CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 luglio 2017
853.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-11822 Coscia: Sui provvedimenti attuativi della legge 220 del 2016 sul cinema e l'audiovisivo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'onorevole Coscia, unitamente ad altri onorevoli colleghi, chiede notizie in merito alla fase di attuazione della nuova disciplina del cinema e dell'audiovisivo.
  Preciso, a tale proposito, che la legge n. 220 del 2016, recante «Disciplina del cinema e dell'audiovisivo», nel regolamentare complessivamente il settore del cinema e dell'audiovisivo, ha previsto tre deleghe al Governo:
   per la riforma delle disposizioni legislative in materia di tutela dei minori nel settore cinematografico e audiovisivo;
   per la riforma della promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi;
   per la riforma delle norme in materia di rapporti di lavoro nel settore cinematografico e audiovisivo.

  I relativi decreti saranno adottati entro il termine previsto di dodici mesi dalla data di entrata in vigore legge (che rammento è entrata in vigore l'11 dicembre 2016).
  In particolare, i testi sulla tutela dei minori e sulla promozione di opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi saranno portati, in versione preliminare, al Consiglio dei ministri di inizio agosto.
  Sul testo sui rapporti di lavoro è in corso l'istruttoria congiunta con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e lo schema di decreto sarà in Consiglio dei ministri nel mese di settembre.
  Con riferimento alla complessiva attuazione della legge n. 220 del 2016, si rappresenta che nei primi mesi del 2017, sono stati adottati quattro decreti:
   il decreto ministeriale di disciplina dell'incompatibilità dei componenti del Consiglio Superiore del cinema e dell'audiovisivo e di funzionamento dell'organo;
   il decreto ministeriale di nomina del Consiglio Superiore;
   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulle modalità del funzionamento del Fondo;
   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui criteri per il riconoscimento della nazionalità delle opere.

  Tra oggi e domani, saranno firmati dal Ministro altri quattro decreti:
   il decreto di riparto del Fondo per il cinema e l'audiovisivo fra le tipologie di contributi per l'anno 2017;
   il decreto recante i parametri e requisiti per la destinazione di un'opera audiovisiva prioritariamente al pubblico per la visione nelle sale cinematografiche;
   il decreto di individuazione dei casi di esclusione delle opere cinematografiche e audiovisive dai benefici previsti dalla legge;
   il decreto sulle sale d'essai e sui film d'essai. 

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  Su tutti questi testi è stato sentito il Consiglio superiore.
  È stato, inoltre, già acquisito il parere del Consiglio superiore sul decreto di disciplina dei contributi automatici, sul decreto di disciplina dei contributi selettivi e sul decreto di disciplina dei contributi per l'attività di promozione cinematografica e audiovisiva. Questi tre decreti, unitamente con il decreto sugli indirizzi e sui parametri generali per la gestione fondi da parte delle Film commission, sono stati trasmessi questa settimana alla Conferenza Stato Regioni, che li esaminerà nella seduta di fine mese.
  In data 28 aprile 2017 sono stati trasmessi a MEF e MISE gli schemi di decreto di disciplina dei crediti di imposta. In data 11 luglio 2017, il MEF ha inviato al MiBACT le proprie osservazioni, recepite le quali, i testi saranno posti, entro la fine del mese, alla firma dei due Ministri (MiBACT E MEF).
  Il decreto sulle regole del deposito delle opere presso la Cineteca nazionale e costituzione rete delle cineteche e i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di disciplina del Piano straordinario circuito sale e del Piano straordinario digitalizzazione patrimonio cinematografico e audiovisivo e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sul funzionamento del Registro pubblico delle opere cinematografiche e audiovisive sono in via di definizione e saranno anch'essi finalizzati entro la fine del mese.
  In conclusione, entro il mese di luglio, tutti i decreti attuativi della legge n. 220 del 2016 saranno emanati. I tre decreti legislativi, in via di definizione, saranno emanati nei tempi previsti dalla legge delega.

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ALLEGATO 2

5-11820 Vezzali: Sul certificato di stabilità per i luoghi pubblici di interesse artistico.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'onorevole Vezzali chiede se il Ministero non ritenga opportuno rendere obbligatorio un sistema di controlli e certificazioni da estendere ai luoghi della cultura.
  Vorrei preliminarmente precisare che la «manutenzione» è uno dei punti cardine del concetto di tutela. Il nostro Codice dei beni culturali e del paesaggio (che rammento è stato approvato dal decreto legislativo n. 42 del 2004) inserisce nella Parte seconda (Beni culturali) sotto il Titolo I (Tutela) l'articolo 29, appunto dedicato alla Conservazione.
  Ora la conservazione del patrimonio culturale, secondo il nostro Codice, è assicurata mediante una «coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro». Il comma 5 dell'articolo 29 prevede che il Ministero definisca, con il concorso delle regioni e con la collaborazione delle università ed altri enti di ricerca linee di indirizzo, norme tecniche, criteri e modelli di intervento in materia di beni culturali.
  Proprio a tale proposito, con provvedimento del 10 marzo scorso il Ministro ha costituito un gruppo di lavoro incaricato di redigere delle linee guida tecniche per la conservazione programmata (della quale la manutenzione è una sotto categoria) prevista dall'articolo 29 del Codice.
  Il gruppo di lavoro, che ha tra i propri componenti dirigenti tecnici del Ministero, esponenti del mondo accademico ed esperti di chiara fama e comprovata esperienza, terminerà i lavori entro la fine dell'anno.
  All'esito dei lavori del gruppo che ha già svolto numerosi incontri e prodotto una prima relazione, sarà disponibile una metodologia per rendere più efficace anche le attività di prevenzione.
  Il Ministero, peraltro, continuerà ad adoperarsi fattivamente per il reperimento delle occorrenti risorse. La conservazione di beni culturali, infatti, per essere effettiva deve essere supportato da finanziamenti costanti e diffusi, certi per ogni anno in base, appunto, a un programma di «conservazione programmata». Interventi spesso privi, per così dire, di appeal mediatico – ad esempio la pulitura dei discendenti di un tetto, la manutenzione del verde nei giardini storici, la revisione delle coperture almeno ogni tre anni – ma che nondimeno necessitano delle necessarie risorse finanziarie.

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ALLEGATO 3

5-11824 Pannarale: Sul bando indetto dal MIBACT il 22 giugno 2015 per la qualifica di restauratore di beni culturali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'onorevole Pannarale chiede notizie in merito allo stato attuale dei lavori della Commissione incaricata di svolgere la selezione pubblica per l'acquisizione della qualifica di restauratore prevista dall'articolo 182 del Codice dei beni culturali.
  Vorrei precisare, al riguardo, che la data del 31 maggio 2016 prevista per la conclusione dei lavori della Commissione di valutazione prevista dal bando del 22 giugno 2015 non era direttamente collegata al concorso Ripam-Mibact per l'assunzione di 500 funzionari tecnici, anche perché l'autorizzazione all'assunzione di funzionari presso il Ministero era contenuta nella legge 28 dicembre 2015, n. 208.
  Tuttavia, con il decreto direttoriale n. 77 del 21 luglio 2016 veniva pubblicato l'elenco dei diplomati delle Scuole di Alta Formazione del Ministero, aventi diritto alla qualifica di restauratore per il solo titolo posseduto ed al solo fine di consentire loro di partecipare al concorso Ripam-Mibact. Restava fermo che l'elenco completo e ufficiale dei restauratori sarebbe stato pubblicato solo al termine della procedura, con provvedimento del Ministero, come prevede l'articolo 182, comma 1-bis del Codice dei beni culturali.
  A seguito di ricorso presentato da alcune associazioni di categoria, il TAR del Lazio emetteva il decreto monocratico del 12 agosto 2016 per l'annullamento previa sospensione dell'efficacia del decreto n. 77 del 2016; in ottemperanza a quanto disposto dal TAR Lazio, l'elenco stesso veniva ritirato con decreto direttoriale n. 84 del 2 settembre 2016.
  La proroga dei lavori della Commissione di valutazione è stata motivata dall'esigenza di precedere alla puntuale verificare dei documenti inviati per ciascun lavoro.
  In merito all'ordinanza del TAR Lazio 14 febbraio 2017, citata nell'atto vorrei precisare che all'Amministrazione era richiesta una relazione integrativa «in particolare specificando quali ricorrenti abbiano effettivamente partecipato alla procedura concorsuale relativa ad 80 posti di restauratore e all'effettivo stato di detto procedimento concorsuale nonché della procedura relativa all'acquisizione della qualifica di restauratore». Tale relazione è stata depositata presso l'Avvocatura dello Stato.
  Concludo precisando che, in data odierna è stato pubblicato nel sito del Ministero il decreto direttoriale n. 62 del 30 giugno 2017. Tale decreto ha disposto che la Commissione incaricata di esaminare le domande pervenute a seguito del bando 22 giugno 2015 prosegue i propri lavori, in una diversa composizione, fino al 31 dicembre 2017.
  Saranno consegnati a breve all'Amministrazione i risultati dei lavori della Commissione che ha terminato il suo compito il 30 giugno 2017, in attesa del passaggio di consegne fra i due rispettivi Presidenti di commissione.

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ALLEGATO 4

5-11823 Nicchi: Sul palco del musical su Nerone nell'area del Palatino.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo all'interrogazione dell'Onorevole Nicchi in merito alla rappresentazione di un Musical su Nerone nell'area archeologica del Palatino a Roma sulla base degli elementi forniti dalla Soprintendenza speciale di Roma.
  Si evidenzia in primo luogo che il palco per la rappresentazione del Musical «Divo Nerone. Opera Rock» è collocato in un'area meno visitata individuata dalla Soprintendenza: infatti il sito di vigna Barberini è escluso dalla maggior parte dei percorsi di visita guidata, anche perché i resti visibili si limitano alle ostruzioni in cementizio del tempio di Eliogabalo.
  Le dimensioni del palco sono state valutate in rapporto allo spettacolo e alle scenografie, realizzate dal premio oscar Dante Ferretti, nonché al consistente numero di artisti presenti in scena.
  Indubbiamente la partecipazione del pubblico allo spettacolo è stata modesta, e di conseguenza gli incassi non corrispondenti alle previsioni di budget, a seguito dell'interruzione delle rappresentazioni dopo le prime due settimane, ordinata dall'Ufficio Autorizzazioni di Pubblico Spettacolo del Comune di Roma.
  Il progetto del palco è stato approvato ai sensi della convenzione sottoscritta tra la Soprintendenza Speciale di Roma e la società produttrice dello spettacolo.
  Ai sensi della medesima convenzione, la Produzione deve versare alla Soprintendenza la somma di 250.000 euro, a titolo di canone concessorio, oltre al 3 per cento sul totale degli incassi.
  Come dato di raffronto, l'Opera di Roma versa alla Soprintendenza per l'intera stagione lirica estiva a Caracalla, con un palco di maggiori dimensioni e una cavea per 4.500 spettatori, la somma complessiva di 130.000 euro, normalmente corrisposta entro l'anno.

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ALLEGATO 5

5-11825 Vacca: Sulle procedure di nomina del consigliere giuridico del Ministro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'onorevole Vacca, unitamente ad altri onorevoli colleghi, chiede notizie in merito all'incarico svolto dal Professor Lorenzo Casini, professore ordinario di diritto amministrativo nella Scuola IMT Alti studi di Lucca.
  Vorrei precisare che il prof. Casini presso l'IMT è in regime di tempo definito dal 2017. Precedentemente, in regime di docente a tempo pieno, ha svolto incarichi istituzionali, presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dal 2014 al 2016 e presso la Corte costituzionale dal 2009 al 2014, sempre dietro autorizzazione della propria Università di appartenenza.
  Durante tali incarichi, il Professor Casini mai ha smesso di svolgere regolarmente la propria attività didattica e, anche dopo aver optato per il tempo definito, ha mantenuto il carico didattico previsto per i professori a tempo pieno. In questi anni, peraltro, il Professor Casini ha continuato a condurre una intensa attività scientifica e di ricerca, tanto da contribuire in modo significativo all'inserimento della Scuola IMT Alti studi di Lucca tra i Dipartimenti di eccellenza (l'area giuridica della Scuola, rappresentata da lui soltanto, ha registrato, alla VQR, il risultato di eccellente).
  Non sussiste pertanto incompatibilità di alcun tipo tra l'incarico di Consigliere giuridico e quello di professore ordinario ricoperti dal Professor Casini che, come è noto, è tra i massimi esperti di diritto del patrimonio culturale in ambito nazionale e internazionale, come ben evidenzia il suo CV, pubblicato sul sito del Ministero e su altri numerosi siti. Basti qui ricordare la sua partecipazione alla stesura del Codice dei beni culturali e del paesaggio, nel 2003, o alla «Commissione per il rilancio dei beni culturali ed il turismo e per la riforma del Ministero in base alla disciplina sulla revisione della spesa», nominata nel 2013 dal Ministro Bray.
  Proprio in virtù della sue unanimemente riconosciute capacità ed esperienza nel settore, il Professor Casini è stato chiamato come Consigliere giuridico del Ministro dall'aprile 2014 e, da allora, ha contribuito in modo prezioso e determinante alla riforma del Ministero, nonché alle più importanti iniziative normative attuate in materia di patrimonio e attività culturali.
  In conclusione, quello del Professor Casini è un esempio virtuoso della positiva interazione tra mondo accademico e istituzioni, svolta nel pieno rispetto della normativa vigente e a beneficio dell'interesse pubblico.

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ALLEGATO 6

5-11819 Bechis: Sulla sospensione delle attività del Tavolo Nazionale per la promozione della Musica Popolare e Amatoriale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'onorevole Bechis, unitamente ad altri onorevoli colleghi, chiede notizie in merito al Tavolo Nazionale per la promozione della Musica popolare e amatoriale istituito dal Ministro Bondi nel corso della scorsa legislatura.
  Nel marzo del 2010 il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, pro tempore, ha istituito il Tavolo nazionale per la promozione della musica popolare e amatoriale, al fine di rendere effettivo il coordinamento delle attività di promozione delle tante realtà – costituite da cori, bande musicali, gruppi folkloristici – che tutelano e promuovono il patrimonio musicale tradizionale.
  Il Tavolo, insediatosi nell'aprile 2010, era costituito da Presidenti delle Associazioni Nazionali del settore e da rappresentanti dell'Unione delle Province d'Italia, dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, del MiBACT, del Ministero per gli affari esteri e del Ministero dell'istruzione, università e ricerca scientifica.
  Il Presidente del Tavolo, nel periodo 2010-2011, era dipendente di altra amministrazione, comandato fino alla fine di novembre 2011 a prestare servizio presso gli Uffici di diretta collaborazione dell'allora Ministro.
  Occorre evidenziare che il predetto Tavolo fu costituito dal Ministro pro tempore in un ambito che non vedeva la presenza di una normativa nazionale di carattere primario tesa a valorizzare il settore in questione.
  Nel 2015, invece, su proposta del Governo, il Parlamento ha approvato la disposizione normativa di cui all'articolo 1, comma 359, della legge n. 208/2015, che – al fine di tutelare un settore di significativo rilievo culturale e di salvaguardare le relative attività, anche in considerazione del loro apporto al patrimonio tradizionale del Paese – ha autorizzato la spesa di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 per il finanziamento di festival, cori e bande.
  In applicazione della predetta disposizione normativa, il Ministro dei beni culturali, con decreto ministeriale del 26 febbraio 2016, n. 108, ha indetto una pubblica selezione per la partecipazione al Progetto «Salvaguardia Patrimonio Musicale tradizionale» che nel 2016 e nel 2017 ha portato al finanziamento di 40 progetti (20 nell'anno 2016 e 20 nell'anno 2017).
  Il Decreto ministeriale del 14 giugno 2017 di concessione del contributo a favore dei progetti selezionati in questo ambito, per l'anno 2017, è stato pubblicato sul sito MiBACT in data 11 luglio 2017.
  Si evidenzia, infine, che il disegno di legge n. 2287-bis (recante Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia), attualmente all'esame del Senato della Repubblica, prevede il riconoscimento del valore delle pratiche artistiche a carattere amatoriale, ivi inclusi i complessi bandistici, in quanto fattore di conoscenza, di socializzazione e di avvicinamento alle attività di spettacolo.

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ALLEGATO 7

5-11821 Palmieri: Sul borgo di Sipicciano (VT).

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'onorevole Palmieri chiede quali iniziative il Ministero ritenga opportuno intraprendere per garantire interventi di salvaguardia, valorizzazione e recupero degli edifici del centro storico di Sipicciano.
  Rispondo sulla base degli elementi forniti dalla competente Soprintendenza per l'Archeologia Belle Arti e paesaggio per l'area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale.
  Vorrei preliminarmente evidenziare che i beni in parola non sono di proprietà dello Stato: il borgo infatti, compresa la chiesa di Santa Maria Assunta con la cappella Baglioni, è di proprietà ATER, mentre il Palazzo Baronale è di proprietà dell'Università Agraria di Sipicciano.
  Tutti gli immobili sono sottoposti, ex lege, alle disposizioni di tutela previste dal Codice dei beni culturali in quanto beni di proprietà pubblica aventi più di settanta anni. In particolare, poi, sul Palazzo Baronale, è stato apposto, nel 1926, un vincolo sulla base della vecchia normativa del 1909.
  Per quanto riguarda gli affreschi della Cappella Baglioni (anch'essa di proprietà ATER) recuperati negli anni ‘90 dall'intervento del restauratore Rossano Pizzinelli del nostro Istituto Centrale del Restauro, vorrei precisare che la competente Soprintendenza ci comunica che le superfici pittoriche non appaiono ad immediato rischio ma che presentano tuttavia dei sollevamenti della superficie pittorica in corrispondenza della lacune più estese, dovute alla modificazioni dei materiali inerti del vecchio restauro. Anche la volta presenta alcune crepe in corrispondenza dei tiranti di rinforzo applicati alle vele nel restauro.
  Per poter procedere ad un nuovo intervento conservativo è necessario individuare con certezza le cause delle criticità sopra descritte che possono essere dovute ad un movimento della roccia tufacea su cui insiste l'intero borgo (probabilmente aggravato dai recenti eventi sismici) oppure dipendere dall'inadeguatezza delle coperture dell'edificio e alle conseguenti infiltrazioni di acque piovane negli inerti.
  Per quanto riguarda le pitture dell'Aula Magna del Palazzo Baronale (di proprietà dell'Università Agraria) esse appaiono in buone condizioni, a seguito dell'intervento di restauro del 2012 di cui la Soprintendenza ha effettuato l'alta sorveglianza. Tuttavia a causa della tecnica con cui sono state eseguite le pitture, consistente in una tempera su più mani di scialbo, molto meno resistente della «classica» tecnica ad affresco, la nostra Soprintendenza effettua periodicamente un monitoraggio più dettagliato dello stato delle superfici pittoriche.
  Infine, per quanto riguarda il Borgo (di proprietà ATER) preciso che il nucleo medioevale è raccolto su una piccola altura e vi si accede tramite un portale affiancato da torri a pianta ottagonale in buono stato di conservazione. All'interno, gli edifici della rocca sono invece per la maggior parte in stato di abbandono e conseguente forte degrado. Le recenti scosse sismiche hanno ulteriormente aggravato la situazione della statica degli edifici. Pag. 69
  In conclusione, dai recenti sopralluoghi effettuati dai funzionari della Soprintendenza, non risulta un pericolo di cedimento strutturale degli edifici né lo stato di degrado del borgo appare tale da poter causare danni ai monumenti citati. In passato il Ministero ha seguito gli interventi di restauro sopra descritti sugli edifici di maggiore rilevanza dal punto di vista storico artistico, ma non è attualmente in grado di intervenire sull'edilizia del borgo, per cui sarebbe auspicabile da parte degli Enti proprietari la ripresa del progetto di recupero e di riqualificazione già avviato alla fine degli anni ’90 del 1900.
  Dal canto suo la Soprintendenza assicura la propria collaborazione nella stesura dei progetti e l'alta sorveglianza sui lavori.

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ALLEGATO 8

Modifiche al decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, in materia di limiti al rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e delle federazioni sportive nazionali. C. 3960, approvata dal Senato.

CORREZIONI DI FORMA APPROVATE DALLA COMMISSIONE

  All'articolo 2, capoverso comma 2, primo periodo, sopprimere la parola: anche;
   al medesimo articolo 2, capoverso comma 2, quinto periodo, aggiungere in fine le seguenti parole:, fatti salvi gli effetti delle disposizioni transitorie in vigore;
   all'articolo 3-bis, capoverso comma 2, primo periodo, sopprimere la parola: anche;
   al medesimo articolo 3-bis, capoverso comma 4, primo periodo sostituire le parole: presente articolo con le seguenti: comma 2, fatti salvi gli effetti delle disposizioni transitorie in vigore;
   al medesimo articolo 3-bis, capoverso comma 4, secondo periodo, sostituire la parola: promuovendo con le seguenti: per quel che concerne;
   all'articolo 5, comma 4, primo periodo, dopo le parole: di cui all'articolo 16 aggiungere le seguenti: comma 2, secondo periodo.

  Conseguentemente, nel Titolo, aggiungere in fine le seguenti parole: e del decreto legislativo 27 febbraio 2017, n. 43, in materia di limiti al rinnovo delle cariche nel Comitato italiano paralimpico (CIP), nelle federazioni sportive paralimpiche, nelle discipline sportive paralimpiche e negli enti di promozione sportiva paralimpici.