CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 ottobre 2012
725.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) (C. 5534-bis Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (C. 5535 Governo).

EMENDAMENTI

ART. 3.

  Sopprimere la lettera a) del comma 9.
*5534-bis/II/3. 1. Picierno.

  Sopprimere la lettera a) del comma 9.
*5534-bis/II/3. 2. Capano.

  Al comma 17, lettera a), sopprimere il n. 1.
5534-bis/II/3. 6. Capano.

  Al comma 17, lettera c), capoverso, sopprimere le parole da: tale ultima quota fino a: magistratura ordinaria.
5534-bis/II/3. 3. Capano.

  Al comma 17, lettera d), capoverso, sopprimere le parole da: tale ultima quota fino a: magistratura amministrativa.
5534-bis/II/3. 4. Capano.

  Al comma 17, sopprimere la lettera f).
5534-bis/II/3. 5. Capano.

Pag. 53

ALLEGATO 2

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) (C. 5534-bis Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (C. 5535 Governo).

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA

  La II Commissione,
   esaminata la tabella 2, relativa allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015, per le parti di competenza;
   rilevato che:
    tra gli stanziamenti previsti nello stato di previsione del Ministero dell'Economia risultano anche le spese obbligatorie e di funzionamento del Consiglio Superiore della Magistratura: 35,0 milioni di euro, in aumento rispetto al bilancio assestato 2012 di circa 500.000 euro;
    tale incremento non appare giustificato, anche in considerazione del fatto che il CSM non deve sostenere le spese relative al funzionamento della Scuola superiore della magistratura,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con la seguente osservazione:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di ricondurre lo stanziamento relativo alle spese obbligatorie e di funzionamento del Consiglio Superiore della Magistratura allo stesso livello del bilancio assestato 2012.

Pag. 54

ALLEGATO 3

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) (C. 5534-bis Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (C. 5535 Governo).

Tabella n. 5: Stato di previsione del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.

RELAZIONE APPROVATA

  La II Commissione,
   esaminata la tabella n. 5, relativa allo stato di previsione del Ministero della Giustizia per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015;
   rilevato che:
    lo stanziamento complessivo per il programma 1.1: amministrazione penitenziaria nel bilancio 2013 a legislazione vigente è pari a 2.802,7 milioni di euro e, quindi, in diminuzione rispetto al bilancio 2012;
    gran parte dello stanziamento a disposizione dell'amministrazione penitenziaria risulta assorbito dalle spese di funzionamento (2.436 milioni di euro) e che, in particolare, ben 2.201,38 milioni sono destinati ai redditi da lavoro dipendente;
    la grave situazione di sovraffollamento nella quale versano le carceri, al contrario, impone un aumento dello stanziamento per il programma 1.1: amministrazione penitenziaria, pari ad almeno 70 milioni di euro;
    in particolare, è necessario che la predetta somma sia ripartita sui capitoli di spesa corrente, per il rifinanziamento della cosiddetta «Legge Smuraglia» per il lavoro esterno dei detenuti e, in parte, sui capitoli 7300 (p.g. 1) e 7261 (p.g.1 e 2), che consentono l'impiego dei detenuti all'interno delle strutture;
    inoltre, il CIPE ha deliberato la spesa di circa 122 milioni di euro per la realizzazione dei quattro nuovi istituti previsti dal «Piano straordinario di edilizia penitenziaria», la cui attuazione rischia di essere compromessa attraverso la suddivisione del predetto importo in diverse annualità, delle quali solo la prima risulterebbe essere trasmessa alla contabilità del Commissario nell'anno in corso;
    risulta invece indispensabile il trasferimento dell'intera somma sia dal prossimo esercizio finanziario, per consentire il completo avvio del «Piano carceri» attraverso la predisposizione degli atti e dei procedimenti di gara,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti condizioni:
   1) sia adeguatamente incrementato, nella misura e con le modalità indicate in premessa, lo stanziamento per il programma 1.1: Amministrazione penitenziaria;
   2) con riferimento al «Piano carceri, sia previsto, in termini di competenza e di cassa, il completo trasferimento della differenza tra l'importo della prima annualità deliberata dal CIPE e la complessiva somma di 122 milioni di euro.

Pag. 55

ALLEGATO 4

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) (C. 5534-bis Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (C. 5535 Governo).

Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE GIUSTIZIA

  La II Commissione,
   esaminata la tabella n. 8, relativa allo stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015, per le parti di competenza,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

Pag. 56

ALLEGATO 5

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) (C. 5534-bis Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (C. 5535 Governo).

Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE GIUSTIZIA

  La II Commissione,
   esaminata la tabella n. 10, relativa allo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015, per le parti di competenza,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

Pag. 57

ALLEGATO 6

5-07415 Bernardini: Sul tentativo di suicidio da parte di un detenuto nel carcere di Canton Mombello e sulle condizioni del penitenziario.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Onorevole Bernardini, con riferimento alla Sua richiesta di notizie in merito al tentato suicidio del detenuto di nazionalità croata, Davor Brletic, Le comunico che il predetto detenuto era stato associato nella Casa Circondariale di Brescia la mattina del 18 aprile 2012, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta a suo carico per il reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, ai sensi dell'articolo 73 decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990.
  Devo, altresì, segnalare che l'evento in questione, già di per sé estremo, ha avuto un ulteriore ed ancor più tragico seguito poiché il Brletic, nonostante l'immediato intervento di tutti gli operatori in servizio e nonostante il tempestivo ricovero presso il locale nosocomio, è purtroppo deceduto quattro giorni dopo il gesto anticonservativo da lui stesso posto in essere.
  Allo stato, alla luce della documentazione nella disponibilità della competente Articolazione ministeriale, posso riferire che il Brletic era alla sua prima esperienza detentiva e, poiché il processo di immatricolazione e di visita di primo ingresso si è protratto fino alle h. 12.30, è stato necessario rinviare al giorno successivo il suo colloquio con lo psicologo.
  Quest'ultimo, infatti, è presente in istituto tutti i giorni della settimana, esclusi i festivi, ma soltanto la mattina e per tre ore giornaliere sicché, a causa dell'elevato numero di ingressi, presta la propria attività lavorativa, generalmente, nei confronti dei soggetti che sono stati associati il giorno precedente.
  Purtroppo il gesto autolesionistico è stato posto in essere dal Brletic alle 17.15 del giorno stesso il suo ingresso in carcere e, quindi, in un arco temporale brevissimo, durante il quale il detenuto è stato comunque visitato dal medico dell'istituto, che ha evidenziato in lui lo stato di tossicodipendenza, senza riscontrare alcuna situazione di rischio, tanto meno di gesti auto-lesivi.
  Segnalo che il Brletic – che ha tentato di suicidarsi mediante impiccagione – è stato soccorso sia dal personale di vigilanza, che dal personale medico di turno ed è stato trasportato d'urgenza in ospedale dai sanitari del 118, prontamente intervenuti sul posto.
  Come detto, quattro giorni dopo il ricovero è sopraggiunto il decesso, dovuto ad «anossia cerebrale – dissociazione elettromeccanica», come da referto clinico ospedaliero.
    L'indagine amministrativa – disposta dalla Direzione Generale dei detenuti e trattamento e affidata al Provveditore regionale per la Lombardia al fine di appurare modalità e dinamiche dell'evento luttuoso – non ha rilevato alcuna responsabilità attribuibile agli operatori penitenziari.
    Detto ciò, per quanto riguarda in generale le condizioni di vita dei soggetti ristretti presso la C.C. di Brescia, posso comunicare che alla data del 21 ottobre ultimo scorso l'istituto risultava ospitare 531 detenuti.
    La Direzione dell'istituto, mostrandosi attenta alle direttive emanate dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Pag. 58ha invero realizzato una serie di interventi atti a mitigare il disagio della detenzione.
    All'interno delle camere detentive sono state, infatti, realizzate le docce e le stanze sono state dotate, anche, di frigorifero. Inoltre, sono stati ampliati gli spazi della socialità e sono stati prolungati gli orari per la fruizione dei cortili passeggi.
  Tutte le misure adottate, unitamente a quelle che potranno essere realizzate in prosieguo, si pongono nell'ottica di lenire lo stato di sofferenza e di disagio che è insito nella detenzione.

Pag. 59

ALLEGATO 7

5-07425 Bernardini: Sul decesso di un detenuto nel carcere di Perugia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Onorevole Bernardini, con riferimento alla Sua richiesta di notizie in merito al decesso del detenuto Alessandro Benvenuti, Le comunico che l'evento luttuoso si è verificato il 7 aprile 2012 presso il penitenziario di Perugia Capanne.
  Secondo quanto riferito dal Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, il Benvenuti ha fatto ingresso nell'istituto perugino in data 6 aprile 2012 alle ore 22.30, in seguito all'arresto per il reato di omicidio aggravato, di cui agli articoli 575 e 577 c.p.
  Il predetto detenuto è stato sottoposto a visita medica, allocato nella sezione nuovi giunti ed è stato sottoposto a «grande sorveglianza terapeutica» in attesa di consulenza psichiatrica, in quanto soggetto violento.
  Durante la notte tra il 6 e il 7 aprile, il personale di polizia penitenziaria in servizio nella sezione ha effettuato vari giri di controllo, soffermandosi davanti alla cella in più occasioni, per ispezionare la camera dallo spioncino.
  Il detenuto era solo nella camera assegnatagli e allo stesso non erano stati somministrati farmaci o pasti.
  Intorno alle 8 della mattina del 7 aprile, in occasione della conta numerica e delle operazioni di controllo sulle integrità delle inferriate e delle pareti della camera, il personale di polizia penitenziaria, aperto il cancello della stanza, ha invitato il Benvenuti ad alzarsi senza ricevere risposta alcuna.
  Verificata l'assenza di reazione sono stati chiamati i soccorsi, sopraggiunti in breve tempo. I due medici e l'infermiera intervenuti sul posto hanno, tuttavia, potuto soltanto constatare l'avvenuto decesso.
  Maggiori informazioni sulle cause della morte potranno emergere una volta che sarà stato acquisito il referto relativo agli accertamenti medico-legali, disposti dalla competente Procura.
  Dall'indagine amministrativa svolta dal Provveditore regionale nell'immediatezza dei fatti non sono emerse responsabilità a carico di operatori penitenziari.
Per quanto riguarda, poi, gli ulteriori quesiti posti nell'atto ispettivo, Le segnalo che:
   il detenuto si trovava nel reparto 1o accoglienza (ex sezione isolamento), visto che il reparto isolamento, originariamente composto da due sezioni, nel 2010 è stato ridotto ad una sola sezione, avendo la Direzione dell'istituto destinata l'altra ala all'accoglienza dei detenuti nuovi giunti;
   le camere detentive del reparto accoglienza rispondono ai requisiti di sanità e igiene avendo tutte, compresa quella occupata dal Benvenuti, i servizi igienici d'interno delle stesse, ivi compresa la doccia;
   il medico di guardia è presente in istituto per l'intero arco delle 24 ore.

Pag. 60

ALLEGATO 8

5-07708 Bernardini: Sulle condizioni di salute di un detenuto nel carcere di Parma.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo all'interrogazione in discussione evidenziando che le notizie acquisite dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria in merito alle condizioni di salute del detenuto M. L. ed alle cure a lui prestate, sono del tutto rassicuranti.
  Intendo in primo luogo precisare che il predetto risulta condannato per i reati di truffa e ricettazione (articoli 640 e 648 c.p.) e che dal 21 maggio ultimo scorso è ristretto presso la Casa di Reclusione di Parma, con fine pena fissato al 19 dicembre 2016.
  Nella stessa ordinanza del 25 agosto 2012, con la quale il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia ha rigettato l'istanza di differimento dell'esecuzione della pena prevista dall'articolo 684, 2o comma, c.p.p., viene testualmente dato atto che «durante la detenzione sono stati eseguiti numerosi accertamenti infettivologici, cardiologici, ortopedico-remautologici, neurologici, fisiatrici, psichiatrici e psicologici» e che è in corso di prosecuzione l’iter diagnostico riguardante il deficit deambulatorio, i tremori ed il calo ponderale del detenuto.
  Il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria ha, altresì, segnalato che tra i disturbi da cui il recluso risulta affetto non vi è alcuna forma di epilessia né, tantomeno, è stata mai praticata nei suoi confronti alcuna procedura che, in caso di forte crisi, prevede l'uso di acqua gelata. Tale circostanza, del resto, è stata confermata dallo stesso detenuto in occasione della visita dall'Onorevole Bernardini effettuata, di recente, presso l'istituto di Parma: nel corso della stessa l'interessato ha infatti chiarito che intendeva riferirsi agli impacchi di acqua fredda a lui effettuati dal piantone, in occasione del manifestarsi di vampate di calore.
  Ritengo importante precisare, infine, che il ristretto, allocato presso il reparto per minorati fisici dell'istituto parmense, ha rifiutato per ben due volte – precisamente il 29 giugno ed il 6 agosto – il ricovero presso il Centro Diagnostico Terapeutico e che, il 20 luglio ultimo scorso, si è rifiutato di recarsi presso l'Ospedale Maggiore di Parma per una visita già programmata, adducendo generiche motivazioni riguardanti il mezzo di trasporto da utilizzare in tale circostanza e le modalità della traduzione.