CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 giugno 2008
12.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 23

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 5 giugno 2008. - Presidenza del presidente Stefano SAGLIA.

La seduta comincia alle 13.55.

Conversione in legge del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile.
C. 1145 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 4 giugno.

Alessia Maria MOSCA (PD) fa notare la scarsa presenza di deputati appartenenti alle forze di maggioranza in occasione del dibattito su un provvedimento di particolare rilevanza come il decreto-legge recante misure per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, soprattutto alla luce dei profili di criticità del provvedimento medesimo che le forze di opposizione si apprestano ad evidenziare.

Stefano SAGLIA, presidente, dopo avere ricordato che la pubblicità dei lavori della Commissione sarà assicurata attraverso la redazione di un resoconto sommario, precisa che la presenza del deputato Baldelli, relatore sul provvedimento, è comunque garanzia di un adeguato contraddittorio in ordine ai profili critici del provvedimento che i vari deputati intendano sottolineare.

Alessia Maria MOSCA (PD), pur riconoscendo l'urgenza e la necessità di affrontare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, esprime perplessità in ordine ad alcune disposizioni del provvedimento in discussione, per le quali non sembrano sussistere i presupposti della necessità e dell'urgenza. In particolare, fa riferimento all'articolo 16 del decreto legge, che sembrerebbe tracciare corsie preferenziali e percorsi di promozione generalizzata per personale dirigenziale e non dirigenziale del ruolo speciale della Protezione civile, senza tenere nella debita

Pag. 24

considerazione il criterio meritocratico, risultando pertanto in contrasto con le linee guida annunciate dal Ministro Brunetta nell'ambito del suo piano di riforma della pubblica amministrazione.
Passando ad aspetti specifici, dichiara di non comprendere la ratio della disposizione di cui al comma 1, lettera b), dell'articolo 16, nella parte in cui prevede due distinti concorsi, uno riservato al personale interno, e l'altro pubblico, in luogo di un unico concorso con la riserva del 50 per cento dei posti al personale in servizio presso il Dipartimento della protezione civile. Con riferimento al comma 2, lettere a) e b), dell'articolo 16, sottolinea come le disposizioni ivi recate siano volte ad inquadrare nell'ambito del ruolo speciale dei dirigenti di prima fascia personale esterno all'amministrazione, senza l'espletamento di procedure concorsuali pubbliche, in contraddizione con l'impianto ispiratore della politica annunciata in materia dal Governo attuale.
Conclude esprimendo perplessità circa la deroga alla normativa sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, disposta all'articolo 18.

Amalia SCHIRRU (PD), dopo aver dichiarato di condividere la ratio ispiratrice del provvedimento in esame tesa alla risoluzione di un annoso problema del nostro Paese, esprime perplessità in ordine alla decisione di attribuire poteri straordinari al Capo del Dipartimento della protezione civile per fronteggiare l'emergenza dello smaltimento dei rifiuti. In ordine agli aspetti più specifici di competenza della XI Commissione, osserva che, a fronte di disposizioni in ordine all'accesso per il personale non dirigenziale e dirigenziale nel ruolo speciale della protezione civile, non è dato riscontrare disposizioni analoghe per altre categorie di lavoratori che bene potrebbero essere utilizzate nell'attività materiale di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per la quale è invece previsto, a suo avviso inopportunamente, l'impiego delle Forze armate. Ritiene infatti che quest'ultime unitamente alle Forze di polizia dovrebbero essere utilizzate esclusivamente nell'attività di vigilanza dei cantieri e dei siti. Chiede chiarimenti in ordine alle lettere a) e b) dell'articolo 15, che introducono una distinzione poco chiara tra la proroga di contratti a tempo determinato già in atto e la stipula di nuovi, interrogandosi inoltre sulle modalità di utilizzo di questo personale. Rileva poi nella norma contenuta nell'articolo 18 del decreto-legge in esame un aspetto di grande criticità, considerato che il Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio e i capi di missione sono autorizzati a derogare a specifiche disposizioni vigenti, tra le quali quelle in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Infine, lamenta una mancanza di trasparenza nelle procedure previste dal decreto-legge, contrariamente a quanto dovrebbe essere assicurato sulla base della legge n. 241 del 1990 in materia di procedimento amministrativo.

Maria Grazia GATTI (PD) esprime perplessità sul provvedimento che presenta alcune disposizioni, a suo avviso, estranee al tema affrontato dal provvedimento medesimo. Si dichiara poi contraria alla deroga alla normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro contenuta nell'articolo 18, soprattutto alla luce della tipologia dei lavori da svolgere o del contatto con sostanze anche nocive.

Lucia CODURELLI (PD) ribadisce la posizione di contrarietà del suo gruppo alla deroga, contenuta nell'articolo 18 del provvedimento, alla normativa sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. A tale proposito ricorda come nella precedente legislatura il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro sia stata all'attenzione sia delle forze di maggioranza che di opposizione in un'ottica comune di miglioramento della condizione dei lavoratori. Chiede pertanto chiarimenti su tale profilo.

Donella MATTESINI (PD) osserva come il decreto-legge all'attenzione della Commissione contenga norme che prevedono

Pag. 25

un'assunzione generalizzata di personale dirigenziale in contrasto con le linee di tendenza annunciate dal Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Fa notare come l'articolo 16, al comma 1, lettere a) e b), introduca differenti modalità di accesso, considerato che per il personale non dirigenziale, di cui alla lettera a), viene prevista una procedura selettiva, mentre per quello dirigenziale, di cui alla lettera b), vengono introdotti criteri quasi automatici di inquadramento. Sottolinea poi come la disposizione contenuta nel comma 1, lettera a), del già citato articolo 16, contemplando la possibilità di immettere, anche in soprannumero, nell'area terza fascia retributiva F1, il personale non dirigenziale del ruolo speciale della protezione civile, risulti in contrasto con l'esigenza di riduzione della spesa pubblica. Esprime infine profonde perplessità sul comma 2 dell'articolo 16, lettere a) e b), e sul contenuto dell'articolo 18, nella parte in cui prevede una deroga alla normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Osserva, infine, che quest'ultima disposizione presenta profili di ambiguità in ordine alla sua applicazione territoriale.

Stefano SAGLIA, presidente, ricorda che l'esame del provvedimento proseguirà nelle sedute della prossima settimana, nel corso delle quali il relatore avrà sicuramente modo di replicare in ordine ai profili emersi nel dibattito. Invita infine il relatore a valutare attentamente il tema della deroga alla normativa sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai fini della predisposizione della proposta di parere.

Simone BALDELLI (PdL), relatore, ringrazia i colleghi intervenuti nel dibattito per aver sollevato questioni rilevanti da cui dichiara di voler trarre utile spunto ai fini della predisposizione della proposta di parere da sottoporre al voto della Commissione. Riservandosi comunque di intervenire nelle prossime sedute con ulteriori elementi, in risposta ai rilievi sollevati nel corso della seduta, precisa che le disposizioni relative al personale dirigenziale e non dirigenziale della Protezione civile rispondono all'esigenza di assicurare l'efficienza e il buon andamento della pubblica amministrazione nella gestione di situazioni dal carattere fortemente emergenziale. Ritiene poi che la deroga alla normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro possa ritenersi connessa alla peculiarità dell'attività lavorativa da svolgere per fronteggiare l'emergenza dei rifiuti. Conclude ribadendo che terrà in debita considerazione tutte le valutazioni espresse nel corso della discussione sul provvedimento e che procederà a svolgere tutti gli approfondimenti necessari.

Gaetano PORCINO (IdV) evidenzia che il decreto-legge in esame contiene disposizioni che non risultano connesse all'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania. Nello specifico, esprime forti perplessità sulle modalità di assunzione di personale dirigenziale di seconda fascia, attraverso lo svolgimento di procedure concorsuali che non prevedono tra i requisiti di partecipazione il diploma di laurea. Esprime poi il suo netto dissenso in merito al comma 2, lettera a), dell'articolo 16 che prevede la possibilità per il Dipartimento della protezione civile di avvalersi di personale proveniente da società a totale o prevalente capitale pubblico oppure da società che si occupano istituzionalmente di gestione di servizi pubblici, da inquadrare nel ruolo speciale dei dirigenti di prima fascia, sottolineando inoltre l'elevato ammontare di spesa necessario per coprire un simile inquadramento indicato al successivo comma 3. Ritiene pertanto che i principi di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione, invocati dal relatore Baldelli nel suo precedente intervento, non possano giustificare l'introduzione di tali normative.

Simone BALDELLI (PdL), relatore, pur rispettando le valutazioni espresse dal collega Porcino, ribadisce che le norme contenute nel decreto-legge all'esame della

Pag. 26

Commissione sono state dettate dalla necessità di far fronte ad una situazione di emergenza, nel rispetto dei principi di buon andamento ed efficienza della pubblica amministrazione.

Teresio DELFINO (UdC), pur manifestando un orientamento positivo sulle finalità generali del provvedimento all'esame, esprime perplessità in ordine alle norme riguardanti l'inquadramento nell'ambito del dipartimento della protezione civile di personale dirigenziale e non dirigenziale di diversa fascia. Ritiene infatti che tali disposizioni siano poco rispondenti a quella politica di rigore nell'ambito della pubblica amministrazione più volte annunciata dall'attuale Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.

Stefano SAGLIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Conversione in legge del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, recante disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie.
C. 1185 Governo.