CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 giugno 2008
12.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 5 giugno 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Roberto Menia.

La seduta comincia alle 9.

Sull'ordine dei lavori.

Carmen MOTTA (PD) fa presente che il suo gruppo intende acquisire le opportune informazioni dal Governo circa i profili di sicurezza e salvaguardia ambientale connessi al preoccupante episodio che ha interessato, nella giornata di ieri, una centrale nucleare in Slovenia. Al riguardo, sottolinea pertanto l'esigenza che il Parlamento sia informato su tali fatti - che fortunatamente, alla luce delle prime notizie sommarie sinora ricevute, sembrano potersi considerare non drammatici - mediante uno specifico intervento in Assemblea o in Commissione.

Il sottosegretario Roberto MENIA fa presente che il Governo è nelle condizioni di fornire rapidamente le notizie relative alle conseguenze ambientali dell'incidente occorso ieri in Slovenia, anche mediante una eventuale informativa urgente in Assemblea. Preannuncia, in ogni caso, che tali notizie possono di certo considerarsi rassicuranti.

Angelo ALESSANDRI, presidente, alla luce della disponibilità testé manifestata dal rappresentante del Governo, avverte che assumerà i necessari contatti con la presidenza della Camera, per verificare le modalità più opportune per garantire una adeguata informazione parlamentare sull'argomento. Si riserva, pertanto, di convocare la stessa Commissione per il pomeriggio di oggi, qualora emergesse l'esigenza di acquisire le comunicazioni del Governo in questa sede.

La Commissione prende atto.

DL 90/08: Misure straordinarie per l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania.
C. 1145 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 4 giugno 2008.

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Angelo ALESSANDRI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Ricorda, quindi, che nella seduta di oggi è prevista la conclusione dell'esame preliminare del provvedimento.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) intende, anzitutto, rilevare che il provvedimento in esame appare condivisibile nelle sue linee generali e nelle priorità da esso individuate. Passa, quindi, ad elencare alcune proposte modificative e integrative del testo in discussione, dirette a migliorarne e valorizzarne il contenuto, la prima delle quali - volta a rafforzare gli elementi di conoscibilità e trasparenza nell'impiego delle risorse stanziate - si riferisce all'opportunità che sia prevista una periodica rendicontazione (trimestrale o semestrale) al Parlamento sull'uso delle risorse finanziarie destinate all'emergenza.
Inoltre, con riferimento alle numerose deroghe ordinamentali che il provvedimento contiene - e che, in linea generale, sono a suo avviso giustificate dall'eccezionalità della situazione - giudica opportuno prestare il massimo di attenzione alle disposizioni derogatorie che investono anche la normativa europea, per non alimentare nuove procedure d'infrazione che, a parte il loro costo, rischierebbero di inficiare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Quanto, poi, alle misure per lo sviluppo della raccolta differenziata, nel ritenere che essa sia soltanto uno degli strumenti tecnici utilizzabili per raggiungere l'obiettivo strategico della riduzione delle discariche, considera discutibili e, in parte, velleitarie le misure contenute nel provvedimento, con riferimento sia alle quote che alle scadenze temporali fissate, il cui mancato raggiungimento rischia di tradursi unicamente in un aggravio delle tariffe, che ricadrà sui cittadini.
Infine, ritiene oltremodo opportuna la prevista soppressione dei consorzi di bacino, ossia di organismi nati in base ad una logica politica «centralista», generatrice di una inaccettabile commistione di interessi politici, imprenditoriali, professionali e camorristici. Al riguardo, osserva che la soluzione più adeguata non è quella della ricostituzione di un unico consorzio, ma quella del riconoscimento del margine più ampio possibile di autonomia e di decentramento, quantomeno a vantaggio di quei comuni che sono in grado di gestire in modo virtuoso ed efficiente la raccolta dei rifiuti.

Guido DUSSIN (LNP) intende riaffermare sinteticamente i capisaldi della posizione del suo gruppo in ordine al provvedimento in esame, che sono rappresentati, anzitutto, dal principio generale per cui i rifiuti prodotti in un territorio debbono essere smaltiti nello territorio medesimo. Inoltre, giudica essenziale che vi sia, a tutti i livelli (dai singoli cittadini, ai sindaci, agli amministratori provinciali e regionali), una piena e completa assunzione di responsabilità sulla gravità dell'emergenza in atto, sulla necessità di mettere in campo risposte che facciano davvero tornare la situazione alla normalità entro il termine previsto del 31 dicembre 2009, nonché sulla realtà di una struttura commissariale determinata ad adottare tutte gli strumenti necessari a fare rispettare le decisioni e le scelte adottate. Ribadisce, altresì, che tutta l'impiantistica necessaria ad una gestione efficace del ciclo dei rifiuti va realizzata, con particolare riferimento a quegli impianti di «pre-trattamento» dei rifiuti, che sono indispensabili per lo sviluppo e la piena affermazione del sistema di raccolta differenziata.
Quanto al raggiungimento degli obiettivi percentuali e temporali previsti per la raccolta differenziata, chiarisce che il suo gruppo non pretende la raccolta «porta a porta», ma esige che i comuni inadempienti siano penalizzati davvero, ad esempio con il commissariamento delle amministrazioni locali, che è uno dei pochi strumenti efficaci per stimolare e incentivare le attività di organizzazione della raccolta differenziata. Con riferimento alla richiesta, avanzata da diversi deputati di gruppi dell'opposizione, di un intervento

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specifico per la bonifica dei siti inquinati della regione Campania, ritiene più opportuno che tale richiesta sia inserita in un provvedimento a sé stante, che affronti organicamente e con adeguate risorse tutte le situazioni presenti sul territorio nazionale. Inoltre, per quanto riguarda l'uso dell'esercito - avendo ben presente che anche i Carabinieri fanno parte delle Forze Armate - conferma che tale uso è ben giustificato con riferimento alle operazioni di approntamento e di sorveglianza dei siti delle discariche e degli impianti di trattamento dei rifiuti, ma che non è opportuno con riferimento alle operazioni di raccolta e di trasporto degli stessi, le quali non devono essere eseguite con mezzi militari.
Infine, ritiene che per il suo gruppo sia fondamentale tenere fermi gli articoli 3 e 4 del provvedimento in esame, soprattutto dopo che dal Governo sono state fornite le più ampie garanzie sulla loro legittimità costituzionale e ordinamentale. Ribadendo, quindi, la posizione favorevole del suo gruppo rispetto al provvedimento in esame e manifestando la volontà di venire incontro alle esigenze dei territori campani e alla loro responsabile volontà di tornare ad una situazione di normalità, preannuncia che il suo gruppo presenterà un limitato numero di emendamenti al testo del provvedimento, uno dei quali riferito specificamente al reimpiego, nella raccolta dei rifiuti, degli introiti derivanti ai comuni campani dal pagamento della TARSU.

Angelo CERA (UdC), nel rassicurare il deputato Guido Dussin e la Commissione tutta sulla volontà delle popolazioni della Campania e del Sud di risolvere «in casa propria» l'emergenza in atto, esprime la convinzione che nessun trasporto di rifiuti avverrà dalla Campania verso le regioni del Nord, contrariamente a quanto accaduto per anni, nei quali ogni genere di rifiuti, anche tossici e pericolosi, sono stati trasportati illegalmente dalle regioni del Nord verso la Campania e il resto del Mezzogiorno. Al riguardo, richiama l'attenzione sulla scoperta, effettuata ieri dagli organi di polizia giudiziaria in provincia di Foggia, di una fra le più grandi discariche abusive di rifiuti di ogni genere, chiedendo al Governo che si attivi con ogni mezzo, per accertare le responsabilità di questo traffico e la provenienza dei rifiuti scaricati illegalmente nel territorio pugliese.
Ribadisce, infine, la posizione favorevole del suo gruppo sul provvedimento e la presentazione di alcuni emendamenti migliorativi del testo in discussione.

Gabriella MONDELLO (PdL) ritiene, per certi aspetti, incomprensibile come si sia potuto arrivare all'attuale situazione di emergenza nella gestione del ciclo dei rifiuti in Campania. Certamente vi sono, a suo giudizio, delle responsabilità e delle colpevoli omissioni a tutti i livelli; tuttavia, considera indispensabile che la Commissione proceda, non appena chiusa questa fase di discussione dell'emergenza campana, ad una ricognizione generale della situazione su tutto il territorio nazionale, per evitare che altre situazioni possano «esplodere» in futuro, senza che ciascuna istituzione o organo della pubblica amministrazione abbia compiuto - ognuno nel proprio ambito di competenza - i dovuti accertamenti e le necessarie verifiche preventive. In particolare, auspica che tale verifica possa interessare anche la regione Liguria, dove la situazione relativa al ciclo dei rifiuti va monitorata con attenzione.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento. Chiede, quindi, al relatore e al rappresentante del Governo se intendano svolgere brevi considerazioni conclusive rispetto al complesso del dibattito svolto.

Agostino GHIGLIA (PDL), relatore, si riserva di svolgere considerazioni integrative sul provvedimento a seguito della presentazione di eventuali emendamenti.

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Il sottosegretario Roberto MENIA esprime apprezzamento per lo spirito costruttivo che ha sinora informato il dibattito in Commissione e formula l'auspicio che esso sia confermato anche nell'esame degli emendamenti e nel dibattito in Assemblea. Esprime, altresì, apprezzamento per la posizione assunta dai gruppi di opposizione, che hanno mostrato di condividere le linee generali del provvedimento e il suo obiettivo fondamentale di risolvere un'emergenza che si trascina ormai da un quindicennio e che ha prodotto gravi danni, anche d'immagine, per l'intero Paese. Ritiene, inoltre, che sia particolarmente importante l'affermazione di una volontà comune fra tutte le forze politiche di sostenere l'opera del sottosegretario Bertolaso e di condividere la fissazione del termine del 31 dicembre 2009 per superare definitivamente una gestione e un'esperienza commissariale che si è dimostrata fallimentare, così come fallimentare era stata la gestione ordinaria da parte degli amministratori locali, provinciali e regionali della Campania.
Richiamando sinteticamente alcune questioni sollevate dai deputati intervenuti nel corso del dibattito, ritiene che un serio intervento di bonifica dei siti inquinati, a partire dalle aree più critiche, è già pienamente inserito tra le priorità del Governo, come ha già avuto modo di dire il Ministro Prestigiacomo, illustrando alla Commissione le linee guida del provvedimento in esame. Per quanto riguarda, invece, le questioni relative alla compatibilità del testo in discussione con il quadro normativo comunitario, assicura che i rapporti in corso fra il gli organi tecnici del Ministero e gli uffici della Commissione europea si stanno traducendo in una costruttiva collaborazione, tanto che nella giornata di ieri il Ministro dell'ambiente ha incontrato il Commissario europeo Dimas per affrontare una serie di punti che sembrano in via di chiarimento e definitiva soluzione. In particolare, fa presente che gli organismi comunitari chiedono di comprendere il rapporto esistente tra il piano regionale dei rifiuti in Campania del 2007 e le misure del decreto-legge in esame, che il Governo ritiene sostanzialmente integrative del piano stesso; al contempo, sono in corso di definizione i chiarimenti su alcune deroghe previste dall'articolo 18 del provvedimento, per le quali sarebbe stata richiesta l'indicazione di riferimenti più espliciti. Nella sostanza, dunque, giudica soddisfacente lo stato del confronto tra Stato italiano e Commissione europea, auspicando che tale confronto possa giungere ad una positiva conclusione in tempi brevi.
Si sofferma, infine, su ulteriori elementi emersi nel corso del dibattito, in ordine ai quali invita la Commissione a riflettere attentamente, anche al fine di valutare le soluzioni più opportune. Si riferisce, in particolare, alla questione delle norme penali disciplinate dal testo, che in realtà non recano l'introduzione di nuove fattispecie. Affronta, inoltre, la questione della raccolta differenziata e delle misure di penalizzazione per i comuni inadempienti, rispetto alla quale resta da comprendere se sia preferibile l'attuale soluzione della nomina di commissari ad acta ovvero quella, prospettata da taluni deputati intervenuti, di un commissariamento totale dei comuni stessi o di un blocco dei trasferimenti economici, con un inevitabile inasprimento - che va opportunamente meditato - dei rapporti con gli stessi enti locali.
In conclusione, nell'apprezzare lo spirito del dibattito sinora svolto, avverte che il Governo si riserva di verificare, nel seguito dell'esame del provvedimento, le eventuali proposte di modifica al testo che saranno presentate dai gruppi.

Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che il termine per la presentazione di emendamenti al provvedimento in esame è stato fissato per le ore 12 di domani, venerdì 6 giugno.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta, avvertendo che l'esame degli emendamenti avrà luogo nella giornata di martedì 10 giugno.

La seduta termina alle 9.40.

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COMUNICAZIONI DEL GOVERNO

Giovedì 5 giugno 2008. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Roberto Menia.

La seduta comincia alle 13.50.

Sui profili di sicurezza ambientale connessi al recente incidente occorso ad una centrale nucleare in Slovenia.
(Svolgimento e conclusione).

Angelo ALESSANDRI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Introduce, quindi, il tema delle comunicazioni.

Il sottosegretario Roberto MENIA rende comunicazioni sull'argomento in titolo.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Carlo MONAI (IdV), Mauro LIBÈ (UdC), Raffaella MARIANI (PD), Ivano STRIZZOLO (PD), Massimiliano FEDRIGA (LNP) e Sergio Michele PIFFARI (IdV).

Il sottosegretario Roberto MENIA fornisce, quindi, ulteriori precisazioni in merito a taluni dei quesiti posti.

Angelo ALESSANDRI, presidente, ringrazia e dichiara conclusa la seduta.

La seduta termina alle 14.20.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta odierna è pubblicato in un fascicolo a parte.