CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 luglio 2008
35.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 15 luglio 2008. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI.

La seduta comincia alle 19.45.

Variazione nella composizione della Commissione.

Andrea GIBELLI, presidente, comunica che il deputato Carmelo Briguglio ha cessato di fare parte della Commissione e che è entrato a farne parte il deputato Antonio Mazzocchi.

Sui lavori della Commissione.

Andrea LULLI (PD) manifesta disagio e disapprovazione rispetto all'andamento dei lavori della Camera, in particolare con riferimento all'esame del decreto-legge n. 112 del 2008 il cui testo, attualmente all'esame delle Commissioni V e VI, è stato radicalmente modificato. Ricorda che la Commissione X, nella seduta del 9 luglio scorso, ha espresso sul testo originariamente presentato dal Governo un parere rinforzato che non può più avere alcuna efficacia.
Lamenta che un tale modo di procedere non consente ai deputati di svolgere correttamente le proprie funzioni, sminuendo altresì il lavoro della Commissione. Ricorda come i deputati dell'opposizione, durante l'esame in sede consultiva, abbiano contribuito in maniera significativa e con atteggiamento collaborativo all'approfondimento delle disposizioni recate dal decreto-legge n. 112 del 2008, pur non avendo partecipato alla votazione sulla relativa proposta di parere. Ribadito che l'opposizione è stata privata dei più elementari diritti di confronto democratico, si riserva di assumere comportamenti diversi ove il Governo dovesse ripetere scelte così poco rispettose dell'istituzione parlamentare.

Andrea GIBELLI, presidente, nel ringraziare il collega Lulli, ritiene che la questione potrà essere adeguatamente approfondita nella seduta dell'ufficio di presidenza,

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integrato dai rappresentanti dei gruppi, fissata per domani, mercoledì 16 luglio, e che in quella sede si potranno valutare eventuali iniziative da comunicare alla Presidenza della Camera.

Proposta di nomina del signor Matteo Marzotto a presidente dell'ENIT - Agenzia nazionale del turismo.
Nomina n. 9.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.

Catia POLIDORI (PdL), relatore, osserva preliminarmente che la trasformazione dell'ENIT in Agenzia nazionale del Turismo - secondo quanto si legge nella premessa del Piano esecutivo annuale per il 2008 - ha aperto una nuova fase della promozione turistica all'estero, che dovrà vedere l'ente proiettato verso innovative dinamiche di penetrazione dei mercati esteri, all'insegna delle nuove tecniche di marketing e al passo con i paesi concorrenti. In questa prospettiva, la proposta di nomina di Matteo Marzotto appare auspicabile per almeno tre buone ragioni. In primo luogo, Marzotto è un giovane imprenditore di successo che ha maturato un'approfondita conoscenza dei i mercati internazionali, esperienze manageriali di alta responsabilità dal fronte commerciale (interno ed esterno), alla riprogettazione e riposizionamento di brand al benchmarking dei competitori. Rileva che la medesima esperienza viene richiesta dalla nuova stagione della promozione turistica italiana nel mondo, per tornare a vendere con successo il marchio del made in Italy. In secondo luogo, nonostante la giovane età di 41 anni, ha acquisito esperienza in una delle più tradizionali eccellenze dell'Italia nel mondo: il settore moda, tessile e abbigliamento. Ritiene che il successo nella moda possa essere un utile acceleratore nei processi di promozione e di affermazione dell'Italia turistica nel mondo. Appare evidente, quindi, l'intreccio tra promozione del turismo e rilancio del made in Italy nel mondo, per il quale il cognome Marzotto è certamente una griffe. Ricorda, infine, che Matteo Marzotto fa parte di una famiglia di imprenditori che tra i primi hanno scommesso sull'industria turistica nazionale, investendo in una grande compagnia alberghiera. Evidenzia che questa vocazione alla cultura dell'ospitalità e all'affermazione della capacità di servizio sono nel DNA di un'imprenditoria che ha saputo trasferire le proprie competenze anche in altri settori di successo. Fa presente che il futuro del turismo all'estero si misurerà sulla capacità di vendere al meglio le eccellenze italiane - arte, cultura, marchi di prestigio, entertainment, enogastronomia - favorendo le nostre destinazioni. Rilevato che il Paese, nell'ambito della promozione turistica, necessita di un approccio commerciale attento al confronto con i paesi concorrenti e che la nuova stagione dell'ENIT ha bisogno di un'adeguata energia imprenditoriale e manageriale, ritiene che la nomina di Matteo Marzotto a presidente dell'ENIT possa rappresentare un'opportunità decisiva da sfruttare per il rilancio del turismo italiano, della sua immagine, della sua penetrazione nei mercati stranieri.
Preannuncia, quindi, un parere favorevole sulla proposta di nomina del signor Matteo Marzotto a presidente dell'ENIT.

Andrea LULLI (PD), pur esprimendo un giudizio positivo sulla persona di Matteo Marzotto, preannuncia un voto di astensione sulla proposta di parere. Coglie l'occasione per sollecitare la presenza del rappresentante del Governo ai lavori della Commissione, in particolare per discutere le linee programmatiche in materia di turismo.

Andrea GIBELLI, presidente, assicura che sono stati già avviati contatti informali per l'audizione del sottosegretario Brambilla prima della pausa estiva.
Nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Programma di utilizzo, per l'anno 2008, dell'autorizzazione di spesa, prevista dall'articolo 3 della legge n. 140 del 1999, per lo svolgimento di studi e ricerche per la politica industriale.
Atto n. 16.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, illustra i contenuti del programma di utilizzo, per l'anno 2008, dell'autorizzazione di spesa, prevista dalla legge n. 140 del 1999, che all'articolo 3, ha autorizzato, a partire dal 1999, una spesa annuale di 6 miliardi di lire, da destinarsi ad attività di studio e ricerca nei settori delle attività produttive di competenza del Ministero dell'industria (ora Ministero dello sviluppo economico).
Lo stanziamento è riferito a tre fattispecie distinte: collaborazione di esperti o società specializzate mediante appositi contratti; costituzione di un nucleo di esperti per la politica industriale, dotato della necessaria struttura di supporto e disciplinato con apposito decreto; utilizzo di esperti di alta qualificazione per il supporto alle attività di coordinamento di progetti e programmi ad alto contenuto tecnologico di imprese italiane nei settori aeronautico e spaziale e dei prodotti elettronici e ad alta tecnologia suscettibili di impiego duale.
Sottolinea che nel programma risulta confermato il criterio generale di riparto dello stanziamento - già adottato a partire dal 2002 - tra i Centri di responsabilità «Gabinetto ed Uffici di diretta collaborazione» e «Imprese». Per l'anno 2008 lo stanziamento complessivo, al netto delle riduzioni apportate per effetto del taglio lineare disposto dall'articolo 1, comma 507, della legge finanziaria per il 2007, ammonta a 1.060.218 euro, di cui 269.296 sul capitolo 1091 del Centro di responsabilità «Gabinetto e uffici di diretta collaborazione» e 834.243 sul capitolo 2234 del Centro di responsabilità «Imprese». Per quanto attiene alle modalità di utilizzo delle risorse allocate sul capitolo 1091, nella relazione che illustra il programma, si richiamano innanzitutto l'ampliamento delle competenze del Ministero (che ha assorbito le funzioni in materia di commercio estero e comunicazioni) e la conseguente necessità di una sua complessiva riorganizzazione, che richiederà appositi analisi e studi per individuare nuovi modelli organizzativi e schemi operativi. Si evidenziano, altresì, il rafforzamento del ruolo di promozione, programmazione e coordinamento delle politiche di sviluppo, nonché la necessità di predisporre nell'ambito del Gabinetto, su espressa indicazione della Presidenza del Consiglio, un punto di osservazione e di riferimento per le crisi d'impresa.
Osserva che l'elenco delle attività sulle quali concentrare le risorse ricalca il Programma dello scorso anno, peraltro con alcune significative novità riguardanti lo sviluppo del nucleare (che il Governo ha immediatamente individuato quale priorità della propria politica energetica) e la lotta alla contraffazione (a seguito della soppressione dell'Alto commissario disposta dal decreto-legge n. 112 del 2008). In particolare, le attività individuate concernono: l'elaborazione della normativa comunitaria nei propri settori di competenza con la verifica di compatibilità dell'azione amministrativa; studi e ricerche specifici nelle aree produttive oggetto di politiche industriali nazionali ed internazionali; analisi e ricerche sulla competitività del sistema industriale italiano; studi e ricerche specifici in materia di politica energetica, sia in funzione del riordino avvenuto con la legge n. 239 del 2004, sia nell'ottica di dare avvio al nucleare; studi e ricerche specifici in tema di internazionalizzazione delle imprese e tutela del «Made in Italy»; intensificazione della lotta alla contraffazione; studi ed analisi in tema di responsabilità sociale delle imprese, delle cooperative, del comparto assicurativo nonché politiche di programmazione dei fondi strutturali.
Per quanto attiene alle modalità di utilizzo delle risorse allocate sul capitolo 2234, da destinare alle attività di elaborazione, analisi e studio nei settori delle

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attività produttive, comprese le spese di funzionamento del nucleo di esperti per la politica industriale (inclusi i compensi dei componenti) e dell'Osservatorio per il monitoraggio delle attività industriali (istituito nel mese di aprile 2008), nella relazione che illustra il programma, si richiamano espressamente - diversamente dall'anno passato - i settori sui quali si intende convogliare le risorse: politiche industriali per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo, con particolare riguardo alle politiche per l'attuazione del programma «Industria 2015», da estendere anche ad aree strategiche ulteriori rispetto a quelle inizialmente previste; sostegno della ricerca e dell'innovazione; sostegno delle imprese a valere sul Fondo per la finanza d'impresa; sostegno ai settori ad elevato livello tecnologico, con particolare riferimento all'ICT (Information and Communication Technology) e al settore aerospaziale; politiche per i distretti industriali, la cui strategia verrà allargata alle reti di imprese; problematiche inerenti la riconversione e la reindustrializzazione dei siti inquinati; monitoraggio su nodi strutturali ed andamenti interni al sistema delle imprese, da realizzare attraverso l'Osservatorio unico sulle attività produttive.
Fa presente che, all'atto governativo all'esame è allegata, analogamente a quanto avvenuto in passato, la rendicontazione riguardante l'utilizzo delle risorse per l'anno precedente (2007), nella quale sono indicati, per ciascun centro di responsabilità, i singoli impegni assunti. Relativamente al centro di responsabilità «Gabinetto» (cap. 1091), a fronte di uno stanziamento di 297.680 euro, ridotto a 294.019 euro, integrato successivamente mediante variazioni compensative per un totale di euro 348.219,90, le somme impegnate ammontano complessivamente a 333.939 euro, con un'economia quindi di 14.280,90 euro. Per quanto riguarda, invece, il Centro di responsabilità «Imprese» (cap. 2234), a fronte di uno stanziamento di 987.911 euro, sono stati assunti impegni per 971.060 euro, con un'economia quindi di 16.851 euro.
Rileva dal 1999 sono state progressivamente ridotte le risorse per destinate a programmi di studi e ricerca per la politica industriale e che il comma 507 della legge finanziaria per il 2008 ha ulteriormente tagliato questo tipo di finanziamenti. Nonostante ciò, le risorse disponibili dovranno essere destinate ad ambiti più ampi con significative novità riguardanti lo sviluppo del nucleare e la lotta alla contraffazione. Sottolinea altresì che molte delle finalità individuate nel programma dello scorso anno sono state confermate nel provvedimento in esame, in particolare il Programma Industria 2015 avviato dal precedente Governo.
Alla luce di quanto esposto, si riserva di formulare una proposta di parere.

Andrea GIBELLI, presidente, nessuno chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 19.10.