CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 dicembre 2012
759.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-08615 Maurizio Turco: Sul campo di accoglienza dei migranti di Manduria – Oria.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Signor Presidente, Onorevoli Deputati
  con l'interrogazione all'ordine del giorno l'Onorevole Turco ed altri chiedono al Governo chiarimenti in ordine all'allestimento e alla gestione del centro di accoglienza di Manduria, realizzato nell'ambito della emergenza umanitaria legata agli ingenti sbarchi di immigrati tunisini all'inizio del 2011.
  La tendopoli di Manduria, qualificata come Centro di prima accoglienza ed identificazione è stata allestita in via di somma urgenza, in 48 ore, con il supporto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, su un area militare messa a disposizione dal Ministero della difesa.
  A partire dal 27 marzo 2011, e nell'arco di soli 6 giorni, sono state ospitate complessivamente 3165 persone, registrandosi peraltro da subito numerosi episodi di allontanamento.
  Nei primi giorni il centro è stato oggetto di continue visite da parte di rappresentanti politici locali e nazionali, che hanno richiesto di accedere alla tendopoli unitamente agli organi di stampa. Inoltre si sono presentati diversi gruppi locali che hanno contestato la realizzazione della tendopoli, nonché elementi dell'area antagonista, che in alcuni casi hanno posto in essere attività di incitamento alla protesta.
  Nelle giornate comprese tra il 1o e il 3 aprile si sono verificati momenti di particolari tensioni e proteste, sfociate in fughe di massa dal Centro, nonché in danneggiamenti alla recinzione della struttura.
  Anche in relazione a tali episodi e a partire dal 1o aprile, è stato necessario regolamentare rigorosamente, a livello nazionale, l'ingresso ai Centri, ammettendo in un primo tempo solo le associazioni autorizzate e, a partire dall'8 aprile, anche i parlamentari e i consiglieri regionali.
  Il 1o aprile è pervenuta alla Prefettura di Taranto una segnalazione circa l'intenzione da parte di una delegazione di parlamentari, tra cui l'onorevole interrogante, di accedere il giorno seguente al centro di accoglienza.
  La Prefettura ha comunicato tempestivamente agli interessati le intervenute limitazioni all'accesso, che venivano ribadite anche dal viceprefetto vicario della Prefettura, soggetto attuatore nel territorio di Taranto della emergenza umanitaria.
  Al riguardo voglio ricordare che il Ministro dell'interno ha successivamente emanato, il 13 dicembre 2011, direttive ispirate a garantire la massima trasparenza, riguardanti l'accesso ai Centri di accoglienza, trattenimento e assistenza, con le quali sono stati ripristinati, pressoché integralmente, i contenuti della direttiva del 24 aprile 2007, salvo alcune eccezioni determinate da esigenze di ordine o sicurezza pubblica, valutate dai Prefetti.
  Nell'autorizzare l'ingresso nei Centri viene sempre richiamata l'attenzione circa il puntuale rispetto di specifiche prescrizioni volte a tutelare la sicurezza e i diritti degli ospiti e, in particolare, il diritto alla privacy.
  La gestione del centro di Manduria, è stata affidata, in via di somma urgenza, al consorzio «Connecting people», ente gestore di altri centri limitrofi, affiancato da un presidio della Croce rossa Italiana, con specifica funzione di assistenza sanitaria.Pag. 17
  Per quanto concerne l'allestimento della struttura, un contingente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco di circa 600 uomini ha provveduto alla installazione di 425 tende, per un totale di 4000 posti.
  Con il supporto del Corpo del genio militare, dopo la realizzazione di una prima recinzione di mera delimitazione del campo, è stata aggiunta una seconda recinzione, con standard di sicurezza notevolmente più adeguati. È stato altresì necessario riparare la prima recinzione che era stata danneggiata durante i predetti episodi di fuga, anche al fine di creare opportune fasce di rispetto e perimetrazione del campo per ragioni di sicurezza e di viabilità interna.
  È stata assicurata la fornitura di energia elettrica, nell'immediato garantita da gruppi elettrogeni, nonché di acqua corrente, anche calda, inizialmente fornita con autobotti.
  Per garantire la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica è stato deciso di rafforzare il dispositivo di controllo del territorio, anche mediante l'utilizzo aggiuntivo di pattuglie dell'Arma dei carabinieri e del Corpo forestale dello Stato. Tali accorgimenti hanno prodotto l'auspicato effetto di rassicurare la popolazione locale, anche se si sono registrate singole posizione di intolleranza nei confronti dell'apertura del Centro.
  Non sono mancate molteplici iniziative di segno opposto, improntate a principi di solidarietà, soprattutto ad opera del Comune di Manduria e della Caritas.
  La gestione del Centro a seguito della concessione dei permessi umanitari con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 aprile 2011, è entrata in una fase di ordinarietà e, a partire dal successivo 28 aprile, il campo veniva completamente sgomberato.
  In merito alle spese sostenute per l'allestimento, il soggetto attuatore, in base ad ordinanze di protezione civile, ha operato con procedure di urgenza, anche in deroga alla legislazione vigente.
  Come già ricordato, essendosi reso necessario allestire il Centro in sole 48 ore, è stato privilegiato il mercato locale, al fine di garantire la massima tempestività nell'approvvigionamento dei beni e dei servizi necessari. Le spese sostenute ammontano a più di 2 milioni di euro, e riguardano l'attività di sbancamento dell'area, la realizzazione delle opere di infrastrutturazione, nonché la fornitura di servizi vari, ivi compresi quelli di trasporto e dei generi di primissima accoglienza.
  La convezione con l'ente gestore Connecting people è stata formalizzata il 14 aprile 2011, con la previsione di un costo di 35 euro pro capite per i servizi resi a decorrere dal 27 marzo 2011. Sul costo, oltre ai servizi di accoglienza, assistenza alla persona, vitto, alloggio e mediazione culturale, ha inciso anche la manutenzione ordinaria della struttura.

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ALLEGATO 2

5-08618 Maurizio Turco: Accesso ispettivo antimafia nel comune di Manduria.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Signor Presidente, Onorevoli Deputati
  con l'interrogazione all'ordine del giorno l'Onorevole Turco ed altri chiedono al Governo notizie in merito all'attività svolta dalla Commissione d'accesso inviata presso il Comune di Manduria ai sensi dell'articolo 143 del testo unico degli enti locali e quali iniziative si intendano adottare per lo svolgimento delle elezioni del consiglio comunale alla prima data utile.
  A seguito delle dimissioni presentate da 16 consiglieri, con provvedimento prefettizio del 16 marzo scorso, è stata disposta la sospensione del consiglio e, successivamente, il suo scioglimento con decreto del Presidente della Repubblica del 19 aprile, con il quale è stato contestualmente nominato un Commissario per la provvisoria gestione dell'ente.
  A distanza di pochi giorni, il 29 marzo, il Prefetto di Taranto ha disposto, su delega del Ministro dell'interno, l'accesso ispettivo antimafia ai sensi dell'articolo 143 del TUOEL, in ragione di recenti iniziative giudiziarie che hanno evidenziato pericoli di infiltrazioni della criminalità organizzata.
  Il procedimento di accesso ha seguito l’iter previsto dalla legge.
  Gli accertamenti e le verifiche sono svolti da una Commissione con il compito di accertare eventuali collegamenti, diretti o indiretti, con la criminalità organizzata, ovvero forme di condizionamento in grado di determinare un'alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi, tale da compromettere il buon funzionamento dei servizi affidati all'amministrazione.
  L'iniziale termine di tre mesi, assegnato per lo svolgimento dell'attività ispettiva, è stato successivamente prorogato di altri tre mesi, a seguito di richiesta del presidente della Commissione.
  La prescritta relazione prefettizia, predisposta sulla base della documentazione fornita dalla Commissione d'accesso, è stata trasmessa al Ministro dell'interno che, in base alla normativa citata, dispone di tre mesi per l'assunzione delle definitive determinazioni.
  Voglio ricordare che a norma del citato articolo 143 si fa luogo comunque allo scioglimento degli organi per infiltrazione o condizionamento di tipo mafioso, ancorché ricorrano le situazioni che danno luogo ad uno scioglimento ordinario.
  L'esercizio del diritto di voto, costituzionalmente garantito, non può che essere tenuto distinto dallo svolgimento di un tale articolato e complesso iter procedimentale i cui tempi, nella recente riforma dell'articolo 143 del Testo unico degli enti locali, sono stati strettamente scanditi, anche a garanzia della trasparenza ed imparzialità del procedimento e della ponderatezza della conseguente decisione circa la sussistenza o meno dei presupposti di legge.

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ALLEGATO 3

Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale (C. 324 Stefani, C. 347 Brigandì, C. 5471 Albonetti, C. 4964 Pionati, C. 5105 d'iniziativa popolare, C. 5377 Sbrollini, C. 5433 Di Pietro, C. 5501 Vassallo e C. 5522 Cambursano).

TESTO BASE ADOTTATO DALLA COMMISSIONE

Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale.

ART. 1.

  1. L'articolo 1 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261, è sostituito dal seguente:
  Art. 1. – 1. L'indennità spettante, a norma dell'articolo 69 della Costituzione, ai membri del Parlamento per garantire il libero svolgimento del mandato è regolata dalla presente legge. Essa, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, è determinata in misura pari all'indennità spettante ai membri del Parlamento europeo, ai sensi dello Statuto dei deputati del Parlamento europeo adottato con la decisione 2005/684/CE, Euratom del Parlamento europeo, del 28 settembre 2005, e delle misure di attuazione del medesimo, adottate con la decisione 2009/C159/01 dell'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo, del 19 maggio e 9 luglio 2008, alla data di entrata in vigore della presente disposizione. Incrementi triennali successivi sono disposti dagli Uffici di presidenza del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati in misura pari all'indice generale di adeguamento delle retribuzioni contrattuali rilevato dall'Istituto nazionale di statistica con riferimento al triennio precedente.