CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 giugno 2012
668.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-06771 Bernardini: Sulle gravi carenze del carcere di Augusta.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alla problematiche di carattere strutturale dell'istituto penitenziario di Augusta, appare doveroso segnalare che, in considerazione dell'avanzato stato di degrado di un tratto del muro perimetrale e di un crollo che ha interessato un'altra parte della recinzione, dal Provveditorato è stato richiesto un finanziamento con procedura d'urgenza, al fine di realizzare l'esecuzione delle opere di rimozione e il rifacimento dei tratti sud-ovest e sud-est della recinzione perimetrale.
  Peraltro, in ragione della riscontrata situazione di emergenza, sono stati inseriti nel «piano carceri» i lavori di messa in sicurezza e consolidamento della recinzione perimetrale per un importo di circa 2.000.000,00 di euro.
  Quanto ai problemi di funzionamento della canna fumaria del gruppo elettrogeno, a causa di un guasto meccanico che ha determinato un blocco improvviso del gruppo elettrogeno, si è verificato il danneggiamento dell'apparecchiatura elettromeccanica ed il conseguente cedimento della canna realizzata in muratura, che non ha retto l'onda d'urto provocata dal blocco.
  Tenuto conto delle pessime condizioni, dell'avanzato stato d'usura delle parti meccaniche e dell'elevata potenza elettrica, il Provveditorato regionale ha richiesto un sopralluogo a tecnici specializzati, al fine di individuare la soluzione migliore per conciliare la funzionalità dell'apparato con l'economicità dell'intervento.
  Quanto ai serbatoi di gas inutilizzati, va precisato che trattasi di serbatoi interrati ed in disuso da diversi anni: gli stessi sono, infatti, posizionati in un'area esterna, con una collocazione tale da non costituire pericolo.
  L'impianto elettrico della struttura risulta, invece, conforme alla legge 46/90 e, tenuto conto dell'anno di realizzazione dell'istituto, risponde ai requisiti di norma.
  Viceversa, sono in cattivo stato di conservazione i quadri elettrici, una parte dei quali sono già stati sostituiti nell'anno 2010.
  A motivo dell'inattività dell'impianto di distribuzione e dell'anello perimetrale esterno, l'anello antincendio non è in esercizio. In ragione di ciò, è stato redatto dal locale Provveditorato un apposito progetto esecutivo che prevede un finanziamento di poco più di euro 180.981,00 e che è già stato inoltrato alla competente Direzione Generale dell'Amministrazione penitenziaria.
  Del pari, sono state inoltrate le richieste di finanziamento per l'effettuazione di alcuni lavori urgenti, tra cui l'adeguamento ed il potenziamento della cabina elettrica, dell'impianto di messa a terra, scariche atmosferiche e quadri elettrici, il rifacimento parziale e l'impermeabilizzazione del terrazzo di copertura, l'adeguamento e l'integrazione dell'impianto di videosorveglianza.
  A ciò si aggiunga, che non appena saranno disponibili i fondi sul capitolo 7303, di recente istituzione, si procederà ad assegnare al Provveditorato regionale di Palermo fondi ulteriori per l'esecuzione di Pag. 45interventi urgenti e prioritari, per l'adeguamento, il potenziamento e la messa a norma delle strutture carcerarie del distretto di competenza.
  Per quanto concerne, infine, la denunzia presentata dalla Segreteria Generale del Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria sulle carenze che affliggono la casa di reclusione di Siracusa, sono state acquisite informazioni dall'Autorità giudiziaria procedente.
  Risulta, infatti, che la Procura della Repubblica di Siracusa ha iscritto contro ignoti il procedimento penale n. 2178/12. In data 17 febbraio 2012 il predetto procedimento è stato trasmesso al GIP, con richiesta di archiviazione, non ancora decisa nel merito.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-06795 Bernardini: Sulla situazione del carcere di Trento.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Onorevole Bernardini, a fronte delle problematiche in essere presso la Casa Circondariale di Trento, è stato richiesto al competente Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria di fornire delucidazioni, proposte e, ove possibile, soluzioni alle questioni da Lei evidenziate.
  Ebbene, per quanto concerne la problematica del «refettorio», è emerso che in ciascuna sezione, così come da progetto, è stato realizzato un locale denominato «cucinotto-soggiorno», il quale avrebbe dovuto servire circa 14/15 detenuti. Il locale è attualmente utilizzato come «saletta di socialità» da circa 30/40 detenuti e tale utilizzazione, certamente diversa rispetto a quella inizialmente prevista, è stata determinata dall'aumento del numero dei detenuti rispetto alla capienza inizialmente prevista dal progetto.
  Qualora il numero della popolazione detenuta rientrasse nella previsione iniziale, non ci sarebbero controindicazioni per utilizzare i predetti locali come «cucinotto-soggiorno». Peraltro, la preparazione e la consumazione dei pasti nelle camere detentive incontra ampio gradimento da parte degli stessi ristretti, poiché rappresenta un momento di socialità e di condivisione anche affettiva, determinato dal fatto che, talvolta, parte del sopravvitto proviene direttamente dai familiari dei ristretti.
  Quanto all'istituzione di veri e propri refettori, va segnalato che il principio della consumazione dei pasti da parte dei detenuti in ambienti comuni è stato già adottato per le nuove realizzazioni in corso di progettazione: infatti, nei progetti del piano carceri sono previsti refettori comuni, in numero pari, per ciascun istituto, alle cucine previste. Considerato, infatti, che ogni cucina può servire alla preparazione del vitto per un massimo di 200 persone, i refettori sono stati previsti in relazione a tale previsione.
  Quanto alla sala colloqui del penitenziario di Augusta, il locale risulta essere stato effettivamente realizzato con una barriera visiva, ma proprio perché non conforme alle norme vigenti, non è mai stato utilizzato. Non appena lo consentiranno le risorse finanziarie, si provvederà ad adeguare il locale alla normativa vigente, al fine di consentirne l'utilizzo.
  Discorso a parte merita, invece, la questione riguardante gli spazi per l'affettività. La tematica dell'affettività in costanza di regime carcerario, in più di una occasione, infatti, è stata affrontata anche in sede parlamentare, ma non si è mai giunti ad individuare una soluzione percorribile nel concreto. L'attuale momento storico vede il Paese affrontare una situazione obiettivamente critica a causa del crescente tasso di presenze detentive e, poiché lo scopo primario perseguito è sicuramente quello di assicurare ai detenuti spazi idonei per vivere una detenzione in condizioni dignitose e rispettose della persona, risulta difficilmente conciliabile con esso la legittima aspirazione di realizzare locali adibiti a momenti di intimità.
  Ad ogni buon fine, l'istituto trentino, consegnato nell'estate del 2010, risponde alle esigenze di una popolazione detenuta per la quale è prevista l'applicazione di un modello trattamentale di ampio respiro, Pag. 47dove sono già attivi processi di attenzione per una maggiore cura degli affetti familiari, in adesione a quanto disposto dagli articoli 18 e 28 dell'ordinamento penitenziario.
  Infine, per ciò che riguarda la palestra, in mancanza dei fondi per l'acquisto dell'attrezzatura necessaria, si è provveduto a dotare la stessa degli attrezzi delle vecchie Case Circondariali di Trento e Rovereto.
  Tuttavia, è già stata richiesta ai competenti Assessorati un finanziamento o quanto meno un contributo economico per l'acquisto delle attrezzature sportive.

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ALLEGATO 3

Modifica dell'articolo 2947 del codice civile, in materia di prescrizione del diritto al risarcimento del danno. C. 3070, approvata dal Senato.

EMENDAMENTO

ART. 1.

  Sopprimere il comma 2.
1.1 Ferranti.

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ALLEGATO 4

Norme in materia di bevande analcoliche a base di frutta. Testo unificato C. 4108 D'Ippolito Vitale ed abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La Commissione giustizia,
   esaminato il testo unificato in oggetto,
   esprimendo l'auspicio che la Commissione di merito valuti se la disciplina prevista dalla proposta di legge in esame sia eccessivamente rigorosa rispetto alla normativa prevista dalle legislazioni di altri Paesi, determinando un pregiudizio per la competitività delle imprese italiane che operano nel settore;
   per quanto di propria competenza,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE