CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 settembre 2008
51.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 10

SEDE REFERENTE

Mercoledì 10 settembre 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la Giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 10.

Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali.
C. 406 Contento, C. 1415 Governo e C. 1510 Tenaglia.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 luglio 2008.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, ricorda che il 24 luglio scorso la Commissione ha avviato l'esame dei progetti di legge in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali.
Nell'ambito dell'istruttoria legislativa, al fine di meglio approfondire le tematiche oggetto di tali provvedimenti, si è stabilito di procedere alle audizioni informali di rappresentanti di associazioni di operatori della giustizia, quali magistrati ed avvocati, di giornalisti ed editori nonché del Garante per la protezione dei dati personali. Il ciclo di audizioni, avviato il 30 luglio scorso con l'audizione dei rappresentanti della Federazione nazionale della stampa italiana e del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti, proseguirà la prossima

Pag. 11

settimana sentendo i rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati, del Consiglio nazionale forense, dell'Unione delle Camere penali italiane, dell'Organismo unitario dell'Avvocatura, dell'Associazione italiana giovani avvocati e della Federazione italiana editori giornali. Nella settimana successiva sarà sentito il Garante per la protezione dei dati personali.

Matteo BRIGANDÌ (LNP), nell'esprimere la posizione del suo gruppo sul tema delle intercettazioni, richiama l'attenzione della Commissione sulla centralità del problema dei costi delle medesime. Ritiene opportuno che si seguano le indicazioni fornite dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano nel corso dell'audizione informale che si è svolta presso la Commissione il 18 giugno scorso. Egli ha infatti evidenziato, in modo estremamente chiaro ed efficace, come una gestione razionale del procedimento relativo alle intercettazioni possa consentire la realizzazione di enormi risparmi di spesa. Si tratta di un problema tecnico-organizzativo del quale anche il Governo deve farsi carico.
Altro problema che occorre approfondire con estrema attenzione e risolvere, indipendentemente dalla definizione dei reati per i quali si possono disporre le intercettazioni, riguarda la possibilità che si proceda per reati diversi da quelli per i quali le intercettazioni sono state disposte. Evidenzia quindi la necessità di apportare adeguati correttivi, poiché ciò avviene in contrasto con il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale sulla base della notitia criminis.
Infine, sottolinea l'importanza che anche in caso di intercettazioni si realizzi una effettiva parità tra le parti processuali.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Introduzione nell'ordinamento del delitto di molestie insistenti.
C. 1440 Governo, C. 35 Brugger, C. 407 Contento, C. 667 Lussana, C. 787 Codurelli, C. 856 Pisicchio, C. 966 Mura, C. 1171 Santelli, C. 204 Cirielli, C. 1231 Pollastrini, C. 1233 Samperi, C. 1261 Bertolini e C. 1252 Mussolini.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 31 luglio 2008.

Giulia BONGIORNO, presidente e relatore, ricorda che nella seduta del 31 luglio scorso la Commissione ha adottato come testo base il disegno di legge del Governo n. 1440 e che il termine per la presentazione di emendamenti è stato fissato alle ore 18 di lunedì 15 settembre. Per quanto tale termine non sia ancora scaduto, precisa di avere convocato la Commissione sulla materia delle molestie insistenti nella settimana di apertura dei lavori dopo la pausa estiva ritenendo che ciò possa essere utile proprio in vista della presentazione degli emendamenti, qualora vi fossero delle ulteriori questioni rispetto a quelle già affrontate nel corso dell'esame preliminare.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 10 settembre 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 10.20.

Pag. 12

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2007.
C. 1416 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2008.
C. 1417 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze
(limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 5: Stato di previsione del Ministero della giustizia.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
(limitatamente alle parti di competenza).

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli).

La Commissione prosegue l'esame congiunto, rinviato nella seduta del 22 luglio 2008.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che la Commissione ha esaminato i provvedimenti all'ordine del giorno nelle sedute del 17 e 22 luglio e avverte che non sono pervenuti emendamenti riferiti al disegno di legge n. 1417, il cui termine è scaduto alle ore 10 di martedì 22 luglio. Avverte altresì che il relatore ha proposto di riferire favorevolmente alla V Commissione sul disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2007, nonché sul disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2008, con riferimento alle parti di competenza della II Commissione.

Manlio CONTENTO (PdL) nel preannunciare il proprio voto favorevole, ritiene comunque opportuno evidenziare la tendenza alla progressiva riduzione dell'incidenza percentuale delle risorse per la giustizia sul bilancio dello Stato, sottolineando l'importanza della fissazione di criteri razionali per gestire i tagli di spesa in relazione alle esigenze della giustizia.
Ricorda quindi che, da un lato, da vari anni si interviene per rifinanziare il capitolo relativo alla cosiddetta Legge Pinto, mentre, dall'altro, gli stipendi dei magistrati rappresentano - legittimamente - una consistente voce di aggiornamento. Si domanda quindi se gli stipendi della magistratura non debbano in qualche misura essere collegati proprio allo smaltimento di quel carico giudiziario che dà origine alle pronunce di equa riparazione per violazione del termine di ragionevole durata del processo, emesse in base alla predetta «Legge Pinto».
Sottolinea quindi il dato riferito alla spesa dell'istituto del gratuito patrocinio, che sfiora ormai il mezzo miliardo di euro e che impone al Governo una seria riflessione, anche alla luce della necessaria razionalizzazione della spesa imposta dal recente provvedimento di stabilizzazione dei conti pubblici. Tra le azioni da porre in atto, suggerisce di verificare se la normativa vigente si presti ad un uso improprio, come sembrerebbero dimostrare i numerosi casi di ammissione al gratuito patrocinio riferiti a vicende giudiziarie collegate al fenomeno dell'immigrazione. Mette inoltre in evidenza l'esigenza di una possibile riflessione sull'ampiezza di applicazione dell'istituto ovvero, in alternativa, di una riforma vera e propria che, salvaguardandone le finalità, coinvolga il mondo dell'avvocatura e, in particolare, i giovani professionisti anche su base volontaria e nella direzione di un contenimento della spesa.
Conclusivamente sottolinea come si percepisca, più in generale, l'esigenza di una profonda rivisitazione del bilancio della giustizia, come d'altra parte più volte evidenziato dal Popolo della Libertà.

Pag. 13

Antonino LO PRESTI (PdL) concorda con le osservazioni dell'onorevole Contento sul gratuito patrocinio. Pur non essendo in discussione l'importanza dell'istituto, anch'egli ritiene che lo stesso non possa assolutamente gravare sul bilancio della giustizia nella misura, spropositata, di cinquecento milioni di euro. Sottolinea quindi la necessità di apportare modifiche normative che, da un lato, rendano meno rigida l'inderogabilità dei minimi tariffari e, dall'altro, prevedano l'istituzione di un ufficio pubblico che, come avviene in altri Paesi, gestisca e controlli l'attuazione dell'istituto in modo tale da eliminare o comunque ridurre le ipotesi di abuso cui l'istituto in questione si presta. Precisa, quindi, per evitare possibili fraintendimenti, che le modifiche proposte, volte a realizzare risparmi di spesa, devono essere riferite unicamente all'istituto del gratuito patrocinio e non al distinto istituto della difesa d'ufficio.

Donatella FERRANTI (PD) considera molto significativi gli interventi dei colleghi di maggioranza e concorda sull'esigenza, ormai improcrastinabile, di identificare - anche e soprattutto per l'amministrazione della giustizia - dei criteri che consentano di rendere razionale la spesa e produttivi gli investimenti.
Quanto alle osservazioni dell'onorevole Contento sulla «Legge Pinto» e sull'ipotesi che i costi dei ritardi della giustizia possano essere in qualche misura compensati da tagli agli stipendi del personale dell'amministrazione della giustizia, invita ad evitare generalizzazioni e ricorda che la predetta «Legge Pinto» già prevede dei meccanismi di rivalsa che, in caso di colpa grave, incidono sugli stipendi dei magistrati.
Sottolinea piuttosto come i tagli di spesa alla giustizia rendano ancor più difficoltoso quel processo di riqualificazione che il personale dell'amministrazione della giustizia attende da molti anni, evidenziando come questo sia un problema oggettivo di amministrazione, che va risolto a prescindere dalle appartenenze politiche. Chiede quindi quali siano gli intendimenti del Governo in proposito.
Ritiene inoltre che la Commissione, dopo l'audizione del Presidente del tribunale di Torino e del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bolzano, debba proseguire il ciclo di audizioni sull'efficienza della giustizia, invitando a riferire alla Commissione anche i capi dei vari dipartimenti del Ministero della giustizia. Ricorda che lo scopo delle audizioni dovrebbe essere quello di comprendere quali siano i margini per realizzare risparmi di spesa, che siano il frutto di una razionalizzazione anziché della penalizzazione di questo o di quel settore della giustizia. In tale contesto stigmatizza, ad esempio, la mancanza di adeguati stanziamenti per la realizzazione del processo telematico: scelta questa che appare irrazionale, poiché penalizza la giustizia nel suo complesso, senza apportare alcun vantaggio.

Federico PALOMBA (IdV) preliminarmente dichiara di condividere il senso dell'intervento del deputato Contento, al quale riconosce una elevata professionalità tecnica di stampo giuridico ed economico, oltre che una profonda onestà intellettuale, come ha più volte dimostrato quando si è trattato di esaminare provvedimenti della maggioranza che presentavano questioni di natura tecnica. Riguardo allo stanziamento di risorse adeguate a favore della giustizia, sottolinea l'esigenza che il Governo con estrema chiarezza di idee e di programmi sia consapevole anche delle modalità con le quali i fondi debbano essere impegnati. Tale chiarezza di idee il Governo certamente non la ha finora dimostrata in materia di giustizia. In realtà l'unica politica in tale materia che il Governo sembra perseguire è quella volta a ridurre il potere della magistratura specialmente quando nelle vicende giudiziarie sono coinvolti politici.
Per quanto attiene alla politica penitenziaria, tiene a sottolineare che anche il ministro Alfano si è pentito di aver votato nella scorsa legislatura a favore del provvedimento sull'indulto, i cui effetti negativi

Pag. 14

si stanno già scontando da tempo. Osserva a tale proposito che tale provvedimento non ha in nessun modo risolto o aiutato a risolvere i problemi legati al sovraffollamento delle carceri, considerato che la popolazione penitenziaria continua a crescere a ritmi insostenibili raggiungendo presto il livello che ha portato ad approvare la legge sull'indulto. Invita il Governo a chiarire al Parlamento quale tipo di politica penitenziaria intende perseguire, non ritenendo sufficiente le notizie di stampa pubblicate negli ultimi giorni relative a possibili soluzioni da adottare, come ad esempio quella del braccialetto elettronico. Riguardo tale ipotesi evidenzia come questa sia incompatibile con il principio costituzionale della certezza della pena. Occorrerebbero invece proposte serie dirette a risolvere il sovraffollamento delle carceri e a ridurre la lentezza dei processi.
Prima di concludere, invita il Presidente della Commissione a chiedere lo stralcio delle disposizioni in materia di giustizia contenute nel disegno di legge n. 1441-bis, assegnato in via primaria alle Commissioni riunite I e V, che modificano sostanzialmente la disciplina del processo civile. Si tratta di disposizioni estremamente delicate che debbono essere assegnate alla competenza della Commissione giustizia.
Dichiara infine il proprio voto contrario alle proposte di relazione favorevole presentate dall'onorevole Paniz.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo e, in replica all'onorevole Palomba, ricorda che il provvedimento di indulto, per quanto formalmente di natura parlamentare, è stato fortemente sostenuto dal precedente Governo di centrosinistra.
Ritiene che gli istituti del gratuito patrocinio e della difesa d'ufficio debbano essere rivisitati anche per ragioni di giustizia ed equità sociale. Considera altresì necessario prevedere il divieto, per i magistrati entrati in politica, di rientrare successivamente ad esercitare funzioni giudiziarie.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO in primo luogo sottolinea che per affrontare in maniera adeguata i problemi della giustizia occorre abbandonare la propaganda politica. A tale proposito rileva, ad esempio, che il Governo non sta predisponendo la riforma del Consiglio superiore della magistratura o la revisione del principio costituzionale sull'obbligatorietà dell'azione penale, e ricorda l'importanza delle misure contenute nel «Decreto-sicurezza», anche sotto il profilo dell'efficienza della giustizia.
Ricorda altresì la necessità di norme per la semplificazione e razionalizzazione del processo civile, nonché per l'efficace recupero delle spese giudiziarie. Quanto al «braccialetto elettronico», sottolinea come lo stesso costituisce proprio uno strumento per garantire la certezza della pena, che potrà essere scontata anche al di fuori del sistema carcerario. Sul tema dell'edilizia penitenziaria, sottolinea come purtroppo i tempi di realizzazione delle carceri non siano brevi. Concorda sul fatto che l'istituto del gratuito patrocinio debba essere rivisitato. Rileva quindi che la riqualificazione del personale della giustizia pone questioni estremamente delicate, che devono essere assolutamente risolte: il Governo sta provvedendo in tal senso, anche tenendo conto delle piante organiche, della distribuzione molto disomogenea del personale tra uffici giudiziari sul territorio, dell'imminente stabilizzazione di 1.400 lavoratori con contratto a tempo determinato. In tale contesto, occorre intervenire con particolare urgenza anche sulle «sedi disagiate».
Conclude con l'auspicio che, in considerazione della difficile situazione nella quale versa la giustizia e della rilevanza dei provvedimenti che occorre adottare, maggioranza e opposizione possano lavorare in un clima di serena e leale collaborazione.

Giulia BONGIORNO, presidente, precisa di condividere le osservazioni dell'onorevole Palomba sul disegno di legge n. 1441-bis, che contiene numerose disposizioni sul processo civile. Ricorda tuttavia che la

Pag. 15

questione relativa ad un'eventuale proposta di stralcio deve essere sollevata presso le Commissioni di merito e ribadisce che solo le predette Commissioni potranno eventualmente deliberare di richiedere all'Assemblea lo stralcio delle disposizioni in questione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, le proposte di relazione favorevole del relatore con riferimento al disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2007 e al disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2008, relativamente alla Tabella n. 2, limitatamente alle parti di competenza, alla Tabella n. 5 e alla Tabella n. 10, limitatamente alle parti di competenza. Delibera, infine, di nominare il deputo Maurizio Paniz quale relatore presso la V Commissione.

La seduta termina alle 11.05.