CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 maggio 2008
8.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 28 maggio 2008. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.15.

DL 80/2008: Misure urgenti per assicurare il pubblico servizio di trasporto aereo.
C. 1094 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla IX Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 maggio 2008.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il rappresentante del Governo, in risposta alle richieste di chiarimento avanzate dal relatore, ha segnalato che nel decreto-legge recante «misure urgenti per aumentare il potere di acquisto delle famiglie e lo sviluppo», già adottato dal Consiglio dei ministri ma non ancora pubblicato, sarebbe stata inserita una nuova disposizione vertente sulla stessa materia oggetto del provvedimento in esame. La disposizione provvederebbe, per un verso, a stabilire in termini più puntuali la destinazione delle risorse stanziate a favore di Alitalia nel senso di finalizzarle al rafforzamento patrimoniale della società stessa e, per altro verso, a rispondere ai rilievi sollevati da questa Commissione nella seduta di ieri in ordine alla necessità di evitare effetti negativi a carico della finanza pubblica. Ricorda in particolare che, sulla base della documentazione predisposta, il relatore aveva fatto riferimento all'eventualità che si determinassero conseguenze negative su fabbisogno ed indebitamento in caso di mancata restituzione del prestito erogato ad Alitalia. Al riguardo, segnala che già nella seduta di ieri il rappresentante del Governo aveva preannunciato che la norma inserita nel nuovo decreto-legge sarebbe corredata della necessaria copertura finanziaria a valere, in parte, su accantonamenti del fondo speciale di parte corrente e, in parte, mediante riduzioni di autorizzazioni di spesa che effettivamente, sulla base della verifica compiuta dagli uffici, presentano le necessarie disponibilità. Osserva che, in sostanza, il combinato disposto tra il contenuto del provvedimento in esame e l'articolo che è stato inserito

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nel decreto-legge in corso di pubblicazione risulterebbe idoneo ad escludere, qualunque sia lo sviluppo della vicenda Alitalia, effetti negativi non adeguatamente coperti sui saldi di finanza pubblica. Osserva che risulta tuttavia indispensabile, per chiarire definitivamente tale aspetto, acquisire elementi certi da parte del Governo per quanto concerne il contenuto di tale disposizione. In particolare, poiché alla data di oggi non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge in questione, il Governo dovrebbe precisare se la pubblicazione del decreto, acquisita la controfirma del Presidente della Repubblica sia imminente e fornire elementi puntuali in merito al contenuto delle misure relative all'operazione di prestito a favore.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI conferma che nel decreto-legge già approvato dal Consiglio dei ministri richiamato dal presidente sarà contenuta, all'articolo 4, la disposizione volta a garantire il rafforzamento patrimoniale della società, corredata della necessaria copertura finanziaria. Rileva che il decreto-legge recante la data del 27 maggio 2008 sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi e prenderà il numero 98. Dà quindi lettura del contenuto della disposizione.

Lino DUILIO (PD) formula auguri di buon lavoro al Presidente della Commissione e al Sottosegretario e rinnova nei loro confronti la propria stima. Passando quindi al tema in discussione, osserva che il rappresentante del Governo ha dato lettura di un testo che non è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale e sul quale non è disponibile la documentazione degli uffici. Manifesta altresì la propria perplessità sull'utilizzo a fini di copertura delle risorse del Fondo per la competitività e del Fondo per la finanza di impresa. Chiede pertanto quali effetti possa produrre la decurtazione di tali risorse rispetto alla politica di sostegno alle imprese. Per quanto concerne in particolare la situazione di Alitalia, chiede se il Governo possa fare affidamento su elementi idonei a garantire la restituzione del prestito. Osserva altresì che il patrimonio di Alitalia è in via di erosione, per cui la situazione finanziaria potrebbe rischiare di non essere più recuperabile. In proposito, richiama i dati e le valutazioni forniti dal precedente Ministro dell'economia nella audizione sull'Alitalia tenuta il 2 aprile scorso. Sussistono pertanto a suo avviso fondate ragioni per temere che l'intervento in questione si traduca in un onere a carico dei cittadini. In ogni caso, anche su questo punto, sollecita una valutazione del Governo in merito alle prospettive che l'operazione finanziaria potrà determinare. Invita infine ad una valutazione degli elementi di compatibilità con la normativa comunitaria che, a suo avviso, appaiono molto problematici.

Bruno TABACCI (UdC) rileva che le dichiarazioni del rappresentante del Governo, forse utili per le discussioni parlamentari, non sembrano però avere più alcun contatto con la realtà dei fatti. In proposito ricorda di avere personalmente espresso, già nel 2004, quando l'allora Ministro dell'economia Tremonti chiese alle autorità comunitarie l'autorizzazione per un prestito ponte ad Alitalia di 400 milioni di euro, l'opinione che si dovesse invece applicare alla compagnia di bandiera l'amministrazione straordinaria prevista dalla cosiddetta «legge Marzano». Osserva che ora si sta arrivando nei fatti a tale condizione; il Governo avrebbe quindi il dovere di fornire al Parlamento un quadro veritiero della situazione senza ricorrere ad ulteriori espedienti quale quello contenuto nell'articolo 4 del nuovo decreto-legge richiamato dal sottosegretario. Ritiene peraltro che implicitamente dallo stesso testo dell'articolo 4 si possa evincere che la società è già in condizioni di default, in quanto il comma 4 prevede una situazione di privilegio degli altri creditori rispetto allo Stato in caso di liquidazione di Alitalia. Nel richiamare infine la complessità della situazione di Alitalia, ritiene che dovrebbe essere approfondito l'atteggiamento che sulla questione ha tenuto la CONSOB, in quanto a

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suo giudizio tale autorità non solo avrebbe dovuto sospendere il titolo al momento dell'offerta di Air France ma avrebbe anche dovuto investigare sulle oscillazioni che il titolo ha subito in occasione delle successive notizie e smentite sulla cordata italiana. In particolare, in proposito, dovrebbe essere verificato se siano stati realizzati dei guadagni illeciti.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che sulla questione delle oscillazioni del titolo di Alitalia c'è stato anche un esposto di alcuni parlamentari all'autorità giudiziaria.

Antonio BORGHESI (IdV) in primo luogo ritiene che sia necessario concedere agli uffici il tempo necessario per preparare una adeguata documentazione sulle disposizioni di cui il sottosegretario ha dato lettura. Richiama quindi la consistenza delle perdite a carico di Alitalia e chiede quali siano gli obiettivi che il Governo intende conseguire con questa operazione. Al tempo stesso sollecita delucidazioni in merito alle modalità con cui si vorrà provvedere a reintegrare i fondi che sono stati decurtati per finanziare il prestito. Evidenzia infine le irregolarità che si sono registrate nell'andamento del titolo di Alitalia, a proposito del quale il Ministero dell'economia ha inoltrato una richiesta di chiarimenti alla Consob. In conclusione ritiene che una vicenda che altrimenti sarebbe stata già definita è stata riaperta per ragioni di carattere meramente elettorale. Ricorda che il proprio gruppo al Senato ha votato a favore del decreto-legge in esame per senso di responsabilità; tuttavia in considerazione dell'evoluzione della vicenda, ritiene che il proprio gruppo si esprimerà alla Camera in senso contrario.

Renato CAMBURSANO (IdV) ribadisce la gravità della situazione finanziaria di Alitalia, ricordando l'ammontare delle perdite che già la società ha registrato. Ritiene che il Governo prospetti prima un'operazione di prestito quindi un aumento di capitale, di cui non si comprendono le finalità, salvo che l'erogazione di queste risorse serva a garantire la sopravvivenza di Alitalia fino al momento in cui un gruppo di imprenditori possa acquistare, sostanzialmente senza spesa, la società e successivamente rivenderla per parti, realizzando un'operazione di carattere meramente speculativo.

Andrea ORLANDO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede al Presidente una precisazione sull'oggetto della votazione, ritenendo che la Commissione non possa fare a meno di valutare l'idoneità, sotto il profilo della copertura finanziaria, delle disposizioni contenute nel nuovo decreto-legge adottato dal Governo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, precisa che la Commissione è chiamata a esprimere parere sul decreto-legge n. 80 del 2008, sul quale è in distribuzione la documentazione predisposta dagli uffici. Ricorda che anche sulla base degli elementi contenuti in tale documentazione il relatore ha richiesto al Governo chiarimenti in merito all'eventualità che il prestito concesso ad Alitalia non sia restituito. Gli elementi illustrati dal sottosegretario danno risposta a queste richieste, senza che peraltro la Commissione in questa sede possa valutare il decreto-legge che è in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Antonio MISIANI (PD) rileva che con questo provvedimento e con la misura preannunciata dal rappresentante del Governo lo Stato continua ad investire in una società che è già tecnicamente fallita. Ricorda infatti che, a fronte di un impiego di risorse statali di 2,7 miliardi a partire dal 2001, a marzo il capitale della società è di soli 96 milioni di euro, con perdite di circa 2 milioni di euro al giorno. Il quadro è quindi quello di una società già in default. Osserva che il contenuto del decreto risultava discutibile già al momento della sua emanazione e che solo il senso di responsabilità ha indotto il suo partito ad appoggiarlo fino a questa fase: non risultava infatti chiaro quali fossero le prospettive

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della società a cui veniva erogato il prestito di 300 milioni di euro né quali fossero le garanzie per lo Stato in ordine alla sua restituzione, soprattutto dopo che per una polemica elettoralistica era sfumato l'unico piano industriale credibile per Alitalia. A questi elementi si aggiunge ora la disposizione contenuta nel nuovo decreto-legge appena emanato, rispetto alla quale però la Commissione non dispone né della necessaria relazione tecnica, né della documentazione predisposta dagli uffici della Camera.

Marino ZORZATO (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza su un provvedimento emanato dal precedente Governo e quindi non comprende le critiche dei gruppi dell'attuale opposizione, che sostenevano quel Governo.

Bruno TABACCI (UdC) ricorda che personalmente si trovava all'opposizione anche del governo Prodi.

Marco Giovanni REGUZZONI (LNP) invita, nel momento in cui si compiono valutazioni generali sulla questione di Alitalia e sul contenuto dell'articolo 4 del decreto-legge in corso di pubblicazione, a prendere in considerazione anche i danni sul sistema delle imprese derivanti dalla politica di Alitalia ed a collocare le sorti della compagnia di bandiera nel contesto più ampio delle politiche per il trasporto aereo, rispetto alle quali il Governo ha espresso un condivisibile orientamento per una maggiore liberalizzazione. Sempre in termini generali, invita i colleghi ad una maggiore prudenza rispetto all'invocazione di un'»amministrazione straordinaria» in quanto in passato l'applicazione di una simile procedura ad imprese nel settore aereo si è rivelata altamente problematica soprattutto nei confronti dei clienti esteri. Richiama in proposito l'esperienza di VolareWeb - Air Europe, quando i clienti esteri bloccarono gli aerei della compagnia entro ventiquattro ore dalla dichiarazione dell'»amministrazione straordinaria». Ricorda poi che la Commissione è chiamata ad esprimersi esclusivamente sul provvedimento in esame; in proposito ritiene del tutto esaustivi i chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo rispetto alle richieste avanzate dal relatore.

Michele VENTURA (PD) giudica paradossali le dichiarazioni del collega Zorzato in quanto la responsabilità del decreto-legge in esame ben difficilmente può essere ricondotta alle forze dell'attuale opposizione. Infatti il decreto è stato predisposto sì dal governo Prodi, dopo le elezioni, quando tale Governo era in carica solo per gli affari correnti, sulla base di una precisa richiesta delle forze della coalizione di centro-destra che si era affermata nelle elezioni.

Amedeo LABOCCETTA (PdL) ribadisce che la Commissione è chiamata ad esprimere parere sul decreto-legge n. 80, adottato dal Governo Prodi. Facendo presente di essere membro anche della Commissione finanze, evidenzia l'esigenza che i lavori della Commissione bilancio possano coordinarsi, anche sotto il profilo temporale, con quelli delle altre Commissioni e auspica pertanto che la Commissione possa pervenire rapidamente alla votazione del parere.

Gian Luca GALLETTI (UdC) sottolinea che il decreto-legge n. 80, che ha previsto il prestito a favore di Alitalia, e il decreto-legge del nuovo Governo, in materia economica e finanziaria, che interviene su questa medesima operazione sono strettamente collegati e non possono non essere esaminati contestualmente. Sottolinea la gravità della situazione di Alitalia, con il rischio imminente di fallimento e la situazione di responsabilità personale da parte degli amministratori. Sollecita pertanto da parte del Governo tutti gli elementi necessari per valutare sia la provenienza delle risorse che sono utilizzate per il finanziamento a favore di Alitalia, sia le finalità che si intendono raggiungere con questa operazione. In particolare auspica che risorse pubbliche non siano spese per far sopravvivere l'azienda e renderla oggetto

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di operazioni speculative da parte di soggetti di cui al momento non si conosce l'identità.

Massimo Enrico CORSARO (PDL) rileva che la Commissione non è chiamata ad esprimersi sulla vicenda Alitalia. Ricorda, peraltro, di essere stato per cinque anni assessore ai trasporti della regione Lombardia e di essere stato fin dal 2002 sostenitore della necessità di dichiarare il fallimento di Alitalia. Risulta inoltre evidente che, in base al comma 3 dell'articolo 4 del nuovo decreto-legge, il prestito sarà utilizzato a copertura di perdite, con le conseguenze che ne derivano sul piano del diritto societario. Osserva tuttavia che, con riferimento al decreto-legge n. 80 in esame, il rappresentante del Governo ha fornito esaustive risposte alle richieste di chiarimento avanzate dal relatore in ordine alla copertura dell'eventuale mancata restituzione del prestito.

Claudio D'AMICO (LNP) segnala, ai fini della necessaria valutazione politica della vicenda, che il prestito nei confronti di Alitalia era già stato disposto dal governo Prodi, il quale però non si era preoccupato di individuare la necessaria copertura finanziaria in caso di mancata restituzione del prestito, lasciando tale incombenza al nuovo Governo.

Andrea ORLANDO (PD) ricorda che la documentazione predisposta dagli uffici sul provvedimento in esame rileva che esso non appare presentare profili problematici in ordine alla quantificazione degli oneri unicamente nell'ipotesi del rispetto del termine di rimborso del prestito disposto dal provvedimento e richiama già l'eventualità, che al momento della predisposizione di tale documentazione emergeva da notizie di stampa, di un nuovo intervento legislativo in materia, rispetto al quale però non si possedevano elementi di valutazione. La medesima documentazione segnala infine che in caso di mancata restituzione del prestito si verificherebbero elementi negativi in termini di fabbisogno e di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni. In sostanza, si conferma che non si hanno prospettive chiare sulle finalità del prestito previsto dal decreto-legge n. 80 e che tali prospettive potranno essere fornite solo quando si avranno elementi di certezza in ordine alle sorti di Alitalia.

Pier Paolo BARETTA (PD) ribadisce l'esigenza di compiere un'approfondita istruttoria sul contenuto della norma del nuovo decreto-legge emanato dal Governo e reso noto alla Commissione dal sottosegretario Giorgetti.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime apprezzamento per l'ampiezza del dibattito, osservando che si tratta di un tema di grande rilevanza sia sotto il profilo economico sia sotto quello politico. Sottolinea la tempestività con cui il Governo ha informato la Commissione in merito alle disposizioni che saranno contenute nel decreto-legge che è in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della giornata odierna, fermo restando che la Commissione bilancio si esprime per il parere sul decreto-legge n. 80, adottato dal Governo Prodi. Osserva che dal momento dell'adozione di tale decreto-legge la situazione ha subito un'ulteriore evoluzione e si è determinato uno scenario ancora più problematico, che attribuisce al voto parlamentare sul provvedimento in esame un carattere di particolare urgenza. Rileva infine che nella discussione sono stati affrontate molte questioni che richiedono un adeguato approfondimento, che potrà essere svolto in altra sede. Al riguardo ribadisce la piena disponibilità del Governo a fornire tutti gli elementi che il Parlamento riterrà opportuno richiedere.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel rilevare che la discussione ha interessato molti argomenti, in parte anche eccedenti la sfera di competenza della Commissione bilancio, ritiene tuttavia che sia stato importante e proficuo lo svolgimento di un dibattito approfondito. Ritiene altresì che adesso la Commissione debba procedere

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alla votazione del parere. Sottolinea in proposito che il decreto-legge in esame è stato adottato in circostanze straordinarie, nelle quali, in assenza di tale intervento, la situazione sarebbe precipitata. Al contrario devono essere imputate alla piena ed esclusiva responsabilità del Governo attualmente in carica le decisioni che saranno assunte con il nuovo decreto-legge, che la Commissione bilancio esaminerà quando sarà stato trasmesso al Parlamento, disponendo di tutta la documentazione che gli uffici sono soliti preparare. Sottolinea infine la difficoltà della situazione in cui si trova Alitalia e la rapidità degli sviluppi che si registrano. Per queste ragioni, ricordando che il precedente Ministro dell'economia è venuto a riferire sul tema al Parlamento, assume l'impegno di sollecitare un'audizione anche del Ministro Tremonti, che fornisca tutti gli elementi di conoscenza necessari e illustri gli intendimenti del Governo.

Marino ZORZATO (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 80 del 2008, recante misure urgenti per assicurare il pubblico servizio di trasporto aereo, approvato dal Senato;
preso atto degli elementi forniti dal Governo per cui:
nel decreto-legge recante «misure urgenti per aumentare il potere di acquisto delle famiglie e lo sviluppo», già adottato dal Consiglio dei ministri, è stata inserita una nuova disposizione vertente sulla stessa materia oggetto del provvedimento in esame, con la quale si stabilisce in termini più puntuali la destinazione del prestito a favore di Alitalia nel senso di finalizzarlo al rafforzamento patrimoniale della società stessa;
con la medesima disposizione si provvede a corredare l'intervento della necessaria copertura finanziaria;
rilevato che: la copertura sarebbe effettuata, secondo quanto dichiarato dal Governo, a valere su accantonamenti del fondo speciale di parte corrente e mediante riduzione di autorizzazioni legislative di spesa che risultano dotati di un ammontare di risorse sufficiente rispetto alla riduzione prospettata;
esprime:

NULLA OSTA».

Antonio BORGHESI (IdV), intervenendo in sede di dichiarazioni di voto, osserva che, mentre il Presidente e il relatore hanno insistito sul fatto che la Commissione debba esprimersi esclusivamente sul decreto-legge n. 80, la proposta di parere manifesta chiaramente la connessione tra tale provvedimento e le disposizioni che il Governo si accinge ad inserire nel nuovo decreto-legge. In conclusione ribadisce il voto contrario del proprio gruppo.

Bruno TABACCI (UdC) ribadisce di essersi espresso in senso contrario sul prestito in favore di Alitalia fin dal momento in cui il decreto-legge è stato adottato dal Governo Prodi. Conferma quindi il voto contrario del proprio gruppo.

Pier Paolo BARETTA (PD) prende atto delle ragioni illustrate dal Presidente Giorgetti in merito all'opportunità di procedere alla votazione del parere. Ritiene tuttavia che le perplessità e i giudizi negativi, ampiamente motivati, che sono emersi nel corso del dibattito mantengano la loro validità. Per questo annuncia il voto contrario del proprio gruppo.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Marco Giovanni REGUZZONI (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori e richiamando la discussione svoltasi al mattino in Assemblea, chiede che la Commissione proceda allo svolgimento di un'indagine

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conoscitiva sulla privatizzazione di Autostrade per l'Italia SpA.

Bruno TABACCI (UdC) osserva che la vicenda di Autostrade per l'Italia SpA dovrebbe essere inserita nel più ampio contesto della vicenda storica delle privatizzazioni in Italia e dovrebbe coinvolgere anche il comportamento delle autorità indipendenti di vigilanza nei settori nei quali si è effettuato nella sostanza un passaggio da un monopolista pubblico ad un monopolista privato. Richiama in proposito anche la vicenda Telecom.

Marino ZORZATO (PdL) condivide la valutazioni dei colleghi intervenuti e richiama il positivo lavoro già svolto in proposito nella XIV legislatura dal collega Tabacci.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rileva che sulle proposte degli onorevoli Reguzzoni e Tabacci si potrà compiere un approfondimento in sede di ufficio di presidenza, tenendo conto del fatto che anche altre Commissioni hanno competenza sulla materia.

La seduta termina alle 15.30.