CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 luglio 2008
31.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 10 luglio 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Alfredo Mantovano.

La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto legislativo recante modificazioni ed integrazioni al decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, attuativo della direttiva 2005/85/CE, in materia di riconoscimento dello status di rifugiato.
Atto n. 4.

(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 luglio 2008.

Donato BRUNO, presidente, avverte che è pervenuto il parere del Comitato per la legislazione sullo schema di decreto in esame, espresso ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 3 del regolamento. Avverte, inoltre, che il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 1) e che i deputati Costantini e Zaccaria hanno presentato due distinte proposte alternative di parere (vedi allegati 2 e 3).

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Jole SANTELLI (PdL), relatore, illustra la propria proposta di parere, che tiene conto del dibattito e delle audizioni svolte. Dopo aver sottolineato l'assoluta condivisibilità del provvedimento, la cui finalità è di impedire l'uso distorto e strumentale della domanda di protezione internazionale, ricorda come la principale obiezione mossa al testo del Governo fosse quella secondo cui il venir meno dell'effetto sospensivo automatico connesso alla presentazione del ricorso avverso la decisione di rigetto della domanda di protezione internazionale e l'obbligo di allontanarsi senza attendere la scadenza del termine di impugnazione sarebbero irragionevoli, oltre che lesivi del diritto, sancito dalla direttiva di riferimento, a un mezzo di impugnazione efficace.
Ciò premesso, chiarisce che la sua proposta di parere è volta a bilanciare le due esigenze, in sostanza stabilendo che l'obbligo di lasciare il territorio nazionale in caso di rigetto della domanda resti fissato alla scadenza del termine di impugnazione, nel contempo prevedendo che l'effetto sospensivo automatico operi nella generalità dei casi, ma non in alcune specifiche ipotesi, vale a dire quando il rigetto è avvenuto per manifesta infondatezza della domanda, nonché quando la domanda è stata presentata da soggetti trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione, compresi quanti la presentano solo dopo essere stati destinatari di un provvedimento di espulsione o di respingimento alla frontiera, oppure da soggetti che la presentano solo dopo essere stati fermati in condizioni di soggiorno irregolare o aver eluso o tentato di eludere i controlli alla frontiera.

Roberto ZACCARIA (PD), pur esprimendo apprezzamento per la proposta di parere della relatrice, che rappresenta un passo avanti rispetto al testo del Governo e tiene conto di quanto emerso nell'audizione informale, conferma la proposta di parere contrario avanzata dal suo gruppo, e ciò in considerazione del fatto che comunque, anche con le modifiche suggerite dalla relatrice, permarrebbe nel testo una impostazione basata sul sospetto nei confronti di coloro che chiedono protezione internazionale e che sono invece persone bisognose di aiuto, che fuggono con difficoltà da situazioni di persecuzione e dalle quali non può pretendersi che rispettino tutte le regole per l'ingresso nel territorio nazionale. Avrebbe inoltre preferito che le indicazioni al Governo contenute nella proposta di parere della relatrice fossero formulate come condizioni.

Mario TASSONE (UdC) esprime innanzitutto il proprio compiacimento per il lavoro del relatore che, nella propria proposta di parere, ha tenuto in considerazione alcune osservazioni emerse durante il dibattito svoltosi nelle scorse sedute.
Il tema di rifugiati presenta punti di contatto con la più ampia materia dell'immigrazione, ma da questa deve essere tenuta distinto in virtù delle sue specificità: a proprio avviso risulta carente un raccordo a livello internazionale che consenta di sviluppare politiche coerenti in ordine al riconoscimento dello status di rifugiato ed a tutte le problematiche conseguenziali.
La proposta di parere in esame consente di migliorare lo schema in esame, ma non esaurisce tutte le problematiche che avrebbe dovuto affrontare. Per questa ragione il proprio gruppo si asterrà sulla proposta di parere del relatore.

Carlo COSTANTINI (IdV) ringrazia innanzitutto il relatore ed i colleghi della maggioranza per la sensibilità dimostrata con la disponibilità a rivedere le proprie posizioni di partenza sullo schema in esame. Dichiara pertanto di avere apprezzato la proposta di parere del relatore, anche se il proprio gruppo avrebbe preferito inserire una condizione anziché una mera osservazione.
Lo schema in esame fa parte del «pacchetto sicurezza» predisposto dal Governo all'inizio della legislatura: le finalità di fondo di queste misure sono condivise dal proprio gruppo, che però mantiene numerose riserve sulle specifiche misure adottate. Rileva, infatti, che le domande volte

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ad ottenere lo status di rifugiato rappresentano una percentuale esigua all'interno dei movimenti migratori verso il nostro Paese e che perciò non giustificano l'adozione di misure eccessivamente rigorose. Inoltre, i dati relativi ai primi mesi del 2008 non evidenziano aumenti di queste domande, essendo sostanzialmente in linea con quelle presentate nel corso dell'anno precedente.
Il decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, di cui il Governo propone le modifiche in esame, è un provvedimento la cui efficacia non può essere compiutamente giudicata a causa del suo breve periodo di vigenza. Per questa ragione ritiene che lo schema in esame non trova una vera ragione, se non nella volontà di prevedere misure più rigorose, indipendentemente dalle effettive necessità. Suscita perplessità, ad esempio, la disposizione per cui la Commissione territoriale dovrebbe rigettare la domanda di riconoscimento dello status di rifugiato per manifesta infondatezza quando essa è stata presentata a fini meramente strumentali. Per queste ragioni il proprio gruppo voterà contro la proposta di parere del relatore, invitando la Commissione a votare a favore della proposta alternativa di parere da lui presentata.

Pierguido VANALLI (LNP) fa presente che la Lega nord giudica in termini positivi la proposta di parere del relatore, sulla quale esprimerà pertanto un voto favorevole: infatti l'obiettivo dello schema, che il proprio gruppo condivide, è quello di impedire l'uso strumentale della domanda di riconoscimento dello status di rifugiati. Dopo aver espresso l'auspicio che il Governo tenga in considerazione l'osservazione contenuta nella proposta di parere, ringrazia il relatore per il lavoro svolto ed il rappresentante del Governo per la sua costante presenza ai lavori della Commissione.

Isabella BERTOLINI (PdL) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, che ha accolto i suggerimenti da più parti avanzati in ordine allo schema in esame. Questo schema fa parte del «pacchetto sicurezza», con il quale il Governo affronta il problema della sicurezza dei cittadini in un'ottica complessiva, a cominciare dalla questione dell'immigrazione: lo ha fatto, ritiene, con grande sensibilità politica, senza alcuna forma di accanimento.
È vero che il decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25 è un provvedimento in vigore da pochi mesi. È altrettanto vero, però, che le situazioni di fondo sono profondamente mutate negli ultimi tempi, come dimostra il progressivo aumento delle domande presentate per il riconoscimento dello status di rifugiato.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO dichiara il proprio orientamento favorevole sulla proposta di parere presentata dal relatore, che ha accolto con sollecitudine i suggerimenti formulati dalle diverse organizzazioni che operano nel settore, a cominciare dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Conclude assicurando che il Governo terrà nella massima considerazione l'osservazione contenuta nella proposta di parere del relatore.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere del relatore, avvertendo che, se questa risulterà approvata, saranno precluse le proposte alternative, mentre, se risulterà respinta, saranno messe in votazione le proposte alternative.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

Giovedì 10 luglio 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Alfredo Mantovano.

La seduta comincia alle 15.10.

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Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
C. 528 Vitali, C. 639 Burtone, C. 820 Angela Napoli e C. 1406, approvato, in un testo unificato, dalla 1a Commissione permanente del Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio. - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 luglio 2008.

Sesa AMICI (PD), relatore, propone di adottare come testo base la proposta di legge C. 1406.

La Commissione delibera di adottare come testo base la proposta di legge C. 1406, approvato, in un testo unificato, dalla 1a Commissione permanente del Senato.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti è stato posticipato alle ore 14 di lunedì 14 luglio 2008. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Giovedì 10 luglio 2008. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 15.20.

DL 112/08: Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
C. 1386 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, presenta una proposta di parere (vedi allegato 4), che illustra.

Roberto ZACCARIA (PD) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore. Si tratta di una proposta che ha tenuto conto solo in minima parte dei rilievi da lui espressi nella seduta di ieri, oltretutto nella forma blanda delle osservazioni e non, come sarebbe stato preferibile, mediante condizioni. Compito del Comitato pareri della I Commissione è quello di evidenziare i profili di incostituzionalità dei provvedimenti sottoposti al suo esame: una volta accertata la sussistenza di una disposizione incostituzionale, ha poco senso segnalarlo alla Commissione di merito sotto forma di mera osservazione, se non svilendo il ruolo stesso di quest'organismo all'interno del procedimento legislativo.
Ribadisce quindi i punti del decreto-legge in oggetto che ritiene non conformi ai principi costituzionali: si riferisce all'articolo 24, che prevede il meccanismo «taglia-leggi», il quale stabilisce l'abrogazione di oltre tremila atti legislativi senza un criterio di fondo e mediante l'improprio strumento del decreto-legge. Cita, quindi, l'articolo 37, comma 2, che modifica il testo unico sull'immigrazione, prevedendo che esso non si applichi ai cittadini degli Stati membri dell'Unione europea, salvo quanto previsto dalle norme di attuazione dell'ordinamento comunitario: a proprio avviso ciò configura una violazione del principio costituzionale di uguaglianza. Infine, l'articolo 60, comma 6, che, seppure in via sperimentale, consente al ministro dell'economia e delle finanze di modificare le decisioni prese dal Parlamento,

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rimodulando con un atto amministrativo tra i programmi le dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa, fatta eccezione per le spese di natura obbligatoria, per le spese in annualità e a pagamento differito: si tratta di un atto lesivo dell'articolo 81 della Costituzione, che riserva alla legge del Parlamento la definizione del bilancio dello Stato.
Conclude rilevando che il Comitato si sta pronunciando con un proprio parere su un provvedimento che, molto probabilmente, sarà modificato dalle Commissioni di merito e che, per questa ragione, non avrà alcuna utilità. Ritiene infatti necessario che il Comitato si pronunci sul testo del provvedimento risultante dall'esame degli emendamenti.

Isabella BERTOLINI, presidente, fa presente che il Comitato esprimerà il parere sul testo risultante dall'esame degli emendamenti se i relativi tempi di esame lo consentiranno.

Carlo COSTANTINI (IdV), dopo aver dichiarato di condividere l'intervento del deputato Zaccaria, sottolinea l'inutilità del parere che il Comitato si accinge a dare sul provvedimento in esame. Al riguardo fa infatti presente che, presso le Commissioni di merito, è in corso l'esame di un elevatissimo numero di emendamenti, che stravolgeranno i contenuti del provvedimento.

Raffaele VOLPI (LNP) ringrazia il relatore per il lavoro svolto e preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere presentata.

Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.30.