CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 luglio 2014
264.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 303 Fiorio e abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XII Commissione (Affari sociali),
   esaminato, per le parti di competenza, il nuovo testo unificato delle proposte di legge delle proposte di legge C. 303 Fiorio e abb., recante «Disposizioni in materia di agricoltura sociale, quale risultante dagli emendamenti approvati,
   espresso apprezzamento per il valore del provvedimento, che interviene per costruire le condizioni e dettare i requisiti affinché nel settore agricolo si possano sviluppare, a cura delle imprese e in collaborazione con le istituzioni pubbliche e con i soggetti sociali interessati, attività di rilevanza sociale;
   preso atto delle modifiche che il testo propone rispetto alle osservazioni poste dalla XII Commissione nella passata legislatura nel parere allora espresso su un provvedimento analogo, in particolare per quanto riguarda l'inserimento delle cooperative sociali fra i soggetti promotori delle attività di agricoltura sociale,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) valuti la Commissione di merito l'opportunità di considerare, fra i promotori delle attività di agricoltura sociale, le cooperative sociali che svolgano tali attività anche per una quota inferiore al trenta per cento del proprio bilancio;
   b) valuti la Commissione di merito l'opportunità di precisare i contenuti fondamentali delle procedure di riconoscimento degli operatori e di monitoraggio e valutazione delle attività da parte delle regioni in modo da escludere utilizzi impropri delle possibilità di reclutamento agevolato di forza lavoro promosse dalla legge.

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ALLEGATO 2

5-01824 Grillo: Utilizzo della tessera sanitaria per archiviare i dati sull'esposizione alle radiazioni ionizzanti durante gli esami radiologici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alle questioni poste con l'interrogazione in esame, si ricorda che l'articolo 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269 – convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n. 326 – concernente «Disposizioni in materia di monitoraggio della spesa nel settore sanitario e di appropriatezza delle prescrizioni sanitarie», assegna la responsabilità di realizzazione del sistema tessera sanitaria al Ministero dell'economia e delle finanze, che, con propri decreti, di concerto con il Ministero della salute, disciplina le attività attuative. La predetta legge stabilisce inoltre l'invio della tessera sanitaria ai cittadini che hanno diritto all'assistenza del Servizio Sanitario Nazionale e che tale tessera contiene il codice fiscale e i dati anagrafici dell'assistito, avendo quindi solamente una funzione di identificazione dello stesso.
  Le finalità della tessera sanitaria, pertanto, come disciplinate dalla predetta legge n. 326/2003, non prevedono funzioni di registrazione sulla tessera medesima di alcun dato relativo alle prestazioni erogate, e quindi neanche della dose di radiazioni ionizzanti assorbita dai pazienti durante l'esecuzione di esami diagnostici.
  Peraltro, è del tutto condivisibile l'opportunità che il Ministero della salute dirami indicazioni operative specifiche sulla materia, al fine di assicurare l'uso appropriato delle risorse umane e strumentali del Servizio Sanitario Nazionale, e garantire l'applicazione uniforme sul territorio nazionale dei principi del decreto legislativo n. 187/2000, in particolare dei criteri di giustificazione.
  Dette indicazioni potranno essere fornite nella forma di linee guida ministeriali da emanarsi ai sensi dell'articolo 6 comma 1, del decreto legislativo n. 187/2000, che recita: «Il Ministero della sanità adotta linee guida per le procedure inerenti le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate nonché raccomandazioni ai prescriventi relative ai criteri di riferimento, ivi comprese le dosi, per le esposizioni mediche che consentono di caratterizzare la prestazione sanitaria connessa con la pratica; tali linee guida sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale».
  Il testo delle linee guida, che potrà essere posto all'approvazione del Consiglio Superiore di Sanità e della Conferenza Stato-Regioni, è attualmente in fase istruttoria nell'ambito di un Tavolo di lavoro istituito presso questo Ministero, a cui partecipano esperti di area radiologica delle varie professionalità interessate.
  Si fa presente, peraltro, che le attuali procedure e attrezzature radiologiche consentono la piena tracciabilità del valore di dose per ogni singolo esame.
  Più in particolare, si precisa che lo specifico Tavolo tecnico dell'intera Area Radiologica è stato attivato dal settembre 2012.
  Detto Tavolo, dopo aver elaborato nel dicembre 2012 una proposta di evoluzione di competenze del tecnico sanitario di radiologia medica (condivisa dalle rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei medici radiologi, fisici medici e tecnici sanitari di radiologia medica), con riunioni successive, avviate sin dal febbraio 2014, sta affrontando tutte le questioni relative all'organizzazione del lavoro Pag. 288in questo settore nelle tre macroaree (diagnostica per immagini, radioterapia, medicina nucleare).
  L'obiettivo maggiore di tale Tavolo tecnico è quello di fornire indicazioni operative, concordate e condivise, che siano in grado di programmare e garantire l'uso corretto ed appropriato sia della risorsa professionale che di quella strumentale, in grado di assicurare l'attuazione uniforme, nei servizi e presidi del Servizio Sanitario Nazionale, del disposto del decreto legislativo n. 187 del 2000.
  Quanto elaborato dal suddetto Tavolo tecnico sarà oggetto di specifiche linee guida ministeriali, da emanarsi ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del già richiamato decreto legislativo n. 187 del 2000.
  Nell'elaborazione di tali linee guida il Ministero ha coinvolto, quali esperti, tutte le rappresentanze scientifiche e professionali dell'area radiologica delle tre professioni interessate: medici radiologi, fisici medici e tecnici sanitari di radiologia medica.
  Per quanto riguarda l'ultimo quesito, volevo assicurare gli interroganti che sarà mia cura affidare la questione alla struttura tecnica del Ministero per uno specifico e puntuale approfondimento. Mi riservo all'esito di fornire tutte le informazioni di tali approfondimenti.

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ALLEGATO 3

5-01878 Covello: Interventi urgenti per far fronte alle criticità in cui versa l'ospedale civile dell'Annunziata di Cosenza.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La Regione Calabria nel 2009 ha sottoscritto il Piano di rientro, che prevede interventi di risanamento e riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale e il raggiungimento dell'equilibrio economico.
  Non avendo la Regione perseguito tutti gli obiettivi del Piano di rientro, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 luglio 2010, è stato nominato Commissario «ad acta» per l'attuazione del Piano di rientro il Presidente della Regione «pro tempore». Il Consiglio dei Ministri ha nominato due sub-Commissari per affiancare il Commissario «ad acta» nella predisposizione dei provvedimenti commissariali: il Gen. Dott. Luciano Pezzi e il Dr. Andrea Urbani, che ha sostituito il dimissionario Dott. Luigi D'Elia il 29 ottobre del 2013.
  Secondo quanto disposto dalla normativa vigente, la Regione Calabria ha proseguito il Piano di rientro con un Programma Operativo relativo al triennio 2013-2015. Tale Programma Operativo, nell'ultima riunione di verifica del 4 aprile 2014, è stato valutato dai Tavoli tecnici come condivisibile nell'impostazione generale, ma approvabile solo dopo il recepimento di alcune prescrizioni relative alla «Fondazione Tommaso Campanella», al piano dei pagamenti e alle tariffe per le prestazioni territoriali.
  Relativamente all'Azienda Ospedaliera di Cosenza, si evidenzia che nei Decreti commissariali di riorganizzazione della rete ospedaliera nn. 18 del 2010, 106 del 2011 e s.m.i., era prevista una riduzione complessiva dei posti letto pari a 63 (da 657 a 594).
  Nella proposta di Programma Operativo per gli anni 2013-2015, la Regione ha previsto di assegnare complessivi 614 posti letto alla stessa Azienda Ospedaliera.
  Nella proposta di decreto di riorganizzazione delle reti assistenziali, ivi inclusa l'emergenza-urgenza, attualmente all'esame dei Ministeri affiancanti, l'Azienda Ospedaliera di Cosenza, all'interno dell’«area nord», si configura come:
   DEA di II livello della Rete Emergenza urgenza;
   HUB della Rete SCA – Sindrome Coronarica Acuta;
   HUB della Rete assistenziale per l'ictus (Stroke);
   HUB (Centro traumi di zona) della Rete Politrauma;
   HUB della Rete di Trasporto Neonatale.

  In data 28 maggio 2014 si è svolto un incontro tecnico di affiancamento presso il Ministero della salute, volto a chiarire alcuni dettagli relativi alle reti assistenziali di cui alla citata proposta. Durante l'incontro non sono emerse particolare criticità per l'Azienda Ospedaliera di Cosenza nella configurazione di cui alla proposta di riorganizzazione.
  Relativamente al personale del Servizio sanitario regionale, dagli esiti del verbale dell'ultima riunione di verifica del Piano di rientro, si evince che la Regione Calabria è sottoposta al blocco automatico del Pag. 290«turn over» fino al 31 dicembre 2015, ai sensi dell'articolo 1, comma 174, della legge n. 311/2004.
  A seguito della richiesta, presentata dalla gestione commissariale, di poter usufruire di deroghe al blocco del «turn over», il Ministero della salute sta analizzando la documentazione trasmessa dalla Regione, al fine di verificare se la carenza di personale dovuta al blocco automatico del «turn over» – persistente in Calabria da diversi anni – stia mettendo a rischio l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza.
  Nello specifico caso dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, la Regione ha presentato 16 richieste di deroga, così articolate:
   10 con riferimento ai settori dell'emergenza urgenza (2 medici direttori di struttura complessa, 7 dirigenti medici ed un infermiere);
   6 con riferimento al personale medico operante nei reparti.

  Per quanto riguarda gli aspetti relativi all'Ospedale Civile dell'Annunziata di Cosenza, il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, per il tramite della locale Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo, ha segnalato quanto segue.
  La struttura ospedaliera dell'Annunziata è una costruzione del 1939, dichiarata obsoleta, per cui si era ritenuta fondamentale la costruzione di una nuova struttura ospedaliera, ma le varie vicissitudini di politica sanitaria regionale, non permisero la costruzione del nuovo ospedale per cui, nel corso degli ultimi decenni, si è provveduto a costruire corpi satelliti per far fronte alle nuove esigenze della offerta ospedaliera.
  Lo stato strutturale è così precario che nel 2010 il Direttore Generale protempore dichiarò lo stato di emergenza, inviandone comunicazione al Presidente della Giunta Regionale e al Sindaco della città di Cosenza.
  Al momento, sono stati affidati lavori di adeguamento e ristrutturazioni necessari per la sicurezza dei degenti, degli operatori e dei visitatori, resi più stringenti dalla normativa regionale in materia di accreditamento e dei conseguenti regolamenti attuativi. Per tali lavori vengono utilizzati i fondi ex articolo 20 legge n. 67 del 1988.
  Il piano di rientro, la riorganizzazione della rete ospedaliera, con la chiusura di alcune strutture territoriali e, soprattutto il blocco delle assunzioni, hanno creato notevoli problemi, soprattutto nell'area di emergenza, per cui l'Azienda per continuare a garantire prestazioni sicure, ha dovuto procedere ad accorpare Unità operative affini.
  La chiusura dei punti nascita, tra l'altro, ha creato un iper-afflusso di pazienti in Ostetricia e Ginecologia e in Neonatologia, ma non tutto il personale che operava nei Centri di nascita periferici è stato trasferito all'Annunziata, per cui la carenza di spazi e di personale di supporto ovviamente determina delle criticità.
  Non risponde al vero che i tempi di attesa per l'intervento di cataratta siano di sette mesi, bensì di tre mesi e mezzo. Inoltre, spesso la sala operatoria di oculistica è occupata da pazienti con patologia d'urgenza, provenienti dalle altre Province. L'acquisto della PET è stato programmato e si realizzerà nel corso dell'anno.
  In effetti, presso l'Annunziata, a causa delle carenze strutturali e delle risorse ridotte (soprattutto quelle umane), è indubbio che vi siano delle criticità.
  Tuttavia, il Direttore Generale ha sottolineato che, malgrado la carenza di risorse, la struttura riesce a garantire risposte adeguate e di buona qualità a patologie urgenti e complesse, grazie all'abnegazione della maggioranza degli operatori.