CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 giugno 2010
346.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00897 Contento: Disservizi telefonici in val d'Arzino.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Da notizie pervenute dalla società Telecom Italia, i disservizi denunciati dalla titolare dell'unica farmacia ubicata nel comune di Vito d'Asio (Udine), evidenziati nell'interrogazione in esame e riscontrati tra il 2008 e il 2009, erano stati causati da una scarica elettrica, che aveva danneggiato il cavo telefonico interrato. Tali danni sono stati definitivamente risolti con una serie di interventi, dei quali l'ultimo nel febbraio 2009.
Infatti, da tale data, come segnalato dall'ufficio tecnico del Comune di Vito d'Asio, non risultano pervenuti alla società ulteriori reclami riguardanti la linea in questione e la stessa cliente ha confermato il regolare funzionamento del servizio di fonia.
Per completezza d'informazione Telecom Italia fa presente che il 24 marzo u.s. la cliente ha segnalato un problema relativo al servizio «Memotel» che è stato prontamente risolto on line con la riconfigurazione dello stesso.
Il Ministero dello Sviluppo Economico comunque, non mancherà, nell'ambito delle proprie competenze, di verificare il rispetto, da parte della società Telecom Italia, degli obblighi inerenti lo svolgimento del servizio universale, al fine di evitare disservizi sia ai cittadini che alle imprese operanti, soprattutto, nelle aree più disagiate.

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ALLEGATO 2

5-02656 Garofalo: Inefficienza dei servizi postali nel territorio messinese, anche in conseguenza della riduzione dell'organico effettuata da Poste italiane SpA.

5-02657 Garofalo: Ridimensionamento del servizio postale in Sicilia e conseguenti disagi, soprattutto nei centri di piccole dimensioni.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Si risponde congiuntamente alle due interrogazioni, essendo di argomento analogo.
La società Poste italiane ha rappresentato che le iniziative di rimodulazione estiva degli orari e/o dei turni di apertura, attuati, comunque, nel rispetto della normativa vigente, interessano esclusivamente gli uffici che sistematicamente presentano una sensibile contrazione dei flussi di traffico e dei volumi di attività.
Tutte le iniziative in tal senso, attuate nel territorio messinese, peraltro in numero molto esiguo, scaturiscono dall'adeguamento dell'offerta di servizi alla corrispondente domanda della clientela.
Tutto nel rispetto della normativa vigente ed in particolare in ottemperanza ai criteri di distribuzione dei punti di accesso alla rete postale pubblica sul territorio, stabiliti con decreto ministeriale del 7 ottobre 2008, per quanto attiene la distanza, l'operatività, l'apertura e il divieto di soppressione nei comuni con unico presidio postale.
La Società ha precisato, inoltre, che le variazioni degli orari e/o delle giornate di apertura degli uffici sono di volta in volta comunicate ai Sindaci dei comuni interessati, alle OO.SS e alla clientela, mediante affissione di appositi avvisi negli uffici postali.
Quanto ai rilievi in merito alle carenze strutturali dei locali degli uffici in questione, che non permetterebbero alla clientela di attendere il proprio turno all'interno degli uffici postali, Poste Italiane ha evidenziato che (con nota del 09/04/2009 del Ministero dell'Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco) l'Azienda è stata autorizzata a derogare, in senso estensivo, i coefficienti che esprimono i limiti di affollamento negli edifici e/o locali destinati ad uffici, previsti dalle vigenti disposizioni in materia (decreto ministeriale 22/2/06), purché qualsiasi iniziativa in tal senso risulti compatibile con il sistema ed il dimensionamento delle vie d'uscita e, ovviamente, sia conforme alle prescrizioni igienico-sanitarie e di carattere strutturale.
Poste Italiane ha, quindi, avviato l'aggiornamento dei Piani di Emergenza degli uffici postali interessati, dando la precedenza alle situazioni che richiedevano una particolare attenzione, al fine di soddisfare al meglio le esigenze della clientela.
Riguardo alla richiesta di un eventuale incremento del personale applicato nella Città di Messina e nel suo hinterland, la Concessionaria del servizio postale universale ha, infine, reso noto che l'Accordo nazionale del 15 settembre 2006, sottoscritto con tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL, prevede una maggiore efficienza; ciò allo scopo di accrescere la competitività del sistema, fornendo la struttura ottimale per rafforzare la posizione strategica dell'Azienda.
A seguito di tale Accordo, sono stati immediatamente avviati specifici percorsi di verifica, a livello territoriale, per monitorare

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gli effetti dei piani organizzativi previsti e lo stato di avanzamento delle soluzioni individuate.
Nella Regione Sicilia l'intesa a livello territoriale sul nuovo modello di recapito è avvenuta il 16 novembre 2006 e la conseguente implementazione è stata completata nel dicembre 2007.
Successivamente, ulteriori accordi nazionali del 25 gennaio, del 6 e 29 febbraio 2008 hanno previsto alcune innovazioni organizzative, che sono state introdotte nel territorio in esame nel periodo settembre/dicembre 2008 con tempestiva e dettagliata informativa alle OO.SS. regionali.
Per quanto concerne, in particolare, i rallentamenti verificatisi lo scorso ottobre, nelle frazioni di Cumia Superiore ed Inferiore, causati dall'avvicendamento degli addetti al recapito, sono stati ampiamente risolti.
Persistono, tuttora, alcune limitate difficoltà nello svolgimento del servizio di recapito, riconducibili alla situazione della toponomastica locale e all'esiguo numero delle cassette postali, molte delle quali prive di nominativi esatti.
La stessa società precisa inoltre che, in base, ai criteri stabiliti dal DM. 7 ottobre 2008, nessuno degli uffici postali del territorio in questione, (Cumia, Altolia, Pezzolo, Gesso, Calvaruso, Pagliara, Casalvecchio Siculo, Rina, Valdina, Gala, Malò, Sfaranda, Bafia, Campogrande, Fiumara, Mongiove, Marina di Baronia), coinvolti nella iniziativa di cui sopra, è il solo ufficio presente nel comune, in quanto almeno uno degli altri uffici presenti nel medesimo ambito territoriale è regolarmente aperto su sei giorni lavorativi.
Per quanto riguarda l'ufficio postale di Saponara, questo è dotato di due sportelli operativi ed è attivo quattro giorni a settimana, il lunedì, mercoledì e venerdì con orario 8,00/13,30; il sabato con orario 8,00/12,30.
Con tale modalità operativa lo sportello di Saponara soddisfa la domanda di servizi nel rispetto degli standard di qualità prefissati.
Per completezza d'informazione, si segnala, inoltre, che nello stesso comune di Saponara è presente anche l'ufficio postale di Saponara marittima, dotato di tre sportelli e di un cash dispenser fruibile nelle 24 ore.
Tale ufficio è aperto tutti i giorni, con orario 8,00/13,30 ed il sabato con orario 8,00/12,30; il numero di unità applicate ai servizi di sportelleria è rimasto invariato dallo scorso anno.
La società Poste Italiane ha, infine, ribadito che gli uffici interessati dal piano di rimodulazione vengono continuamente monitorati, al fine di garantire interventi adeguati in caso di necessità.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso gli uffici territoriali competenti, non mancherà di vigilare affinché siano in ogni caso, rispettati gli obblighi connessi allo svolgimento del servizio, per evitare disagi sia alla cittadinanza che alle società operanti sul territorio in questione e perché il servizio postale offerto sia sempre efficiente e di qualità.

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ALLEGATO 3

5-02912 Peluffo: Progetto di affidamento, da parte della società Telecom Italia, delle attività di manutenzione e iniziative per sostenere gli enti locali che intendono impiegare nel progetto personale in cassa integrazione o mobilità.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

In merito alle notizie apparse sulla stampa secondo cui Telecom Italia sarebbe intenzionata a costituire un «polo impiantistico» con lo scopo di occuparsi della «manutenzione», si precisa che l'azienda ha smentito categoricamente questa ipotesi nonché il presunto interesse dei vertici al progetto che non è mai stato valutato, neppure in via informale.
Il Governo è ben consapevole della crisi che sta attraversando il mercato delle information technology in Italia. Il crollo della domanda in tale settore si registra in tutti i comparti: soprattutto in quello dell'hardware, a causa della tendenza di delocalizzare nei mercati in via di sviluppo, ovvero in Paesi dove coesistono bassi costi di manodopera ed elevati tassi di crescita di mercato.
Ci troviamo di fronte a una forte concentrazione delle attività del settore delle telecomunicazioni, in pochi player globali di grandi dimensioni (ALU - Alcatel Lucent, NSN - Nokia Siemens Network, Ericsson, Cisco Systems, Huawei, ZTE) agguerriti e minacciati dalla sempre più articolata e sofisticata competizione con il mercato cinese, rappresentato da Huawei e ZTE. Due aziende capaci di erodere quote sempre più ampie di mercato, anche grazie alla loro capacità di fare sistema.
Il Governo e, in particolare, il Ministero dello Sviluppo Economico, sta contribuendo a rilanciare le aziende del settore delle telecomunicazioni rendendo disponibili finanziamenti sotto forma di contratti di programma, per attività industriali, ricerca e sviluppo.
L'impegno del Ministero è, inoltre, volto ad incoraggiare opportune aggregazioni industriali nel settore dell'implementazione e della relativa attivazione dei servizi propri delle reti di nuova generazione, in grado di competere con gli altri Player mondiali.
In tale direzione si muovono il Piano Nazionale Banda Larga per azzerare il Digital Divide del Paese, nonché il progetto - allo studio in questi mesi per l'implementazione di reti di nuova generazione al 50 per cento della popolazione italiana, in linea con l'Agenda Digitale europea approvata il 31 maggio a Bruxelles.
Per quanto riguarda, infine, le società ITALTEL, SIRTI e SIELTE, si evidenzia che presso il Ministero dello Sviluppo Economico sono aperti «tavoli di confronto» volti a valutare le possibili misure da adottare al fine di consentire un rilancio delle attività nonché la salvaguardia dei posti di lavoro.

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ALLEGATO 4

5-02961 Tullo: Acquisto, da parte del comune di Genova, di un immobile sito nel medesimo comune, di proprietà di Poste italiane SpA e non più funzionale all'attività della società.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Con riferimento all'atto parlamentare in oggetto, riguardante la casa albergo ubicata in via Linneo 130 a Genova, si rappresenta quanto segue.
L'immobile suddetto, di proprietà di Europa Gestioni Immobiliari S.p.A. (EGI) - società interamente partecipata da Poste Italiane, si trova in una zona periferica di Genova, in prossimità dello svincolo autostradale Genova-Milano.
La sua superficie lorda, di 15.000 mq, è suddivisa tra unità abitative (n. 143) e spazi comuni. L'area esterna, in massima parte destinata a parcheggio, è di mq 6.270.
Circa la metà della superficie è attualmente gestita dalla società GEST.A Srl, in ragione di un contratto appositamente sottoscritto nel 2001.
Soltanto nove dipendenti di Poste Italiane sono attualmente ospiti della struttura; a questi è stato recentemente intimato il rilascio del posto letto, mentre la rimanente superficie è attualmente inutilizzata.
Per quanto riguarda gli impegni contrattuali assunti dalla società Gesta con gli altri ospiti, la Società Europa Gestioni Immobiliari non è a conoscenza.
Ciò premesso, si conferma che la società EGI S.p.A. ha confermato l'intenzione di dismettere l'immobile in oggetto.
A tale riguardo, si precisa che, lo scorso anno, sono state avviate delle trattative con il Comune di Genova e, nel luglio 2009, l'Assessore alla Casa del Comune di Genova ha confermato la volontà di acquisire tale immobile, al valore di compravendita proposto da EGI Spa, previa approvazione da parte del Consiglio Comunale.
Nella medesima comunicazione lo stesso aveva anche indicato i tempi di formalizzazione del provvedimento di acquisto, stimati in due mesi.
Successivamente, il Comune di Genova non ha dato seguito ai propri intendimenti comunicando verbalmente, in occasione di successivi incontri, di aver rivisto la propria posizione.
La Società Europa Gestioni Immobiliari mantiene, in ogni caso, la piena disponibilità a riprendere l'interlocuzione con il Comune di Genova ai fini della sollecita definizione della vendita, ritenendo ancora valide le condizioni proposte.
Il Ministero dello Sviluppo Economico non mancherà di adoperarsi presso Poste Italiane, per il raggiungimento di un'intesa, che possa conciliare sia le esigenze della predetta società, sia le aspettative delle famiglie che abitano da tempo nell'immobile in questione.

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ALLEGATO 5

Disposizioni in favore delle vittime del disastro ferroviario della Val Venosta/Vinschgau. (C. 3403 Zeller).

EMENDAMENTI DEL RELATORE

ART. 1.

Apportare le seguenti modifiche:
a) al comma 1 dopo le parole: «3 milioni di euro» inserire le seguenti: «per l'anno 2010»;
b) sopprimere il comma 2.

Conseguentemente, all'articolo 2, comma 1, sostituire le parole: «del fondo istituito ai sensi del comma 2 del medesimo articolo 1, secondo i criteri individuati nel comma 2 del presente articolo» con le seguenti: »di cui all'articolo 1, secondo i criteri individuati nei commi 2 e 3 del presente articolo».
Conseguentemente, all'articolo 3, aggiungere in fine il seguente periodo: «All'attribuzione delle elargizioni di cui alla presente legge si provvede nei limiti dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1».
Conseguentemente, all'articolo 4, comma 1, sostituire le parole da: «a valere sulle risorse» fino a: «mediante l'utilizzo» con le seguenti: »mediante corrispondente utilizzo».
1. 1.Il Relatore.
(Approvato)

Al comma 1, sostituire le parole: «delle famiglie» con le seguenti: «dei familiari».

Conseguentemente, nella rubrica, sostituire le parole: «a sostegno delle famiglie delle vittime» con le seguenti: «in favore dei familiari delle vittime e in favore dei superstiti».
Conseguentemente, all'articolo 2, apportare le seguenti modifiche:
a) al comma 1:
1) sostituire le parole:
«le famiglie» con le seguenti: «i familiari»;
2) sostituire le parole: «a ciascuna famiglia e a ciascun soggetto» con le seguenti: «a ciascuno di essi»;

b) al comma 2, sostituire le parole: «I contributi di cui al comma 1, spettanti alle famiglie delle vittime, sono concessi» con le seguenti: «Le elargizioni di cui al comma 1, spettanti ai familiari delle vittime, sono assegnate e corrisposte»;
c) al comma 3, sostituire le parole: «è concesso un contributo stabilito» con le seguenti:» è attribuita una somma determinata».

Conseguentemente, nella rubrica dell'articolo 2, sostituire le parole: «di concessione di contributi» con le seguenti: «di assegnazione e corresponsione delle elargizioni».
Conseguentemente, all'articolo 3, apportare le seguenti modifiche:
a) al comma 1, sostituire le parole: «I contributi concessi ai sensi dell'articolo 2 sono assegnati» con le seguenti:
«Le elargizioni di cui all'articolo 2 sono assegnate»;
b) al comma 2, sostituire le parole: «I contributi concessi ai sensi dell'articolo 2

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sono esenti da ogni imposta e tassa e sono assegnati anche» con le seguenti: «Le elargizioni di cui all'articolo 2 sono esenti da ogni imposta e tassa e sono assegnate».
Conseguentemente, sostituire la rubrica dell'articolo 3 con la seguente: «Procedure per l'assegnazione delle elargizioni».
Conseguentemente, al titolo della proposta di legge, sostituire le parole: «in favore delle vittime» con le seguenti: «in favore dei familiari delle vittime e in favore dei superstiti».
1. 2.Il Relatore.
(Approvato)