CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 luglio 2018
43.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/853 che modifica la direttiva 91/477/CEE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi (Atto n. 23).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/853 che modifica la direttiva 91/477/CEE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi,
   tenuto conto che lo schema di decreto dà attuazione alla delega recata dall'articolo 1 della legge di delegazione europea 2016/2017 (legge n. 163 del 2017), che non prevede principi e criteri direttivi specifici in relazione alla direttiva (UE) 2017/853, rinviando ai principi e criteri direttivi di cui all'articolo 32 della legge n. 234 del 2012;
   rilevato, in particolare, che, ai sensi dell'articolo 32, comma 1, lettera c), della legge n. 234 del 2012 «gli atti di recepimento di direttive dell'Unione europea non possono prevedere l'introduzione o il mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive stesse»;
   preso atto che il termine di recepimento della direttiva è fissato al 14 settembre 2018, fatte salve alcune specifiche previsioni;
   considerata l'opportunità, nelle more di una auspicata revisione complessiva del settore, di dare attuazione alla direttiva, limitandosi alle modifiche normative necessarie a garantire il corretto recepimento nell'ordinamento italiano, anche al fine di evitare procedure di infrazione,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE
  con la seguente condizione:
   nell'attuazione della direttiva (UE) 2017/853 che modifica la direttiva 91/477/CEE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi, il Governo introduca le modifiche normative strettamente necessarie a garantirne il corretto recepimento nell'ordinamento italiano, anche al fine di evitare procedure di infrazione.