CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 luglio 2008
44.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Martedì 29 luglio 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 15.05.

Stefano STEFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00264 Nirenstein: Sul ruolo di Hezbollah nella situazione libanese.

Fiamma NIRENSTEIN (PdL) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Fiamma NIRENSTEIN (PdL) si dichiara parzialmente soddisfatta dalla risposta fornita dal rappresentante del Governo che non è del tutto esaustiva circa il quesito sulle reazioni corali quanto inattese da parte dell'intera leadership libanese in occasione della liberazione dei terroristi in cambio dei corpi dei due soldati israeliani, soprattutto se si considerano i delitti efferati commessi da Samir Kuntar. Peraltro, Abu Mazen è stato indotto in tale circostanza ad abbandonare la linea di tradizionale moderazione per associarsi alle reazioni dei vertici libanesi. Ricorda che, anche in passato, la condotta del premier Siniora è stata influenzata dal potere di veto che Hezbollah esercita nei confronti del governo libanese. In generale, osserva che Hezbollah, notoriamente sostenuta da forze siriane e iraniane, ha di recente legato a sé rilevanti ambienti sunniti, assumendo un ruolo egemonico con cui non si può fare a meno di confrontarsi. Rileva, quindi, che il lavoro, pur

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considerevole, svolto dalla missione UNIFIL II è oggetto di una profonda riflessione nella sede delle Nazioni Unite, anche in considerazione della questione dello schieramento di un numero assai elevato di razzi puntati verso Israele.

5-00265 Maran: Sugli sviluppi della situazione in Zimbabwe.

Alessandro MARAN (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI, nel ritenere infondati dubbi o sospetti sulla linea del Governo italiano in merito alla vicenda oggetto dell'interrogazione, risponde nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Alessandro MARAN (PD) prende atto della risposta fornita dal rappresentante del Governo rispetto ad un quesito determinato dalla contraddittoria evoluzione della linea del Governo italiano, caratterizzata da toni assai severi nelle prime dichiarazioni del Ministro degli affari esteri e successivamente mitigata dal Presidente del Consiglio, con affermazioni più vicine alle posizioni di compromesso assunte dall'Unione africana e dalla maggior parte degli Stati di quel continente. Osserva che l'Africa rappresenta un'area cruciale che non a caso è oggetto di contesa da parte dei nuovi giganti dell'economia mondiale, come Cina e India. Nell'auspicare che la linea di fermezza e di coerenza, di cui ha dato conto il sottosegretario Craxi, sia davvero mantenuta in futuro, rappresenta la necessità di esercitare un'azione di monitoraggio costante nei confronti di quel Paese africano.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.20.

SEDE REFERENTE

Martedì 29 luglio 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 15.20.

Ratifica del Trattato di Lisbona.
C. 1519 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 luglio scorso.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che sono pervenuti tutti i prescritti pareri sul provvedimento in titolo, con la sola eccezione delle Commissioni Trasporti e Lavoro.

Paolo GUZZANTI (PdL) nel preannunciare il sostegno del suo gruppo al provvedimento in titolo, richiama gli elementi di disagio, di cui ha dato conto il relatore, e connessi ad aspetti di merito e di metodo. Quanto a questi ultimi, non condivide il ritmo frettoloso impresso ai lavori parlamentari, considerato che l'entrata in vigore del Trattato è condizionata all'avverarsi di condizioni che non dipendono certo dalla deliberazione del Parlamento italiano, con particolare riferimento alla situazione in Repubblica Ceca e in Irlanda. Poiché in Italia non è stato possibile ricorrere allo strumento del referendum, ritiene che si sarebbe più opportunamente dovuto procedere ad un'attività di informazione rivolta ai cittadini, anche con il ricorso al servizio pubblico televisivo, nel quadro di un percorso di riflessione più ponderato e aperto al Paese e senza il grave svilimento del ruolo del Parlamento, che è invece insito in un iter quale quello in corso.

Alessandro MARAN (PD), nel preannunciare la posizione favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame,

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sottolinea che la ratifica del Trattato di Lisbona rappresenta un tassello essenziale nel percorso di integrazione europea e nella costruzione di strumenti validi a fare fronte alla situazione di crisi in atto sia a livello continentale che globale. Ricordando che ad oggi sono già ventuno i Paesi che hanno completato il processo di ratifica, sottolinea di condividere il merito del provvedimento e le ragioni a sostegno di un iter spedito.

Margherita BONIVER (PdL), richiamando le considerazioni svolte nel corso della precedente seduta, esprime consenso sulle considerazioni di metodo formulate dal collega Guzzanti. Ritiene però che la fretta impressa al lavoro dei Parlamenti derivi da una pluralità di fattori, primo fra tutti il grave vuoto politico in Europa e lo sgomento per la bocciatura da parte irlandese, che deve essere affrontata senza ritardo. Tuttavia sottolinea che un nuovo impulso, necessario per la soluzione dei problemi attuali, non può che derivare dalla conclusione del processo di ratifica del Trattato stesso, che deve pertanto avvenire in modo celere e con consenso unanime. Anche alla luce degli spunti derivanti dalle recenti audizioni del presidente Barroso e del professor Guarino, segnala la necessità di operare con slancio necessario per rafforzare l'azione delle istituzioni europee. L'Europa, a suo avviso, rappresenta ancora un fenomeno vincente soprattutto per quanto riguarda i valori connessi alla persona e alla tutela dei diritti umani; per tali ragioni, l'Europa è chiamata a fornire risposte ai problemi più urgenti, quali il terrorismo, il carovita e tutto quanto riguarda da vicino la vita dei cittadini. Ritiene che non si debba alimentare il diffuso scetticismo e pessimismo sull'Europa, che sono frutto della crescita economica rallentata, lavorando per risultati decisivi sul piano delle regole e per un'Europa all'altezza dei suoi meriti.

Fiamma NIRENSTEIN (PdL), nell'associarsi ai colleghi favorevoli al provvedimento in esame, segnala che il suo voto positivo si accompagna ad una riflessione amara e preoccupata sulla condizione di grave smarrimento in cui versa attualmente il continente europeo. Si tratta di una valutazione positiva, che esprime una speranza per il futuro, ma che non ignora i gravi difetti del progetto europeo, bloccato sul tema delle proprie radici ebraico-cristiane, sulla soluzione da dare al preoccupante deficit demografico e sui flussi migratori. Esprime altresì preoccupazione per gli orientamenti attribuiti ad una significativa percentuale di studenti di religione islamica, iscritti presso università del Regno Unito, che secondo recenti notizie di stampa mostrerebbero una disponibilità ad azioni sanguinarie a tutela dei propri valori religiosi. Si tratta di questioni allarmanti che si spiegano riflettendo sul fatto che in Europa il concetto di pace è stato per lo più declinato come appeasement e che le esperienze di partecipazione ai negoziati di dialogo, come nel caso del dossier iraniano, hanno dato esiti scoraggianti. Occorre, poi, non dimenticare la carenza di una cultura della memoria presso i giovani europei, a conferma della crisi di un continente che trascura il nesso tra identità, libertà e democrazia.

Marco ZACCHERA (PdL), alla luce degli interventi che si sono succeduti, segnala che i rappresentanti di tutte le forze politiche si sono espressi in modo favorevole al Trattato di Lisbona, ma hanno tutti espresso riserve preoccupazioni su aspetti essenziali. Per tali ragioni, condividendo quanto rilevato dal collega Guzzanti, preannuncia la presentazione di un ordine del giorno presso l'Assemblea al fine di mantenere aperta la riflessione e il monitoraggio sull'applicazione del Trattato.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI, segnalando il diffuso senso di responsabilità che emerge dal dibattito svoltosi finora, che non è contraddetto dai dubbi e dalle critiche espresse da taluni commissari, rileva che l'urgenza di concludere rapidamente l'iter di ratifica deriva, come osservato dal deputato Boniver, dalla necessità di colmare il prima possibile il vuoto politico e il

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vuoto di riforme necessarie all'azione dell'Europa. Sottolinea che il Trattato consegna uno strumento più efficiente che spetta agli Stati membri riempire di contenuti adeguati.

Stefano STEFANI, presidente, in merito alle considerazioni svolte dal deputato Zacchera, ricorda gli strumenti di lavoro di cui la Commissione dispone, anche ai sensi dell'articolo 143 del regolamento.
Nessun altro chiedendo di intervenire rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.35.