CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 luglio 2008
30.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO

Mercoledì 9 luglio 2008. - Presidenza del presidente Marco ZACCHERA.

La seduta comincia alle 9.10.

Comunicazioni del presidente sul programma dei lavori del Comitato.

Marco ZACCHERA, presidente, ringrazia i colleghi intervenuti e dà atto al deputato Narducci del lavoro svolto dal Comitato, da lui presieduto, nella scorsa legislatura. Manifesta preoccupazione per la situazione degli italiani all'estero, non solo per i tagli finanziari, ma per un generale calo di attenzione rispetto ad altre emergenze. Considera come prioritaria la funzione del Comitato di sollecitare il Governo e di contribuire alle necessarie riforme legislative. Per cominciare, ritiene opportuno procedere ad audizioni del sottosegretario e del direttore generale degli affari esteri competenti, nonché del segretario generale del CGIE, se possibile prima della pausa estiva. Ricorda poi l'appuntamento di dicembre della Conferenza dei giovani italiani nel mondo. Conclude precisando che la convocazione delle riunioni del Comitato potrà per conoscenza essere inviata a tutti i deputati eletti all'estero, anche se non componenti della III Commissione.

Franco NARDUCCI (PD) ringrazia per l'apprezzamento del lavoro svolto, sottolineando l'approccio bipartisan che caratterizza

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gli interessi degli italiani all'estero. Ricorda le audizioni svolte nella scorsa legislatura del viceministro Danieli e del segretario generale del Ministero degli esteri, che sarebbe senz'altro opportuno riascoltare al più presto. Evidenzia la perdurante crisi della rete consolare che oggi farà oggetto di una protesta da parte della collettività italiana residente in Svizzera che ne occuperà simbolicamente le sedi. Invita il Comitato a sollecitare l'esame delle proposte di legge giacenti in materia di istituti di cultura, insegnamento della lingua italiana e cittadinanza. Evidenzia, poi, l'opportunità di mantenere l'attenzione per le condizioni dei lavoratori transfrontalieri, preannunciando che per la Svizzera si sta riproponendo la questione dell'indennità di occupazione. Menziona come risultato del Comitato nella precedente legislatura la garanzia per i transfrontalieri nella Repubblica di San Marino dei benefici fiscali.

Giuseppe ANGELI (PdL) lamenta le condizioni della rete consolare in America Latina. Ribadisce l'opportunità di assumere impiegati in loco pagando retribuzioni assai minori, con l'effetto di avere più personale a disposizione.

Fabio PORTA (PD) concorda sull'impostazione data dal presidente Zacchera ai lavori del Comitato e ne condivide le preoccupazioni, accresciute per quanto riguarda l'America Latina per la saturazione della rete consolare. Concorda con la proposta del collega Narducci di audire nuovamente il segretario generale della Farnesina. Considera soltanto un succedaneo la cosiddetta operazione task-force. Ritiene che invece sarebbe certamente vantaggiosa una convenzione con i patronati, al cui riguardo ha invece avuto sentore di accenni riduttivi proprio mentre è il governo brasiliano, ad esempio, a ricorrere a tali strutture in materia previdenziale. Oltre alla razionalizzazione della rete consolare, segnala l'importanza di affrontare le riforme del CGIE e dei COMITES, della procedura elettorale e della cittadinanza.

Laura GARAVINI (PD) apprezza l'iniziativa del presidente di coinvolgere nei lavori del Comitato tutti i deputati eletti all'estero. I primi passi del Governo, a suo avviso, hanno suscitato preoccupazione per cui il Comitato non potrà limitarsi ad audizioni, ma dovrà farsi sentire. Propone di insistere sia sulla rete consolare che sull'insegnamento della lingua italiana. Ritiene anche necessario promuovere l'atteso chiarimento sull'estensione dell'esenzione dall'ICI.

Gino BUCCHINO (PD) formula auguri di buon lavoro ai componenti del Comitato ed in particolare al presidente e al vicepresidente. Ringrazia il deputato Narducci per il lavoro svolto nella scorsa legislatura. Apprezza la disponibilità ad invitare alle sedute anche gli eletti all'estero non membri della III Commissione. Sottolinea l'esigenza di rigenerare l'attenzione del Governo per gli italiani all'estero, segnalando il rischio che possa chiudersi una porta che peraltro non è mai stata del tutto aperta. Riconosce il genuino interesse del presidente Zacchera che si ricollega alle battaglie del deputato Tremaglia spesso in controtendenza nel suo stesso schieramento. Invita il Comitato a guadagnarsi uno spazio politico nell'interlocuzione con il Governo, precisando di aver sottoscritto la proposta di legge per l'istituzione di una commissione bicamerale per gli italiani all'estero soltanto nello spirito di lavorare insieme. Si augura che in seno al Comitato possano maturare significative convergenze anche al fine di incidere sul procedimento legislativo.
Quanto alla rete consolare, ritiene che occorra il coraggio di adeguarla alle nuove realtà e alle nuove tecnologie, andando al di là delle rivendicazioni contro la chiusura di questa o di quella sede. Condivide il ricorso a contrattisti locali pur sapendo quali siano al riguardo le resistenze sindacali. Concorda sul programma delle audizioni ed in particolare su quella del segretario generale del Ministero degli esteri.

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Paolo CORSINI ringrazia il presidente dell'introduzione, sottolineando il rilievo della materia per la stessa riconoscibilità della nostra identità nazionale. Nel richiamare l'audizione svolta nella precedente legislatura con la Società Dante Alighieri, invita il Comitato ad occuparsi della promozione della cultura italiana nel mondo che abbisogna di una riforma complessiva. Gli istituti di cultura sono infatti una significativa presenza per i connazionali all'estero che ne vanno legittimamente orgogliosi, nonostante le tante disfunzioni.

Giuseppe ANGELI (PdL) si associa alle considerazioni del deputato Corsini e cita ad esempio la scuola italiana di Rosario ove operano docenti inviati dall'Italia con costi assai elevati, mentre in Argentina la Dante Alighieri prepara ottimi insegnanti.

Marco ZACCHERA, presidente, concorda sulla necessità di promuovere la cultura e la lingua italiana. Ricorda la discriminazione nell'apprendimento di cui soffrono in Germania i figli degli italiani ivi residenti. Ringrazia delle indicazioni formulate, invitando il Comitato a lavorare concentrandosi sui filoni principali che sono emersi.
Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara quindi conclusa la discussione sul programma dei lavori del Comitato.

La seduta termina alle 10.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 9 luglio 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 14.10.

DL 112/08: Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria.
C. 1386 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito esame e conclusione. - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 luglio 2008.

Paolo CORSINI (PD) esprime sincero apprezzamento per la puntuale relazione svolta dal collega Pianetta nel corso della seduta di ieri, di cui ha peraltro avuto di recente modo di cogliere la competenza e serietà nel corso di una missione a Bruxelles. Pur provenendo da un deputato di maggioranza, la relazione non è stata infatti reticente su taluni aspetti problematici, così come del resto non lo è stata quella del deputato Paglia in seno alla Commissione difesa con riferimento alle conseguenze sulle missioni italiane all'estero. Nel ricollegarsi all'intervento del collega Maran sul DPEF - di cui il provvedimento in esame costituisce un corollario - si dice consapevole del peso delle scelte necessarie per la ripresa produttiva e la tutela della convivenza sociale e quindi del passaggio ad una democrazia decidente. Non può però non stigmatizzare il fatto che il Consiglio dei ministri abbia varato in meno di dieci minuti il decreto-legge in oggetto, rendendone di fatto arbitro il Ministro dell'economia e delle finanze. In termini generali, rileva la mancata riduzione della pressione fiscale, la non veritiera fissazione dell'inflazione programmata, l'assenza del rilancio dei consumi. Pur se talune singole norme, come ad esempio quella sull'Expo di Milano, potrebbero essere condivisibili anche per la ridefinizione delle potenzialità territoriali di una delle aree più moderne del paese, gli elementi critici sono assolutamente maggioritari. Contesta, innanzitutto, la riduzione di 170 milioni di euro sui fondi per la cooperazione allo sviluppo, senza che si ponga mano ad una riforma del settore.

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Ne evidenzia tre contraddizioni, rispetto alla sottovalutazione delle conseguenze positive che si avrebbero sul fronte della sicurezza e dell'immigrazione a fronte della promozione dello sviluppo locale nei paesi poveri; all'appello lanciato in occasione del G8 dal Papa - in linea con la tradizione cattolica della Populorum progressio di Paolo VI - e ripreso dal Presidente del Consiglio per il Terzo Mondo; alla tendenza che si profila nell'Unione europea per accrescere la quota degli aiuti allo sviluppo. Contesta altresì l'opportunità di procedere a tagli lineari delle spese ministeriali, senza alcuna valutazione della qualità dell'intervento. Ritiene che lo sfoltimento della Pubblica Amministrazione avrebbe potuto essere perseguito con altri mezzi, incidendo per esempio sugli enti locali, come ricorda al collega Napoli con cui ha condiviso l'esperienza dell'ANCI.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, ringrazia sia il sottosegretario Scotti che il deputato Corsini. Rileva una generale convergenza su un atteggiamento di perplessità costruttiva circa alcuni aspetti che riguardano il Ministero degli affari esteri, ferma restando la diversa valutazione sull'impianto del provvedimento tra maggioranza ed opposizione. Ribadisce la crucialità della cooperazione allo sviluppo per la sua capacità di innescare crescita contro la pressione demografica da cui deriva la tratta degli esseri umani, auspicando che in questa legislatura - come lo stesso ministro Frattini ha evidenziato nell'audizione sulle linee programmatiche - sia possibile riformare la legge n. 49 del 1987 anche sulla base del lavoro svolto in Senato nella legislatura precedente. Legge, quindi, una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1).

Marco ZACCHERA (PdL) propone che la seconda osservazione sia integrata con un riferimento all'utilizzo nella rete periferica di contrattisti locali, con particolare riguardo ai cittadini italiani residenti all'estero, come evidenziato nella seduta antimeridiana del Comitato permanente da lui presieduto.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, accetta l'integrazione proposta dal collega Zacchera.

Alessandro MARAN (PD) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole che, a suo avviso, è ampiamente giustificata dal tenore delle osservazioni ivi contenute.

Gianpaolo DOZZO (LNP), pur comprendendo la specifica realtà del personale del Ministero degli affari esteri, ritiene opportuno che non si dia adito a disparità con gli altri dicasteri. Invita, quindi, il relatore a formulare anche le condizioni nella forma delle osservazioni.

Roberto ANTONIONE (PdL) segnala che la scelta del relatore di prevedere talune condizioni è stata dettata dalla finalità di rafforzare i rilievi che lo stesso rappresentante del Governo aveva svolto nella seduta di ieri.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI, nell'apprezzare la proposta di parere formulata anche sotto il profilo della distinzione tra condizioni e osservazioni, esclude che vi sia l'intento di garantire uno status speciale al Ministero degli affari esteri che si sente invece assolutamente solidale con la compagine di governo. Invita pertanto la Commissione a tenere conto dei dati obiettivi da lui forniti in relazione ad alcune specificità che non si configurano in nessun modo come privilegi.

Stefano STEFANI, presidente, segnala che le eccezioni proposte in relazione al Ministero degli affari esteri valgono a ricollocarlo, come di consueto, alla stregua del comparto sicurezza e difesa. Ricorda, poi, che le condizioni non hanno comunque carattere vincolante in questa fase del procedimento legislativo.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, chiarisce la natura rafforzata delle condizioni rispetto alle osservazioni, riprendendo le parole del presidente Stefani. Invita i gruppi di opposizione a votare la

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sua proposta di parere, ritenendo che la considerazione del deputato Maran possa ribaltarsi e condurre ad un unanime atteggiamento di promozione della funzionalità generale del Ministero degli affari esteri, come sottolineato dal collega Antonione.

Alessandro MARAN (PD) ribadisce il voto contrario del suo gruppo, che peraltro investe la globalità del provvedimento in esame, ferma restando la possibilità di future convergenze su proposte emendative volte a recepire gli orientamenti emersi in seno alla Commissione.

Gianpaolo DOZZO (LNP) rinnova la sua perplessità sulla posizione di condizioni nel parere formulato dal relatore, segnalando il rischio che non siano accolte.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, nel prendere atto dell'intervento del collega Dozzo, riformula la proposta di parere favorevole, trasformando le condizioni iniziali in osservazioni (vedi allegato 2).

Leoluca ORLANDO (IdV), esprimendo sincero apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, dichiara che la trasformazione delle condizioni in osservazioni rende ancor più inevitabile il voto contrario del suo gruppo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni come riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.10.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 9 luglio 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI.

La seduta comincia alle 15.10.

Sulla missione svolta a Bruxelles (24-26 giugno 2008) in occasione della riunione delle Commissioni esteri e difesa del Parlamento europeo e degli Stati membri dell'Unione europea sulla PESC-PESD, i diritti umani e la cooperazione allo sviluppo.

Stefano STEFANI (LNP), presidente, ricorda che dal 24 al 26 giugno 2008 una delegazione della III Commissione, composta dagli onorevoli Enrico Pianetta e Paolo Corsini, ha effettuato una missione a Bruxelles per partecipare agli incontri tra la Commissione esteri del Parlamento europeo e le Commissioni esteri e difesa dei Parlamenti nazionali dei Paesi dell'Unione europea sui temi della PESC-PESD, dei diritti umani e della cooperazione allo sviluppo.

I deputati Enrico PIANETTA (PdL) e Paolo CORSINI (PD) illustrano i contenuti di una relazione sugli esiti della riunione in titolo (vedi allegato 3).

Matteo MECACCI (PD), nel sottolineare le evidenti connessioni tra i temi affrontati nel corso della missione, richiama quali strumenti da rilanciare per promuovere i diritti umani gli articoli che di regola introducono gli accordi di cooperazione, siglati dall'Unione europea e i Paesi terzi, e che recano clausole per condizionare l'attuazione delle norme al rispetto dei diritti umani. Rileva con rammarico che si tratta in molti casi di mere formule rituali e che la stessa Commissione europea non sempre fa ricorso agli strumenti di cui pur dispone per verificare il rispetto del diritti internazionale umanitario da parte degli interlocutori esterni.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione prende atto.

La seduta termine alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.45.