CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 novembre 2013
130.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01587 Santerini: Sulle risorse da erogare in caso di restauro e di altri interventi governativi autorizzati dagli organi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Santerini, unitamente ad altri On.li colleghi, chiede di sapere a quanto ammontino le somme ancora in attesa di erogazione per gli interventi conservativi effettuati volontariamente dai proprietari sui propri immobili vincolati.
  Vorrei, a tale proposito riferire che gli interventi per i quali il Soprintendente si è già espresso in termini di ammissibilità, devono comunque essere collaudati prima di essere ammessi alla liquidazione del contributo.
  Posso pertanto affermare che, con riferimento a lavori collaudati fino al 31 dicembre 2011, il debito del Ministero nei confronti dei proprietari, possessori o detentori del bene culturale, ammonta ad euro 97.263.468,66.
  Proprio per quanto sopra riferito mi preme sottolineare che l'importo complessivo segnalato è soggetto a notevole incremento, tenuto conto di tutti i lavori collaudati successivamente al 31 dicembre 2011, compresi quelli autorizzati fino alla data del 14 agosto 2012, (che, come noto, è stato l'ultimo giorno utile per la concessione del contributo in parola prima dell'entrata in vigore del decreto legge n. 95 del 2012) ed ancora non collaudati.

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ALLEGATO 2

5-01586 Coscia: Sui finanziamenti alla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Coscia, unitamente all'On.le Fiano, chiede quali iniziative il Ministero intenda assumere per garantire al Centro di documentazione ebraica di Milano il contributo di legge.
  Vorrei, a tale proposito riferire che questo Ministero conosce bene la Fondazione che, come noto:
   promuove studi e ricerche relativi all'ebraismo, in particolare italiano, la sua storia e cultura contrastando l'antisemitismo e razzismo;
   conserva ed incrementa la biblioteca e l'emeroteca specializzate, gli archivi di documentazione storica sull'ebraismo e la raccolta documentaria sull'antisemitismo mettendole a disposizione del pubblico e promuovendone la divulgazione;
   cura la pubblicazione di «Studi e ricerche» sulle tematiche di riferimento;
   mantiene rapporti e collabora con altri istituti con interessi comuni in Italia e all'estero;
   conduce e promuove programmi di aggiornamento culturale ad insegnanti e studenti.

  La Fondazione è infatti inserita nella tabella delle istituzioni culturali, ai sensi dell'articolo 1, della legge n. 534 del 1996, sin dal triennio 1984-1986. Nella vigente tabella, triennio 2012-2014 è inserita con un contributo annuo di euro 40.000,00 che nel 2013 è stato ridotto ad euro 33.562,00.
  A partire dal 2009, con legge 15 ottobre 2009, n. 155 alla Fondazione è attribuito annualmente un contributo di euro 300.000,00 che negli anni successivi si è ridotto notevolmente.
  Nel 2010 la somma è rimasta invariata. Nel 2011 il contributo assegnato è stato di euro 241.844,00; nel 2012 di euro 245.136,00. Per quanto riguarda il 2013, la riduzione apportata dalla legge di stabilità su tutti i capitoli di bilancio, ha ridotto la disponibilità del capitolo ad euro 183.746,00. È proprio di questi giorni l'ultima variazione in negativo operata dal MEF che ha ulteriormente ridotto la disponibilità sul capitolo 3633, capitolo su cui grava il contributo a favore della suddetta Fondazione riducendolo da euro 183.746,00 ad euro 182.180,00.
  Dal bilancio consuntivo 2012 si evince che la Fondazione oltre a percepire i contributi suddetti riceve anche finanziamenti provenienti da altri soggetti pubblici e privati per un totale di euro 623.565,20 annui.
  Tali consistenti entrate hanno permesso di avviare, su suggerimento della competente Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d'autore, un progetto straordinario per «ristrutturazione e gestione informatica degli archivi della fondazione, digitalizzazione e pubblicazione on line delle fonti per la storia degli ebrei in Italia». Per il corrente anno la spesa prevista per tale progetto è di Pag. 112euro 89.430,00 di cui euro 28.617,00 già pagati ed euro 60.813,00 impegnati per il successivo pagamento.
  Alla luce di quanto sopra riferito e, soprattutto, in un momento di grande difficoltà per tutti gli Istituti culturali destinatari delle sempre più scarse risorse di questa Amministrazione, ritengo che l'attività, straordinaria e meritoria, della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea Onlus può dirsi, al momento, salvaguardata.

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ALLEGATO 3

5-01588 Simone Valente: Sulla nomina del Commissario straordinario del Governo per il risanamento delle gestioni e il rilancio delle attività delle Fondazioni lirico-sinfoniche.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Valente, unitamente ad altri On.li, chiede chiarimenti in merito alla avvenuta nomina dell'ingegner Pinelli quale «Commissario straordinario del Governo per il risanamento delle gestioni ed il rilancio delle attività delle Fondazioni lirico-sinfoniche».
  L'articolo 11, comma 3 del decreto 8 agosto 2013, n. 91, convertito con modificazione dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, demanda al Commissario compiti che, come risulta evidente dal testo della legge, attengono alla tecnica e alla professionalità di gestione aziendale e di risanamento dei bilanci delle aziende in crisi. La norma prevede che le fondazioni in difficoltà debbano presentare piani di rinegoziazione e ristrutturazione del debito finalizzati al raggiungimento degli equilibri strutturali del bilancio, sia sotto il profilo patrimoniale che economico-finanziario. Il piano deve altresì prevedere l'individuazione di soluzioni idonee a riportare la fondazione, entro i tre esercizi finanziari successivi, nelle condizioni di attivo patrimoniale e almeno di equilibrio del conto economico.
  È agevole dunque rilevare dalla semplice lettura della legge, che i compiti del Commissario non riguardano in alcun modo l'attività artistica delle Fondazioni, ma esclusivamente il supporto alla predisposizione e la disamina dei piani di risanamento e di rilancio industriale elaborati dalle fondazioni interessate dal percorso di risanamento.
  È per tali ragioni che il Ministro ha inteso scegliere un grande esperto nella redazione, gestione e verifica dei piani di rilancio industriale delle aziende.
  L'ingegner Pinelli presenta un curriculum di altissimo profilo, che ne pone in evidenza le doti e le qualità di gestione finanziaria, qualità che sono esattamente quelle necessarie per assicurare il buon esito delle procedure di risanamento e di rilancio.
  Vorrei poi precisare che non corrisponde al vero quanto sostenuto dagli onorevoli interroganti in merito al fatto che l'ingegner Pinelli sarebbe Presidente della TotalErg SpA, impresa nella quale egli ha in realtà avuto nel passato incarichi di responsabilità, ma che ha lasciato già da oltre un anno.
  Certamente è vero, invece, che il Commissario vanta una grande esperienza di gestione di grandi imprese e di risanamento industriale e si è occupato, come consulente, di società operanti nel settore della cultura.
  Il Commissario Pinelli si impegnerà a fondo per dare il necessario supporto tecnico finanziario alle Fondazioni lirico-sinfoniche che versano in condizioni di difficoltà e che ricadono nell'ambito applicativo dell'articolo 11.
  Il primo passo che ha fatto è stato quello di convocare i sindacati, che incontrerà già questa settimana.
  Ha ottenuto il plauso dall'ANFOLS e dei Sovrintendenti, con i quali ha fissato un fitto calendario e dai quali ha ricevuto il convinto appoggio ed il più sincero augurio di buon lavoro.

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ALLEGATO 4

5-01589 Fratoianni: Sul finanziamento alle Associazioni nazionali di cultura cinematografica e del Fondo unico per lo spettacolo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Fratoianni intende sapere le intenzioni del Ministro in materia di integrazione del finanziamento alle Associazioni nazionali di cultura cinematografica.
  Le Associazioni nazionali di cultura cinematografica sono in effetti previste dal decreto-legge 22 gennaio 2004, n. 28, ma erano già state definite dalla cosiddetta «legge cinema» del 4 novembre 1965, n. 1213.
  Le associazioni riconosciute sono attualmente nove ed agiscono mediante una rete di circoli del cinema (al momento i circoli aderenti sono oltre 1100 ed in progressivo aumento) operanti su tutto il territorio nazionale.
  Le Associazioni ed i loro circoli svolgono l'importante funzione di promuovere la cultura cinematografica in modo capillare, funzione tanto più importante se riferita a zone del Paese in cui non sono presenti, o sono carenti, sale cinematografiche con finalità precipuamente commerciali.
  L'attività sul territorio si svolge non solo mediante proiezioni, ma anche con l'organizzazione di eventi collaterali (es.: presentazione dell'opera da parte di esperti, dibattiti, incontri in materia cinematografica, ecc.).
  Le stesse attività si svolgono in gran parte con la collaborazione di «appassionati» del cinema che prestano la loro opera divulgativa su base volontaria e gratuitamente.
  Annualmente a ciascuna delle nove associazioni viene assegnato un contributo quantificato per il 50 per cento sulla base della cosiddetta organizzazione (vale a dire il numero dei circoli aderenti alla associazione stessa); il restante 50 per cento viene assegnato sulla base dell'attività svolta da ogni singola associazione.
  In effetti, l'attività dei circoli del cinema nel loro complesso e delle associazioni che li riuniscono, è ben presente all'attenzione del Ministero ed in particolare della Direzione generale cinema. Si tratta, infatti, come sopra accennato, di una attività divulgativa e promozionale che può definirsi «di frontiera», in quanto raggiunge spettatori, anche potenziali, spesso giovani che dall'attività dei circoli possono trarre non solo momenti di svago, ma anche un approccio alla cultura cinematografica da approfondirsi nel corso della propria vita.
  Per quanto riguarda la segnalata diminuzione degli stanziamenti destinati al settore negli anni dal 2008 al 2013 deve purtroppo rilevarsi che la quota FUS cinema non è rimasta assolutamente invariata, infatti, se nel 2008 era di 91 milioni di euro, negli anni a seguire è andata man mano diminuendo fino ad arrivare nel 2013 a 72,3 milioni di euro, con un decremento percentuale complessivo di circa il 25 per cento.
  Da tali considerazioni oggettive non potevano non derivare conseguenze per il finanziamento di quasi tutti i settori del cinema, compreso, purtroppo, anche quello delle Associazioni nazionali di cultura cinematografica.
  Il Ministero assicura la propria attenzione nei confronti delle associazioni per il prezioso compito svolto di diffusione e promozione della cultura cinematografica italiana.

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ALLEGATO 5

5-01590 Di Lello: Sulla tutela dei «Campi Flegrei» e sul finanziamento dei relativi interventi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Di Lello chiede di sapere quali iniziative il Governo intende assumere per la tutela dei Campi Flegrei.
  Vorrei, a tale proposito riferire che nel febbraio 2009 è stato sottoscritto dal MiBAC e dalla Regione Campania un accordo di programma ai sensi dell'articolo 112 del Codice che, anche in relazione agli ingenti investimenti promossi dalla Regione nel ciclo di programmazione 2000-2006 dei fondi FESR per i «Grandi attrattori culturali», individua 23 siti statali per i quali sperimentare forme condivise di gestione con la Regione Campania.
  Tra questi sono compresi i principali siti archeologici e monumentali ricadenti nell'area dei Campi Flegrei e in particolare nei comuni di Pozzuoli e Bacoli.
  Al fine di definire le modalità di attuazione il medesimo accordo ha istituito un tavolo tecnico paritetico presieduto alternativamente per un anno dal direttore regionale del Ministero e dal coordinatore dell'Area Beni Culturali e Turismo della Regione e composto da due rappresentanti nominati dal Ministro e due dal Presidente della Regione.
  Nella prima fase dei lavori il tavolo ha affrontato in particolare le problematiche relative al completamento dei restauri, degli allestimenti e della gestione del Castello di Baia, che contiene il Museo archeologico dei Campi Flegrei.
  Il lavoro del tavolo si è di fatto interrotto nel 2010 a causa, verosimilmente, del venir meno della volontà della Regione di farsi carico degli oneri della gestione dei siti, anche in ragione della complessa situazione finanziaria del bilancio regionale e per gli effetti del patto di stabilità.
  Le strutture del MiBACT hanno dovuto far fronte in questi anni con limitatissime risorse, soprattutto umane, alle problematiche derivanti dalla fruizione e conservazione dello straordinario patrimonio culturale dell'area.
  A tal fine il Ministero e la Soprintendenza archeologica speciale di Napoli e Pompei, dalla quale i siti dipendono, hanno attuato le seguenti misure:
   Utilizzazione di personale della Ales SpA nell'ambito di progetti destinati alla fruizione e sicurezza dei siti ed alla manutenzione delle aree (Cuma);
   Utilizzazione di personale tecnico a supporto della fruizione (Castello di Baia);
   Sottoscrizione di un protocollo d'intesa con il Comune di Pozzuoli per la fruizione dell'anfiteatro Flavio (attivato) e di altri siti nel territorio comunale;
   Convenzione di assuntoria di custodia per la visita a richiesta della Piscina Mirabilis.

  Si tratta indubbiamente di soluzioni provvisorie.
  Appare quindi necessaria una revisione dell'accordo del 2009 che, evidentemente, non ha conseguito i risultati auspicati, ridefinendo gli impegni reciproci alla luce delle mutate condizioni.
  Il patrimonio culturale dell'Area Flegrea dovrà essere al centro di un piano di valorizzazione territoriale, anche con il concorso della Regione, degli enti locali, dell'Ente Parco Regionale, di soggetti privati profit e no profit.

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ALLEGATO 6

5-01585 Galan: Qualificazione professionale dei restauratori.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'On.le Galan, unitamente ad altri onorevoli, chiede quali iniziative il Ministero intenda assumere per concludere la situazione di incertezza relativa alla qualificazione dei restauratori e se intenda costituire un tavolo tecnico con le associazioni di restauratori maggiormente rappresentative.
  Vorrei, a tale proposito riferire, per meglio definire i termini della complessa vicenda, che la legge 14 gennaio 2013, n. 7, ha sostituito i commi da 1 a 1-quinquies dell'articolo 182 del Codice dei beni culturali, modificando la disciplina transitoria per il conseguimento della qualifica di restauratore e di collaboratore restauratore di beni culturali.
  Il mutamento dell'impianto definito dal testo precedente (mutamento introdotto proprio su istanza delle Commissioni cultura di Camera e Senato) ha richiesto una approfondita riflessione sugli adempimenti conseguenti e sulla procedura da seguire per realizzarli.
  In particolare, si rammenta, si è resa necessaria la stesura di nuove linee guida ed un nuovo decreto di definizione delle modalità di svolgimento della prova d'idoneità. Decreto che va emanato dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, d'intesa con la Conferenza unificata.
  Di fronte alle problematiche rilevate e alle richieste delle Associazioni di partecipare all’iter attuativo secondo le previsioni della nuova legge, è stato pubblicato apposito avviso sul sito internet del Ministero così che, dal 3 al 6 giugno scorso, si sono svolti gli incontri con i gruppi e le associazioni che ne avevano fatto domanda.
  L'amministrazione ha affrontato con i partecipanti le diverse problematiche rilevate e ha raccolto richieste e suggerimenti.
  Successivamente ai lavori svolti con le associazioni, il Ministero si è concentrato sugli adempimenti necessari per avviare la procedura di selezione pubblica.
  In particolare, si sta concludendo la fase di definizione delle linee guida per l'espletamento dell'indicata procedura, che andranno pubblicate con decreto ministeriale e che consentiranno di chiarire meglio le disposizioni normative, di precisare con esattezza le fasi procedimentali e di descrivere puntualmente la documentazione da produrre.
  Ben consapevole dell'importanza della questione, il Ministero è impegnato nella redazione di un testo nel quale verranno date tutte le indicazioni necessarie, anche con riferimento all'attività di restauro, nel senso che si darà una risposta alle esigenze prospettate dal settore senza pregiudicare tuttavia la conservazione del patrimonio culturale, immettendo, nell'elenco dei professionisti, soggetti non qualificati.

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ALLEGATO 7

5-01591 Buonanno: Sul finanziamento del Museo del ciclismo «Madonna del Ghisallo».

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il Museo del Ghisallo conserva la più importante collezione di cimeli e oggetti della storia del ciclismo esistente in Italia e probabilmente in Europa. L'eventuale chiusura del Museo sarebbe quindi una grave perdita per il patrimonio culturale italiano e priverebbe la Lombardia di una grande risorsa turistica.
  Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) non ha avuto in passato, né ha oggi, un ruolo all'interno della Fondazione proprietaria della collezione, ma è solo un «partner istituzionale» che concede il patrocinio in occasione di mostre o eventi particolari.
  Il Museo ha ottenuto il riconoscimento di Regione Lombardia perché risponde ai criteri e alla linee guida fissati dalla Deliberazione della Giunta Regionale (dgr) 20 dicembre 2002, n. 7/11643 nonché agli standard definiti da questo Ministero con il decreto ministeriale 10 maggio 2001.
  Considerata l'importanza della collezione, il MIBACT può valutare l'avvio di un procedimento di «dichiarazione dell'interesse culturale» ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere d) ed e) del «Codice dei Beni Culturali», al fine di tutelarla e mantenerla unita.
  Il MIBACT può altresì a concorrere alla valorizzazione del Museo, nei modi e nei limiti stabiliti dal «Codice dei Beni Culturali», stipulando un accordo con la Fondazione, Regione Lombardia e gli Enti pubblici territoriali, finalizzato a un diverso modello di gestione, più aperto alle società ciclistiche, alle associazioni impegnate nella tutela dei beni culturali, ma anche alle rinomate aziende italiane di biciclette, che potrebbero fornire un sostegno economico e tecnico-scientifico.
  Expo 2015 rappresenta sicuramente una grande occasione per fare conoscere il Museo del Ghisallo, inserendolo in una più ampia dimensione turistica.
  A titolo esemplificativo si segnalano alcune azioni compiute dal MIBACT negli ultimi mesi che potrebbero favorire la valorizzazione del Museo:
   1) Il 29 agosto il Ministro ha garantito al Politecnico di Milano l'impegno del MIBACT per la realizzazione del «Progetto VENTO», un itinerario ciclabile da Venezia a Torino passando per la Milano dell'Expo. Questo progetto potrebbe estendersi fino al Ghisallo, includendo il Museo in quanto luogo simbolo della cultura ciclistica.
  Questa ipotesi è agevolata dalla possibile integrazione con la linea ferroviaria Milano-Canzo Asso e con la Ciclovia dei Laghi promossa da Regione Lombardia. A livello più ampio un itinerario Milano-Ghisallo potrebbe inserirsi nella nascente rete cicloturistica europea «Eurovelo».
   2) Il 3 ottobre la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia del MIBACT ha sottoposto a tutela il Velodromo Vigorelli di Milano, noto per le sfide tra i grandi campioni del passato e gli arrivi dei Giro d'Italia e del Giro di Lombardia. Il restauro del Velodromo, oltre alla riapertura della pista in legno ad atleti, amatori e come scuola di ciclismo, potrebbe includere una stretta collaborazione con il Museo del Ghisallo. Durante i mesi dell'Expo il Vigorelli potrebbe Pag. 118ospitare una parte della collezione, contribuendo a pubblicizzare il Museo nei confronti dei numerosi visitatori attesi a Milano. Questo tipo di collaborazione potrebbe continuare anche nel dopo Expo.

  Si ritiene infine utile suggerire la seguente ipotesi: sul percorso Milano-Ghisallo si potrebbe organizzare una «Gran Fondo» o una «Ciclostorica» con partenza dal Velodromo Viqorelli e arrivo al Museo del ciclismo.
  L'esperienza dell'Eroica in Toscana (oltre 5.000 partecipanti nel 2013 di cui un quarto stranieri) dimostra come una manifestazione ciclistica possa diventare un efficace strumento di tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici di un territorio, con effetti rilevanti anche dal punto di vista economico.

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ALLEGATO 8

Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno» e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell'archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921. (C. 1092 Distaso).

EMENDAMENTI

ART. 1.

  Sopprimerlo.
1. 4. Brescia, Vacca, Simone Valente, Luigi Gallo, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Sopprimere il comma 1.
1. 5. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 1, sostituire le parole: a decorrere dall'anno 2013 con le seguenti: nell'anno 2014 e sopprimere la parola: biennale.
1. 6. D'Uva, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, Marzana, Battelli.

  Al comma 1, sostituire le parole: a decorrere dal 2013 con le seguenti: a partire dal 2014.
1. 1. Relatore.

  Al comma 1, dopo la parola: pace aggiungere le parole: e contro il fenomeno della violenza politica.
1. 3. Rampi.

  Sopprimere il comma 2.
1. 8. Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva.

  Al comma 2, sostituire le parole: 25 settembre di ogni biennio con le seguenti: 25 settembre 2014 e sopprimere le parole: la prima assegnazione è fissata il 25 settembre 2013.
1. 9. Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia.

  Al comma 2, sopprimere le parole: alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri.
1. 12. Brescia, Vacca, Luigi Gallo, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 2, sostituire le parole: di un delegato della Presidenza con le seguenti: del Presidente.
1. 13. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

Pag. 120

  Al comma 2, dopo le parole: alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri inserire le seguenti: e di un delegato del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
1. 14. Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Marzana, Battelli.

  Al comma 2, dopo le parole: alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri inserire le seguenti: e del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.
1. 15. Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Luigi Gallo, Marzana, Battelli.

  Al comma 2, dopo le parole: alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri inserire le seguenti: e di un delegato del Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca.
1. 16. D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto.

  Al comma 2, sopprimere le parole: la prima assegnazione è fissata il 25 settembre 2013.
1. 11. D'Uva, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, Marzana, Battelli.

  Al comma 2, sopprimere la parola: prima.
1. 10. Luigi Gallo, Brescia, Battelli, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana.

  Al comma 2, dopo le parole: la prima assegnazione è fissata il 25 settembre, sostituire: 2013. con: 2014.
1. 2. Relatore.

  Sopprimere il comma 3.
1. 17. Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo.

  Al comma 3, sostituire la parola: ente con la seguente: soggetto.
1. 20. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 3, dopo le parole: redazione del bando inserire le seguenti:, che dovrà ispirarsi a criteri, procedure e modalità basati sui principi di meritocrazia e trasparenza,.
1. 19. Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva.

  Al comma 3, in fine, aggiungere le seguenti parole: previo parere vincolante delle Commissioni parlamentari competenti.
1. 18. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Sopprimere il comma 4.
1. 21. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 4, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: Al fine di favorire il rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e meritocrazia, le valutazioni svolte e i criteri adottati per la selezione dei vincitori sono rese pubbliche, anche con la pubblicazione sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri.
1. 22. Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca.

Pag. 121

  Sopprimere il comma 5.
1. 23. Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva.

  Al comma 5, primo periodo, sostituire le parole: 40.000 euro con le seguenti: 4.000 euro.

  Conseguentemente, all'articolo 4, comma 1 sostituire rispettivamente le parole: 140.000 e 40.000 con le seguenti: 104.000 e 4.000.
1. 24. Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo.

  Al comma 5, sopprimere il secondo periodo:
1. 27 Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente.

  Al comma 5, sostituire il secondo periodo con il seguente: La fondazione Giuseppe Di Vagno, d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ripartisce tale somma in più premi erogabili secondo criteri di merito.
1. 26. D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto.

  Al comma 5, secondo periodo, sopprimere la parola: comunque e, dopo la parola: decidere inserire le seguenti: d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
1. 25. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Sopprimere il comma 6.
1. 28. Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca.

  Al comma 6, sostituire le parole: 100.000 euro con le seguenti: 10000 euro.

  Conseguentemente, all'articolo 4, comma 1, sostituire le parole: 140.000 euro con le seguenti: 50.000 euro.
1. 29. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 6, dopo le parole: 100.000 euro inserire le seguenti:, non cumulabile con il contributo ordinario annuale dello Stato, che la Fondazione riceve.
1. 30. Vacca, Luigi Gallo, Brescia, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 6, dopo le parole: di risorse umane, inserire le seguenti: materiali e strumentali.
1. 31. Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente.

  Al comma 6, aggiungere il seguente periodo: La Fondazione Giuseppe Di Vagno, in attuazione a criteri di trasparenza, pubblica, anche online, la rendicontazione delle spese sostenute per le finalità di cui al precedente periodo.
1. 32. Vacca, Luigi Gallo, Brescia, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 6, aggiungere il seguente periodo: La Fondazione Giuseppe Di Vagno, adotta ogni strumento per garantire l'accessibilità totale, anche attraverso la pubblicazione Pag. 122on line, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, dell'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle finalità di cui al precedente periodo, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei princìpi di buon andamento e di trasparenza.
1. 33. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

ART. 2.

  Sopprimere il comma 1.
2. 2. Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana.

  Al comma 1, sopprimere le parole: Su proposta della Fondazione Di Vagno,.
2. 3. Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca.

  Al comma 1, sostituire la parola: tre con la seguente: cinque.
2. 5. Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva.

  Al comma 1, dopo la parola: studiosi inserire le seguenti: di chiara fama.
2. 6. Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca.

  Al comma 1, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: Al fine di favorire il rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità, le valutazioni svolte e i criteri adottati per le nomine di cui al precedente periodo sono rese pubbliche, anche con la pubblicazione sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri.
2. 4. Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo.

  Sopprimere il comma 2.
2. 7. Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana.

  Al comma 2, dopo le parole: Presidenza del Consiglio dei ministri inserire le seguenti: del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e del Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca.
2. 8. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 2, sopprimere le lettere a) e c).
2. 11. D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto.

  Al comma 2, sopprimere la lettera a).
2. 9. Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana.

  Al comma 2, lettera b), aggiungere, in fine, le seguenti parole: in Italia.
2. 13. Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca.

  Al comma 2, sopprimere la lettera c).
2. 10. Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva.

Pag. 123

  Al comma 2, dopo la lettera d), aggiungere la seguente:
   e) studio del fenomeno della violenza politica, sia verbale che fisica, del suo sviluppo, delle sue forme, degli strumenti per combatterla.
2. 1. Rampi.

  Al comma 2, dopo la lettera d) aggiungere la seguente:
   e) cultura sociale e ambientale nel Mezzogiorno.
2. 15. Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo.

  Al comma 2, dopo la lettera d), aggiungere la seguente:
   e) le trasformazioni storiche, culturali e politiche del Mezzogiorno d'Italia nel XX secolo e prospettive per il XXI secolo.
2. 16. Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana.

  Al comma 2, dopo la lettera d), aggiungere la seguente:
   e) il ruolo storico del Mezzogiorno d'Italia nell'occidente.
2. 17. Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva.

  Al comma 2, dopo la lettera d), aggiungere la seguente:
   e) gli ideali di giustizia, di solidarietà e pace in Italia e nel mondo.
2. 18. D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto.

  Al comma 2, dopo la lettera d), aggiungere la seguente:
   e) riformismo e democrazia nel Mezzogiorno d'Italia.
2. 19. Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente.

ART. 3.

  Sopprimerlo.
3. 4. Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca.

  Sostituire il comma 1 con il seguente:
  I vincitori del Premio Di Vagno sono individuati da un'apposita giuria, composta da 5 componenti scelti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri tra studiosi di chiara fama di storia contemporanea. Al fine di favorire il rispetto dei princìpi di trasparenza e imparzialità, le valutazioni svolte e i criteri adottati per la scelta dei componenti la giuria sono resi pubblici, anche con la pubblicazione sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri.
3. 5. Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo, Brescia.

  Al comma 1, dopo le parole: I vincitori aggiungere: o il vincitore.
3. 1. Relatore.

  Al comma 1, sostituire le parole: cinque componenti con: sei componenti.
3. 2. Relatore.

  Sopprimere le lettere a) e b).
3. 7. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

Pag. 124

  Sopprimere la lettera a).
3. 6. Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli, Luigi Gallo.

  Sostituire la lettera a) con la seguente:
   a) il presidente della giuria, scelto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri tra studiosi di chiara fama di scienze politiche.
3. 8. Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 1, lettera a), sostituire le parole: il presidente pro tempore della Fondazione Di Vagno con le seguenti: il Presidente del Consiglio dei ministri.
3. 9. Battelli, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana.

  Al comma 1, lettera a), sostituire le parole: il presidente pro tempore della Fondazione Di Vagno con le seguenti: il Ministro dell'istruzione dell'università e della ricerca.
3. 11. D'Uva, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, Di Benedetto, Marzana, Battelli.

  Al comma 1, lettera b), dopo le parole: un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri aggiungere: e del Presidente della Regione Puglia.
3. 3. Relatore.

  Al comma 1, lettera c), dopo la parola: studiosi inserire le seguenti: di chiara fama.
3. 12. Di Benedetto, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Simone Valente, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
  2. Al fine di favorire il rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e meritocrazia, le valutazioni svolte e i criteri adottati per l'individuazione dei vincitori del Premio Di Vagno sono rese pubbliche, anche con la pubblicazione on line, sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri.
3. 13. Simone Valente, Luigi Gallo, Brescia, Vacca, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

ART. 4.

  Sostituire l'articolo con il seguente:
  Art. 4. – Per l'attuazione della presente legge è autorizzata la spesa di 140.000 euro per l'anno 2014 e di 40.000 euro ad anni alterni a decorrere dall'anno 2016. Al relativo onere si provvede mediante corrispondete proporzionale riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale, di cui all'allegato C-bis del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, con l'esclusione delle disposizioni a tutela dei redditi di lavoro dipendente e autonomo, dei redditi da pensione, della famiglia, della salute, delle persone economicamente o socialmente svantaggiate, del patrimonio artistico e culturale, della ricerca e dell'ambiente. Con uno o più decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabilite le modalità tecniche per l'attuazione del presente articolo con riferimento ai singoli regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale interessati.
4. 2. Vacca, Luigi Gallo, Brescia, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

Pag. 125

  Sostituire l'articolo con il seguente:
  Art. 4. – 1. Per l'attuazione della presente legge è autorizzata la spesa di 140.000 euro per l'anno 2014 e di 40.000 euro ad anni alterni a decorrere dall'anno 2016. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione di spesa prevista dai seguenti commi 1-bis e 1-ter.
  1-bis. A decorrere dall'anno 2014 gli stanziamenti del bilancio dello Stato per le finalità di cui all'articolo 2, comma 47, della legge 22 dicembre 2008, n. 203 sono soppressi.
  1-ter. A decorrere dall'anno 2014 è soppressa l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 139 della legge 24 dicembre 2012, n. 228.
4. 3. Brescia, Vacca, Luigi Gallo, Simone Valente, Di Benedetto, D'Uva, Marzana, Battelli.

  Al comma 1, sostituire le parole: è autorizzata la spesa di 140.000 euro per l'anno 2013 e di 40.000 euro ad anni alterni a decorrere dall'anno 2014 con le parole: è autorizzata la spesa di 140.000 euro per l'anno 2014 e di 40.000 euro ad anni alterni a decorrere dall'anno 2016.
4. 1. Relatore.