CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 luglio 2008
30.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI

Mercoledì 9 luglio 2008. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia.

La seduta comincia alle 8.30.

Seguito dell'audizione del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, sulle linee programmatiche del suo Dicastero.
(Seguito dello svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione)

Paolo RUSSO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso, anche mediante la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce quindi il seguito dell'audizione, rinviata il 18 giugno 2008.

Intervengono per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Susanna CENNI (PD), Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), Giuseppina SERVODIO (PD), Vincenzo TADDEI (PdL), Anita DI GIUSEPPE (IdV), Isidoro GOTTARDO (PdL), Basilio CATANOSO (PdL), Marco CARRA (PD) e Luca SANI (PD).

Il ministro Luca ZAIA replica agli intervenuti.

Paolo RUSSO, presidente, ringrazia il Ministro Zaia e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 10.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 9 giugno 2008. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia.

La seduta comincia alle 10.20.

Decreto-legge n. 112 del 2008: Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
C. 1386 Governo.

Parere alle Commissioni riunite V e VI.
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato da ultimo nella seduta dell'8 luglio 2008.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che, dopo la relazione introduttiva svolta nella seduta del 2 luglio, nella seduta di ieri si è svolto il dibattito di carattere generale.

Sabrina DE CAMILLIS (PdL), relatore, replicando, manifesta apprezzamento per i numerosi interventi che hanno offerto interessanti spunti di riflessione, anche laddove sono stati espressi rilievi prevalentemente critici nei confronti del provvedimento in esame, come da parte dei colleghi dell'opposizione. Del resto, è del tutto comprensibile una differente impostazione politica di fondo di fronte ad un provvedimento che caratterizza fortemente l'azione del Governo in campo economico.
Ribadisce quindi che il decreto-legge n. 112, unitamente agli altri provvedimenti normativi che compongono la manovra 2009-2013, rappresenta un intervento organico diretto a realizzare, sul piano della finanza pubblica e dell'azione amministrativa, i presupposti indispensabili per avviare un processo di rilancio dell'economia del Paese e delle attività produttive in tutti i settori. Si tratta infatti di fornire un quadro economico e normativo di carattere generale, che consenta agli operatori economici di esprimere tutte le loro potenzialità, intervenendo su alcuni aspetti cruciali che finora ne hanno compromesso le prospettive di sviluppo. In questa direzione si muovono soprattutto le disposizioni per la semplificazione amministrativa e burocratica e in materia di lavoro.
Sulla base di queste premesse, si può fornire una risposta ad una delle più ricorrenti critiche emerse dal dibattito, quella relativa alla carenza, nella manovra del Governo, di un progetto per definire il ruolo e le prospettive di sviluppo dell'agricoltura nel nostro Paese. Se infatti l'impostazione generale del decreto-legge è quella prima ricordata, non si deve necessariamente richiedere che in questa sede siano specificamente definiti gli obiettivi e gli strumenti delle diverse politiche di settore.
Certamente l'agricoltura richiede politiche di rilancio e di programmazione a livello nazionale, che potranno manifestarsi in altre e più appropriate sedi, nelle quali il Governo non mancherà di svolgere una seria e penetrante azione, sulla base delle linee programmatiche esposte anche oggi dal Ministro Zaia, sulle quali si sono registrati apprezzamenti anche da parte dell'opposizione.
Al riguardo, raccogliendo in particolare il suggerimento del collega Gottardo, richiama l'attenzione sull'importanza di interventi attivi nella definizione delle politiche a livello europeo. Al riguardo, occorre avere il coraggio di identificare anche le criticità nell'azione delle istituzioni comunitarie: per troppo tempo, infatti, gli agricoltori sono stati assistiti per non produrre, per non allevare, per estirpare i vigneti. Ora si tratta invece di restituire all'agricoltura italiana la sua caratteristica essenziale di attività orientata alla produzione, valorizzando al contempo la sua vocazione per le produzioni di qualità e tipiche e puntando anche sulla qualità degli imprenditori. Questa costituisce una partita fondamentale per l'economia italiana, anche dal punto di vista delle ricadute sul turismo. Analoghe considerazioni valgono per le politiche euromediterranee,

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tenuto anche conto della priorità attribuita ad esse dalla Presidenza francese dell'Unione europea.
Desidera quindi richiamare l'attenzione del Ministro sulle conseguenze della nuova regolamentazione dell'organizzazione comune di mercato (OCM) dello zucchero, che ha penalizzato fortemente le imprese italiane e che rischia di costringere l'Italia a ricorrere alle importazioni. In proposito, invita la Commissione e il Ministro a dedicare una specifica occasione di discussione all'argomento.
Altri aspetti da sviluppare riguardano la necessaria crescita dimensionale delle imprese agricole, la promozione dell'imprenditorialità giovanile in agricoltura, la formazione.
Per quanto riguarda altri rilievi specifici formulati nel corso del dibattito, si sofferma sulle disposizioni in materia di flessibilità del lavoro, oggetto di una decisa contestazione soprattutto da parte del deputato Zucchi. In proposito, ritiene che l'ampliamento dell'ambito di applicazione del lavoro occasionale di tipo accessorio in agricoltura costituisca un fattore positivo per le aziende agricole, poiché consente un più puntuale adattamento alle caratteristiche di stagionalità della produzione agricola.
Circa l'esigenza di una stabilizzazione del regime fiscale e previdenziale per le imprese agricole, sottolineare che tale stabilizzazione non va letta in chiave assistenziale, ma in una prospettiva che veda gli operatori agricoli finalmente in grado di operare come soggetti economici a pieno titolo e produttori di reddito.
In merito all'articolo 28, relativo all'istituzione dell'Istituto di ricerca per la protezione ambientale (IRPA), al quale sono attribuiti i compiti già svolti dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica, ricorda il parere espresso dalla Commissione sul nuovo testo del decreto-legge sui rifiuti in Campania, con il quale si chiedeva che, ai fini dell'adozione dei provvedimenti attuativi, fossero salvaguardate le attuali prerogative e competenze del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Per quanto riguarda la pesca, ricorda che il Governo ha adottato uno specifico decreto-legge, in corso di esame presso il Senato, che costituirà la sede propria per approfondire le problematiche del settore.
Infine, con riferimento all'intervento di stamane del deputato Servodio, condivide la necessità di investire sulla ricerca applicata all'agricoltura, rilevando che si dovrebbe rivedere l'intero sistema, in quanto oggi forse si investe troppo poco e non sempre nel modo migliore.
In conclusione, propone alla Commissione di esprimere un parere favorevole con osservazioni, nei termini indicati nello schema allegato, sottolineando di aver cercato di tener conto anche delle indicazioni provenienti dai gruppi di opposizione, dai quali auspica possa venire una valutazione non radicalmente contraria.

Il ministro Luca ZAIA valuta positivamente la proposta del relatore, che recepisce molte istanze del settore agricolo. Constata favorevolmente che il relatore segnala anche la necessità di razionalizzare il sistema degli enti vigilati dal Ministero, riprendendo una sua iniziativa in proposito che dovrà necessariamente svilupparsi anche attraverso il commissariamento di alcuni dei medesimi enti. Quanto al tema della stabilizzazione del regime fiscale, pur condividendo l'obiettivo di fondo, sottolinea l'opportunità di pervenire sollecitamente almeno alla sua proroga. Infine, condivide l'urgenza di ridefinire l'IVA sui cavalli vivi come per gli altri animali di allevamento.

Luca BELLOTTI (PdL), nel rilevare preliminarmente che il provvedimento in esame contiene una serie di disposizioni che interessano tutto il sistema economico nazionale, con la rivisitazione di interi settori, e che interessano altresì questioni riferibili all'agricoltura. Prendendo le mosse da quanto previsto per il settore dell'energia, dove si delinea una volontà nazionale di riprendere il controllo della situazione, ritiene che il Governo dovrebbe dare corso anche ai decreti attuativi in tema di bioenergie, la cui mancata emanazione

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impedisce al Paese di utilizzare strumenti già varati per iniziativa dell'allora Ministro Alemanno. Ricorda altresì la necessità di dotarsi di un indirizzo coerente in tema di contratti di lavoro in agricoltura per ovviare alle serie difficoltà che l'agricoltura incontra per mancanza di manodopera e che costituiscono per questo settore un freno allo sviluppo.

Antonio CUOMO (PD), ritiene che, per risolvere i gravi problemi del settore agricolo, l'agricoltura italiana abbia innanzitutto bisogno di modernizzarsi, dotandosi di una vera e propria filosofia «strutturale». Infatti, l'esperienza ha dimostrato che quando l'agricoltura è in difficoltà anche il prodotto interno lordo fatica a crescere. Il provvedimento adottato dal Governo non contiene però quei necessari elementi di prospettiva tanto necessari al settore agricolo, che il Ministro dovrebbe invece far valere in seno al Governo, promuovendo modifiche strutturali di ampio respiro piuttosto che poco ponderati provvedimenti d'urgenza. In particolare, sottolinea la necessità di stabilizzare il regime fiscale e previdenziale in agricoltura e di favorire l'emersione del lavoro sommerso.
Tra le priorità dell'agenda agricola il suo gruppo pone senz'altro il tema dell'eccellenza, rispetto al quale il Paese può nutrire la fondata speranza di conseguire una posizione di assoluta primazia, sempre che l'azione di governo abbia tra le sue priorità quella di raggiungere il primato in campo alimentare, tornando a quel periodo in cui, come accadde negli anni settanta, l'agricoltura diede impulso alla crescita sociale ed economica del Paese.
Anche in materia di riassetto degli enti, auspica che la Commissione voglia impegnarsi per una legge-quadro, evitando pericolose decisioni poco ponderate.
In conclusione, pur apprezzando la buona volontà della relatrice, il suo gruppo non può condividerne la proposta di parere.

Giuseppe RUVOLO (UdC), nel preannunciare che il voto contrario del gruppo dell'UdC sulla proposta di parere non è pregiudiziale, ma si basa sulla constatazione che il provvedimento contraddice gli intenti che a parole il Governo intende perseguire, osserva che con il decreto-legge il Governo parta con il piede sbagliato. In particolare, non vengono affrontate le questioni legate alla stabilizzazione del contesto normativo fiscale e previdenziale, che potrebbe dare certezze agli operatori del settore. Tale esigenza è stata sollevata in diversi interventi di parlamentari nel corso della discussione, ma il decreto-legge non contiene nulla in materia, tranne disposizioni minimali riguardanti l'imprenditoria giovanile. Anche le altisonanti dichiarazioni del Governo sulla necessità che l'agricoltura torni ad essere il motore dello sviluppo non hanno trovato una loro concretizzazione nel provvedimento. Ricorda, a tale proposito, che la maggioranza ha ricondotto l'assenza di disposizioni legislative per il settore agricolo alla compresenza nel provvedimento di un quadro di riferimento generale, di cui anche l'agricoltura si avvantaggerà. La maggioranza, infine, ha anche affermato di essere in possesso di un progetto per rilanciare l'agricoltura, che, però, meriterebbe di essere perlomeno conosciuto.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che, poiché vi sono ancora alcuni deputati iscritti a parlare per dichiarazione di voto, si procederà alla votazione non prima delle ore 11.05.

Anita DI GIUSEPPE (IdV), nel manifestare apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice, che ha cercato di tenere conto delle questioni sollevate nel dibattito, rileva che parimenti il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha mostrato una notevole capacità di analisi delle situazioni di crisi che hanno interessato il settore agroalimentare e la pesca.
Ritiene quindi necessario verificare ora le reali capacità del Governo di risolvere i problemi, la sua sensibilità nell'individuare strategie che mirino allo sviluppo economico del settore agroalimentare e della pesca - superando l'assistenzialismo ma

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tenendo comunque in debito conto il contributo delle organizzazioni di categoria - e che risolvano lo stato di crisi in cui versano diversi settori, tra i quali il comparto saccarifero.
Dichiara infine che, qualora il Governo dovesse predisporre misure positive per l'agricoltura, il gruppo di Italia dei valori si impegnerà a valutarle nel merito, e si augura che il Governo vorrà porre uguale attenzione nei confronti degli emendamenti presentati dal suo gruppo al provvedimento in esame.

Sebastiano FOGLIATO (LNP), nel dichiarare che il gruppo della Lega nord Padania voterà a favore della proposta del relatore, manifesta rammarico per la contrarietà annunciata dall'opposizione. Osserva inoltre che i problemi della pesca e dell'agricoltura, che si trascinavano da tempo, richiedono idee e risorse; al di là delle polemiche, deve tuttavia constatare che alcune questioni, come nel caso del Brunello di Montalcino, sono già in via di risoluzione grazie all'azione decisa del Ministro e del Governo che, in tempi rapidi, come non è mai accaduto prima d'ora, hanno adottato le misure resesi necessarie. Ricorda infine che dovrà essere affrontato il problema delle quote latte.

Ivan ROTA (IdV) constata che non vi sono più iscritti a parlare e che i deputati della maggioranza si sono allontanati dall'aula.

Paolo RUSSO, presidente, prende atto della sollecitazione politica del deputato Rota, ma precisa di aver dato una precisa comunicazione sui tempi previsti per lo svolgimento delle votazioni.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) invita il Presidente a porre in votazione la proposta di parere oppure a rinviare la seduta nel pomeriggio.

Paolo RUSSO, presidente, ribadisce che correttezza vuole che si rispetti quanto è stato preannunciato.
Pone quindi in votazione la proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore.

La Commissione approva.

La seduta termina alle 11.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.05 alle 11.15.