CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 giugno 2008
18.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 18 giugno 2008.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.10 alle 12.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 18 giugno 2008. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 12.40.

DL 90/2008: Misure straordinarie per l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania.
Nuovo testo C. 1145-A Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, ricorda che nel corso della seduta dell'Assemblea di ieri è stato deliberato il rinvio in Commissione Ambiente del decreto-legge n. 90 del 2008 («cosiddetto decreto rifiuti») sul quale la Commissione difesa, lo scorso 12 giugno, aveva espresso un parere favorevole con talune condizioni.
La Commissione Ambiente ha, pertanto, riesaminato il provvedimento, approvando numerose modifiche e richiedendo, quindi, alle Commissioni competenti di esprimersi sul nuovo testo del citato provvedimento.
Al riguardo, segnala in primo luogo che la modifica introdotta all'articolo 2 del decreto-legge sembrerebbe recepire la condizione formulata dalla Commissione Difesa nel citato parere del 12 giugno scorso, nella parte in cui evidenziava la poca chiarezza della disposizione secondo la quale le Forze armate possono svolgere, unitamente alle Forze di polizia, compiti di vigilanza e protezione dei cantieri e dei siti in cui si svolgono le attività di gestione dei rifiuti.
In relazione alla citata disposizione, la Commissione Ambiente, approvando un emendamento del Governo, ha aggiunto

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all'articolo 2 del decreto-legge un nuovo comma (7-bis) secondo il quale i militari delle Forze armate impegnati nelle operazioni di vigilanza e protezione delle aree di interesse strategico nazionale destinate alla raccolta e al trasporto dei rifiuti nella Regione Campania, agiscono con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza.
Nello specifico, i citati militari possono procedere alla identificazione e alla immediata perquisizione sul posto di persone e mezzi di trasporto al fine di prevenire o impedire comportamenti che possono mettere in pericolo l'incolumità di persone o la sicurezza dei luoghi o delle infrastrutture vigilati, ovvero nel caso in cui sia necessario accertare l'eventuale possesso di armi, esplosivi e strumenti di effrazione, da parte di persone il cui atteggiamento o la cui presenza, in relazione a specifiche e concrete circostanze di luogo e di tempo non appaiono giustificabili. In nessun caso i citati militari possono assumere di funzioni di polizia giudiziaria. Laddove, infatti si rendano necessari atti di polizia giudiziaria, i militari delle Forze armate impegnati nelle operazioni di vigilanza e controllo sono tenuti ad accompagnare le persone sottoposte ad identificazione presso i più vicini uffici o comandi della Polizia di Stato o dell'Arma dei carabinieri.
In relazione alla disposizione in esame segnala che il conferimento delle funzioni di «agenti di pubblica sicurezza» a militari delle Forze armate impiegati in operazione di controllo del territorio nazionale è stata prevista, in passato, da altri provvedimenti, e, in particolare, dal noto decreto-legge n. 349 del 1992, recante talune misure urgenti per contrastare la criminalità organizzata in Sicilia (c.d. «operazione Vespri siciliani») al quale, peraltro veniva fatto riferimento nel parere espresso dalla Commissione Difesa nella seduta del 12 giugno 2008.
In particolare, l'articolo 1 del citato decreto-legge autorizzava i prefetti delle province siciliane, nell'ambito di operazioni di sicurezza e controllo del territorio e di prevenzione di delitti di criminalità organizzata, ad avvalersi di contingenti di personale militare delle Forze armate e specificava, al contempo, che tali militari agivano con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza.
In conclusione, non ravvisa profili problematici riguardo alle modiche introdotte nel testo del provvedimento dalla Commissione Ambiente.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) ritiene che non tutte i rilievi formulati dalla Commissione Difesa nel citato parere siano stati recepiti dalla Commissione di merito. Peraltro, con riferimento alla modifica introdotta all'articolo 2, comma 7-bis, osserva come essa non risulti perfettamente conforme alle prescrizioni normative che disciplinavano l'operazione Vespri siciliani a cui il predetto parere faceva espresso riferimento. Infatti, a suo avviso, i poteri attributi al personale delle Forze armate non risultano sufficientemente circoscritti, tanto che il suddetto comma 7-bis, nell'attribuire a tale personale le funzioni di agente di pubblica sicurezza, finalizza i compiti che ne derivano anche (ma non esclusivamente) alla prevenzione o all'inibizione di comportamenti che possano mettere in pericolo l'incolumità di persone ovvero la sicurezza dei luoghi vigilati. Inoltre, la norma non prevede, diversamente da quanto invece disponeva la disciplina adottata in occasione dell'operazione Vespri siciliani, lo svolgimento delle funzioni di agente di pubblica sicurezza in situazioni di necessità ed urgenza. Pertanto, ritiene necessario che la Commissione ponga come condizione all'espressione di un eventuale parere favorevole l'inserimento delle precisazioni dianzi citate nel comma 7-bis dell'articolo 2 del decreto-legge.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, replicando alle osservazioni della deputata Villecco Calipari, precisa che il rilievi formulati nella sua relazione erano riferiti segnatamente alle modifiche introdotte dalla Commissione Ambiente, restando inteso che tutti gli altri profili problematici evidenziati nel parere reso in precedenza dalla Commissione Difesa, rimangono

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pienamente validi. In merito alle osservazioni relative alla formulazione del comma 7-bis dell'articolo 2, rileva come i presupposti di necessità e di urgenza siano contenuti nell'articolo 4 della legge 22 maggio 1975, n. 152, espressamente richiamati dalla disposizione in esame. Si dichiara invece disponibile a valutare la possibilità di migliorare la formulazione letterale del comma 7-bis laddove si fa riferimento alle finalità per le quali sono attribuite le funzioni di agente di pubblica sicurezza al personale delle Forze armate, sopprimendo la parola «anche».

Salvatore CICU (PdL) manifesta, anche a nome del suo gruppo, il dissenso in ordine all'eventuale inserimento nel parere di una condizione che tenda a modificare la formulazione letterale del comma 7-bis dell'articolo 2, che, a suo avviso, risulta già chiara, in quanto analoga a quella adottata in occasione dell'operazione Vespri siciliani.

Gianfranco PAGLIA (PdL) ricorda come analoghe disposizioni sono state adottate non soltanto in occasione dell'operazioni Vespri siciliani, ma anche in altre operazioni di non minore importanza. Il vero problema, a suo avviso, è quello di capire con esattezza quali poteri siano riconosciuti al personale delle Forze armate qualora sia oggetto di eventuali aggressioni.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, replicando alle osservazioni del deputato Paglia, ritiene che, nell'ipotesi dianzi prospettata, al personale militare siano riconosciuti gli stessi poteri che l'ordinamento attribuisce alle Forze di polizia.

Roberto SPECIALE (PdL), nel concordare con le osservazioni del deputato Cicu, sottolinea come l'eccezionalità e l'urgenza dell'intervento delle Forze armate trovi fondamento nel contesto in cui esse operano; giudica quindi, non solo improprio, ma anche rischioso l'inserimento di ulteriori specificazioni nel testo del provvedimento. In questa prospettiva, sottolinea come l'attuale formulazione del comma 7-bis dell'articolo 2 che, nel disciplinare i compiti del personale delle Forze di polizia fa riferimento anche alla finalità della prevenzione e dell'inibizione di comportamenti «pericolosi», abbia proprio lo scopo di evidenziare il fatto che le Forze armate concorrono con le Forze di polizia allo svolgimento delle descritte attività.

Americo PORFIDIA (IdV) ritiene che, al fine di evitare equivoci nell'applicazione della disposizione in esame, potrebbe risultare utile che i citati compiti vengano attribuiti alle Forze armate al solo fine di prevenire e di impedire i predetti comportamenti pregiudizievoli.

Ettore ROSATO (PD) osserva che sul provvedimento in esame si è registrato un generale clima costruttivo, anche grazie all'atteggiamento dell'opposizione che ha collaborato fattivamente al miglioramento del testo del provvedimento. In questo senso, sottolinea come le proposte formulate nel corso dell'odierno dibattito dal suo gruppo non sono di carattere meramente terminologico, ma hanno lo scopo di garantire l'applicazione di regole certe da parte del personale delle Forze armate.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD), ricordando il lavoro svolto dalla Commissione in occasione dell'espressione del precedente parere sul provvedimento in esame, sottolinea come anche nel corso della seduta odierna occorra, da parte di tutti, un grande senso di responsabilità per migliorare il testo del provvedimento, in modo da dare risposte chiare e operative per il personale delle Forze armate. Auspica pertanto che il relatore accolga nella sua proposta di parere le proposte formulate dall'opposizione.

Ettore PIROVANO (LNP), concordando con le osservazioni del deputato Speciale, anche a nome del suo gruppo, sottolinea come l'attuale formulazione del comma 7-bis offra maggiori garanzie al personale delle Forze armate chiamato a svolgere le

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delicate attività previste dal provvedimento. Pertanto dichiara la propria contrarietà all'apposizione di eventuali condizioni nel parere che sarà deliberato dalla Commissione.

Luciano ROSSI (PdL), associandosi alle considerazioni testé svolte dal deputato Pirovano, ritiene opportuno che la Commissione esprima un parere senza apporre condizioni in ordine alle modifiche introdotte dalla Commissione Ambiente.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) chiede se il relatore intenda accogliere in tutto o in parte le richieste formulate dall'opposizione.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, replicando al deputato Garofani, alla luce degli orientamenti emersi dal dibattito, ritiene di formulare una proposta di parere favorevole sulle modifiche introdotte al testo del provvedimento dalla Commissione Ambiente, senza apporre alcuna condizione, fermi restando i rilievi già formulati nella seduta del 12 giugno 2008.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato).

La seduta termina alle 13.20.