CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 settembre 2008
51.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 10 settembre 2008. - Presidenza del presidente della I Commissione Donato BRUNO. - Intervengono il sottosegretario di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 14.40.

Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
C. 1441-bis Governo.

(Seguito dell'esame).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 agosto 2008.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che nella seduta del 5 agosto 2008 l'Assemblea ha deliberato lo stralcio, dal disegno di legge n. 1441, degli articoli 3, da 5 a 13, da 15 a 18, 22, 31 e 70, i quali sono confluiti nel disegno di legge n. 1441-ter, «Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia», assegnato alla X Commissione, in sede referente, nonché lo stralcio degli articoli 23, 24, 32, da 37 a 39 e da 65 a 67, confluiti a loro volta nel disegno di legge n. 1441-quater, «Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro», assegnato alla XI Commissione, in sede referente. La restante parte del testo, confluita nel disegno di legge n. 1441-bis, ha mantenuto il titolo «Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria» e resta assegnata alle Commissioni riunite I e V, in sede referente, con il parere delle Commissioni II (ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), III, IV, VI (ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Ricorda quindi che la Conferenza dei presidenti di gruppo, nella riunione del 4 agosto 2008, ha convenuto, all'unanimità,

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di fissare a mercoledì 1o ottobre il termine per la conclusione della discussione del provvedimento da parte dell'Assemblea.
Ricorda altresì che nella riunione congiunta degli uffici di presidenza delle Commissioni riunite, integrati dai rappresentanti dei gruppi, del 4 agosto 2008, era stato convenuto il seguente calendario dei lavori per l'esame del disegno di legge 1441-bis: mercoledì 10 settembre, discussione sulle linee generali; lunedì 15 settembre, ore 12, termine per la presentazione degli emendamenti; martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 settembre, esame degli emendamenti; martedì 23 e mercoledì 24 settembre, pareri delle altre commissioni: giovedì 25 settembre, esame pareri e conferimento del mandato ai relatori. Avverte che, da parte del gruppo dei Democratici di sinistra, è tuttavia pervenuta alla presidenza la richiesta di posticipare il termine di presentazione degli emendamenti. Pertanto, d'intesa col presidente della V Commissione, propone di prorogare il termine in questione alle ore 15 di martedì 16 settembre, per procedere quindi all'esame degli emendamenti presentanti nelle giornate di mercoledì 17 e giovedì 18 settembre.

Gaspare GIUDICE (PdL), rilevato che l'attuale testo del disegno di legge n. 1441-bis presenta alcune incongruenze rispetto al contenuto del provvedimento di manovra finanziaria approvato dalle Camere prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari (decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133), ritiene opportuno chiarire se i relatori o il Governo intendano o meno presentare propri emendamenti per superare tali incongruenze: in caso affermativo, infatti, l'attività emendativa dei gruppi dovrebbe esercitarsi sulle formulazioni nuove degli articoli.

Il sottosegretario Giuseppe VEGAS, premesso che le incongruenze del provvedimento in esame rispetto al decreto legge n. 112 del 2008 sono facilmente superabili, dichiara la piena disponibilità del Governo a collaborare coi relatori, ove occorresse, alla stesura dei necessari emendamenti.

Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene che la proposta di proroga del termine di presentazione degli emendamenti formulata dal presidente possa essere condivisa a condizione che i relatori rendano noti gli emendamenti in questione prima della scadenza del termine: il testo in esame contiene infatti incongruenze vistose ed occorre sapere se saranno il Governo o i relatori a farsi carico di eliminarle; diversamente, dovranno provvedervi i gruppi.

Donato BRUNO, presidente, ritiene che alla presentazione degli emendamenti necessari al coordinamento del testo in esame rispetto al decreto-legge n. 112 del 2008 possano senz'altro provvedere i relatori. Al riguardo, fa inoltre presente che è stata predisposta dagli uffici della Camera una nota tecnica che indica quali articoli dell'originario disegno di legge C. 1441 sono stati stralciati e quali recano disposizioni per le quali si pongono esigenze di coordinamento rispetto al decreto-legge n. 112.

Federico PALOMBA (IdV) intende porre una diversa questione, da lui già sollevata nella odierna seduta della II Commissione. Il disegno di legge in esame, peraltro già ridimensionato per effetto dei due stralci disposti dall'Assemblea, contiene numerose disposizioni concernenti la materia della giustizia, alcune delle quali di tenore assai tecnico, in quanto modificative del codice di procedura civile: si tratta, nel complesso, degli articoli da 52 a 64. Il suo gruppo riterrebbe pertanto opportuno che anche tali articoli fossero stralciati per essere quindi sottoposti all'esame della II Commissione: ciò anche in considerazione del fatto che essi recano interventi di dettaglio i quali andrebbero valutati in un quadro d'insieme più vasto e nell'ambito della complessiva riforma della giustizia cui sta lavorando il Governo; al riguardo fa presente che il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare

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nella prossima riunione un decreto-legge in materia di funzionalità del sistema giudiziario e che tale materia è toccata appunto anche in alcuni degli articoli del provvedimento in titolo.

Calogero MANNINO (UdC) si associa al deputato Palomba, condividendo le ragioni della richiesta di stralcio.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che i due stralci già intervenuti in relazione al disegno di legge C. 1441 sono stati preceduti da una formale richiesta da parte dei presidenti delle due Commissioni competenti per l'esame delle parti di cui si chiedeva lo stralcio, previa una decisione in tal senso dei rispettivi uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi. Su questa base, le Commissioni riunite I e V, dopo aver sentito il parere dei relatori e del Governo, hanno deliberato a favore dello stralcio, che è stato quindi disposto dall'Assemblea, come già ricordato. Ciò considerato, riterrebbe che, per ragioni di opportunità, ai fini del pieno coinvolgimento della Commissione di merito, si possa seguire la stessa procedura anche per un eventuale stralcio ulteriore. Fa comunque presente che, qualora non si procedesse allo stralcio delle disposizioni in materia di giustizia, i deputati della II Commissione potranno comunque offrire il loro contributo al dibattito partecipando ai lavori delle Commissioni riunite.

Massimo VANNUCCI (PD) rileva preliminarmente la difficoltà di esprimere considerazioni di carattere generale su un provvedimento rispetto al quale continuano a pervenire richieste di stralcio. Segnala comunque l'articolo 30, di cui apprezza il contenuto in quanto tra l'altro permette di definire e di valorizzare il ruolo del segretario comunale. Esprime tuttavia le proprie perplessità in ordine all'inserimento tra i criteri di delega della previsione di sedi di segreteria comunale unificata per comuni limitrofi la cui popolazione complessiva sia pari almeno a quindicimila abitanti. Tale previsione risulta infatti di difficile praticabilità in ragione delle difficoltà per il medesimo segretario comunale di seguire l'attività di un numero di comuni che potrebbe risultare, in ragione della distribuzione della popolazione sul territorio, anche molto elevato. Richiama in proposito la situazione della sua regione, le Marche, dove per raggiungere una popolazione complessiva di quindicimila abitanti potrebbe essere necessario accorpare anche trenta comuni. Rileva quindi che si potrebbe valutare, come ulteriore criterio, un limite riferito al numero dei comuni, oltre che al numero degli abitanti, disponendo ad esempio che un medesimo segretario comunale non possa seguire l'attività di più di tre comuni.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che il termine per la presentazione di emendamenti si intende prorogato alle ore 15 di martedì 16 settembre. Avverte altresì che nella mattina della medesima giornata proseguirà l'esame preliminare, mentre l'esame degli emendamenti avrà luogo nei giorni di mercoledì 17 e giovedì 18. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.