CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 giugno 2008
12.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 5 giugno 2008. - Presidenza del vicepresidente Gianluca PINI.

La seduta comincia alle 13.50.

DL 90/08: Misure straordinarie per l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania.
C. 1145 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 4 giugno 2008.

Gianluca PINI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stato avviato l'esame del provvedimento e fa presente che il Governo - nella persona del Sottosegretario Menia, attualmente impegnato in comunicazioni del Governo presso l'VIII Commissione - ha manifestato la propria disponibilità ad intervenire alla seduta ove la Commissione lo richieda.

Sandro GOZI (PD) desidera innanzitutto chiarire che il gruppo del Partito Democratico è pienamente consapevole dell'emergenza della situazione campana, che riveste un interesse nazionale e dalla cui risoluzione dipende la credibilità del Paese, anche a livello comunitario. L'atteggiamento del suo gruppo è quindi quello del dialogo e della cooperazione con il Governo e con la maggioranza; non vorrebbe tuttavia che alcune disposizioni - con specifico riferimento ai profili di competenza della XIV Commissione - andassero oltre i limiti consentiti dalla normativa comunitaria, con l'effetto, ovviamente negativo in termini di efficacia, di approvare una normativa che sia poi oggetto di rilievi e debba essere modificata. Invita quindi la Commissione ed il Governo a riflettere su alcune specifiche questioni, che di seguito illustra.
Segnala, innanzitutto, che l'articolo 18 del decreto-legge in esame, disponendo la deroga alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 36 del 2003, che reca attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, elimina di fatto la distinzione - di cui agli articoli 6 e 7 del citato decreto legislativo - tra rifiuti ammissibili e rifiuti non ammissibili. Si tratta di un punto problematico non solo per gli effetti provocati da tale previsione normativa, ma per il rischio di una valutazione negativa a livello comunitario.
Osserva, in secondo luogo, che la deroga disposta dall'articolo 18 al citato decreto legislativo n. 36 del 2003 interviene

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su due ulteriori disposizioni. La prima è quella di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto legislativo medesimo, che vieta la diluizione o la miscela dei rifiuti al solo fine di renderli conformi ai criteri di ammissibilità di cui al successivo articolo 7. La seconda è quella recata dal punto 2.4.2. dell'Allegato I al decreto, che prevede che il substrato della base e dei fianchi della discarica debba consistere in una barriera geologica, naturale o artificiale, che risponda a specifici requisiti di permeabilità e spessore. Anche in questi casi, la deroga all'applicazione di tali previsioni normative potrebbe determinare, oltre a pericoli oggettivi, profili di incompatibilità con la normativa comunitaria.
Un ulteriore profilo critico è quello relativo alle procedure di valutazione di impatto ambientale per l'apertura delle discariche e l'esercizio degli impianti. L'articolo 9, comma 5, del decreto-legge in esame introduce infatti una disciplina derogatoria in materia di VIA, che fissa un termine di sette giorni per il rilascio di tale valutazione. Si tratta a suo avviso di una disposizione che non appare compatibile con una adeguata analisi degli impianti.
Richiama, infine, le disposizioni recate dal comma 2 dell'articolo 8 del decreto-legge che - consentendo per un triennio lo stoccaggio di rifiuti in attesa di smaltimento e il deposito temporaneo (attraverso le deroghe alle disposizioni di cui all'articolo 2 del decreto legislativo n. 36 del 2003 ed agli articoli 191 e 208 del decreto legislativo n. 152 del 2006) - creano di fatto nuove discariche.
Ritiene, in conclusione, che sia compito della XIV Commissione invitare il Governo ad una analisi approfondita di questi aspetti, al fine di pervenire all'approvazione di disposizioni efficaci, che non rischino di essere bloccate in sede comunitaria.

Jean Leonard TOUADI (IdV) chiarisce innanzitutto, a nome del proprio gruppo, la disponibilità alla collaborazione con il Governo su una questione così rilevante come è quella dell'emergenza rifiuti in Campania. Accoglie quindi e fa propri i rilievi esposti dal collega Gozi, evidenziando, in particolare, i problemi connessi alla distinzione tra deposito e discarica. Manifesta quindi la perplessità, o, per meglio dire, la contrarietà del proprio gruppo sull'articolo 3 che, attraverso l'instaurazione di una cosiddetta «super procura» fa venire meno le funzioni di indagine dei pubblici ministeri per i procedimenti penali relativi ai reati in materia di gestione dei rifiuti, e più in generale, in materia ambientale nel territorio campano. Invita quindi il Governo, con riferimento alle parole del Capo dello Stato riguardanti il traffico dei rifiuti tossici, a svolgere un'indagine approfondita sul territorio.

Gianluca PINI, presidente, intervenendo a nome del gruppo Lega Nord Padania, osserva con riferimento a quanto richiamato dal collega Touadi, che le parole del Capo dello Stato hanno certamente destato scalpore ma anche perplessità, almeno in una parte della popolazione. Ritiene infatti che ove si voglia risolvere un problema adottando una soluzione condivisa, gettare benzina sul fuoco non aiuti tale processo. L'invito del deputato Touadi ad un'indagine approfondita da parte del Governo è certamente opportuno, anche perché è in gioco la credibilità di una parte del Paese; a suo avviso, tuttavia, il fatto che l'emergenza rifiuti in Campania abbia tra le sue cause il traffico di rifiuti speciali provenienti dalle regioni settentrionali è tutto da dimostrare.
Con riferimento quindi alle osservazioni formulate dal deputato Gozi osserva preliminarmente come il suo gruppo abbia sempre cercato di affrontare i problemi con uno spirito di piena condivisione, anche al fine di pervenire a soluzioni stabili ed efficaci. Ritiene pertanto che i rilievi espressi siano senz'altro da tenere in considerazione. Ricorda in proposito che nella seduta svoltasi ieri presso l'VIII Commissione il rappresentante del Governo ha fatto presente che è in corso un confronto tra rappresentanti del Governo italiano e organismi comunitari proprio per comprendere se tali questioni presentino

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profili di incompatibilità con la normativa comunitaria. Per tali motivi ritiene che i citati rilievi potrebbero trovare posto, sotto forma di osservazioni, nel parere che la XIV Commissione dovrà formulare, lasciando la loro ulteriore valutazione alla Commissione di merito.

Jean Leonard TOUADI (IdV) precisa che, con il proprio intervento, non intendeva in alcun modo esprimere un giudizio globale sul Paese. Sottolinea anzi come le regioni del Nord abbiano adottato sul tema dei rifiuti soluzioni particolarmente innovative e che costituiscono un modello positivo; proprio per tale motivo, se vi sono state singole realtà che hanno agito in maniera non esemplare, occorre fare chiarezza.

Gianluca PINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.