CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 maggio 2017
822.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Schema di decreto legislativo recante razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, finalizzata al rilascio di un documento unico (Atto n. 392-bis).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La Commissione IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, finalizzata al rilascio di un documento unico (Atto n. 392-bis), ulteriormente trasmesso dal Governo dopo la seconda deliberazione preliminare del Consiglio dei Ministri;
   rilevato positivamente come il Governo abbia accolto buona parte dei rilievi contenuti nel parere espresso il 4 maggio 2017 dalla Commissione sullo schema di decreto;
   preso atto degli esaustivi elementi integrativi di informazione e di motivazione forniti dal Governo, anche con specifico riguardo ai rilievi delle Commissioni parlamentari che si è ritenuto di non accogliere integralmente,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

5-11415 Carloni: Sicurezza dei passeggeri nelle stazioni della Linea 2 della metropolitana di Napoli gestita da Trenitalia.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  I servizi citati sono servizi di trasporto regionale la cui programmazione, come è noto, rientra nell'esclusiva competenza della regione; frequenze e caratteristiche del materiale rotabile sono quindi definiti nel Contratto di Servizio tra regione Campania e Trenitalia.
  La fermata Traccia è stata realizzata, così come il sottopasso. Tuttavia quest'ultimo è ad oggi interdetto da entrambi i lati, mentre la fermata non è aperta al servizio viaggiatori in quanto sono in corso interlocuzioni con il comune di Napoli per la presa di possesso e la gestione del sottopasso.
  Circa la fermata Galileo Ferraris, le principali opere civili – costituite dal fabbricato e dalle banchine – sono state già realizzate e ultimate nel 2007 mentre restano da completare le pensiline, tutti gli impianti e le finiture del fabbricato, nonché l'accesso alla fermata incluso un parcheggio a servizio della stessa. Rispetto a tali lavori RFI ha già predisposto da diverso tempo gli elaborati caratterizzanti il progetto esecutivo con oneri a proprio carico.
  RFI rileva inoltre come i lavori definitivi siano condizionati dalle decisioni relative al binario di collegamento al Porto, interferente con l'accesso alla fermata, rispetto al quale sono in corso interlocuzioni con tutte le istituzioni coinvolte; sono inoltre in corso interlocuzioni con il comune di Napoli per gli aspetti relativi alle aree parcheggio.
  Quanto alla riferita aggressione, il Ministero dell'interno riferisce che verso le ore 23 del 19 febbraio scorso, personale di pubblica sicurezza è intervenuto, su indicazione della sala Operativa della Questura di Napoli, all'interno della stazione metropolitana di Piazza Amedeo ove ha prestato soccorso ad una persona che riferiva di essere stata poco prima aggredita da un gruppo di circa 15 giovani, che avevano reagito al suo invito di non importunare altri viaggiatori presenti; sui fatti sono tuttora in corso indagini a cura del Commissariato di pubblica sicurezza territorialmente competente. Inoltre, la stazione rientra nella giurisdizione del Compartimento della Polizia ferroviaria per la Campania, che ha competenza su 253 stazioni, con un organico pari a 312 unità.
  Nel primo quadrimestre 2017, sono stati effettuati 4.448 servizi di vigilanza nelle stazioni ferroviarie, 423 pattugliamenti lungo le linee ferroviarie, 1.392 servizi di scorta a bordo di 2.856 treni, nonché 452 servizi antiborseggio con personale in abiti civili.
  Gli scali situati lungo il passante ferroviario Napoli San Giovanni Barra – Pozzuoli, inclusa la stazione di Piazza Amedeo, sono oggetto di una vigilanza dinamica a cura del personale del Posto della Polizia Ferroviaria di Campi Flegrei e del Settore Operativo della Polizia ferroviaria di Napoli Centrale.
  Inoltre, le articolazioni periferiche in seno al citato Compartimento della polizia ferroviaria concorrono, quotidianamente, all'effettuazione di servizi di scorta sui treni regionali ritenuti critici, compresi i convogli viaggianti sulla linea 2 della metropolitana di Napoli, individuati, congiuntamente alle componenti delle Imprese Ferroviarie, sulla base dell'indice di delittuosità, al fine di orientare al meglio i servizi e di ottimizzarli in relazione alle esigenze delle singole realtà territoriali.

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ALLEGATO 3

5-11416 Francesco Saverio Romano: Limitazioni al comando di navi di stazza fino a 200 tonnellate per il marinaio autorizzato alla pesca mediterranea.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  A seguito dell'emanazione da parte della Commissione europea di una direttiva che obbligherà gli Stati membri all'adozione della Convenzione STCW Fishing – non adottata dal Governo Italiano per esplicito rifiuto di tutta la categoria delle associazioni della pesca – l'attuale normativa sarà rivista; la Convenzione comporterebbe infatti la revisione e l'aggiornamento di tutti i titoli della pesca.
  Nelle more dell'adozione della direttiva, il Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto, competente in materia di tabelle di armamento, potrà verificare la possibilità di una soluzione tampone individuando le figure professionali richieste.
  Inoltre, a supporto della normativa vigente è opportuno richiamare l'articolo 408 del regolamento al Codice della navigazione, che individua le tipologie di pesca da cui discendono i titoli necessari per il personale impiegato.
  A tal fine si riporta anche l'articolo 12 del regolamento di sicurezza del decreto del Presidente della Repubblica n. 431 del 1991, che individua le navi da pesca come «navi speciali» indicando al comma 2 che per le navi da pesca le specie di navigazioni cui esse possono essere abilitate sono quelle relative alle categorie di pesca indicate nell'articolo 408, e successive modificazioni, del regolamento per l'esecuzione del codice della navigazione, nonché ai tipi di pesca di cui all'articolo 1 del regolamento per l'esecuzione della legge 14 luglio 1965, n. 963, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639.
  Infine, ad oggi non risultano problematiche con i Paesi rivieraschi dell'Unione europea né le disposizioni vigenti sembrano limitare in alcun modo la libera circolazione delle persone, delle cose e delle merci.

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ALLEGATO 4

5-11417 Oliaro: Completamento del raddoppio della tratta ferroviaria Campello-Spoleto.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Sulla linea Campello-Spoleto, RFI riferisce che il contratto affidato all'ATI Tecnis è ormai alle fasi conclusive e le attività residue necessarie per la messa in sicurezza del cantiere saranno ultimate entro il prossimo mese di giugno.
  Vista l'indisponibilità alla prosecuzione dei lavori da parte dell'appaltatore classificatosi in graduatoria dopo Tecnis, RFI procederà al necessario aggiornamento della progettazione esecutiva in modo da indire entro la fine del corrente anno una nuova gara per il completamento dei lavori.
  Per quanto riguarda la Fase 1, che prevede l'abbandono della vecchia sede, attualmente in esercizio, a favore della nuova con realizzazione del nuovo tratto sempre a semplice binario, RFI ha in corso di definizione i necessari approfondimenti per poter attivare la Fase 1 nei primi mesi del 2018.
  Il completamento del raddoppio, previsto con la Fase 2, richiede invece la demolizione del binario attuale, la realizzazione di alcune opere d'arte, della nuova sede in adiacenza al nuovo tratto di binario e degli impianti ferroviari necessari alla gestione e alla sicurezza dell'esercizio ferroviario. Tali lavori saranno oggetto della nuova gara sopra ricordata.
  Si evidenzia infine che, per favorire la sicurezza della viabilità, RFI ha in corso i lavori di sistemazione delle due deviate stradali provvisorie collocate presso gli imbocchi della nuova galleria.

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ALLEGATO 5

5-11418 Biasotti: Collegamento della rete ferroviaria umbra alla linea ad alta velocità.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In premessa devo ribadire che i servizi richiesti costituiscono parte integrante dell'autonoma strategia commerciale delle due imprese ferroviarie operanti nel settore liberalizzato dell'Alta Velocità, cioè Trenitalia e NTV. Naturalmente il MIT è sempre disponibile ad avviare un tavolo con le imprese ferroviarie interessate.
  In effetti, a seguito di un primo interessamento da parte del MIT e della regione Umbria, la stessa Trenitalia, pur non manifestando l'intenzione di avviare servizi AV direttamente da Perugia, ha tuttavia avviato un servizio di collegamenti Freccialink proprio per collegare il capoluogo umbro con la rete AV, in particolare su Firenze, per permettere ai viaggiatori interessati di proseguire con treni Freccia verso le città del Nord Italia.
  Peraltro predetto servizio, insieme agli attuali collegamenti Intercity, svolgono la funzione di collegare le aree dell'Umbria interessate con le grandi città, così da favorire, insieme ai collegamenti regionali, una mobilità pendolare e turistica tale da ridurre l'isolamento nel quale altrimenti si troverebbero alcune realtà locali in assenza di servizi a mercato.
  Infine, per quanto riferisce Trenitalia circa la possibilità di servire la regione Umbria con collegamenti AV da/per il Nord (Milano), negli ultimi mesi sono emerse, a livello istituzionale locale, due ipotesi che sono state da Trenitalia adeguatamente approfondite. Tuttavia, va osservato che nella prima ipotesi si prospettava l'eventualità di servire stazioni quali Terni, Foligno e Perugia deviando una coppia di treni AV, che percorrono la linea Direttissima via Orte-Terontola e viceversa. In questo primo caso le caratteristiche dell'infrastruttura tra Foligno e Terontola non consentono velocità superiori a quelle previste per gli IC o i treni Regionali e, quindi, sul percorso umbro, i tempi di percorrenza rimarrebbero invariati; di contro, con tale instradamento, la durata complessiva del viaggio subirebbe un aumento rilevante.
  La seconda ipotesi prevedeva, invece, un collegamento diretto tra Foligno/Perugia e il Nord, via Terontola, ottenuto attraverso l'arretramento a Perugia o Foligno della coppia di «Frecciarossa» Arezzo-Milano e viceversa. Anche in questo caso, i tempi di percorrenza sul percorso umbro rimarrebbero invariati.

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ALLEGATO 6

5-11419 Franco Bruno: Completamento della tratta ferroviaria Gaeta-Formia.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  La tratta ferroviaria Formia-Gaeta, dismessa con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti n. 518 del 24 giugno 2009, è oggetto di interessamento da parte del Consorzio per lo sviluppo Industriale del Sud Pontino, con l'obiettivo di garantire il collegamento del costruendo centro intermodale di Gaeta in località Vivano con la stazione di Formia.
  Ferma restando la competenza della regione Lazio sulla realizzazione di tale tratta, informo che RFI sta lavorando – anche per migliorare i collegamenti con la stazione di Gaeta – sulle relazioni Roma-Formia e Napoli-Formia, che sono interessate da progetti di investimento finalizzati all’upgrading tecnologico grazie ai quali, nel medio termine, sarà possibile incrementare gli standard qualitativi del servizio ferroviario, con ricadute sui livelli di regolarità dell'esercizio.

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ALLEGATO 7

5-11420 Spessotto: Trasferimento di dirigenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti coinvolti in presunte irregolarità nella omologazione di filtri antiparticolato.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Il question time in oggetto ripropone argomenti, considerazioni e conclusioni cui è giunta la GIP del Tribunale di Roma, incaricata delle indagini preliminari in relazione ad un procedimento originato da una denuncia della società Dukic Day Dream, produttrice di un dispositivo suppostamente atto ad abbattere il particolato prodotto dai veicoli a motore.
  Nel merito il MIT – sia per riserbo istituzionale, sia per essere parte nei fatti oggetto di question time e sia, infine, per la sede istituzionale in cui la vicenda viene ora affrontata – ritiene di non dover entrare nel merito di vicende che attendono di essere sottoposte alle valutazioni della Magistratura, salvo evidenziare che:
   per i fatti oggetto di apprezzamento in sede penale il pubblico ministero, ovvero l'organo istituzionalmente preposto all'esercizio dell'azione penale finalizzata alla vigilanza sull'osservanza delle leggi e alla pronta e regolare amministrazione della giustizia per la tutela dell'interesse pubblico leso dal reato, dopo approfondite, puntuali indagini ha chiesto, per ben due volte l'archiviazione delle indagini;
   la vicenda da cui trae origine il procedimento penale è stata oggetto di ben tre valutazioni in sede di giustizia amministrativa, i cui giudici, naturalmente preposti al giudizio circa la legittimità e la efficacia dell'azione amministrativa hanno decretato, per due volte nella sede cautelare e la terza nel merito, per l'insindacabilità, nei termini di regolarità, legittimità, efficienza ed efficacia degli organi ministeriali.

  Tutte le prove versate in atti, comprese quelle provenienti da istituzioni scientifiche terze quali l'Istituto Superiore di Sanità e il Centro Nazionale Ricerche, nonché il J.R.C, di riconosciuta ed apprezzata valenza internazionale, depongono per la bontà della tecnologia adottata dagli organi ministeriali per l'omologazione dei filtri antiparticolato, definita peraltro la migliore disponibile al momento, tanto da essere adottata nell'intero ambito comunitario e mondiale.
  In particolare, dal 2006 ad oggi il CNR, il CNEIPA, il JRC e l'ISS hanno confermato che l'utilizzo di questi sistemi FAP va nella giusta direzione di una riduzione delle emissioni e quindi verso il miglioramento della qualità dell'aria ambiente atteso che, come recentemente chiarito proprio dall'ISS tutta la letteratura scientifica e tecnica è concorde nell'affermare che i FAP riducono le emissioni particolato, in massa ed in numero degli autoveicoli diesel, rendendo le emissioni di questi veicoli confrontabili con quelli dei veicoli a benzina.
  Da una prima lettura appare ineludibile la circostanza che nelle motivazioni che hanno condotto all'imputazione coatta non si rinviene traccia di approfondito esame delle evidenze scientifiche attestate dagli studi degli Organi anzidetti, ma che il libero convincimento che ha condotto a tale imputazione si basa semmai su studi personali di soggetti sconosciuti alla comunità scientifica, nazionale e internazionale, che hanno basato le proprie conclusioni su personali convincimenti cui non si è stati in grado di dare evidenza scientifica Pag. 130e che anzi sono state, con rigore scientifico, contestate dal CNR e dall'ISS, che giungono a ben diverse, fondate, dimostrate conclusioni.
  In sede di opposizione all'archiviazione si è documentalmente dimostrato, e versato in atti, che alcuni dei consulenti dell'accusa hanno intrattenuto, prima che la vicenda venisse sottoposta all'attenzione della Magistratura, rapporti con la denunciante e che tale circostanza, causa di astensione o ricusazione, non è stata in alcun modo valutata nella sede giudiziaria, circostanza quest'ultima che verrà ben posta in evidenza in sede di udienza preliminare.
  È comune all'attenzione del Ministero la posizione dei due dirigenti al momento in servizio, che verrà valutata sulla base degli sviluppi della vicenda giudiziaria. Per quanto concerne il terzo dirigente corre l'obbligo di evidenziare che è stato posto in quiescenza per raggiunti limiti di età già dal 2010.