CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 febbraio 2017
763.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende (COM(2016)710 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2017 (Doc. LXXXVII-bis, n. 5).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione,
   esaminati congiuntamente la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017 (Doc. LXXXVII-bis, n. 5) e il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2017 – Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende (COM(2016)710 final);
   rilevato positivamente come la tempestiva trasmissione, da parte del Governo, della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea consenta di assicurare l'efficacia dell'esame del documento da parte delle Camere, rafforzando la capacità del Parlamento di fornire indicazioni al Governo stesso in merito alla sua azione nelle competenti sedi dell'Unione europea;
   rilevato innanzitutto come il principale elemento di criticità dell'Unione europea sia costituito, prima ancora che dalla debolezza della ripresa economica, dalle difficoltà indotte dai flussi migratori, dalla minaccia terroristica e dall'instabilità politica delle aree di confine orientali e meridionali, soprattutto dall'assenza di una visione strategica comune circa le priorità politiche di lungo periodo dell'Unione, che sappia corrispondere ai bisogni reali dei cittadini e fugare i timori che allignano nelle opinioni pubbliche degli Stati membri, respingendo le risposte populistiche e i rigurgiti nazionalistici che rischiano di inquinare ulteriormente il dibattito europeo;
   sottolineato, in tale prospettiva, come la programmazione delle scelte strategiche dell'Unione europea non possa prescindere da un'analisi lucida delle conseguenze che saranno indotte sui rapporti di forza a livello internazionale, sugli equilibri interni e sull'azione dell'Unione stessa, da due fenomeni distinti ma in qualche modo paralleli, quali la decisione della Gran Bretagna di uscire dall'Unione europea e il mutamento intervenuto nella guida politica dell'Amministrazione degli Stati Uniti d'America;
   rilevato come il necessario completamento dell'Unione economica e fiscale debba orientarsi sempre più verso l'obiettivo della crescita duratura e equilibrata, nella prospettiva di realizzare un'Unione europea il più possibile coesa e omogenea, sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo sociale e non solo dal punto di vista della disciplina di bilancio;
   evidenziata l'importanza strategica di adottare rapidamente, nell'ambito del completamento dell'Unione bancaria europea, la proposta normativa relativa all'istituzione del Sistema europeo di assicurazione dei depositi e segnalato al riguardo il particolare interesse dell'Italia a giungere alla definizione di tale sistema di assicurazione, che consentirebbe di realizzare una più completa mutualizzazione del rischio bancario nell'area dell'Euro e Pag. 158che contribuirebbe ad allentare il legame fra le banche e gli Stati sovrani, garantendo a tutti i depositanti lo stesso livello e la stessa garanzia di protezione, connettendosi virtuosamente con il processo di rafforzamento in corso del sistema bancario nazionale;
   rilevata l'esigenza di compiere concreti passi avanti nell'attuazione del Piano d'azione per l'Unione dei mercati di capitali, in particolare al fine di agevolare gli investimenti, espandere e diversificare le fonti di finanziamento per le imprese dell'Unione europea e di rafforzare la stabilità finanziaria;
   condiviso l'obiettivo di rimuovere gli ostacoli fiscali alla realizzazione del Mercato interno, derivanti soprattutto dall'esistenza di eccessive differenziazioni tra i sistemi fiscali degli Stati membri, dalla concorrenza fiscale sleale tra gli Stati membri, nonché dalla pratica di forme di pianificazione fiscale che spesso si traducono in fenomeni di vera e propria evasione o elusione fiscale;
   segnalati i positivi risultati ottenuti, in particolare nel corso della presente Legislatura, sul piano del recepimento del diritto dell'Unione europea nell'ordinamento nazionale, che hanno consentito di ridurre notevolmente il numero delle infrazioni pendenti nei confronti dell'Italia, prevenendo le infrazioni, adottando tutte le misure utili a favorire la migliore soluzione dei casi pendenti, nonché rafforzando il dialogo e il confronto con la Commissione europea;
   sottolineata, al contempo, l'esigenza di migliorare ulteriormente il grado di partecipazione del Paese alla cosiddetta «fase ascendente» degli atti legislativi dell'Unione, sia rappresentando più adeguatamente e puntualmente le esperienze e le posizioni italiane nelle competenti sedi, sia aumentando il coinvolgimento del Parlamento nella definizione della normativa europea, al fine di migliorare in tal modo il tasso di partecipazione democratica alle decisioni dell'Unione europea e di contrastare la percezione, da parte delle opinioni pubbliche degli Stati membri, di un'eccesiva distanza rispetto alla vita dell'Unione stessa,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) si sottolinea innanzitutto la necessità che il Governo italiano, nella partecipazione all'attività degli organismi dell'Unione europea, si adoperi in tutte le sedi per rappresentare in modo efficace e coordinato non solo gli specifici interessi del Paese, ma anche le ragioni storiche e le prospettive dell'intera costruzione europea, adoperandosi, sia sul piano unionale, sia nei rapporti bilaterali con gli altri Stati membri, per sostenere l'esigenza di una visione comune, di una leale collaborazione e di una reale solidarietà europea rispetto agli obiettivi da perseguire;
   b) in questa prospettiva si evidenzia la necessità di tener conto con adeguato anticipo della progressiva riduzione dei programmi di quantitative easing da parte della Banca centrale europea, la quale avrà effetti significativi sugli equilibri di politica monetaria globali, e, per questa via, sulle prospettive di politica economica e di bilancio del Paese;
   c) in tale contesto si sottolinea l'esigenza di orientare sempre più la politica economica dell'Unione verso progetti concreti di rilancio e modernizzazione del tessuto economico europeo, al fine di migliorarne la competitività e di contrastare i fenomeni della disoccupazione, della sottooccupazione e della delocalizzazione, consentendo agli Stati membri di utilizzare maggiormente a tal fine le leve della politica fiscale e di potenziare gli strumenti finanziari a disposizione per il finanziamento delle attività produttive, soprattutto le PMI, nonché per sostenere progetti di infrastrutturazione di rilevo nazionale ed europeo;
   d) si sottolinea in tale contesto l'esigenza di realizzare il disegno dell'Unione Pag. 159bancaria europea, completando la definizione di un Sistema europeo di garanzia dei depositi (EDIS), che dovrà costituire il terzo pilastro dell'Unione bancaria, adottando in tempi rapidi, in questa prospettiva, la proposta di regolamento che modifica il regolamento (UE) n. 806/2014 al fine di istituire un sistema europeo di assicurazione dei depositi (COM (2015) 586 final), senza subordinarlo all'introduzione di ulteriori e più restrittive misure di riduzione dei rischi;
   e) sempre con riferimento all'Unione bancaria, si sottolinea l'esigenza che il meccanismo di vigilanza unico sia implementato perseguendo la massima trasparenza ed uniformità nella concreta applicazione di tale meccanismo nei confronti di tutti gli intermediari vigilati;
   f) si evidenzia la necessità di sostenere la proposta di direttiva sul Country by Country reporting, nonché la nuova proposta di direttiva per una base imponibile comune consolidata per l'imposta sulla società (Common Consolidated Corporate Tax Base), al fine di aumentare la trasparenza fiscale dei gruppi multinazionali che operano nell'Unione europea e di contrastare l'elusione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva da parte delle stesse imprese multinazionali, onde evitare che una globalizzazione disordinata determini una disequilibrata e inaccettabile ripartizione del carico tributario tra i diversi operatori del mercato e tra i fattori della produzione, traducendosi in una perdita di gettito in danno degli Stati membri e, soprattutto, in una disequità dei sistemi tributari che danneggia le prospettive di benessere e di sviluppo, nonché la stessa coesione delle società europee;
   g) si rileva con forza l'esigenza di portare finalmente a compimento la riforma dell'IVA avviata nel 2010 con il «Libro Verde sul futuro dell'IVA», al fine di rendere il meccanismo impositivo più semplice, solido ed efficiente, perseguendo in particolare gli obiettivi di adattare il sistema dell'IVA alle evoluzioni indotte dall'economia digitale e alle esigenze delle PMI, di rivedere le aliquote dell'imposta e di contrastare in modo più efficace i gravi fenomeni di evasione che si registrano in tale settore, anche attraverso una migliore cooperazione tra le amministrazioni fiscali e con le dogane, una maggiore collaborazione tra contribuenti e amministrazioni finanziarie, il miglioramento delle modalità di riscossione e prevedendo la tassazione piena dell'operazione imponibile nello Stato di destinazione del servizio o della cessione;
   h) si rileva l'importanza di procedere con determinazione nei lavori, in cooperazione rafforzata, per giungere quanto prima all'introduzione di un'imposta armonizzata sulle transazioni finanziarie (FTT – Financial Transaction Tax), la quale può costituire un elemento importante al fine di completare l'unificazione dei mercati dei capitali e di eliminare distorsioni nella disciplina tributaria in materia;
   i) con riferimento al settore doganale, si rileva l'importanza di migliorare la cooperazione tra le amministrazioni competenti, al fine di assicurare la massima omogeneità nell'applicazione delle regole e delle procedure in materia, nonché per contrastare la tendenza, emersa in taluni Stati membri, a perseguire l'obiettivo di attrarre maggiori flussi di merci a scapito del rigore nei controlli doganali.

Pag. 160

ALLEGATO 2

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie (C. 259 e abb.-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione,
   esaminato, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, il testo unificato delle proposte di legge C. 259 e abbinate – B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato, recante disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie;
   sottolineata la grande rilevanza del provvedimento, il quale interviene sui temi della sicurezza delle cure e del rischio sanitario, della responsabilità dell'esercente la professione sanitaria e della struttura sanitaria e socio-sanitaria pubblica o privata in cui opera, perseguendo gli obiettivi di assicurare la piena tutela dei diritti dei pazienti, di definire un quadro normativo chiaro in cui gli operatori sanitari potranno svolgere più serenamente la loro attività, prevenire e gestire i rischi cui sono esposte le strutture sanitarie, nonché contrastare il fenomeno della cosiddetta «medicina difensiva», che appare molto perniciosa sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo dell'appropriatezza degli atti sanitari;
   evidenziato positivamente come siano state accolte le due condizioni contenute nel parere espresso dalla Commissione Finanze nel corso dell'esame in prima lettura alla Camera, relative agli articoli 10 e 11 (ora articolo 12) del provvedimento,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 161

ALLEGATO 3

Schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2017
(Atto n. 386).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze della Camera dei deputati,
   esaminato lo schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2017 (Atto n. 386);
   valutata positivamente la scelta del Governo di mantenere anche per il 2017 la decisione, già assunta nel 2015 e nel 2016, di svolgere solo due lotterie nazionali a estrazione differita, individuandole anche in questo caso nella Lotteria Italia e nella lotteria abbinata alla manifestazione «Premio Louis Braille», organizzata dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UCI);
   rilevato come la Lotteria Italia abbia registrato, sia nel 2015 sia nel 2016, un significativo incremento, tanto in termini di raccolta, quanto in termini di utile di spettanza erariale, a ulteriore conferma dell'attrazione che tale Lotteria continua a esercitare nei confronti del pubblico, anche grazie al suo collegamento con trasmissioni radiofoniche e televisive di notevole richiamo mediatico;
   evidenziato, con riferimento alla seconda lotteria a estrazione differita, abbinata al «Premio Louis Braille», come il carattere solidaristico di tale manifestazione e il significativo lavoro svolto dall'UCI per la promozione e la vendita dei biglietti della lotteria, con oltre 200.000 biglietti venduti, abbia determinato il raggiungimento di un risultato sostanzialmente positivo per tale lotteria, che ha consentito di non fare ricorso al meccanismo di integrazione della massa premi a carico del Bilancio dello Stato, nonostante si sia registrata una minore raccolta rispetto al 2015 e un minor valore dell'utile di spettanza dell'Erario;
   condivisa pertanto l'opportunità di confermare anche per il 2017 la scelta di indire una seconda lotteria a estrazione differita e di prevederne l'abbinamento al «Premio Louis Braille»,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 162

ALLEGATO 4

7-01130 Villarosa: Estensione del meccanismo di rimborso in favore dei risparmiatori acquirenti di obbligazioni subordinate emesse dalle quattro banche poste in risoluzione ai soggetti che non abbiano acquistato direttamente tali titoli dalle predette banche.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione,
   premesso che:
    il decreto-legge n. 59 del 2016 dispone il rimborso forfettario per i risparmiatori che avevano acquistato le obbligazioni di Banca Popolare dell'Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti poste in procedura di risoluzione il 22 novembre 2015; tuttavia, in base a quanto stabilito dalla normativa in vigore, l'accesso al Fondo di Solidarietà istituito per finanziare i rimborsi sarà limitato ai soli risparmiatori in possesso di un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro o con un reddito lordo ai fini IRPEF che nel 2015 sia stato inferiore a 35 mila euro;
    il valore complessivo del rimborso sarà pari all'80 per cento dell'importo investito in titoli obbligazionari entro e non oltre il 12 giugno 2014; c’è tuttavia un'ulteriore condizione: la posizione deve essere rimasta aperta fino alla data in cui le banche sono state poste in risoluzione;
    nel conferire la possibilità agli obbligazionisti di ottenere un rimborso automatico parziale a seguito della procedura di risoluzione adottata per le banche Banca Popolare dell'Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti, in particolar modo l'articolo 8, comma 1, lettera a), del predetto decreto – legge n. 59 del 2016 stabilisce che tale possibilità riguardi solo «la persona fisica, l'imprenditore individuale, anche agricolo, e il coltivatore diretto, o il suo successore mortis causa, che ha acquistato gli strumenti finanziari subordinati, indicati nell'articolo 1, comma 855, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (»Legge di stabilità per il 2016»), nell'ambito di un rapporto negoziale diretto con la Banca in liquidazione che li ha emessi»;
    in seguito a diverse segnalazioni pervenute il FITD (Fondo interbancario di tutela dei depositi) sembrerebbe intendere rigettare le domande di rimborso forfettario di coloro che, a fronte di un «acquisto originario in contropartita diretta» con la banca in liquidazione, si trovino nella situazione di avere ceduto/intestato a un parente o a un familiare le obbligazioni subordinate attraverso un semplice trasferimento di proprietà tra vivi, senza corrispettivo in denaro, compromettendo così, per di più, la possibilità di ricorrere all'arbitrato, in quanto la presentazione dell'istanza di erogazione dell'indennizzo forfettario preclude la possibilità di esperire la procedura arbitrale, di cui, peraltro non si conoscono ancora i criteri, le condizioni e le modalità di attivazione; esistono altresì situazioni grottesche, come il caso della cessione tra ex coniugi o fratelli che escono dallo stato di famiglia o ancora delle cessioni dovute a seguito di pignoramento e tante altri casi simili;
    la limitazione descritta risulterebbe altresì in contrasto con il principio di Pag. 163eguaglianza di cui all'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana,

impegna il Governo

a modificare la disciplina vigente, ampliando la procedura di cui agli articoli 8 e seguenti del decreto-legge n. 59 del 2016 anche ai detentori dei titoli descritti che abbiano ottenuto la titolarità dei medesimi attraverso un semplice trasferimento di proprietà tra vivi senza corrispettivo in denaro e nelle connesse ipotesi di successione mortis causa e non abbiano acquistato gli stessi direttamente dalla banche messe in risoluzione in data precedente al 22 novembre 2015.
(8-00221) «Villarosa, Ferraresi».