorio nei confronti degli editori, ricordando che già in passato vi erano stati vari interventi nel senso di alleviare i conti delle famiglie per le spese sui libri. Ricorda quindi che le norme sullo scaricamento dei libri da Internet vanno in questa ultima direzione. Sottolinea inoltre che l'articolo 5 riguarda solo le nuove adozioni.

La Commissione respinge quindi l'emendamento Levi 5.11. Approva l'emendamento 5.20 del relatore.

Rosa DE PASQUALE (PD) illustra il proprio emendamento 5.10, ricordando che esso tende a chiarire in che termini vanno applicate le norme di cui all'articolo 5.

La Commissione respinge l'emendamento De Pasquale 5.10.

Elena CENTEMERO (PdL) ritira il proprio emendamento 5.2.

Paola GOISIS (LNP) ritira il proprio emendamento 5.4.

La Commissione approva l'emendamento del relatore 5.21.

Alessandra SIRAGUSA (PD) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 5.18, ricordando l'importanza di stabilire tetti di spesa per l'adozione dei libri di testo.

Valentina APREA, presidente e relatore, sottolinea che i tetti di spesa esistono già.

La Commissione respinge l'emendamento Siragusa 5.18.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) illustra gli emendamenti Ciocchetti 5.6, 5.5, 5.12, 5.13 e 5.14, di cui è cofirmataria, ricordando l'importanza di valorizzare in particolare le funzioni del Consiglio d'istituto.

La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Ciocchetti 5.6, 5.5, 5.12, 5.13 e 5.14

Valentina APREA, presidente e relatore, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Latteri 5.16, si intende vi abbia rinunciato.

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Il Ministro Mariastella GELMINI, intervenendo sull'articolo aggiuntivo 5.06 del relatore, ricorda che con tale articolo aggiuntivo si sana una situazione che discrimina gli studenti che avevano frequentato l'ultimo corso (il nono ciclo) della SISS al fine di farli rientrare in graduatoria.

Paolo GRIMOLDI (LNP) preannuncia il voto favorevole sull'articolo aggiuntivo 5.06 del relatore.

Giovanni Battista BACHELET (PD) chiede di sapere se l'emendamento riguarda anche i frequentanti la SISS che hanno sospeso la frequenza.

Antonino RUSSO (PD) ricorda che la questione in esame era già stata sollevata in precedenza dall'opposizione con appositi ordini del giorno presentati nei due rami del Parlamento in riferimento a recenti provvedimenti. Il contenuto di quegli impegni al Governo però non è stato recepito dall'emendamento in esame. Sottolinea quindi che andrebbe evitato di posizionare in coda nelle graduatorie gli studenti della SISS, come invece prevede il comma 4.

Valentina APREA, presidente e relatore, riterrebbe opportuno approvare l'emendamento così com'è e poi eventualmente valutare la possibilità di migliorarlo nel corso dell'esame in Assemblea.

Antonino RUSSO (PD) ricorda che già esiste una sentenza della Corte costituzionale, la n. 168 del 2004, nonché alcune sentenze del TAR Lazio sulla questione, che hanno specificato che l'inserimento non può essere fatto in coda alla graduatoria.

Il Ministro Mariastella GELMINI chiarisce che con questo emendamento si pone argine a una situazione di illegittimità che era stata creata dal precedente Governo, che ha creato una situazione di precariato diffuso. Non si può quindi ascrivere a questo Governo alcun ruolo nella vicenda se non quello di aver voluto risolvere la situazione creata dal Governo Prodi. Si riserva in ogni caso di verificare con gli uffici del proprio dicastero se esistono ulteriori margini di miglioramento della norma.

Antonino RUSSO (PD) ricorda che già il provvedimento stralcio del cosiddetto disegno di legge Bersani provvedeva a sanare questa situazione. Se poi ci si vuole limitare solo a fare comizi, non si tira certo indietro, preferendo peraltro risolvere la situazione piuttosto che aggravarla con il rischio di ulteriori ricorsi

Valentina APREA, presidente e relatore, apprezza il fatto che emerge l'apprezzamento della minoranza sulla norma in esame. Sottolinea inoltre che le graduatorie sono state già chiuse e quindi occorre stare attenti a non toccare diritti già acquisiti. Evidenzia peraltro che è importante approvare l'articolo aggiuntivo in questione, che potrà poi essere affinato nella fase della discussione in Aula del provvedimento.

Manuela GHIZZONI (PD) ricorda che le graduatorie ad esaurimento furono create per attenuare comunque il problema del precariato. Ricorda inoltre che la frequenza delle SISS è funzionale solo all'abilitazione dell'insegnamento.

Il Ministro Mariastella GELMINI sottolinea che il cosiddetto inserimento a pettine e non a coda creerebbe ulteriori problemi dal punto di vista giuridico.

Alessandra SIRAGUSA (PD) segnala che il comma 4 dell'articolo aggiuntivo 5.06 del relatore non appare conforme al principio di eguaglianza sancito dalla Costituzione.

Valentina APREA, presidente e relatore, sottolinea che vi sono numerosi casi in cui il principio di eguaglianza è ampiamente violato: è stata svolta infatti un'indagine

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presso il Ministero relativa ai docenti che fanno uso della legge n. 104 per scalare le graduatorie. Anche questo sarebbe un elemento da valutare nell'ambito dell'articolo aggiuntivo 5.06 del relatore.
Avverte che in caso di approvazione dell'articolo aggiuntivo in esame, risulterebbero preclusi gli emendamenti 6.1, 6.2, nonché gli articoli aggiuntivi 6.01 e 6.02 vertenti su analoga materia.

Antonino RUSSO (PD) si riserva di ripresentare il suo emendamento 6.1 nel corso dell'esame in Assemblea. Chiede quindi che si proceda alla votazione per parti separate dell'articolo aggiuntivo in esame, distinguendo i primi tre commi dal quarto. Preannuncia quindi il voto favorevole sulla prima votazione e contrario sulla seconda.

Pierfelice ZAZZERA (IdV), concorda con la proposta di procedere al voto per parti separate, preannunciando il voto favorevole sui primi tre commi dell'articolo aggiuntivo 5.06 del relatore, e contrario sul quarto.

Valentina APREA, presidente e relatore, avverte che si procederà con la votazione dell'articolo aggiuntivo in esame per parti separate secondo quanto richiesto dai colleghi Russo e Zazzera.

La Commissione approva, con votazioni per parti separate, l'articolo aggiuntivo 5.06 del relatore, risultando quindi preclusi gli emendamenti Antonino Russo 6.1 e 6.2 e gli articoli aggiuntivi Ciocchetti 6.01 e Zazzera 6.02. Approva quindi l'emendamento 6.4 del relatore.

Alessandra SIRAGUSA (PD) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 6.3, ricordando che occorre sanare situazioni di precarietà che riguardano gli insegnanti in generale.

La Commissione respinge l'emendamento Siragusa 6.3. Approva quindi l'emendamento 6.4 del relatore.

Si passa all'articolo 7 e alle proposte modificative ad esso riferite.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 7.2, 7.3 e 7.1 del relatore.

Si passa all'articolo 8 e all'emendamento ad esso riferito.

Maria Letizia DE TORRE (PD), sottoscrive l'emendamento Nicco 8.1, che riformula nel senso indicato dal relatore (vedi allegato).

La Commissione approva l'emendamento Nicco 8.1 così come riformulato.

Si passa quindi agli emendamenti precedentemente accantonati.

Valentina APREA, presidente e relatore, illustra una nuova formulazione del suo emendamento 3.28, volta a recepire il contenuto dell'emendamento Nicolais 3.12 che invita il relatore a ritirare.

Luigi NICOLAIS (PD), accogliendo l'invito del relatore ritira il proprio emendamento 3.12, preannunciando il voto favorevole sull'emendamento 3.28 come riformulato (vedi allegato).

La Commissione approva quindi l'emendamento 3.28 (nuova formulazione).

Valentina APREA, presidente e relatore, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Pes 3.16, De Pasquale 3.15 e 3.18, ai fini di una valutazione più compiuta degli aspetti in essi previsti nel corso dell'esame in Assemblea.

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Caterina PES (PD) ritira il suo emendamento 3.16.

Rosa DE PASQUALE (PD) ritira i propri emendamenti 3.15 e 3.18.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che il nuovo testo del provvedimento come modificato nel corso dell'esame in sede referente, verrà trasmesso alle Commissioni parlamentari, al fine dell'espressione del parere di competenza.

La seduta termina alle 18.05.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
C. 1441-
bis Governo.
(Parere alle Commissioni I e V).