CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 luglio 2008
37.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Audizioni dei rappresentanti del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi e della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap in merito all'esame in sede referente delle proposte di legge C. 82 e abb. recanti «Norme in favore di lavoratori con familiari gravemente disabili».

Le audizioni informali sono state svolte dalle 14 alle 15.10.

INTERROGAZIONI

Giovedì 17 luglio 2008. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 15.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

Stefano SAGLIA, presidente, comunica che il deputato Antonio MAZZOCCHI ha cessato di far parte della Commissione ed è entrato a farne parte il deputato Carmelo BRIGUGLIO.

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5-00029 Mario Pepe: Predisposizione di un piano strategico per l'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). In conclusione, esprime un ringraziamento all'interrogante per aver posto all'attenzione della Commissione un tema di rilevante importanza, che gli fornisce l'occasione per annunciare l'intenzione del Governo di intraprendere, in collaborazione con il Ministro per le politiche giovanili, una serie di iniziative volte a sanare gli squilibri oggi esistenti nel mondo del lavoro. Ritiene infatti fondamentale dar luogo ad un vero e proprio patto intergenerazionale che preveda ingenti investimenti per l'inserimento dei giovani e delle donne nel mercato del lavoro, nell'ambito del quale si registrano ancora oggi profonde disuguaglianze sia di carattere territoriale che anagrafico. Proprio in vista della predisposizione di politiche attive in tale campo, fa notare come sia opportuno rafforzare il raccordo tra la scuola, l'università e l'impresa, al fine di garantire la crescita di possibilità occupazionali. A tale riguardo ricorda le iniziative assunte dal Governo di centrodestra nella XIV legislatura che andavano proprio nella direzione di un trasferimento del sapere tecnologico dal mondo universitario a quello delle imprese, favorendo l'ingresso nel lavoro dei giovani laureati.

Mario PEPE (PD), nel replicare, ringrazia il sottosegretario per la risposta fornita ed esprime apprezzamento per il fatto che il presidente abbia voluto inserire l'interrogazione in oggetto all'ordine del giorno della seduta odierna. Pur dichiarandosi soddisfatto per l'esauriente analisi svolta dal sottosegretario, ritiene che, a fronte dei molteplici annunci del Governo riguardanti la predisposizione di piani straordinari nel campo della formazione professionale e del mercato del lavoro, sarebbe stato auspicabile un intervento immediato volto a garantire l'integrità salariale dei giovani lavoratori e delle donne.
Considera inoltre insufficiente la norma sull'apprendistato introdotta nel decreto-legge n. 112, attualmente all'esame del Parlamento, evidenziando come in tema di formazione professionale sarebbero stati necessari ben altri interventi.

Stefano SAGLIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 17 luglio 2008. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA.

La seduta comincia alle 15.30

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2007 (C. 1416 Governo).

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2008 (C. 1417 Governo).

Tabella n. 2: stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.

Tabella n. 4: stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, e rinvio).

Stefano SAGLIA, presidente, avverte che la Commissione è convocata, ai sensi dell'articolo 119 del regolamento, per l'esame congiunto in sede consultiva dei disegni di legge C. 1416 «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2007», e C. 1417 «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario

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2008», con particolare riferimento, limitatamente alle parti di competenza, alla Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze e alla Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Avverte che, una volta conclusa la discussione generale, la Commissione procederà alle votazioni relative alle parti di sua competenza, iniziando dal disegno di legge di approvazione del rendiconto e passando successivamente al disegno di legge di assestamento. L'esame si concluderà con la votazione di una relazione relativa a ciascun provvedimento e stato di previsione, cui verranno allegati gli emendamenti eventualmente approvati.
A tale proposito ricorda che il disegno di legge di approvazione del rendiconto è sostanzialmente inemendabile, essendo ammissibili soltanto gli emendamenti volti ad apportare modifiche di carattere meramente formale. Per quanto concerne gli emendamenti al disegno di legge di assestamento, si applicano invece le consuete regole di ammissibilità concernenti gli emendamenti al disegno di legge di bilancio. In particolare, gli emendamenti tendenti ad introdurre variazioni compensative all'interno del medesimo stato di previsione devono essere presentati presso la Commissione di merito. Gli emendamenti tendenti ad introdurre variazioni compensative fra diversi stati di previsione ovvero, nei limiti di ammissibilità, variazioni non compensative, possono essere invece essere presentati anche presso la Commissione bilancio.

Antonino FOTI (PdL), relatore, fa presente che il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario) adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria. L'esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita, su appositi stampati, dal conto del bilancio, che risulta costituito dal conto consuntivo dell'entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero.
Pertanto il disegno di legge C. 1416, relativo al Rendiconto generale dello Stato per il 2007, tra l'altro, espone i risultati complessivi relativi alle amministrazioni dello Stato per l'esercizio finanziario 2007.
Si sofferma, in considerazione della competenza della XI Commissione, sulla Tabella n. 4 allegata al Rendiconto generale dello Stato per il 2007, relativa all'attività dell'ex Ministero del lavoro e della previdenza sociale. In primo luogo, rileva che nella nota preliminare alla menzionata Tabella n. 4, laddove vengono illustrate le attività più significative realizzate dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, indicando i risultati conseguiti ed i costi sostenuti in relazione agli obiettivi e agli indirizzi del programma di Governo, si pone in evidenza che l'azione del medesimo Ministero, nel 2007, ha affrontato diverse tematiche quali, in particolare, una serie di modifiche normative dirette alla riforma del sistema previdenziale ed in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché altre riferite al processo di riorganizzazione delle strutture ministeriali.
Per quanto attiene ai più importanti provvedimenti normativi assunti, l'azione del Ministero si è concentrata sul versante della prevenzione e della sicurezza, con l'approvazione della L. 3 agosto 2007, n. 123, recante «Misure in tema di tutela della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia» la quale, oltre a prevedere una delega al Governo per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, attuata con il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, ha previsto anche una serie di disposizioni già immediatamente precettive.
Misure particolarmente incisive, inoltre, sono state adottate nella legge di attuazione del Protocollo sul Welfare (L. 24 dicembre 2007, n. 247), soprattutto in materia previdenziale e di mercato del lavoro. Gli interventi in materia di lavoro e previdenza sono altresì stati introdotti

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dalla legge finanziaria per l'anno 2008 (L. 24 dicembre 2007, n. 244), nella quale, non solo sono state approntate le risorse finanziarie necessarie all'attuazione del Protocollo sul Welfare, ma anche nuove e ulteriori risorse per misure comportanti interventi strumentali relativi alla gestione delle crisi occupazionali e in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Il consuntivo relativo al 2007 evidenzia, per quanto riguarda la competenza, impegni pari a 56.353.924,6 mila euro per la parte corrente e a 1.494.578,2 mila euro per il conto capitale; tenendo conto delle «previsioni definitive» ne derivano «economie» pari a 107.944,2 mila euro per la parte corrente e a 914,7 mila euro in conto capitale. La cassa evidenzia invece «pagamenti» pari a 54.739.386,9 mila euro per la parte corrente e a 1.108.569,1 mila euro per il conto capitale; considerando le «autorizzazioni definitive» risulta una differenza (tra autorizzazioni definitive e pagamenti) pari a 2.133.462,6 mila euro per la parte corrente e a 597.966,8 mila euro in conto capitale.
Inoltre, i residui accertati al 31 dicembre 2007 si stabiliscono complessivamente in 4.104.011,3 migliaia di euro così costituiti: le somme rimaste da pagare sulla competenza sono pari a 2.919.449,3 mila euro, mentre le somme rimaste da pagare sui residui sono pari a 1.184.562,0 mila euro.
La Corte dei conti, nella Relazione sul Rendiconto generale 2007, rileva come lo «spacchettamento» del Ministero del lavoro e delle politiche sociali abbia provocato, nell'anno 2006, una serie di inconvenienti di ordine organizzativo e gestionale, legati all'utilizzo dell'istituto dell' «avvalimento». In sostanza, ciò si è riflesso nell'impossibilità di presentare due distinti consuntivi, uno per il Ministero del lavoro e della previdenza sociale e l'altro per il Ministero della solidarietà sociale, il che ha portato a rappresentare la totalità della gestione nell'ambito del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Tale situazione ha determinato effetti anche sulla gestione 2007, e, in particolare, sulla consistenza dei residui passivi iniziali.
In questo contesto, secondo la Corte, gli stanziamenti definitivi del Ministero del lavoro e della previdenza sociale costituiscono solamente una quota di quelli riferiti, in precedenza, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. In particolare, le dotazioni finali di competenza corrispondono a 57.957 milioni di euro e le autorizzazioni di cassa a 58.579 milioni di euro, giovandosi anche delle assegnazioni di risorse, in corso di esercizio, derivanti dall'utilizzo dell'extragettito (rispettivamente, 994 e 1.010 milioni di euro).
L'incidenza degli stanziamenti di competenza - quasi tutti concentrati sulla parte corrente - risulta essere pari all'11,3 per cento della spesa finale di bilancio. A consuntivo, gli impegni effettivi ammontano a 57.504 milioni di euro, mentre i pagamenti totali sono pari a 55.848 milioni di euro.
Più specificamente, la gestione della parte corrente di competenza risulta principalmente assorbita dai trasferimenti (55.900 milioni) e per la restante quota destinata alle spese di personale e ai consumi intermedi (complessivamente 338 milioni). Simile andamento presenta la gestione di cassa poiché, sul complesso dei pagamenti, 54.318 milioni sono relativi ai trasferimenti mentre 382 milioni si riferiscono alle spese di personale e ai consumi intermedi.
Per quanto attiene la gestione in conto capitale, gli impegni ammontano a 1.182 milioni di euro ed i pagamenti totali a 1.109 milioni: si tratta, per la quasi totalità, di spese per trasferimenti.
Nell'ambito della gestione del Ministero, che non presenta significative criticità data la natura prevalente di centro di trasferimento di risorse proprie della struttura, le problematiche più importanti concernono i capitoli-fondo in materia di occupazione e, soprattutto, il Fondo per l'occupazione, che non alimentando altri capitoli di bilancio sono immediatamente operativi. In particolare, la gestione del Fondo per l'occupazione è stata, sempre secondo la Corte, caratterizzata dall'utilizzazione

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di somme residue per interventi emergenziali, mentre si sono registrati accantonamenti superiori alla metà degli stanziamenti.
In relazione ad alcune incertezze sull'effettiva entità della massa spendibile (cassa + residui), l'indicatore più sicuro in termini di cassa è considerato dalla Corte l'incidenza dei pagamenti rispetto alle dotazioni di competenza, pari al 92,9 per cento, mentre gli impegni sulla competenza mostrano un rapporto pari al 99,2 per cento.
Infine, la Corte rileva una diminuzione dei residui passivi (da 6.989 milioni a 6.110 milioni, con un decremento del 12,6 per cento), la cui quantificazione iniziale può essere oggetto, come accennato in precedenza, di qualche oscillazione. Il calo dei residui passivi è dovuto fondamentalmente alla più stringente normativa sulla perenzione dei residui propri di conto capitale, che ha portato all'eliminazione di 1.585 milioni di euro di residui accumulati sulla categoria XXII («contributi agli investimenti alle amministrazioni pubbliche») e di 10 milioni di euro relativi agli investimenti fissi lordi.
Con riferimento poi al disegno di legge di assestamento per il 2008 (C. 1417), si sofferma sulla Tabella n. 4 relativa al bilancio del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, istituito, a decorrere dall'anno 2008, in luogo dei Ministeri del lavoro e della previdenza sociale, della salute e della solidarietà sociale, ai sensi dell'articolo 1, commi 376 e 377, della legge finanziaria per il 2008 (L. 244/2007) e del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, recante disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione, appunto, del citato articolo 1, commi 376 e 377. Si ricorda che l'istituto dell'assestamento di bilancio è volto a consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente.
Sottolinea come nella nota preliminare relativa all'assestamento in oggetto si metta in evidenza che, al fine di allineare l'assetto del bilancio di previsione dello Stato per l'anno 2008 alla struttura prevista dal menzionato decreto-legge 85/2008, nello stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per l'anno 2008 (Tabella n. 4) confluiscono le missioni, i programmi, i macroaggregati, i centri di responsabilità ed i capitoli con l'intero quadro contabile, già allocati negli stati di previsione del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, del Ministero della salute e del Ministero della solidarietà sociale.
Lo stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per l'anno finanziario 2008, recava livelli di spesa pari a 61.417.022 mila euro in conto competenza (di cui 59.633.861 di parte corrente e 1.783.161 in conto capitale) e 61.633.789 mila euro in termini di cassa (di cui 59.648.148 di parte corrente e 1.985.641 in conto capitale).
All'atto della presentazione del progetto di bilancio, la consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2008 risultava pari a 2.300.792 migliaia di euro per la parte corrente e a 1.029.580 migliaia di euro per il conto capitale, per un totale di 3.330.372 migliaia di euro.
Le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento in termini di competenza consistono in un incremento complessivo di circa 130.303 migliaia migliaia di euro, interamente ascrivibile all'aumento delle spese correnti.
Per quanto concerne i residui, si registra un incremento complessivo di 2.819.319 migliaia di euro, derivante da un incremento di 1.842.602 migliaia di euro per le spese correnti e da un incremento di 976.717 migliaia di euro per le spese in conto capitale (si tratta interamente di spese per investimenti).
Relativamente alla cassa, le variazioni proposte consistono in un incremento di 286.276 migliaia di euro, interamente ascrivibile all'aumento di spese correnti.
Conseguentemente, le previsioni per il bilancio 2008, anche tenendo conto delle

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variazioni già introdotte tramite atti amministrativi, si assestano nei livelli di seguito indicati.
Per i residui, in 6.149.691 migliaia di euro, di cui 4.143.394 per la parte corrente e 2.006.297 in conto capitale; per la competenza, in 61.596.314 migliaia di euro, di cui 59.797.706 per le spese correnti e 1.798.608 in conto capitale; per la cassa, in 61.975.340 migliaia di euro, di cui 59.968.8145 per le spese correnti e 2.007.195 in conto capitale.
Conclude rilevando come la nota preliminare evidenzi che le principali variazioni proposte con l'assestamento riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile e/o inderogabile, sulla base di una rigorosa valutazione delle richieste dell'Amministrazione.

Stefano SAGLIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.45.