CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 giugno 2008
22.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 2 LUGLIO 2008

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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 26 giugno 2008. - Presidenza del vicepresidente Federico PALOMBA, indi del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 13.40.

DL 85/08: Adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell'articolo 1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
C.1250 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Maurizio SCELLI (PdL), relatore, illustra il contenuto del provvedimento.
Rileva che il decreto-legge in esame, che si compone di due articoli, è volto a dare attuazione al nuovo assetto strutturale del Governo, come ridefinito dall'articolo 1, commi 376 e 377, della legge finanziaria 2008. Le disposizioni della legge finanziaria 2008 hanno, infatti, fatto sostanzialmente rivivere - limitatamente al numero dei ministeri - la disciplina dell'organizzazione del Governo di cui al testo originario del decreto legislativo n. 300 del 1999, nel quale si istituivano e disciplinavano dodici ministeri. Esse hanno previsto tuttavia il ripristino solo del numero, ma non anche della denominazione e della ripartizione delle attribuzioni fra i ministeri.
Con riferimento al decreto in esame, l'articolo 1, nel quale è concentrata la parte precettiva del decreto-legge, nel testo

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approvato dal Senato, si compone di 24 commi, che individuano i dodici ministeri risultanti dalle disposizioni di cui ai citati commi della legge finanziaria ed esplicitano gli accorpamenti e i trasferimenti di competenze che ne conseguono.
In considerazione del fatto che il provvedimento in esame non disciplina aspetti rientranti specificamente negli ambiti di competenza della Commissione Giustizia, né incide sulla denominazione e sulle competenze del Ministero della giustizia, propone di esprimere nulla osta all'ulteriore corso del procedimento.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta del relatore.

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013.
Doc. LVII, n. 1.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del documento.

Maurizio PANIZ (PdL), relatore, preannuncia la presentazione di una proposta di parere favorevole sul Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013.
Ritiene, infatti, che debba essere espresso apprezzamento per l'impegno assunto dal Governo di sviluppare la propria azione in coerenza con gli impegni politici e giuridici assunti in sede europea dalla Repubblica italiana, nel rispetto dell'obiettivo-vincolo del raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2011 e tramite una strategia innovativa, sia per quanto attiene i tempi che i contenuti dei propri interventi.
Ribadita la centralità del settore della giustizia quale componente essenziale del sistema-Paese, in quanto servizio pubblico reso ai cittadini ed agli operatori economici, valuta positivamente la considerazione ed il rilievo attribuiti alla riforma del processo civile, anche attraverso l'introduzione del sistema di comunicazioni e notifica per via telematica, quale intervento volto a promuovere lo sviluppo economico del Paese. Sottolinea altresì che la situazione emergenziale in cui versa l'amministrazione della giustizia necessita, oltre alla riforma del processo civile, indicata dal Documento in esame, anche di tutto il complesso insieme di interventi strutturali indicati nel programma di governo, come confermati e precisati dal Ministro della giustizia.
Per quanto concerne gli ambiti di competenza della Commissione Giustizia, precisa che nel Documento in esame, non è previsto uno specifico capitolo dedicato alle politiche per la giustizia giacché, tra i numerosi interventi preannunciati dal Governo per far fronte alla crisi dell'amministrazione della giustizia e che prenderanno corpo per lo più in appositi provvedimenti che si collocano al di fuori della manovra di finanza pubblica, si è ritenuto di indicare quello che può produrre un impatto diretto nella promozione dello sviluppo economico del Paese.
Il Documento di programmazione economico-finanziaria, segnatamente, precisa che la strategia di intervento del Governo comprende una forte azione mirata a promuovere lo sviluppo economico in modo duraturo, attraverso una serie di iniziative innovative. Tra esse rientra la riforma del processo civile, anche attraverso l'introduzione del sistema di comunicazioni e notifica per via telematica, quale intervento volto a «rimuovere un fattore drammatico di inciviltà e di spiazzamento competitivo del nostro Paese».
Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

Manlio CONTENTO (PdL), nel sottolineare le peculiarità del Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2013, valuta con estremo favore il fatto che lo stesso non sia, come negli anni passati, una sorta di «enciclopedia

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di propositi». Anzi, auspica che per il futuro il Documento di programmazione economico-finanziaria si possa limitare esclusivamente agli aspetti economico-finanziari, consentendo che gli interventi di riforma siano rimessi esclusivamente alla responsabilità dei dicasteri competenti, in un'ottica di assegnazione agli stessi di un vero e proprio budget.
Sottolinea quindi taluni dati macroeconomici dei quali non si potrà non tenere conto, anche per quanto concerne l'attuazione delle indispensabili riforme relative all'amministrazione della giustizia. In particolare, quanto alla situazione economica e dei conti pubblici, il Documento in esame registra un aumento dell'indebitamento, mentre la crescita economica per il 2008 è inferiore a quella dell'anno precedente.
Preannuncia, infine, il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Antonino LO PRESTI (PdL) preannuncia anch'egli il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.
Con riferimento alle risorse necessarie per la giustizia, ritiene che il Parlamento dovrebbe intervenire per assicurare che sia destinata alla «questione giustizia» una congrua parte delle ingenti risorse relative al «Piano di impiego fondi a fini istituzionali» dell'INAIL. A tale proposito preannuncia iniziative volte a comprendere anche il Ministro della giustizia tra i soggetti competenti per la definizione del piano, accanto ai Ministri del welfare e dell'istruzione.

Federico PALOMBA, presidente, esprime apprezzamento per la proposta dell'onorevole Lo Presti, relativa al possibile utilizzo delle risorse del «Piano di impiego fondi a fini istituzionali» dell'INAIL per far fronte alla situazione emergenziale dell'amministrazione della giustizia.

Mario CAVALLARO (PD) esprime forti perplessità sul contenuto del Documento in esame, con particolare riferimento all'obiettivo della riduzione del costo complessivo dello Stato ed ai principi della riduzione della burocratizzazione e dello stock legislativo che, per quanto siano di per sé virtuosi e condivisibili, non tengono conto delle specifiche esigenze dell'amministrazione della giustizia. Infatti, il Documento di programmazione economico-finanziaria contiene un unico riferimento alla giustizia, indicando la riforma del processo civile tra gli interventi per lo sviluppo dell'economia, mentre è evidente che l'intero comparto della giustizia sia strettamente legato alla competitività del Paese. Inoltre, la riforma del processo civile, non può certamente limitarsi, come sembrerebbe intendere il Documento in esame, ad un mero intervento di informatizzazione. Rileva quindi come il rapporto tra PIL e spesa per la giustizia in Italia non sia molto dissimile da quello degli altri Paesi europei, ritenendo quindi che l'origine delle efficienze della giustizia in Italia debbano essere ricercate anche in ragioni storiche e culturali. Ricorda, infine, che molte delle riforme necessarie alla giustizia, come quella dell'istituzione dell'Ufficio per il processo, non sono senza costi.

Federico PALOMBA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, valutata l'opportunità di disporre del tempo necessario per approfondire la conoscenza di un Documento delicato come quello in esame, ritiene che l'ulteriore dibattito e la votazione della proposta di parere del relatore possano essere rinviati ad altra seduta, che sarà convocata per martedì 1o luglio.

Enrico COSTA (PdL) ritiene che la proposta di parere del relatore dovrebbe essere posta immediatamente in votazione. Il Documento in esame, infatti, presenta profili di competenza della Commissione giustizia molto limitati, che sono stati oggetto di un articolato ed esaustivo dibattito.

Marilena SAMPERI (PD) non concorda con l'onorevole Costa, sottolineando come

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il tempo a disposizione dei componenti della Commissione per approfondire il contenuto di un Documento importante come quello in esame sia stato estremamente limitato.

Matteo BRIGANDÌ (LNP) concorda con l'onorevole Costa e preannuncia il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Maurizio PANIZ (PdL), relatore, replicando all'onorevole Samperi, ribadisce che nel Documento in esame è presente un solo inciso riferito alla giustizia. Pertanto, non ravvisando l'esigenza di ulteriori approfondimenti, ritiene che la Commissione possa esprimere immediatamente il parere.

Maria Grazia SILIQUINI (PdL) concorda con gli onorevoli Costa e Paniz, sottolineando come sul Documento di programmazione economico-finanziaria, per la parte di competenza della Commissione, si sia svolto un dibattito sufficiente. Non vi è quindi motivo per rinviare la votazione.

Cinzia CAPANO (PD) rileva con rammarico come il recente invito del Presidente della Repubblica a non limitare il dibattito parlamentare, nel corso dell'esame dei disegni di legge di conversione dei decreti-legge, non sembri incontrare la disponibilità dei gruppi di maggioranza. La riforma del processo civile, che non è certo l'unico aspetto della giustizia connesso allo sviluppo del Paese, è questione comunque delicata che merita un approfondimento, anche nel contesto del Documento di programmazione economico-finanziaria. Inoltre, da notizie di stampa si apprende che la manovra finanziaria potrebbe sottrarre ingenti risorse all'amministrazione della giustizia. Sussistono pertanto numerosi elementi che suggeriscono di rinviare la votazione, per consentire ai gruppi di opposizione di approfondire l'esame del Documento, peraltro inserito soltanto ieri nell'ordine del giorno dei lavori della Commissione.

Donatella FERRANTI (PD) manifesta forti perplessità per l'atteggiamento della maggioranza, che tenta di strozzare il dibattito di fronte ad una legittima richiesta dei gruppi di opposizione. Il fatto che il Documento di programmazione economico-finanziaria contenga un solo rigo dedicato alla giustizia è di per sé motivo più che sufficiente per approfondirne l'esame.

Enrico COSTA (PdL) rileva che, così come i deputati di maggioranza, anche i colleghi dell'opposizione hanno avuto il tempo necessario per leggere e approfondire il contenuto del Documento in esame, il quale, come più volte ricordato, presenta limitati profili di competenza della Commissione giustizia. Ribadisce quindi che la proposta di parere del relatore dovrebbe essere messa subito in votazione.

Mario CAVALLARO (PD) ritiene che si dovrebbe rinviare il seguito dell'esame per consentire i necessari approfondimenti.

Donatella FERRANTI (PD), nel replicare all'onorevole Costa, ricorda che l'esame del documento di programmazione economico-finanziaria è stato posto all'ordine del giorno dei lavori della Commissione solo ieri e che quindi la richiesta di un rinvio dell'esame per ulteriori approfondimenti appare legittima e giustificata.

Nicola MOLTENI (LNP) e Maurizio SCELLI (PdL) concordano con l'onorevole Costa e ritengono che debba essere posta in votazione la proposta di parere del relatore.

Federico PALOMBA, presidente, ritiene che si possa sospendere brevemente la seduta, per consentire ai colleghi che ne hanno fatto richiesta di procedere quanto meno ad una più approfondita lettura del Documento in esame.

Maurizio PANIZ (PdL), relatore, nel ricordare che le regole della maggioranza vanno rispettate, sostiene vi è alcuna necessità

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di sospendere la seduta e che si debba procedere immediatamente alla votazione della sua proposta di parere. Ritiene quindi che il presidente Palomba debba sottoporre alla deliberazione della Commissione tale decisione procedurale.

Manlio CONTENTO (PdL), pur comprendendo talune delle difficoltà prospettate dai colleghi, sottolinea come molti deputati abbiano letto e approfondito il contenuto del Documento in esame, mentre altri non lo abbiano fatto. Considera legittima, pertanto, la richiesta degli onorevoli Costa e Paniz. Invita quindi a porre in votazione la proposta di parere del relatore, in modo che la Commissione possa dedicarsi anche all'esame degli altri importanti provvedimenti all'ordine del giorno.

Donatella FERRANTI (PD) ribadisce che i gruppi di opposizione hanno tutto il diritto di richiedere il rinvio del seguito dell'esame di un Documento tanto delicato, soprattutto se si considera che lo stesso è stato inserito nell'ordine del giorno dei lavori della Commissione soltanto ieri.

Federico PALOMBA, presidente, dà la parola al rappresentante del Governo, che ne ha fatto richiesta.

Maurizio PANIZ (PdL), relatore, Angela NAPOLI (PdL), Enrico COSTA (PdL) e Maria Grazia SILIQUINI (PdL) ritengono che il rappresentante del Governo non abbia titolo per intervenire in questa fase procedurale.

Antonino LO PRESTI (PdL) precisa che il rappresentante del Governo non ha titolo per intervenire in quanto vi è una questione pregiudiziale, di natura regolamentare, da risolvere. Se il presidente Palomba dà la parola al rappresentante del Governo, ciò significa che si è passati alla fase della votazione e quindi la questione pregiudiziale deve intendersi implicitamente superata.
Il sottosegretario Giacomo CALIENDO sottolinea come sia stata già evidenziata l'estrema sinteticità del Documento di programmazione economico-finanziaria in esame, che ha un contenuto prevalentemente economico. La proposta di parere del relatore è del tutto esaustiva, anche in considerazione del fatto che solo l'aspetto della riforma del processo civile dovrebbe interessare la Commissione giustizia. Quest'ultima, in un secondo momento, potrà esaminare e valutare tutti gli specifici provvedimenti che riguarderanno la riforma dell'amministrazione della giustizia.

Federico PALOMBA, presidente, alla luce di quanto emerso dal dibattito, ritiene che si possa sospendere la seduta per trenta minuti e quindi procedere alla votazione.

Angela NAPOLI (PdL) non ritiene che sussistano i presupposti per una sospensione della seduta e invita il presidente Palomba a porre in votazione la proposta di parere del relatore.

Enrico COSTA (PdL) ricorda che il comportamento del presidente della Commissione deve essere imparziale e fa presente che l'eventuale sospensione della seduta, oltre a sacrificare altri punti importanti all'ordine del giorno, costituirebbe un criticabile precedente, ascrivibile esclusivamente alla presidenza del presidente Palomba.

Antonino LO PRESTI (PdL) evidenzia come la sospensione della seduta costituirebbe un grave vizio procedurale, poiché offrirebbe surrettiziamente ai gruppi di opposizione la possibilità di riaprire il dibattito e di rinviare la votazione a martedì prossimo. Invita quindi il presidente Palomba a porre immediatamente in votazione la proposta di parere del relatore.

Federico PALOMBA, presidente, ricorda come non sia affatto una novità che si conceda all'opposizione un breve termine per approfondire il contenuto di un provvedimento. Si rammarica pertanto che il

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suo comportamento, volto unicamente a contemperare gli interessi dei gruppi di maggioranza con quelli di opposizione, sia stato frainteso. Invita quindi il presidente Giulia Bongiorno, nel frattempo sopraggiunta, ad assumere la presidenza.

Giulia BONGIORNO, presidente, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 14.15, riprende alle 14.20.

Giulia BONGIORNO, presidente, alla luce del dibattito svoltosi, fissa alle ore 15 il termine per la presentazione di proposte alternative di parere. In considerazione della convocazione della riunione congiunta degli uffici di presidenza delle Commissione I e II alle ore 15.30, il parere sul Documento di programmazione economico-finanziaria sarà espresso entro tale orario. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 14.25, riprende alle 15.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che è stata presentata una proposta alternativa di parere contrario da parte dei deputati del Gruppo del Partito Democratico (vedi allegato 2).

Marilena SAMPERI (PD) illustra il contenuto della proposta alternativa di parere, volta ad evidenziare l'inadeguatezza del Documento di programmazione economico-finanziaria, con perticolare riferimento al settore dell'amministrazione della giustizia.

Federico PALOMBA (IdV) ringrazia il presidente Bongiorno per avere assunto una decisione estremamente equilibrata e dichiara che non parteciperà alla votazione.

Matteo BRIGANDÌ (LNP), pur confermando il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, dichiara che i primi tre punti della premessa della proposta alternativa di parere sono condivisibili.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere favorevole del relatore. Avverte che in caso si approvazione di tale proposta di parere, non sarà posta in votazione la proposta alternativa di parere contrario.

La commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 15.10.

SEDE REFERENTE

Giovedì 26 giugno 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 15.10

Disposizioni in materia di violenza sessuale.
C. 611 Caparini, C. 666 Lussana, C. 817 Angela Napoli, C. 924 Pollastrini e C. 688 Prestigiacomo.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 giugno 2008.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che è in corso l'esame preliminare del provvedimento e che risultano iscritti a parlare alcuni deputati. Invita l'onorevole Rossomando ad intervenire, quale prima iscritta a parlare.

Anna ROSSOMANDO (PD), esprime perplessità sui mezzi attraverso i quali la proposta di legge n. 666 Lussana intende perseguire le finalità del contrasto del fenomeno della violenza sessuale e dell'efficacia retributiva della pena. Infatti uno dei maggiori problemi connessi alla repressione della violenza sessuale è legato all'esiguo numero di denunce e non all'accertamento

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del reato: il problema non è quindi di tipo sanzionatorio ma occorre intervenire prima del processo, incentivando la vittima a sporgere denuncia. Occorre pertanto un intervento di tipo diverso e più articolato.
Esprime perplessità sul ricorso al rito direttissimo, che richiede il presupposto della prova evidente e che, secondo taluni, dovrebbe contribuire a ridurre le sofferenze della vittima della violenza riducendo i tempi processuali. Tuttavia, nelle fattispecie in questione il problema è rappresentato proprio dal raggiungimento della prova, soprattutto nelle ipotesi di violenza sui minori. Pertanto sarebbe preferibile prevedere l'istituto dell'incidente probatorio, ampliandone ed adattandone l'ambito di applicazione.
Esprime altresì perplessità sulla proposta di modificare la qualificazione dei reati in questione, trasferendoli dalla sfera della libertà personale a quella della vita e dell'incolumità personale. In tal modo infatti non si sottolinea sufficientemente il disvalore connesso alle condotte di violenza e si finisce per offrire un ambito più ristretto di tutela, caratterizzato dalla materialità e fisicità.
Occorre pertanto analizzare le criticità, tenere presente la concretezza delle questioni, integrare e rivalutare la normativa attuale che è frutto di delicati equilibri, prevedere interventi che incidano anche sulla società e la cultura. Sotto questi profili non appaiono utili né l'inasprimento delle pene né la previsione di interventi che possono produrre effetti distorsivi sul sistema del processo penale.

Mario CAVALLARO (PD) condivide la struttura e la ratio della proposta di legge Pollastrini, che ha carattere generale e interdisciplinare. Al contrario esprime perplessità sui provvedimenti che si limitano ad inasprire le pene e sull'applicazione generalizzata del giudizio direttissimo, che può avere effetti collaterali negativi. Sottolinea peraltro come la vera emergenza sociale sia rappresentata dai fenomeni dello stalking e dell'omofobia: l'esame di tali provvedimenti dovrebbe pertanto essere prioritario.

Marilena SAMPERI (PD) rileva l'assenza del Governo nella precedente seduta ed anche in quella odierna dedicate al tema della violenza sessuale. Stigmatizza tale comportamento e sottolinea l'importanza della presenza del Governo nel corso dell'esame di provvedimenti importanti come quelli in esame. Invita il Presidente della Commissione a rappresentare al Ministro della giustizia l'esigenza che il Governo partecipi ai lavori della Commissione.

Giulia BONGIORNO, presidente, dopo aver rassicurato l'onorevole Samperi che rappresenterà al Ministro l'esigenza che il Governo partecipi ai lavori della Commissione, in considerazione dell'imminente riunione a convocazione della riunione congiunta degli uffici di presidenza delle Commissione I e II alle ore 15.30, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Introduzione nell'ordinamento del delitto di molestie insistenti.
C. 35 Brugger, C. 407 Contento, C. 667 Lussana, C. 787 Codurelli, C. 856 Pisicchio, C. 966 Mura, C. 1171 Santelli, C. 204 Cirielli, C. 1231 Pollastrini, C. 1233 Samperi, C. 1261 Bertolini e C. 1252 Mussolini.

Disposizioni in materia di pedofilia.
C. 665 Lussana, C. 1155 Bongiorno e C. 1305 Pagano.