CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 giugno 2012
669.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-06773 Bernardini: Sulle gravi condizioni di salute di un detenuto nel carcere di Nuoro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nell'atto di sindacato ispettivo in oggetto gli Onorevoli interroganti richiedono notizie dettagliate in relazione a Biagio Campailla, detenuto presso la Casa Circondariale di Nuoro, segnalando che per le sue gravi condizioni di salute non risulta adeguatamente assistito nel luogo di detenzione.
  Gli interroganti, riferiscono in particolare di avere appreso che sulle condizioni di salute del Campailla erano state formulate diagnosi tutt'altro che rassicuranti, sicché interrogano il Ministro sulle iniziative intraprese o da intraprendere per assicurare le condizioni per le opportune cure e riabilitazione del citato detenuto.
  Chiedono altresì notizie circa una istanza, presentata dal Campailla di trasferimento in Belgio per la espiazione della pena.
  Biagio Campailla, tratto in arresto in data 13 dicembre 2003 a seguito di estradizione dal Belgio ed attualmente assegnato presso la Casa Circondariale di Nuoro, risulta condannato all'ergastolo per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso in duplice omicidio, concorso in violazione legge armi e agevolazione dell'attività mafiosa.
  Il detenuto in argomento è stato sottoposto al regime speciale ex articolo 41-bis 2o comma dell'O.P. fino al 28 settembre 2010, data in cui il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha dichiarato inefficace il decreto ministeriale. A seguito di tale determinazione, il recluso è stato trasferito dalla Casa Circondariale di Roma Rebibbia Nuovo Complesso (dove, all'epoca era ristretto) alla Casa Circondariale di Nuoro per inserimento al circuito c.d. «A.S.I» (ex E.I.V. Elevato Indice di Vigilanza).
  Tanto premesso e venendo alle attuali condizioni di salute del Campailla, si precisa che il Dipartimento della Amministrazione penitenziaria ha riferito che dalla disamina della relazione sanitaria datata 24 aprile 2012 acquisita dall'istituto nuorese, si evince che il detenuto, allo stato, presenta discrete condizioni generali di salute.
  Invero, in data 18 gennaio 2012 il predetto ha eseguito una visita neurochirurgica presso l'ospedale civile di Nuoro con diagnosi di «ipoastenia arto superiore sx cervicalgia cronica... consiglio valutazione presso Centro di Neuro-chirurgia di Rovigo». In data 13 marzo 2012 il detenuto è stato, quindi, sottoposto a visita neurochirurgica presso la struttura di Rovigo con il seguente esito «si ritiene infondato il sospetto diagnostico di sindrome dell'egresso toracico... si esclude pertanto l'indicazione chirurgica alla scalenectomia. Si ritiene invece adeguato rivalutare il paziente per i problemi alla colonna e si considera utile ripetizione sia della RMN cervicale che lombare oltre a uno studio neurofisiologico EMG con potenziali evocati. Andrà quindi rivalutato sulla base dei risultati degli esami richiesti».
  Attualmente come certificato dal sanitario della Casa Circondariale di Nuoro, il Campailla è in attesa di eseguire gli esami suddetti per le successive e più opportune determinazioni. Il medesimo sanitario ha altresì certificato che il detenuto non è mai stato diabetico insulino dipendente.Pag. 91
  Circa la possibilità di assegnare il recluso in argomento presso altra sede penitenziaria, al fine di agevolare lo svolgimento dei colloqui con i familiari residenti in Belgio, si rappresenta che, allo stato, l'istanza non può essere accolta per motivi di opportunità penitenziaria. Il Campailla è congiunto dell’ex collaboratore di giustizia Di Salvo Giuseppe, e nel corso della sua detenzione è stato ristretto anche presso le sezioni appositamente istituite per la tutela della incolumità fisica di soggetti familiari o congiunti di collaboratori di giustizia. Inoltre, agli atti del fascicolo personale del detenuto, in possesso del Dipartimento della Amministrazione penitenziaria, risulta una nota della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania con la quale viene segnalata l'inopportunità che il Campailla abbia contatti con altri detenuti di provenienza siracusana e lentinese.
  Con riferimento infine, alla istanza presentata dal Campailla di trasferimento in Belgio per la espiazione della pena, dagli atti in possesso del Dipartimento per gli Affari di Giustizia, risulta che il detenuto in questione ha fatto pervenire due richieste in tal senso.
  La prima richiesta di trasferimento è stata inviata al Ministero della giustizia belga in data 8 ottobre 2009 e, l'Autorità belga con nota del 19 agosto 2010, ha comunicato il rigetto dell'istanza stessa. La seconda istanza è stata trasmessa al medesimo Ministero il 15 novembre 2011 e, con nota del 30 novembre 2011, è stato confermato il rifiuto già espresso in precedenza.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-06774 Bernardini: Sulle reali condizioni di salute di un detenuto nel carcere di Regina Coeli a Roma.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nell'atto di sindacato ispettivo in oggetto gli Onorevoli interroganti richiedono notizie dettagliate in relazione a Luigi Lainà, detenuto presso la Casa Circondariale di Regina Coeli, segnalando che le sue attuali e gravi condizioni di salute sono incompatibili con il regime carcerario. Si rappresenta in particolare che il difensore del predetto detenuto, in una articolata istanza, ha documentato le gravi patologie invalidanti e non guaribili, che affliggono il Lainà, richiedendo al giudice la sostituzione della custodia carceraria con altra misura idonea a garantire adeguate cure e trattamenti sanitari più efficaci e personalizzati.
  Segnalano gli interroganti che gli elementi offerti dalla difesa a sostengo della predetta istanza, non sono stati adeguatamente considerati dai giudici i quali hanno viceversa valorizzato le relazioni negative trasmesse dalla Polizia Penitenziaria.
  Il Dipartimento della Amministrazione penitenziaria ha trasmesso la relazione sanitaria datata 17 aprile 2012 del Dirigente U.O.C. dell'Istituto romano di Regina Coeli, afferente il quadro clinico del detenuto Luigi Lainà. Dalla predetta relazione si rileva che in data 19 gennaio 2012 il paziente, proveniente dalla Casa Circondariale di Rebibbia si presentava in condizioni generali mediocri, seppur con diagnosticate plurime patologie tra cui colecistosi, varici esofagee, varici arti inferiori, marcata tensione ed instabilità emotiva, deflessione dell'umore con grave disadattamento ambientale, enfisema polmonare in paziente con abitudine tabagica, calo ponderale da astensione volontaria del vitto dal 20 giugno 2011. Il suo peso corporeo all'ingresso era di 45 kg e la sua altezza di 163 cm. Il detenuto deambulava negli spostamenti con l'ausilio di sedia a rotelle per esiti di politramautismo da incidente stradale con residua ipotrofia muscolare degli arti inferiori.
  In data 6 marzo 2012 il Laganà riferiva ingestione di lamette; presentava condizioni generali buone, esame obiettivo negativo per fatti acuti in atto. Il 7 marzo 2012 presentava malore con bradicardìa, astenia, dispnea, per cui veniva ricoverato d'urgenza tramite il 118. Durante il ricovero veniva rimosso endoscopicamente un corpo metallico dallo stomaco. In seguito il paziente, in presenza del personale di polizia penitenziaria, si rifiutava di firmare il ricovero utile per effettuare ulteriori accertamenti. Nell'occasione lo psichiatra ne confermava lo stato di lucidità per cui non si richiedeva ricovero presso SPDC.
  In data 26 marzo 2012 il Lainà rifiutava ancora, di sottoporsi a TC epatica che sarebbe stata dirimente circa un ipotetico «angioma» segnalato in un precedente ricovero.
  Nonostante il monitoraggio clinico sia impedito dall'atteggiamento ostativo del Lainà (in astensione dalla terapia dal 24 gennaio 2012 per motivi di giustizia), nella relazione si segnala che le sue condizioni cliniche sono stazionarie sia pure in lento, progressivo, peggioramento. A tal proposito si evidenzia che la prolungata astensione dal vitto, oltre a peggiorare la funzionalità epatica, incide notevolmente sul precario equilibrio psichiatrico, innescando un circolo vizioso che sta provocando Pag. 93una condizione di anoressia difficilmente controllabile in ambiente carcerario.
  Alla data del 17 aprile 2012 il peso del Lainà era di 44 Kg., alla stessa data, poiché il detenuto aveva rifiutato il ricovero propostogli presso l'ospedale Belcolle (Viterbo) e presso l'ospedale S. Pertini di Roma, richiesto per la sua condizione di deperimento organico, era stata inoltrata richiesta anche ad altre strutture territoriali.
  La relazione sanitaria conclude riferendo che le condizioni cliniche del Lainà, insieme al suo atteggiamento ostativo, rendono il paziente poco gestibile in ambiente carcerario, e se saranno necessari si attiveranno i presidi territoriali esterni.
  Ancora, con riferimento alle patologie sofferte dal Lainà, ed alla compatibilità del suo stato di salute con la detenzione, sono stati interpellati il Tribunale sezione Gip e l'Ufficio di sorveglianza di Roma.
  Il Tribunale di Roma, con la nota n. 590/12 del 28 maggio 2012, ha trasmesso gli atti relativi alle istanze di revoca o sostituzione della misura cautelare depositate nell'interesse del detenuto in argomento. Il rigetto delle predette istanze è argomentato dagli esiti di una relazione di consulenza tecnica medico-legale, datata 15 settembre 2011, che conclude per la compatibilità delle condizioni di salute del Lainà con il regime carcerario.
  L'ufficio di sorveglianza di Roma, con nota dell'11 giugno 2012, ha riferito che nel corso dell'udienza del 18 maggio 2012 è stato conferito incarico ad un collegio peritale composto da un medico internista, da un infettivologo e da uno psichiatra, al fine di accertare le effettive ed attuali condizioni di salute del Lainà.
  Il collegio peritale ha chiesto un termine di 45 giorni per l'espletamento delle operazioni peritali, che hanno avuto inizio in data 21 maggio 2012 presso la Casa Circondariale Regina Coeli di Roma.

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ALLEGATO 3

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici.
C. 4041, approvata dal Senato, C. 541 Vitali, C. 2514 Galati, C. 2608 Torrisi, C. 3682 Duilio, C. 4139 Maggioni e C. 4168 Giammanco.

EMENDAMENTO

ART. 18.

  Al comma 1, capoverso «Art. 63», sopprimere il sesto comma.
18.100. Il Relatore.