CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 giugno 2008
20.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 24 giugno 2008. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la Giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 13.35.

Disposizioni in materia di violenza sessuale.
C. 611 Caparini, C. 666 Lussana, C. 817 Angela Napoli, C. 924 Pollastrini e C. 688 Prestigiacomo.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 giugno 2008.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che è in corso di svolgimento l'esame preliminare e che il 18 giugno scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge sulla violenza sessuale, che non è ancora stato presentato.

Luigi VITALI (PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che il Comitato dei nove convocato per oggi si riunisca immediatamente per esaminare gli emendamenti presentati al disegno di legge n. 1212-A, iscritto nell'ordine del giorno dell'Assemblea.

Giulia BONGIORNO, presidente, fa presente che allo stato non sono presenti i rappresentanti di tutti i gruppi e che pertanto è opportuno riunire il Comitato dei nove in un secondo momento. Ricordando che sono iscritti a parlare sulle proposte di legge in esame numerosi deputati, invita ad intervenire l'onorevole Concia.

Anna Paola CONCIA (PD) osserva che le proposte di legge sulla violenza sessuale hanno per oggetto un argomento estremamente

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delicato quale quello dei rapporti tra uomo e donna. Si tratta di un tema che la politica, compiendo un grave errore, ha sempre affrontato con difficoltà in quanto condizionata da pregiudizi ideologici e spinte reazionarie. Ritiene invece che la materia della violenza sessuale debba essere affrontata con coraggio tenendo conto della realtà e quindi che si tratta di una questione relativa ai rapporti tra uomo e donna. Prima di soffermarsi sulle proposte di legge in esame, ricorda che nel 1996 il Parlamento ha approvato la riforma dei reati di violenza sessuale, la quale è stata il risultato di anni di battaglie condotte dalla donne italiane per superare una legislazione in materia del tutto inadeguata. Sottolinea l'importanza di tale riforma, ritenendo che possa essere migliorata in alcuni punti ma non certamente superata. L'approccio che il Parlamento deve avere nell'affrontare la materia della violenza sessuale deve essere nuovo rispetto al passato: il contesto in cui si esplica il rapporto tra uomo e donna anziché le ideologie. In ordine alla maggior parte delle proposte di legge in esame ed, in particolare, alla proposta presentata dall'onorevole Lussana, osserva che si cerca di dare una risposta al fenomeno della recrudescenza degli episodi di violenza sessuale solamente attraverso la sanzione penale, fino ad arrivare al blocco androgenico, senza invece tenere conto che l'unica strada praticabile è quella della prevenzione, come è avvenuto per esempio in Spagna. In tale ottica occorrerebbe dare maggiori competenze ai servizi territoriali e nuovi finanziamenti ai centri antiviolenza. Per quanto attiene alle disposizioni sanzionatorie previste dalla legislazione vigente, rileva che sarebbe opportuno creare le condizioni affinché sia data attuazione al principio della certezza della pena, anziché inasprire ulteriormente pene che nei fatti non sono applicate. Il legislatore ha l'obbligo di dare attuazione al secondo comma dell'articolo 3 della Costituzione nella parte in cui è stabilito che compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini. Nel caso in esame il legislatore deve approvare norme che garantiscano alle donne di vivere libere dalle violenze. Occorre pertanto pensare ad un intervento legislativo organico contro ogni forma di discriminazione e di violenza, considerato che è la discriminazione ad essere una delle prime cause della violenza nei confronti delle donne. Nel legiferare su tale materia occorre considerare anche che alla maggiore autonomia conquistata dalle donne ha fatto riscontro un incremento delle violenze nei loro confronti. Tale dato testimonia quanto il tema della violenza sessuale sia strettamente connesso al ruolo che la donna ha assunto nella società.
Si sofferma sulla proposta di legge presentata dall'onorevole Lussana sottolineando in primo luogo di non condividere la scelta sistematica di trasformare i reati sessuali in reati contro la vita e l'incolumità individuale, modificando la riforma del 1996 che, al fine di valorizzare la soggettività femminile, ha portato tali reati tra quelli contro la libertà. Esprime perplessità anche sulla previsione del giudizio immediato quale rito per i reati sessuali, ritenendo più opportuno creare delle sezioni specializzate di tribunale con collegi integrati da esperti per attribuire loro la competenza su tale materia. Ritiene che debbano essere meglio formulate le fattispecie dei reati di molestie sessuali e di violenza di gruppo. Sottolinea l'assenza di una disposizione che preveda per i reati sessuali l'incidente probatorio, nonostante si tratti di uno strumento adeguato per tutelare le vittime dei reati sessuali. Propone infine che la Commissione svolga alcune audizioni per approfondire meglio le tematiche oggetto delle proposte di legge in esame. In particolare propone di sentire i rappresentanti dei centri antiviolenza e dell'associazione giuristi democratici. Ritiene in fine che la vera emergenza sociale alla quale il Parlamento deve dare una risposta è al momento l'assenza di una normativa sulle molestie insistenti, anziché l'approvazione di una legge sulla violenza sessuale che si limiti ad inasprire le pene.

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Giulia BONGIORNO, presidente, in considerazione della richiesta dell'onorevole Vitali, sospende la seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove.

La seduta, sospesa alle 13.55, riprende alle 14.25.

Cinzia CAPANO (PD) rileva che, dal dibattito sinora svoltosi in Commissione, emerge come la legge n. 66 del 1996 abbia un impianto che ha dimostrato la sua validità negli anni. L'esigenza di intervenire in tema di violenza, dunque, non implica la necessità di modificare tale l'impianto, ma l'opportunità di aggiornarlo, estendendo la tutela in modo tale da sanzionare forme di violenza che, pur prescindendo dall'atto sessuale, siano tali da offendere o limitare la libertà sessuale e le scelte relative all'orientamento sessuale della persona.
Sottolinea, in particolare, la delicatezza del problema degli episodi di violenza in famiglia, rispetto ai quali le statistiche mostrano dei dati impressionanti. Ritiene, quindi, che tale fenomeno debba essere finalmente affrontato in modo non ideologico, abbandonando antiche paure e inutili preconcetti.
Ritiene che si debba intervenire con un unico provvedimento che sanzioni tanto la violenza quanto le molestie, in qualunque contesto si verifichino. Ritiene, segnatamente, che occorra avere il coraggio di definire complessivamente in un unico provvedimento tutti gli atti che incidano negativamente sulla libertà e l'orientamento sessuale e, pertanto, ritiene condivisibile l'impostazione del progetto di legge n. 924 Pollastrini, che estende la tutela della vittima contro ulteriori forme di violenza e prevede un'adeguata rete di strumenti di prevenzione.
Non condivide l'idea, presente nella proposta di legge n. 666 Lussana, di modificare la qualificazione dei reati in questione, spostandoli dall'area della libertà personale a quella dell'incolumità personale.
Con riferimento alle specifiche questioni emerse dal dibattito, non ritiene opportuno elevare l'età del consenso sessuale dai 14 ai 16 anni, dato che tale previsione si porrebbe in controtendenza rispetto alla realtà sociale. Sotto il profilo processuale, si dichiara contraria all'idea di escludere il patteggiamento in caso di violenza sessuale, ritenendo comunque possibile meglio definire i limiti di questo istituto per adattarlo alle fattispecie in esame.

Marilena SAMPERI (PD) ritiene che si debba dare la priorità all'esame dei provvedimenti sulle molestie insistenti, piuttosto che a quelli sulla violenza sessuale, poiché nel primo caso si tratta di colmare una grave lacuna dell'ordinamento, mentre nel secondo caso si tratta di migliorare ed estendere una tutela che è già prevista nell'ordinamento. Inoltre, i provvedimenti sulla violenza sessuale necessitano di un dibattito molto più ampio, che coinvolge anche delicate questioni di natura socio-culturale.
Rileva che certamente la violenza sessuale rappresenta un'emergenza sociale e culturale e sottolinea come le statistiche, già di per sé allarmanti, siano ancora più preoccupanti se si considera che il 90 per cento dei casi di violenza non vengono denunciati. Un simile fenomeno non può essere affrontato con un semplice inasprimento delle sanzioni, essendo invece necessario un intervento integrato, sistematico e interdimensionale, che coinvolga tutte le autorità interessate e gli operatori del settore attivi sul territorio. Occorre, in particolare, una sorta di piano nazionale integrato, che affronti i problemi complessivamente. Se quindi la proposta di legge n. 924 Pollastrini appare adeguata allo scopo e condivisibile nella sua filosofia, la proposta di legge n. 666 Lussana appare invece eccessivamente limitativa, perché affronta solo una parte di una realtà ben più complessa.
Con riferimento alla proposta di legge n. 817 Angela Napoli, manifesta perplessità sull'opportunità di incidere sul secondo comma dell'articolo 609-bis del codice penale, per evitare di escludere dall'area di punibilità le fattispecie di induzione a compiere o subire atti sessuali.

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Per quanto concerne, infine, le misure processuali, concorda con l'onorevole Contento secondo il quale non è opportuno introdurre una disciplina speciale, anche per evitare di creare disomogeneità nell'ordinamento processuale, ritenendo preferibile attenersi ai principi generali.

Giulia BONGIORNO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Introduzione nell'ordinamento del delitto di molestie insistenti.
C. 35 Brugger, C. 407 Contento, C. 667 Lussana, C. 787 Codurelli, C. 856 Pisicchio, C. 966 Mura, C. 1171 Santelli, C. 204 Cirielli, C. 1231 Pollastrini, C. 1233 Samperi, C. 1261 Bertolini e C. 1252 Mussolini.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 18 giugno 2008.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che è in corso di svolgimento l'esame preliminare e che il 18 giugno scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge sulle molestie insistenti, che non è ancora stato presentato. Invita ad intervenire anche in attesa della presentazione del disegno di legge del Governo al fine di mettere in luce tutte quelle problematiche che devono essere affrontate quando si intende introdurre nell'ordinamento un nuovo reato i cui lineamenti in certi casi possono risultare sfumati, così come avviene per quello oggi in esame. In tal modo non è frenato l'iter legislativo e saremo ancora più pronti per esaminare il testo del Governo che nel frattempo verrà presentato alla Camera ed assegnato alla Commissione Giustizia.

Anna Paola CONCIA (PD) ricorda di essere cofirmataria della proposta di legge n. 1231 Pollastrini e fa presente di avere presentato una propria, autonoma, proposta di legge sull'omofobia. Sottolinea, quindi, che il fenomeno dello stalking rappresenta senz'altro un'emergenza sociale, ma che tale è anche il fenomeno dell'omofobia. I due argomenti dovrebbero essere esaminati insieme dalla Commissione. A tal fine ritiene che la sua proposta di legge sull'omofobia, una volta assegnata alla Commissione, dovrà essere abbinata alle proposte di legge in materia di molestie insistenti.

Giulia BONGIORNO, presidente, richiamandosi ai propri precedenti interventi circa la delimitazione della materia oggetto di esame, la quale è stata individuata dall'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, nelle molestie insistenti, fa presente all'onorevole Concia che la proposta di abbinamento della sua proposta di legge in materia di omofobia, una volta assegnata alla Commissione Giustizia, potrà essere senz'altro sottoposta per la deliberazione alla Commissione medesima. In considerazione dell'imminenza di votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

COMITATO DEI NOVE

Martedì 24 giugno 2008.

DL 95/08: Disposizioni urgenti per il riordino del ruolo e delle funzioni della magistratura onoraria.
C. 1212-A Governo.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle 13.55 alle 14.25.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di pedofilia.
C. 665 Lussana e C. 1155 Bongiorno.