CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 maggio 2008
8.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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Mercoledì 28 maggio 2008.

Sull'ordine dei lavori.

Mario VALDUCCI, presidente, propone, in attesa della trasmissione dei pareri delle Commissioni permanenti V (Bilancio) e VI (Finanze) sul decreto-legge n. 80 del 2008, il cui esame è previsto al primo punto dell'ordine del giorno, di invertire l'ordine dei lavori, nel senso di procedere dapprima alla riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

La Commissione concorda.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.25.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 28 maggio 2008. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e trasporti Bartolomeo Giachino ed il sottosegretario per l'economia e le finanze Nicola Cosentino.

La seduta comincia alle 14.25.

DL 80/2008: Misure urgenti per assicurare il pubblico servizio di trasporto aereo.
C. 1094 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, iniziato nella seduta del 27 maggio 2008.

Mario VALDUCCI presidente e relatore, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
Ricorda che nella seduta di ieri si è conclusa la discussione sulle linee generali sul provvedimento in titolo. Avverte quindi che sono stati presentati quattro emendamenti (vedi allegato) e invita il rappresentante del Governo a esprimere il parere di sua competenza.

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Il sottosegretario Nicola COSENTINO invita i presentatori a ritirare le proposte emendative presentate, altrimenti il parere del Governo deve intendersi contrario.

Mario VALDUCCI presidente e relatore, concorda con il parere espresso dal rappresentante del Governo. Chiede quindi ai presentatori degli emendamenti se intendano accogliere l'invito al loro ritiro.

Angelo COMPAGNON (UdC) non accetta l'invito al ritiro dei suoi emendamenti formulato dal relatore e dal Governo.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV) mantiene anch'egli le due proposte emendative di cui è primo firmatario.

Angelo COMPAGNON (UdC), intervenendo per dichiarazione di voto sul suo emendamento 1.1, fa presente che con la soppressione dell'articolo 1 del decreto-legge, e quindi il venir meno dell'intervento normativo nel suo complesso, si intende prendere atto della sostanziale inutilità del provvedimento in titolo che, oltre a non potere in alcun modo rappresentare una soluzione per la ben più complessa situazione di Alitalia, prevede, e non si vede come ciò possa realizzarsi, che la stessa azienda, che si trova in condizioni finanziarie a dir poco disastrose, possa fare fronte all'obbligo di restituzione ivi previsto. Raccomanda pertanto l'approvazione del suo emendamento 1.1.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento 1.1 Compagnon.

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), intervenendo per dichiarazione di voto sull'emendamento 1.2, di cui è primo firmatario, fa presente di non comprendere le ragioni del parere contrario da parte del relatore e del rappresentante del Governo, in quanto la sua proposta emendativa è esclusivamente finalizzata a garantire che il rimborso del prestito concesso abbia luogo anche nel caso di fallimento di Alitalia - Linee aeree italiane S.p.a.». E tale previsione tende ad assicurare che l'operazione non comporti, in nessun caso, un onere per il bilancio dello Stato. La stessa finalità reca anche il successivo emendamento 1.3, di cui è primo firmatario.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 1.2 e 1.3 Misiti.

Angelo COMPAGNON (UdC), intervenendo per dichiarazione di voto sul suo emendamento 1.4., rileva come lo stesso sia volto a sopprimere l'ingiustificata equiparazione di tutti gli atti, i pagamenti e le garanzie posti in essere da Alitalia - Linee aeree italiane S.p.A. a fare data dall'entrata in vigore del presente decreto a quelli per i quali, in base alla disciplina dettata dal regio decreto n. 267 del 1942, è esclusa l'applicabilità dell'azione revocatoria. Tale previsione appare immotivata e giustificabile soltanto con l'intento di favorire gli amministratori che si trovano attualmente e si troveranno in futuro a gestire la compagnia di bandiera.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento 1.4 Compagnon.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, sul provvedimento in titolo, sono allo stato pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I (Affari costituzionali), II (Giustizia) e XIV (Politiche dell'Unione europea), mentre la X (Attività produttive, commercio e turismo) ha espresso parere favorevole con due osservazioni. Il Comitato per la legislazione ha ritenuto che, per la conformità ai parametri stabiliti agli articoli 16-bis e 96-bis, non vi sia nulla da osservare.
Non essendo invece ancora pervenuti i pareri delle Commissioni permanenti V (Bilancio) e VI (Finanze), che sono attualmente riunite, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 14.40, è ripresa alle 15.35.

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Mario VALDUCCI, presidente, avverte che sono stati testé trasmessi il nulla osta della V Commissione (Bilancio) e il parere favorevole con una osservazione della VI Commissione (Finanze).

Aurelio Salvatore MISITI (IdV), anticipando la dichiarazione di voto sul conferimento del mandato al relatore, che, a nome del suo gruppo, svolgerà successivamente il deputato Favia, intende fare presente che il provvedimento in titolo appare ormai superato, come dimostrato dalla decisione assunta ieri dal consiglio di amministrazione di Alitalia che, considerando i 300 miliori di euro del prestito-ponte come apporto al capitale sociale, ha già scontato gli effetti della nuova disposizione contenuta nel decreto-legge fiscale, che dovrebbe essere pubblicato in data odierna. Avverte a tale proposito che potrebbero sorgere problemi sotto il profilo della successione delle leggi nel tempo, in quanto il nuovo provvedimento d'urgenza emanato dal Governo risulterà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prima della legge di conversione del decreto attualmente in esame. Invita pertanto il relatore e il rappresentante del Governo a riflettere seriamente su tale questione.

Mario VALDUCCI, presidente, fa presente al deputato Misiti che, ove il provvedimento in titolo, com'è probabile, venga approvato definitivamente senza modifiche, la legge di conversione non innoverebbe per nulla l'ordinamento rispetto al decreto-legge pubblicato il 23 aprile 2008, il cui testo rimarrebbe quindi identico a quello approvato dal Governo Prodi. Peraltro, ove il decreto-legge in titolo non fosse convertito in legge, verrebbe meno proprio la fonte normativa alla quale fa rinvio la nuova disposizione che sarà inserita nell'emanando provvedimento d'urgenza in materia fiscale, che si limita, appunto, a destinare al patrimonio di Alitalia i 300 milioni di euro stanziati comunque dal decreto-legge n. 80 del 2008. Tuttavia, al di là delle questioni di natura giuridica, quello che più conta è che, in prospettiva, siano individuate adeguate soluzioni alla complessiva vicenda della compagnia di bandiera, obiettivo rispetto al quale l'intervento normativo in oggetto costituisce solo una prima e limitata risposta. A tale proposito, rivendica che, anche su richiesta dei gruppi di opposizione, la Commissione sia già riuscita a fissare una data certa, individuata nella giornata di mercoledì 18 giugno 2008, in cui il Ministro dell'economia e delle finanze, professor Giulio Tremonti, riferirà sulla situazione e sugli sviluppi di Alitalia.

David FAVIA (IdV), intervenendo per dichiarazione di voto sul provvedimento in titolo, dichiara il voto contrario della sua pare politica sul conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea, in quanto, a prescindere dalla legittimità giuridica di entrambi i decreti-legge, quello attualmente in esame e quello in corso di emanazione, è nel frattempo mutato il contesto di riferimento. L'intervento finanziario in favore di Alitalia è infatti ora diventato un apporto al capitale sociale dell'azienda. Quanto alla prospettata audizione del Ministro dell'economia e delle finanze, riconosce al presidente della Commissione di avere tempestivamente adempiuto ad un impegno assunto, anche se ritiene che la data del 18 giugno 2008 sia comunque troppo lontana rispetto all'approvazione del presente provvedimento. È infatti assolutamente necessario che il Governo fornisca le necessarie risposte in ordine alle iniziative più complessive che intende assumere, atteso che si pongono, a tale fine, tre strade possibili: il fallimento dell'azienda, l'avvio di una nuova procedura di gara o, infine, la riacquisizione da parte dello Stato della rimanente parte del capitale azionario di Alitalia.

Silvano MOFFA (PdL), dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea, ritenendo che il presidente Valducci abbia chiarito le ragioni, anche di natura giuridica, che debbono condurre all'approvazione del decreto-legge in esame. Si tratta, in sostanza,

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di convertire in legge un gentlemen's agreement raggiunto tra il precedente esecutivo e la maggioranza risultata vincitrice delle recenti elezioni politiche, che non può evidentemente avere che una portata limitata rispetto alla più complessa vicenda in cui si trova invischiata Alitalia. Auspica quindi che anche l'opposizione convenga che la situazione generale dell'azienda e le prospettive in materia potranno essere più propriamente affrontate in occasione dell'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze.

Angelo COMPAGNON (UdC) preannuncia il voto contrario della sua parte politica sul conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente sul provvedimento in titolo, richiamandosi alle motivazioni già espresse in sede di dichiarazione di voto sulle sue proposte emendative. Il provvedimento in esame e quello in corso di emanazione appaiono sostanzialmente inutili rispetto alla situazione complessiva della compagnia di bandiera, in ordine alla quale sarà comunque importante audire il Ministro dell'economia e delle finanze, anche se, lo ribadisce, tale attività conoscitiva non potrà essere utile ai fini dell'esame di entrambi i decreti-legge.

Mario LOVELLI (PD) fa presente che se nella seduta di ieri poteva ritenersi probabile l'approvazione all'unanimità del provvedimento in titolo, già approvato dal Senato, le cose si sono ormai modificate. La disposizione che il Governo introdurrà nel decreto-legge in corso di pubblicazione ha mutato infatti in modo netto i termini dell'accordo informale tra il vecchio e il nuovo governo. E le richieste di chiarimenti in proposito rivolte ai rappresentanti del Governo non hanno avuto il giusto seguito. Peraltro, come risulta dal bilancio testé approvato dal consiglio di amministrazione di Alitalia, la situazione economico-finanziaria della compagnia di bandiera appare, se possibile, ancora più problematica. Ritiene in proposito preoccupante che, nel frattempo, il Governo non abbia ancora avviato una nuova procedura di evidenza pubblica per la privatizzazione dell'azienda, essendosi limitato, il Presidente del Consiglio, ad incaricare, non si sa bene a quale titolo, un suo consulente, il dottor Bruno Ermolli, a verificare la praticabilità di una nuova cordata di acquirenti. È per questi motivi che ritiene quindi necessario un ulteriore approfondimento in materia, eventualmente anticipando la data di svolgimento dell'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze.

Silvia VELO (PD) dichiara la contrarietà del suo gruppo rispetto al conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento in titolo, proprio perché si è passati da un prestito ponte, temporaneo e da restituire a tassi di mercato, ad un vero e proprio conferimento di capitale. Ma non è solo il merito che la vede contraria, perché, anche sotto il profilo del metodo, la decisione di introdurre una nuova disposizione nell'emanando decreto-legge in materia fiscale ha apportato un vulnus all'accordo raggiunto sul provvedimento in titolo tra il governo uscente e la nuova maggioranza. Condivide poi le perplessità espresse dal deputato Lovelli circa l'iniziativa assunta dal consulente Ermolli, in quanto la privatizzazione di un'azienda controllata dallo Stato non può che avvenire attraverso una procedura di evidenza pubblica.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Mario LOVELLI (PD) ritiene che l'approvazione del mandato al relatore nell'odierna seduta abbia rappresentato una forzatura rispetto ai tempi ancora disponibili per la conversione del decreto-legge.

Mario VALDUCCI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 16.