CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 gennaio 2012
595.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-05881 Farina Coscioni: Trattamento chemioterapico effettuato presso il policlinico di Palermo alla signora Lembo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La sicurezza delle cure è una delle priorità che il Ministero della salute persegue e rappresenta uno degli obiettivi prioritari anche del Piano Sanitario Nazionale. A partire dall'anno scorso, il sistema di verifica dell'erogazione dei LEA ha previsto uno specifico punto al riguardo, che consente di tenere sotto verifica e controllo il sistema. Peraltro, a fronte degli eventi segnalati, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) eroga ogni anno milioni di prestazioni di altissimo livello e complessità. Rispetto ai dati relativi agli eventi avversi, si precisa che essi sono per lo più frutto di studi effettuati ad hoc da vari ricercatori.
  Allo stato attuale, in Italia sono disponibili i risultati di un progetto, finanziato, dal Ministero della salute, relativo allo studio dell'incidenza di eventi avversi negli ospedali del SSN. Tale studio, coordinato dalla Regione Toscana, ha messo in evidenza che gli eventi avversi si presentano in una percentuale del 5,17 per cento, un dato questo in linea con quelli disponibili nella letteratura scientifica. Le informazioni che talora vengono riportate sono invece, il frutto di segnalazioni o di proiezioni effettuate sulla base di casistiche internazionali applicate alla situazione italiana e, pertanto, vanno interpretate con prudenza, perché non ricavate da studi effettuati direttamente in Italia, né basate su flussi informativi nazionali.
  Il caso di Palermo è stato segnalato a questo Ministero tramite contatti telefonici avvenuti il giorno 30 dicembre 2011, a cui è seguita la trasmissione nella giornata del 31 dicembre 2011 di una lettera da parte del Ministero all'Assessorato alla sanità della regione siciliana, nella quale si richiede con urgenza una relazione: entro la giornata di venerdì p.v. è stato assicurato l'invio della relazione che l'Azienda ospedaliera sta predisponendo al riguardo.
  Dalle prime indicazioni ricevute, emergono una serie di elementi di forte criticità, rispetto alle quali sono previste le seguenti specifiche azioni.
  1. Effettuazione di un audit presso la struttura sanitaria, con la partecipazione di rappresentanti di questo Ministero e di un esperto oncologo, secondo l'approccio multidisciplinare standard, audit che è previsto sia svolto al ricevimento della stessa relazione e, comunque, entro la prossima settimana, con l'obiettivo di condurre una analisi dell'evento per identificarne le cause profonde e i fattori contribuenti (Root cause analysis – RCA), nonché verificare le modalità operative in termini di procedure e gli aspetti di integrazione tra gli operatori sanitari.
  2. Il Ministero, in relazione alla peculiarità dei chemioterapici antiblastici e alla complessità della gestione della terapia oncologica e nella consapevolezza dell'importanza, ai fini della sicurezza e della qualità dei risultati, delle diverse strategie di integrazione multiprofessionale, sta procedendo all'elaborazione di una specifica Raccomandazione in merito, avvalendosi di un Gruppo di lavoro multidisciplinare e multiprofessionale, composto da rappresentanti del Ministero, farmacisti Pag. 103ospedalieri, medici oncologi, un infermiere esperto di qualità e rischio clinico, rappresentanti dell'Associazione italiana di oncologia medica – AIOM, un rappresentante dei pazienti ed un rappresentante dell'Assessorato alla sanità della regione siciliana. Le attività del Gruppo di lavoro si dovranno concludere entro il mese di marzo 2012, con l'elaborazione di una Raccomandazione.
  3. L'implementazione di tale Raccomandazione sarà quindi oggetto di verifica presso le strutture del SSN, così come già avviene per le altre Raccomandazioni precedentemente elaborate (13), secondo un programma avviato dal Ministero e affidato all'AGeNaS.

  Si segnala che il Ministero della salute, nel corso degli ultimi cinque anni, ha sviluppato un programma di formazione secondo il sistema ECM, che si è concretizzato in numerose iniziative di formazione nazionale, svolto in stretta collaborazione con la Federazione nazionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri (FNOMCeO), la Federazione nazionale dei collegi degli infermieri (IPASVI) la Federazione degli ordini dei farmacisti (FOFI) e la Società scientifica dei farmacisti ospedalieri (SIFO):
   Corso di formazione di base sul rischio clinico – SICURE, che ha interessato più di 100.000 operatori sanitari, in collaborazione con FNOMCeO ed IPASVI.
   Corso di formazione sulle tecniche di analisi degli eventi sentinella, in collaborazione con FNOMCeO ed IPASVI, tramite la metodologia per identificare le cause profonde (Root cause analysis – RCA), che è rimasto on line sulla piattaforma FadInMed (www.fadinmed.it) dal 15 dicembre 2010 al 3 dicembre 2011, destinato a medici, odontoiatri, infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari e che erogava 12 crediti ECM: hanno partecipato al corso 39.936 operatori sanitari, 38.344 (trentamila infermieri e oltre ottomila medici) dei quali hanno superato il corso ottenendo i relativi crediti ECM (460.128 crediti erogati). Inoltre 11.000 medici hanno usufruito del corso tramite il sistema misto.
   A partire dal mese di febbraio 2012 sarà attivato il corso di formazione avanzato sulla RCA, secondo un programma collaborativo tra il Ministero della salute e la regione siciliana.
   Corso di formazione sull'AUDIT CLINICO attivo a partire dal mese di settembre 2011, che ha già coinvolto più 25.000 operatori sanitari, in collaborazione con FNOMCeO ed IPASVI.
   È in stato di avanzata definizione il secondo corso di formazione di base sul rischio clinico, che rappresenta il secondo step al riguardo, in collaborazione con FNOMCeO ed IPASVI.

  Da ultimo, per quanto attiene alle specifico aspetto riferito alla promozione del ruolo degli infermieri, nel concordare con le osservazioni degli Interroganti, si osserva quanto segue.
  Le leggi n. 42 del 1999 e n. 251 del 2000 hanno già determinato i presupposti per una diversa responsabilizzazione e valorizzazione dei professionisti in questione.
  Nella consapevolezza della necessità di una maggiore valorizzazione dei suddetti professionisti, presso il Ministero della salute in data 15 dicembre 2011 si è insediato un Tavolo di Lavoro per l'esame congiunto dei profili delle professioni sanitarie, con lo scopo di arricchire le competenze degli infermieri ed introdurre ambiti professionali specialistici degli stessi.
  Il primo tema all'ordine del giorno del Tavolo è l'approfondimento del rapporto medico-infermiere in conseguenza dell'evoluzione, non solo professionale, ma anche scientifica e tecnologica in sanità.
  In merito alla vicenda, per la quale la Procura della Repubblica di Palermo ha iscritto alcune persone nel registro degli indagati, l'Assessorato della salute della regione siciliana ha assicurato che, nella Pag. 104consapevolezza della gravità dei fatti accaduti, utilizzerà il caso clinico occorso ed i risultati delle attività dell'analisi multidisciplinare «per estendere la lezione appresa» all'intero Servizio Sanitario Regionale.
  In particolare la Regione Siciliana, nell'ambito di un progetto di collaborazione con il Ministero della salute, a partire dal febbraio 2012 avvierà un corso di formazione avanzato sulla RCA, rivolto a tutti gli operatori sanitari medici e infermieri.

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ALLEGATO 2

Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Servizio sanitario nazionale. Ulteriore nuovo testo unificato C. 278-799-977-ter-1552-1942-2146-2355-2529-2693-2909/A.

EMENDAMENTI RIFORMULATI

ART. 2.

  Al comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Le decisioni del Direttore generale, relative alle attività cliniche, in contrasto con il parere espresso dal Collegio di direzione, devono essere supportate da parere motivato.
2. 5. Palagiano, Mura (Nuova formulazione).

  Dopo l'articolo 2, aggiungere il seguente:

Art. 2-bis.
(Istituzione del Comitato tecnico-scientifico regionale).

  1. Ciascuna regione si dota di un organismo o di un Comitato tecnico- scientifico che, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, definisce precisi indicatori di attività e qualità assistenziali, utilizzati a livello internazionale e validati dalle società scientifiche. Sulla base di tali indicatori, inseriti in un sistema database clinico e attraverso la comparazione con criteri di qualità standardizzati, l'organismo o il Comitato tecnico-scientifico fornisce rapporti periodici sulla qualità delle prestazioni sanitarie erogate.
2. 01. Palagiano, Mura (Nuova formulazione).