CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 luglio 2008
45.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 30 luglio 2008. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Giuseppe Maria Reina.

La seduta comincia alle 14.10.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, comunica che, come concordato nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, le interrogazioni a risposta immediata hanno ad oggetto questioni relative alla realizzazione e all'ammodernamento di infrastrutture di viabilità stradale.
Ricorda altresì che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-00268 Mariani: Ammodernamento della strada statale E45.

Raffaella MARIANI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, segnalando che, a seguito della risposta ricevuta ad un precedente atto di sindacato sul medesimo argomento, risulta ora opportuno acquisire risposte più puntuali sulla messa in sicurezza e sui lavori programmati per l'intera arteria stradale in questione, caratterizzata da forti flussi di traffico e da una elevata congestione, con particolare riferimento alla tratta relativa alla zona di Pieve Santo Stefano.

Il sottosegretario Giuseppe Maria REINA risponde all'interrogazione in titolo

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nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Raffaella MARIANI (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per la chiarezza della risposta, che fornisce in modo puntuale gli elementi conoscitivi richiesti con un quesito già posto - a suo avviso correttamente - con un precedente atto di sindacato ispettivo. Rispetto a tale questione, peraltro, intende precisare che la reiterazione del quesito sull'argomento in oggetto non aveva alcun intendimento polemico, ma poneva soltanto l'esigenza di comprendere quale fosse il quadro completo degli interventi programmati, anche per gli anni futuri, per l'ammodernamento della strada statale E45.

5-00269 Libè: Lavori su alcuni tratti viari nel comune di Parma.

Mauro LIBÈ (UdC) illustra l'interrogazione in titolo, segnalando che essa riguarda un problema di lungo periodo, relativo alla via Emilia, che si trova a sopportare un volume di traffico rilevante e che, soprattutto nell'area di Parma, richiede interventi infrastrutturali adeguati a risolvere i gravi disagi esistenti sulla rete viaria.

Il sottosegretario Giuseppe Maria REINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Mauro LIBÈ (UdC) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta fornita, che illustra chiaramente il quadro procedurale esistente. Al riguardo, si riserva di valutare come opererà sulla vicenda il Governo, al quale chiede sin d'ora un forte impegno per individuare, insieme alla regione competente, una soluzione al problema segnalato.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, dichiara conclusa la seduta dedicata allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 30 luglio 2008. - Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA indi del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Giuseppe Maria Reina.

La seduta comincia alle 14.25.

Principi fondamentali per il governo del territorio.
C. 329 Mariani e C. 438 Lupi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 23 luglio 2008.

Roberto MORASSUT (PD) intende svolgere alcune considerazioni di carattere generale sulle proposte di legge in esame, che giudica convergenti in molti punti qualificanti e che auspica possano essere approvate sollecitamente dal Parlamento. Ritiene, infatti, necessario che il Paese si doti di una nuova legge sul governo del territorio, non solo perché la legge n. 1150 del 1942 è ormai superata, ma soprattutto perché si avverte l'urgenza e la necessità di ricondurre ad un quadro di principi unitari la ormai ricca legislazione regionale in materia; si tratta, infatti, di una legislazione che, se priva di tale cornice di riferimento, rischia di produrre situazioni di eccessiva differenziazione e squilibri nelle diverse aree del Paese. Attesa, inoltre, la natura - che definisce «semi-costituzionale» - delle proposte di legge in esame, le cui finalità non possono essere considerate disgiuntamente dal dettato dell'articolo 117 della Costituzione, formula l'auspicio che l'istruttoria legislativa possa essere condotta nella consapevolezza della necessità di una vasta convergenza fra gruppi di maggioranza e di opposizione.
Quanto al contenuto delle proposte di legge in esame, rileva che la loro comparazione

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suggerisce l'opportunità di approfondire una serie di punti qualificanti. Il primo punto, all'interno di una più generale riflessione sulla definizione di corretti rapporti fra i diversi «livelli di pianificazione» (che passa, ad esempio, attraverso una chiara distinzione tra piano strutturale, piano operativo e regolamentazione urbanistica ed edilizia), riguarda la necessità di procedere finalmente - superando la vecchia impostazione della legge n. 1150 - ad una equiparazione della portata e della durata dei diritti edificatori fra aree private e aree destinate a servizi pubblici.
Il secondo punto essenziale attiene invece, a suo avviso, alla definizione e fissazione sul piano normativo di standard urbanistici minimi (in termini di dotazione necessaria di attrezzature e servizi pubblici). In questo caso, ritiene fondamentale che il dettato normativo non perda di vista la necessità di strumenti attuativi efficaci, capaci di garantire anche sul piano quantitativo l'indicazione e il rispetto di livelli minimi di dotazioni territoriali. Ritiene inoltre opportuno che, in sede di determinazione di tali standard urbanistici minimi, siano espressamente richiamati la raccolta differenziata dei rifiuti e l'uso (anche nella costruzione degli edifici) di tecnologie atte a favorirne e facilitarne la diffusione.
Il terzo punto che, a suo giudizio, necessita di uno sforzo ulteriore di approfondimento riguarda il tema dell'edilizia sociale (citato, peraltro, nella proposta di legge n. 329) e la necessità prioritaria, da un lato, di fissare chiari standard omogenei, su tutto il territorio nazionale, per la dotazione di alloggi di edilizia pubblica residenziale, e dall'altro di porre concretamente le regioni in condizione di definire l'effettivo fabbisogno di edilizia sociale e farsi carico della domanda sociale sottostante, anche con interventi operativi in contesti urbani integrati.
Sottolinea, infine, la necessità di indicare chiaramente sul piano normativo il metodo perequativo e compensativo come strumento essenziale degli interventi di programmazione territoriale. Sotto questo aspetto, tuttavia, giudica altrettanto importante predisporre sul piano normativo, non solo una cornice di principi, ma anche i necessari provvedimenti applicativi, indispensabili per scongiurare il rischio che il nuovo quadro legislativo resti astratto e privo di efficacia, esponendo le regioni e gli operatori del settore ad un grave stato di incertezza e ai continui interventi suppletivi della magistratura.

Franco STRADELLA (PdL), relatore, osserva che l'intervento appena svolto ha segnalato una serie di questioni di grande interesse. In tal senso, auspica che il dibattito di natura generale sul provvedimento possa proseguire anche dopo la prevista sospensione dei lavori parlamentari per la pausa estiva, in modo da poter procedere successivamente alla nomina di un Comitato ristretto, nel cui ambito si possa continuare l'istruttoria legislativa sui provvedimenti in titolo e si possano svolgere eventuali audizioni informali per l'acquisizione di utili elementi conoscitivi. Fa presente, peraltro, che il prospettato ciclo di audizioni informali sarà anche la sede opportuna per un confronto di merito con le regioni e con il sistema delle autonomie locali, con le quali occorre riflettere su un testo normativo che consenta - nel pieno rispetto delle prerogative costituzionali - di giungere ad una tendenziale omogeneizzazione delle regole di principio in modo uniforme sul territorio nazionale.
In conclusione, dichiara la propria disponibilità a condividere con tutti i gruppi un percorso che favorisca l'individuazione delle soluzioni finali più opportune, puntando agli obiettivi di semplificazione, di attuabilità effettiva delle norme e di compatibilità con il sistema regionale.

Guido DUSSIN (LNP) preannuncia che il suo gruppo ha predisposto una proposta di legge in materia di governo del territorio, che auspica possa essere rapidamente assegnata alla Commissione, ai fini del suo abbinamento con i progetti di legge in esame. In ogni caso, dichiara la disponibilità a ragionare su un testo che non incida sulle competenze regionali e che si

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limiti all'indicazione di principi generali, possibilmente evitando di dettare norme stringenti di natura urbanistica.

Franco STRADELLA (PdL), relatore, dichiara di apprezzare le riflessioni svolte dal deputato Guido Dussin, precisando, tuttavia, che la tutela dell'autonomia non può sfociare nell'anarchia. Per tali ragioni, a suo avviso, occorre fissare un quadro di principi certi sulla materia, senza peraltro imporre vincoli o rigide regole alle regioni e agli enti locali.

Guido DUSSIN (LNP) ribadisce che il suo gruppo non condividerebbe un'impostazione eccessivamente centralistica del provvedimento, come invece sembrerebbe emergere da una lettura sommaria della proposta di legge n. 438, di iniziativa del deputato Lupi.

Franco STRADELLA (PdL), relatore, ritiene che le questioni legate al merito dei provvedimenti in esame potranno più proficuamente essere affrontate nella sede del Comitato ristretto, che, in qualità di relatore, proporrà di nominare dopo la conclusione del dibattito di carattere generale in Commissione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Riqualificazione e recupero dei centri storici.
C. 169 Tommaso Foti, C. 582 Iannuzzi, C. 583 Iannuzzi e C. 1129 Bocci.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 16 luglio 2008.

Carmen MOTTA (PD) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, che ha posto in giusta evidenza un dato politico di fondo, rappresentato dalla evidente convergenza nel merito delle proposte di legge in esame. Quanto agli elementi di differenza, che - dichiarandosi d'accordo con il relatore - indica nella previsione dei centri commerciali naturali e nella diversa quantificazione, in termini dimensionali, della platea dei possibili beneficiari, ritiene che essi possano e debbano essere rapidamente superati, per giungere all'approvazione definitiva di una legge importante per la riqualificazione dei centri storici, la salvaguardia della qualità della vita delle comunità che vi abitano e la tutela del patrimonio storico e artistico che essi rappresentano.
Annuncia, per queste ragioni, che il suo gruppo è senz'altro favorevole alla nomina di un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria legislativa, al fine di giungere sollecitamente alla definizione di un testo unificato delle proposte di legge e verificare, successivamente, la sua possibile approvazione in sede legislativa. Segnala, tuttavia, un punto che, a suo giudizio, va approfondito adeguatamente, relativo alla compatibilità e alla coerenza del dettato normativo con le competenze costituzionali attribuite alle regioni, anche sotto il profilo dell'attribuzione delle risorse previste dalle proposte di legge in esame mediante un fondo rotativo. In tal senso, propone di procedere ad un'audizione di rappresentanti delle regioni, che consenta loro di chiarire se - sotto questo duplice aspetto - condividano la portata dell'intervento legislativo del Parlamento.

Tino IANNUZZI (PD) esprime apprezzamento per l'impostazione data dal relatore all'istruttoria delle proposte di legge in esame. Ricorda che tali proposte hanno rappresentato nelle due precedenti legislature un significativo terreno di confronto bipartisan e che, anche per questo, appare importante procedere con la massima celerità alla loro approvazione. Condivide, in tal senso, l'iter prospettato dal relatore con la proposta di istituzione di un Comitato ristretto, per l'elaborazione di un testo unificato e, se necessario, per procedere alle audizioni dei rappresentanti delle regioni. Condivide, altresì, l'opportunità di verificare il possibile ricorso alla sede legislativa per l'approvazione del provvedimento.

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Auspica, infine, che - anche grazie al fattivo impegno del relatore - nell'attuale legislatura sia possibile reperire risorse aggiuntive, rispetto a quelle ipotizzate in passato, anche in considerazione della qualità dell'intervento prospettato con le proposte di legge in esame, il quale supera il vecchio e inefficace modello di distribuzione «a pioggia» di fondi per gli interventi pubblici e favorisce, al contrario, il coinvolgimento innovativo dei privati negli investimenti in favore della riqualificazione delle aree nelle quali è concretamente possibile attrarre risorse, da aggiungere a quelle pubbliche.

Guido DUSSIN (LNP) reputa corretto limitare le disposizioni in favore del recupero urbanistico dei centri storici, al pari dei relativi fondi, ai soli comuni di piccole dimensioni. Ritiene, infatti, che le risorse disponibili per tali interventi, anche se incrementate, debbano essere più opportunamente distribuite tra i piccoli comuni e non «spalmate» in modo indiscriminato tra tutti i comuni, considerato anche che numerosi centri storici delle grandi città possono già usufruire di una legislazione di sostegno a livello statale.

Franco STRADELLA (PdL), relatore, premesso che le proposte di legge in esame prevedono che una quota significativa di risorse sia comunque riservata ai comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, osserva che le questioni di merito sollevate dagli interventi testé svolti potranno essere affrontate nella sede del Comitato ristretto, la cui istituzione è stata già prospettata in occasione della seduta introduttiva. In tal senso, auspica che alla ripresa dei lavori dopo la sospensione per la pausa estiva si possa concludere il dibattito di carattere generale sui provvedimenti in titolo e si possa accelerare l'iter del loro esame, tenendo conto del contributo di tutti i gruppi presenti in Commissione.
Quanto al confronto con le regioni, che giudica certamente utile, segnala l'esigenza di comprendere se esso debba configurarsi - come sembrerebbe chiedere il deputato Motta - alla stregua di una richiesta alle regioni di indicazione dei limiti entro i quali deve mantenersi l'intervento del Parlamento ovvero - come riterrebbe più opportuno - sotto forma di una comunicazione alle regioni dei limiti entro i quali lo stesso Parlamento intende muoversi, innescando un serrato dialogo con il sistema delle autonomie, ma preservando sempre la libera determinazione dello Stato nel favorire il riequilibrio tra le diverse aree del territorio nazionale.
Con riferimento, infine, al problema del possibile incremento dei fondi, ricorda che nella scorsa legislatura la maggioranza pro tempore non riuscì a garantire un significativo finanziamento del provvedimento; nonostante ciò, si impegna a valutare la possibilità di aumentare la copertura finanziaria dell'intervento normativo, dopo avere affrontato e concordato la questione con i responsabili del dicastero dell'economia e delle finanze, il cui consenso appare quanto mai necessario. In ogni caso, auspica che l'unificazione dei diversi testi - che si ripropone di effettuare una volta nominato il Comitato ristretto - possa anche portare ad una rapida approvazione del provvedimento, eventualmente anche con il ricorso alla sede legislativa.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 30 luglio 2008.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.10.