CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 settembre 2008
59.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 23 settembre 2008. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 13.

Ratifica del Protocollo Aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949, relativo all'adozione di un emblema aggiuntivo.
C. 1628 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, illustrando il provvedimento in esame, osserva che il Terzo Protocollo Aggiuntivo, alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 prevede il riconoscimento di un nuovo simbolo per il Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Crescente, neutro e privo di connotazioni culturali, religiose o nazionali, che si aggiunge ai due già previsti dalle Convenzioni di Ginevra (la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa). Il nuovo simbolo è costituito da un quadrato dai contorni rossi su sfondo bianco, noto come cristallo rosso.
Le Parti contraenti potranno decidere di collocare i rispettivi simboli culturali, religiosi o nazionali all'interno del nuovo simbolo (eventualmente anche in combinazione tra di loro), nonché di utilizzare temporaneamente il nuovo simbolo, in casi eccezionali e per facilitare il proprio lavoro.
Allo stesso modo, il Comitato internazionale della Croce Rossa e la Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa potranno decidere di utilizzare il nuovo simbolo, sempre in casi eccezionali e al fine di facilitare il proprio lavoro.
Il Protocollo ha un grande valore politico e simbolico, in quanto i simboli sino ad oggi in uso, la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa, sono stati recepiti, in alcuni contesti, come non neutrali, e

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hanno costituito un impedimento all'adesione da parte delle Società Nazionali Israeliana ed Eritrea al Movimento Internazionale delle Croci Rosse e delle Mezzelune Rosse. L'introduzione, quindi, del nuovo emblema addizionale permette di superare i citati problemi e fornisce la garanzia dell'incolumità del personale umanitario impiegato in zone di operazioni militari, soprattutto in contesti di conflitti con forti connotazioni religiose.
In conclusione, considerate le finalità del provvedimento in esame, propone di esprimere parere favorevole sul disegno di legge in oggetto.

Il sottosegretario Guido CROSETTO concorda con la proposta di parere del relatore.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
Nuovo testo C. 1441-bis Governo
.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, avvertendo che le Commissioni riunite I e V concluderanno l'esame, in sede referente, del disegno di legge in oggetto nel primo pomeriggio e trasmetteranno quindi il nuovo testo alle Commissioni competenti per il parere entro le ore 17, sospende la seduta.

La seduta sospesa alle 13.10, riprende alle 17.15.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, fa presente preliminarmente che il sottosegretario Crosetto, a causa di impegni istituzionali precedentemente assunti, non potrà prendere parte al prosieguo della seduta.
Illustrando quindi il provvedimento in esame, ricorda che il presente disegno di legge rappresenta la parte di provvedimento di iniziativa governativa (n. 1441) che è residuata dallo stralcio di alcuni articoli - deliberato dall'Assemblea lo scorso 5 agosto - recanti disposizioni in materia di sviluppo, internazionalizzazione delle imprese ed energia nonché in materia previdenziale e di lavoro pubblico e privato, che sono confluite, rispettivamente, in due distinti provvedimenti (nn. 1441-ter e 1441-quater).
Ciò premesso, per quanto riguarda il disegno di legge n. 1441-bis, evidenzia che le disposizioni di competenza della IV Commissione contenute nel testo originario riguardano i quattro commi che compongono l'articolo 20 in materia di infrastrutture militari.
In particolare, il comma 1 modifica il comma 13-ter dell'articolo 27 del decreto-legge n. 269 del 2003, nei seguenti termini:
fissa al 31 dicembre 2008, anziché al 31 ottobre 2008 il termine entro il quale il Ministero della difesa è tenuto ad individuare gli immobili non più utilizzati dall'Amministrazione della difesa per finalità istituzionali da consegnare all'Agenzia del demanio allo scopo di favorirne la riallocazione in aree maggiormente funzionali;
subordina la consegna all'Agenzia del demanio degli immobili dismessi all'avvenuto completamento delle procedure di riallocazione del patrimonio infrastrutturale in uso, sopprimendo conseguentemente il termine del 31 dicembre 2008 per la conclusione delle citate operazioni di consegna;
sopprime il riferimento al valore complessivo di 2.000 milioni di euro da conseguire nell'anno 2008 in conseguenza delle dismissioni;
prevede che le citate procedure di riallocazione possano avvenire anche attraverso il ricorso ad accordi o a procedure negoziate con società a partecipazione pubblica e con soggetti privati;

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dispone l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero della difesa, di un fondo in conto capitale e di un fondo di parte corrente destinati al finanziamento della richiamata riallocazione, nonché delle esigenze di funzionamento, ammodernamento e manutenzione dei mezzi delle Forze armate, inclusa l'Arma dei Carabinieri, le cui dotazioni sono determinate dalla legge finanziaria. Al fondo in conto capitale concorrono anche i proventi derivanti dalle dismissione degli immobili del Ministero della difesa; al fondo di parte corrente affluiscono anche i proventi derivanti dalle alienazioni dei materiali fuori uso della Difesa.

Il comma 2, invece, novella, il comma 15-ter dell'articolo 3 del decreto-legge n. 351 del 2001, che prevede la possibilità per il Ministero della difesa di individuare beni immobili di proprietà dello Stato mantenuti in uso al medesimo Dicastero per finalità istituzionali, suscettibili di permuta con gli enti territoriali. In particolare, la novella dispone che le permute possano avvenire anche con società a partecipazione pubblica e con soggetti privati e che le relative procedure siano effettuate dall'Agenzia del demanio, d'intesa con il Ministero della difesa, anziché dal Ministero della difesa d'intesa con l'Agenzia del demanio.
Il comma 3, attribuisce, inoltre, al Ministero della difesa il compito di individuare, con apposito decreto, ulteriori immobili da alienare, non ricompresi negli elenchi di cui al citato comma 13-ter dell'articolo 27 del decreto-legge n. 269 del 2003, disciplinandone le procedure di alienazione e di attribuzione dei relativi proventi allo stato di previsione del Ministero della difesa.
Il comma 4, infine, stabilisce che i proventi derivanti dalle alienazioni disposte dall'articolo 49, comma 2, della legge n. 388 del 2000, sono integralmente riassegnati al citato fondo di parte corrente istituito nello stato di previsione del Ministero della difesa.
Considerato che le disposizioni contenute nell'articolo 20 in esame sono state riprodotte nell'articolo 14-bis del vigente decreto-legge n. 112 del 2008, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, nel corso dell'esame, in sede referente, del disegno di legge in oggetto, le Commissioni riunite I e V, nella seduta odierna, hanno provveduto a sopprimerle, approvando l'emendamento 1.3 del relatore.
Pertanto, considerato che a seguito della citata soppressione, il nuovo testo del provvedimento non contiene disposizioni di competenza della IV Commissione, propone di esprimere nulla osta.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) esprime una valutazione negativa sul provvedimento in oggetto, in quanto ritiene che esso non affronti problemi cruciali per il Comparto Difesa e Sicurezza, quali la reintegrazione dei reclutamenti, recentemente tagliati, e la modifica delle disposizioni concernenti le riduzioni stipendiali connesse ai primi dieci giorni di malattia, in ordine alle quali lo stesso Ministro Brunetta, che ne fu l'artefice, ne invoca ora la modifica, con una sorta di «ravvedimento operoso», in considerazione delle gravi penalizzazioni che la loro applicazione sta comportando per il personale del citato comparto rispetto agli altri pubblici dipendenti.
Preannuncia quindi, anche a nome del suo gruppo, il voto contrario sulla proposta di nulla osta formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di nulla osta del relatore (vedi allegato).

La seduta termina alle 17.25.