CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 luglio 2008
30.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 9 luglio 2008. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato dello sviluppo economico, Ugo Martinat.

La seduta comincia alle 9.40.

DL 112/08: recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
C. 1386 Governo.

(Parere alle Commissioni V e VI).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.

Andrea GIBELLI, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata, nella giornata odierna, a rendere un parere rinforzato alle Commissioni V e VI.

Giovanni SANGA (PD), espresso apprezzamento per l'ampia relazione svolta dal collega Vignali, evidenzia le contraddizioni in cui è caduta la maggioranza e, in particolare, alcuni rappresentanti del Governo su argomenti quali la cosiddetta Robin tax e su importanti tematiche inerenti la politica energetica del Paese. Sottolinea che sono stati presentati al testo del decreto-legge in esame circa duemila emendamenti, dei quali più di millecinquecento sottoscritti da deputati della maggioranza che hanno reso in tal modo evidente il loro disagio rispetto ad un testo farraginoso e poco chiaro. In particolare, risultano poco chiare le finalità della Banca del Mezzogiorno e non si prevedono interventi efficaci per il recupero dell'evasione che è una delle priorità per il risanamento dei conti pubblici. Giudica discutibili anche le modifiche apportate alla normativa sulla class action ed evidenzia una mancanza di copertura rispetto alla carta acquisti per i cittadini meno abbienti prevista dall'articolo 81, commi 32-38. Ritiene che vi siano oggettive difficoltà ad esprimere un parere su

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un testo che sarà presto modificato in punti sostanziali nelle Commissioni di merito.

Andrea GIBELLI, presidente, ribadisce che nella seduta odierna la Commissione X è chiamata ad esprimere un parere rinforzato. Le proposte emendative presentate al testo in esame, comprese quelle del Governo, dovranno essere sottoposte al vaglio di ammissibilità da parte della presidenza delle Commissioni V e VI e, successivamente, si potrà procedere alla loro votazione presso le Commissioni di merito. Le eventuali modifiche al testo, che potranno essere approvate nelle Commissioni di merito, non possono sospendere l'attività consultiva della X Commissione ai fini dell'espressione del prescritto parere sul testo in esame.
A titolo personale, ritiene che si dovrebbe procedere ad una modifica regolamentare per rendere più efficace il lavoro istruttorio svolto dalle Commissioni nell'esame dei provvedimenti di loro competenza. A tal fine, si dovrebbe differenziare il lavoro svolto nelle Commissioni da quello dell'Assemblea, evitando inutili duplicazioni. Osserva altresì che la Commissione è la sede privilegiata per discutere il merito dei provvedimenti ed apportare tutte le necessarie modifiche al testo che, una volta trasmesso all'Assemblea non dovrebbe più essere emendabile, ma si dovrebbe procedere alla votazione articolo per articolo e alla votazione finale. Sottolinea che una modifica regolamentare in questo senso comporterebbe necessariamente l'individuazione di una serie di contrappesi per garantire il ruolo dell'opposizione, nonché diverse misure di contingentamento dei tempi. Auspica, infine, che nel corso della legislatura, si possa procedere ad una modifica dei lavori parlamentari per rendere più efficace il procedimento legislativo e valorizzare il ruolo delle Commissioni nell'esame dei provvedimenti loro assegnati.

Massimo POLLEDRI (LNP) sottolinea che concentrerà il suo intervento sui temi più strettamente attinenti alle competenze della Commissione. Con riferimento all'articolo 7, osserva che sarebbe opportuno prevedere, tra gli obiettivi da conseguire nell'ambito della strategia energetica nazionale, lo sviluppo dell'attività di ricerca sul nucleare, indicando priorità e soggetti istituzionali preposti. Si dovrebbe, inoltre, procedere all'individuazione di uno o più siti superficiali o sub-superficiali sul territorio nazionale per lo stoccaggio definitivo dei rifiuti radiottattivi a bassa e media attività che sono o saranno prodotti dall'esercizio delle centrali nucleari e per lo stoccaggio temporaneo per i rifiuti condizionati ad alta attività che saranno restituiti dal riprocessamento del combustibile irraggiato all'estero, utilizzando le procedure di selezione già definite. Sottolinea altresì necessità di prevedere la messa in sicurezza e lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse e quelle di nuova costruzione. Sarebbe inoltre opportuno mettere a carico dei soggetti vincitori delle gare di appalto delle spese di decommissioning, permettendo la sottrazione di tali costi dalla componente A2 della bolletta per la fornitura di energia elettrica, con immediati benefici per gli utenti del servizio. Ritiene che un altro importante obiettivo sia l'assegnazione delle bande di interrompibilità con gara a ribasso, al fine di conseguire un risparmio di risorse che potrebbero essere reinvestite in ammodernamento, interramento delle reti o in nuove linee di approvvigionamento, evitando il collasso del sistema energetico. Auspica quindi l'ampliamento degli impianti di termovalorizzazione delle regioni virtuose, che attuano una raccolta differenziata superiore al 35 per cento.
Ritiene altresì opportuno sopprimere l'articolo 8, recante disposizioni sullo sfruttamento di giacimenti di idrocarburi nella acque del Golfo di Venezia, in quanto la norma interviene in un contesto territoriale in cui già sono presenti fenomeni di subsidenza sulle coste che necessariamente verrebbero ad aggravarsi.
Osserva, inoltre, all'articolo 23, nell'ambito delle modifiche alla disciplina del contratto di apprendistato, è opportuno prevedere che i contratti collettivi di lavoro

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stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, possano stabilire la retribuzione dell'apprendista in misura percentuale della retribuzione spettante ai lavoratori addetti a mansioni o funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti a quelle per il conseguimento delle quali è finalizzato il contratto.
Sottolinea, infine, che ai fini del contenimento della spesa pubblica per il funzionamento delle Autorità indipendenti di cui all'articolo 75, è opportuno adottare un decreto legislativo di riorganizzazione interna delle Autorità indipendenti, finalizzato alla riduzione dei costi e all'armonizzazione delle loro funzioni, che preveda la realizzazione di un piano di accorpamento delle Autorità stesse in base alle loro funzioni prevalenti.

Savino PEZZOTTA (UdC) sottolinea preliminarmente che svolgerà un intervento di carattere politico e metodologico. Risulta, infatti, che il Governo ha presentato, nella serata di ieri, un primo pacchetto di emendamenti presso le Commissioni di merito e che si accinge a presentarne altri nella giornata odierna. Ritiene pertanto inutile procedere all'espressione di un parere su un testo che sarà sicuramente modificato nelle prossime ore. Ritiene si tratti di una metodologia sbagliata, che svuota il ruolo delle Commissioni come sede privilegiata di approfondimento di tematiche di settore quali, ad esempio, le strategie politiche energetiche nazionali che sono di competenza della X Commissione.
Rappresenta, pertanto, al presidente la sua protesta formale per il fatto che non viene consentito ai deputati, nei termini della dialettica democratica, di svolgere le loro funzioni dichiarando che, per questi motivi, non intende affrontare il merito del provvedimento d'urgenza in esame. Sottolinea, infine, che la Commissione dovrebbe procedere all'espressione del parere solo in seguito all'approvazione degli emendamenti nelle Commissioni di merito.

Andrea GIBELLI, presidente, ribadisce che gli emendamenti presentati sono al vaglio di ammissibilità delle presidenze delle Commissioni V e VI. Osserva che le eventuali osservazioni del parere espresso dalla X Commissione potranno costituire la base per la formulazione di proposte emendative presso le Commissioni di merito.

Andrea LULLI (PD) lamenta che il Governo ha operato una forzatura sulla manovra economica nelle procedure parlamentari: si è proceduto, infatti, all'esame dei provvedimenti in materia economica, prima ancora di aver approvato il DPEF. Esprime il forte disagio dell'opposizione nei confronti di questo modo di procedere, poiché la Commissione discute il testo di un decreto-legge cui il Governo, nelle prossime ore, apporterà rilevanti modifiche. Nell'auspicare una valutazione seria dell'ammissibilità delle proposte emendative presentate, intende porre il problema politico sull'opportunità di procedere all'approvazione di un parere rinforzato sul testo attualmente in vigore. Sotto il profilo istituzionale, esprime apprezzamento per i rilievi del presidente Gibelli e non intende assumere una posizione volta a delegittimare il lavoro della Commissione. Lamenta, tuttavia, che non viene consentito all'opposizione di svolgere efficacemente il proprio ruolo.

Enzo RAISI (PdL) osserva preliminarmente che gli interventi dei deputati dell'opposizione non attengono al merito del provvedimento, ma hanno una finalità politica. Ricorda che, nel corso della precedente legislatura, numerosi provvedimenti furono «stravolti» durante l'esame in Assemblea, vanificando in tal modo il lavoro svolto dalle Commissioni. Ritiene che la Commissione debba esprimere un parere sul testo attualmente in esame, nel rispetto delle procedure parlamentari, pur concordando con la posizione politica espressa dal collega Pezzotta.
Riguardo al decreto-legge in esame, ritiene che presenti interventi chiave per lo sviluppo e la crescita del Paese in un

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momento di grave disagio economico. Sottolinea, infine, che debba essere dedicata grande attenzione al comparto del turismo che rappresenta uno dei più importanti motori di crescita del sistema paese. Al riguardo, riterrebbe opportuno audire tempestivamente in Commissione il sottosegretario Brambilla.

Andrea LULLI (PD) sottolinea di essere intervenuto precedentemente su questioni di metodo perché ieri sera il Governo ha presentato proposte emendative al testo in esame. Nel merito del provvedimento esprime un giudizio complessivamente negativo, in quanto si tratta di una manovra depressiva. In particolare, il decreto-legge, all'articolo 3, con la detassazione dello start up avvantaggia chi è più ricco. L'articolo 5 reca disposizioni peggiorative sulla normativa inerente la sorveglianza dei prezzi, in quanto limita la possibilità di comparazione dei prezzi per via telematica. Dall'articolo 7, come ha evidenziato nel suo intervento di ieri il collega Benamati, emerge un eccesso di delega al Governo sulle politiche energetiche.
Sottolinea che i deputati di opposizione non sono aprioristicamente contrari alla scelta del nucleare, ma ritengono che su tematiche così rilevanti vi debba essere un serio confronto parlamentare e che il Paese debba disporre di risorse adeguate per operare scelte che modificano la politica energetica finora seguita. Per quanto riguarda la disciplina relativa alla «sterilizzazione» dell'IVA sugli aumenti petroliferi, ricorda che il ministro Scajola ha dichiarato che si tratta di una norma inutile.
L'articolo 10 del decreto-legge, reca invece disposizioni di promozione degli interventi infrastrutturali strategici nei settori dell'energia e delle telecomunicazioni. Ricorda che, in base al comma 355 della legge n. 311 del 2004 (legge finanziaria per il 2005), al ministro competente è attribuita la funzione di stabilire, con decreto di natura non regolamentare, i requisiti e le condizioni per l'accesso ai finanziamenti agevolati. Lamenta che si tratta dell'ennesima delega in bianco che limita le competenze della X Commissione su tematiche di propria competenza.
Con riferimento all'articolo 38, recante norme volte a semplificare le procedure per l'avvio e lo svolgimento delle attività imprenditoriali, evidenzia l'opportunità di prevedere un termine per l'adozione del regolamento di delegificazione previsto al comma 3, nonché di individuare forme di partecipazione delle autonome regionali alla formazione dei provvedimenti, in considerazione della necessità di tenere conto delle diverse discipline regionali. Evidenzia, altresì, problemi di copertura per la carta acquisti, prevista dall'articolo 81 del decreto-legge, a favore dei cittadini che versano in condizione di maggior disagio economico. Osserva, peraltro, che per questo intervento è previsto uno stanziamento di 290 milioni di euro, a fronte di un fondo di 500 milioni di euro, accantonato presso il Ministero dell'economia, di gestione discrezionale del ministro. Sottolineato che la cosiddetta Robin tax comporterà un aumento dei prezzi al consumo, ritiene che l'unico modo per contrastare gli extraprofitti consista nella liberalizzazione del mercato, incentivando la concorrenza del sistema bancario e assicurativo che presentano ancora un carattere fortemente oligopolistico. Manifesta un orientamento contrario sull'articolo 32 che ripristina la trasferibilità degli assegni al di sotto dei 12 mila 500 euro. Con riferimento all'intervento svolto dal collega Torazzi nella seduta di ieri, sottolinea che l'esperienza ha più volte dimostrato che tagli lineari alla spesa pubblica, senza un'adeguata valutazione delle singole voci, ha effetti controproducenti ed addirittura contrari agli obiettivi di risanamento.
Nel richiamare il senso politico dell'intervento svolto dal collega Pezzotta, che condivide pienamente, ribadisce il suo giudizio fortemente critico sul provvedimento in esame.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, nel ringraziare i colleghi per l'ampio e partecipato dibattito svoltosi in Commissione,

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osserva che, nell'attuale congiuntura economica appare particolarmente complesso individuare gli interventi prioritari per rilanciare lo sviluppo del Paese. Tra questi, ritiene particolarmente urgente procedere alla liberalizzazione delle imprese, sussistendo ancora un forte controllo pubblico sull'iniziativa privata che limita lo svolgimento delle attività imprenditoriali.
Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con osservazioni che recepiscono alcuni rilievi emersi nel corso del dibattito (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Ugo MARTINAT riterrebbe opportuno espungere dalla proposta di parere l'osservazione contenuta al punto e).

Santo Domenico VERSACE (PdL) ribadisce che, come evidenziato nel suo intervento di ieri, per contrastare l'evasione fiscale e i fenomeni di corruzione è necessario avere una piena tracciabilità dei trasferimenti e ridurre al minimo la circolazione di denaro contante.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, riformula la sua proposta di parere nel senso indicato dal rappresentante del Governo (vedi allegato 2).

Andrea LULLI (PD), a nome del proprio gruppo, dichiara voto di astensione.

Domenico SCILIPOTI (IdV) dichiara voto di astensione, ritenendo che non vi siano le condizioni per una valutazione serena del testo in esame nell'interesse dei cittadini.

La Commissione approva, quindi, la proposta di parere come riformulata.

La seduta termina alle 11.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.20 alle 11.35.