CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 novembre 2009
246.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 135/09: Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee (C. 2897 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato il disegno di legge recante: «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee» (C. 2897 Governo, approvato dal Senato);
rilevato, per le parti di competenza, che il provvedimento reca rilevanti interventi nel settore dei trasporti e, in particolare, che:
l'articolo 2, comma 1, al fine di superare i rilievi formulati dalla Commissione europea, rafforza i requisiti di indipendenza e i poteri sanzionatori dell'organismo di regolazione in materia ferroviaria;
l'articolo 2, comma 2, definisce il regime giuridico del personale dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, prevedendone l'equiparazione al personale dell'Agenzia nazionale della sicurezza del volo;
l'articolo 2, comma 2-bis, elimina, per le imprese alle quali, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, paragrafo 6, del regolamento (CE) 1370/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, sono aggiudicati direttamente contratti di servizio pubblico di trasporto per ferrovia, il divieto di partecipare a procedure ad evidenza pubblica in ambiti territoriali diversi da quelli in cui svolgono il servizio;
l'articolo 3-bis, comma 2, prevede l'avvio, a decorrere dal 2009, di un programma pluriennale di interventi per lo sviluppo e l'adeguamento della componente aeronavale e dei sistemi di comunicazione del Corpo delle capitanerie di porto;
l'articolo 15 riforma la disciplina relativa ai servizi pubblici locali, con esclusione di alcuni settori, tra cui il trasporto ferroviario regionale, restringendo le possibilità di affidamento in house, prevedendo la costituzione di società miste in cui il socio privato abbia compiti di gestione e detenga una partecipazione superiore al 40 per cento e definendo direttamente il regime transitorio in modo da stabilire termini certi per la scadenza degli affidamenti difformi;
l'articolo 19-ter interviene sul processo di privatizzazione del gruppo Tirrenia, disponendo il trasferimento, a titolo gratuito, delle società Saremar, Toremar e Caremar alle regioni Sardegna, Toscana e Campania, affidando alle medesime regioni, a decorrere dal 1o gennaio 2010, le funzioni e i compiti di programmazione e di amministrazione relativi ai servizi di cabotaggio marittimo di servizio pubblico e disciplinando la successiva fase di privatizzazione delle società del gruppo. A tal fine si prevede la proroga fino al 30 settembre 2010 delle convenzioni vigenti e

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si stanzia una somma pari a circa 185 milioni di euro annui, a decorrere dal 2010, per garantire i servizi erogati sulla base delle convenzioni in atto e di quelle che verranno stipulate successivamente;
considerato il rilievo che, in relazione alle difficoltà del processo di privatizzazione del gruppo Tirrenia, assumono le disposizioni contenute nel provvedimento in esame, con le quali, accogliendo gli indirizzi contenuti nella risoluzione approvata dalla Commissione nella seduta del 19 novembre 2008, si valorizza il ruolo delle regioni interessate, si fissa il termine entro cui dovrà essere completato il processo di privatizzazione e si individuano apposite risorse per garantire l'effettiva prestazione dei servizi di trasporto marittimo, assicurando il mantenimento dei collegamenti che risultano indispensabili per salvaguardare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini residenti nelle isole maggiori e minori;
considerato che l'istituzione di un organismo di regolazione e controllo in materia di trasporto ferroviario dotato di piena autonomia potrebbe favorire un equilibrato sviluppo dei rapporti tra i soggetti operanti nel settore e concorrere alla promozione di un migliore livello dei servizi nei confronti degli utenti;
considerato che, con riferimento alla disciplina dei servizi pubblici locali, assumono particolare rilievo i servizi di trasporto locale su gomma e su rotaia;
evidenziata l'esigenza che, nella definizione delle modalità di affidamento di tali servizi, si valutino le gestioni in essere, ivi comprese le gestioni in house, sulla base di parametri di efficacia ed economicità, in modo da eliminare posizioni di privilegio e contestualmente da valorizzare l'efficienza degli operatori sia sotto il profilo della prestazione dei servizi sia sotto il profilo economico-gestionale;
rilevato che, per quanto concerne il settore delle comunicazioni, l'articolo 20-bis stabilisce che il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati personali mediante l'uso del telefono sia esercitato mediante l'iscrizione in un pubblico registro delle opposizioni, demandando la disciplina relativa alla istituzione e alla gestione del registro ad un regolamento di delegificazione, nel quale, tra l'altro, si dovrà prevedere che i soggetti che effettuano trattamenti di dati garantiscano l'identificazione della linea chiamante e forniscano all'utente un'idonea informazione anche con riferimento alla possibilità di iscrizione nel registro delle opposizioni,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-01199 Siragusa: Voli aerei a tratta sociale che collegano le isole di Lampedusa e Pantelleria.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Sui collegamenti aerei siciliani sono stati imposti oneri di servizio pubblico ai sensi del regolamento comunitario n. 2408/92 con i seguenti decreti.
Decreto ministeriale n. 17 del 28 settembre 2006 sulle rotte Lampedusa-Palermo e viceversa, Lampedusa-Catania e viceversa Lampedusa-Roma e viceversa, Pantelleria-Palermo e viceversa, Pantelleria-Roma e viceversa.
Decreto ministeriale n. 9 del 22 marzo 2006 sulla rotta Pantelleria Trapani e viceversa.
I vettori Air One e Meridiana, aggiudicatari delle gare europee per l'assegnazione delle rotte in esclusiva, hanno però sospeso il servizio dal mese di ottobre 2008; pertanto, tenuto conto della necessità di dover continuare ad assicurare la continuità territoriale alla regione Sicilia, ed in particolare alle isole minori della stessa, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha autorizzato l'ENAC ad una indagine di mercato volta ad individuare un vettore comunitario al quale affidare le rotte siciliane in attesa di una nuova imposizione.
L'ENAC, su tale base, ha sottoscritto una convenzione con il vettore Meridiana per l'affidamento delle rotte Pantelleria-Palermo, Lampedusa-Catania, Lampedusa- Palermo, Pantelleria-Trapani, dal 7 ottobre 2008 al 28 marzo 2009 e successivamente su autorizzazione del Ministero, ha prorogato la Convenzione fino al 24 agosto 2009.
Nel contempo, è stato necessario individuare un complessivo nuovo regime onerato sui collegamenti siciliani che si è formalmente definito con l'emanazione dei decreti ministeriali n. 2 del 9 gennaio 2009 e n. 551 del 24 giugno 2009. Tali decreti hanno imposto nuovi oneri di servizio pubblico sui voli Pantelleria-Trapani, Pantelleria-Palermo, Lampedusa-Palermo, Lampedusa-Catania, in conformità del Reg. (CE) n. 1008/2008 che ha abrogato e sostituito il regolamento comunitario 2408/92, dal 1o novembre 2008.
La nuova imposizione, di cui all'Informativa della Commissione europea del 26 febbraio 2009, ha previsto che i nuovi oneri entrassero in vigore il 25 agosto 2009.
In considerazione che nessun vettore si è reso disponibile ad effettuare i nuovi collegamenti onerati, senza compensazione finanziaria, è stata bandita la gara europea per l'assegnazione del gruppo di rotte Pantelleria-Trapani, Pantelleria-Palermo, Lampedusa-Palermo, Lampedusa-Catania in esclusiva, per un anno e dietro compensazione finanziaria.
Il bando di gara è stato trasmesso da questo Ministero alla Commissione europea per il tramite della Rappresentanza con nota n. 009562 del 9 marzo 2009. In seguito, la medesima Commissione ha pubblicato una Informativa su tale gara nella GUUE C 75 del 31 marzo 2009, data dalla quale decorrevano i termini (sessanta giorni) per la presentazione delle offerte.
Alla conclusione delle procedure di gara, il servizio oggetto della gara è stato aggiudicato alla Società Meridiana S.p.A. che ha sottoscritto una apposita convenzione

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con l'ENAC per regolamentare l'esercizio del medesimo servizio.
Successivamente, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha provveduto a concedere alla Soc. Meridiana il diritto di esercitare il servizio aereo di linea sulle rotte in argomento ed ha approvato la convezione sopra citata con decreto ministeriale n. 629 del 22 luglio 2009, registrato alla Corte dei conti in data 13 agosto 2009 di cui al Comunicato nella GURI serie generale n. 203 del 2 settembre 2009.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-01509 Codurelli: Disagi nel trasporto ferroviario lombardo, in particolare sulla tratta Sondrio-Lecco-Milano

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

In relazione all'Interrogazione sopra citata riguardante, in particolare, la situazione dei servizi ferroviari regionali sulla linea Sondrio-Lecco-Milano, si rappresenta quanto segue.
L'introduzione del sistema di cadenzamento sulla direttrice di cui trattasi (attuata con l'orario di dicembre 2008) - che ha comportato, peraltro, la riorganizzazione del servizio di circa 450 treni per l'area Nord della Lombardia, di cui 120 sulla sola direttrice Sondrio-Lecco-Milano - dopo un fisiologico periodo di assestamento ed una serie di interventi tecnici posti in essere fin dal gennaio scorso, ha consentito di raggiungere progressivamente apprezzabili risultati nell'andamento della puntualità.
Le soppressioni di collegamenti avvenute il 4 giugno 2009 - a cui fa riferimento l'Interrogante - dovute ad improvvise avarie del materiale rotabile - hanno riguardato 3 coppie di treni Milano-Lecco e Bergamo-Lecco. I servizi soppressi sono stati, comunque, assicurati o dai treni con partenza immediatamente successiva a quelli soppressi o da bus sostitutivi.
Per quanto riguarda il materiale rotabile, è opportuno sottolineare che Trenitalia, già a partire dal 2008, ha avviato una serie di azioni mirate al miglioramento ed all'ottimizzazione del servizio tra cui l'adozione della «Carta di Identità del treno», con la quale è stato introdotto il modello di servizio a «composizione bloccata» che, prevedendo l'allestimento dei convogli con vetture omogenee, determina benefici, sia sotto l'aspetto della qualità percepita che sotto quello dell'efficientamento industriale.
Al riguardo, va posto in rilievo che il livello di frequentazione dei treni, per direttrice e tipologia, viene sistematicamente monitorato, proprio al fine di verificare la corrispondenza delle composizioni dei convogli ai volumi di traffico e procedere, eventualmente, agli opportuni adeguamenti; ciò nonostante, è possibile che in determinate circostanze possano verificarsi episodi di sovraffollamento dovuti, per la maggior parte, ad eventi straordinari (come, ad esempio, la soppressione di altri treni).
Nel corso di quest'anno, peraltro, sulla Milano-Lecco, è stato messo in circolazione materiale rotabile a Doppio Piano sottoposto ad interventi manutentivi rilevanti; i medesimi interventi sono stati programmati per tutti gli altri convogli a Doppio Piano utilizzati sulla stessa linea.
Ricordo, infine, quanto sarà riferito in risposta alla interrogazione del Deputato Lanzarin circa i finanziamenti concessi dal decreto-legge n. 185 del 2008 a Trenitalia proprio per il potenziamento del servizio di trasporto regionale. Si tratta di cifre importanti che, una volta investite sia per il potenziamento dei collegamenti sia per l'acquisto e il miglioramento del materiale rotabile, potranno senz'altro garantire un efficientamento dei servizi di trasporto ferroviari.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-01547 Lanzarin: Disservizi nel servizio ferroviario sulla linea Venezia-Bassano del Grappa

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

In merito al servizio ferroviario sulla linea Venezia-Bassano del Grappa, Ferrovie dello Stato ha fatto conoscere quanto segue.
Il giorno 15 giugno scorso - a cui fanno specifico riferimento gli Interroganti - si è verificata un'avaria al Sistema di Comando e Controllo (SCC) che regola la circolazione ferroviaria delle linee afferenti al nodo di Mestre. Il guasto ha avuto ripercussioni sull'andamento del servizio di varie linee, coinvolgendo anche 9 treni della direttrice Venezia-Bassano del Grappa.
Al riguardo, è opportuno porre in rilievo che l'anomalia sopra citata, unitamente al fisiologico periodo di assestamento del nuovo orario estivo del 14 giugno 2009, e ad alcune difficoltà conseguenti alle avverse condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato alcune giornate del mese di giugno, hanno determinato, nello stesso mese, una lieve flessione della puntualità del servizio sulla suddetta direttrice, con una percentuale dell'87 per cento dei treni giunti a destinazione entro 5 minuti dall'orario di arrivo previsto (contro una media di quasi il 90 per cento del periodo gennaio-maggio 2009).
Successivamente, è stata registrata, invece, una progressiva e costante ripresa del livello di regolarità (92,3 per cento già nel mese di luglio).
Per quanto attiene ai rilievi posti dagli Interroganti in ordine ai frequenti cambi orario previsti, va considerato che tali variazioni della programmazione sono dettate soprattutto dalla necessità di adeguare l'offerta alle differenti caratteristiche della domanda che si registrano nei diversi periodi (estivo ed invernale) e vengono attuate tenendo conto - e cercando di conciliare - sia le esigenze della clientela pendolare, sia quelle dei viaggiatori interessati a relazioni e collegamenti di media/lunga percorrenza.
Relativamente al consolidamento della flotta e all'immissione in servizio di nuovo materiale rotabile, va evidenziato che, la gestione e programmazione dei servizi regionali è di competenza delle singole Regioni i cui rapporti con Trenitalia sono disciplinati da specifici Contratti di Servizio, nell'ambito dei quali vengono definiti il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare, anche sulla base delle risorse economiche rese disponibili.
Va tuttavia ricordato che, per quanto riguarda il Gruppo Ferrovie dello Stato e il trasporto pubblico locale, il decreto- legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito in legge n. 2 del 2009, ha previsto ingenti stanziamenti che andranno a costituire un valido apporto per la risoluzione delle problematiche - quali quella rilevata nel presente atto ispettivo - del trasporto ferroviario regionale.
Il comma 2, del citato articolo 25 del decreto-legge n. 185 del 2008 stanzia, difatti, 480 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011. Tali fondi sono stati attribuiti interamente ai servizi regionali (430 milioni di euro alle Regioni a statuto ordinario e 50 milioni di euro per il contratto di servizio nazionale, da destinarsi ai servizi di trasporto regionale nelle Regioni a statuto speciale).
Per quanto concerne le risorse di cui al comma 1 dell'articolo 25 (960 milioni di

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euro per il 2009, quale dotazione del Fondo per gli investimenti del Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.a. istituito dalla disposizione in argomento), risulta che 500 milioni di euro sono attribuiti a favore di Trenitalia SpA, di cui 425 milioni di euro per l'acquisto di nuovo materiale rotabile per il trasporto regionale e locale e 75 milioni di euro per la copertura dei costi afferenti al materiale rotabile per le esigenze di mobilità legate all'Expo 2015.

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ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-01635 Iannuzzi: Interruzione del servizio ferroviario lungo la linea Sicignano degli Alburni-Lagonegro

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Come noto, nel marzo 1987, in occasione dell'interruzione all'esercizio della linea Battipaglia-Potenza-Metaponto, finalizzata alla realizzazione degli interventi di elettrificazione della stessa linea e al suo adeguamento alla sagoma di libero transito, fu sospeso il servizio ferroviario anche sulla linea diramata Sicignano degli Alburni-Lagonegro con l'introduzione di autoservizi sostitutivi su gomma.
All'atto del ripristino dell'esercizio ferroviario sull'asse principale Battipaglia-Potenza non fu possibile riaprire all'esercizio la linea in questione, a causa di fenomeni di dissesto riscontrati in alcune gallerie.
Nel 1999 fu elaborato da parte della Ferrovie dello Stato S.p.A uno studio che evidenziò, nella valutazione del rapporto costi/benefici, una criticità con riferimento sia al modesto volume di traffico acquisibile sia alla necessità d'integrare il trasporto viaggiatori su ferro con un servizio su gomma per raggiungere i diversi centri abitati distanti dalla linea. A tale valutazioni si è osservato un valore del bilancio economico-finanziario fortemente negativo, anche nell'ipotesi di realizzazione di ripristino della linea utilizzando tecnologie idonee alla riduzione dei costi di gestione della linea stessa.
Sulla base di ulteriori e specifiche richieste, fu sottoscritto un Protocollo d'Intesa in data 29 ottobre 2002 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Campania, la Provincia ed il Comune di Salerno, l'Autorità Portuale di Salerno e RFI SpA.
Con tale atto la Regione Campania si impegnava a finanziare lo Studio di Fattibilità del ripristino del collegamento ferroviario sulla linea Sicignano-Lagonegro e a condurlo d'intesa con la Provincia di Salerno e gli Enti locali interessati.
Nel 2003, con la legge n. 376 furono stanziati 5 milioni di euro (per ciascuno degli anni 2003-2004-2005), per il ripristino della linea in oggetto.
In merito, nel corso del 2005, RFI SpA espresse riserve sull'entità delle risorse economiche, ritenendole insufficienti per la completa realizzazione degli interventi, ribadendo la necessità di valutare più compiutamente l'opportunità del ripristino della linea.
A tal fine, per rivalutare la convenienza della riapertura all'esercizio della linea in questione, la Provincia di Salerno si impegnò a produrre entro il 2006 uno specifico Studio di Fattibilità.
Allo stato attuale non è ancora stata ufficializzata da parte della Provincia di Salerno la conclusione del sopraccitato Studio.
Si segnala, infine, che nel Contratto di Programma 2007-2011, sottoscritto tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la RFI S.p.A (aggiornamento 2008), non sono previste specifiche risorse finanziarie destinate alla realizzazione per il ripristino della linea Sicignano degli Alburni-Lagonegro.

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ALLEGATO 6

Interrogazione n. 5-01982 Lovelli: Incarico di consulenza deliberato dall'ENAC a favore dell'ex direttore generale dell'Ente

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Con nota del 15 maggio 2009 il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha manifestato al Presidente dell'Enac l'esigenza di avvalersi di persona esperta e dall'adeguata conoscenza delle sedi internazionali, oltre che della materia aeronautica, cui affidare attività da svolgersi in ambito estero oltre che particolari incarichi di rappresentanza. Peraltro, il Ministro segnalava alla valutazione dell'Enac, tra le possibili candidature, quella del Com.te Manera, la cui qualificazione professionale sembrava corrispondere alle esigenze descritte.
All'interno dell'Enac, a seguito della richiesta del Ministro, è stata compiuta un'accurata istruttoria al fine di verificare la possibilità di tale affidamento.
In primo luogo, si è tenuto conto delle previsioni di cui all'articolo 13 del contratto di programma tra Ministero dei Trasporti ed Enac nelle quali, oltre a prevedersi che l'Enac partecipa su delega del Ministro alle attività in campo internazionale assumendo a proprio carico i relativi oneri, si dispone anche che per rispondere a peculiari richieste del Ministero vigilante Enac possa far ricorso a soggetti esterni di «provata qualificazione e professionalità» nel caso in cui al proprio interno non possa soddisfare dette richieste con proprio personale in organico.
All'esito di dette valutazioni e verificata la possibilità di far ricorso a soggetto esterno per la peculiare professionalità richiesta dall'incarico da affidare, il Direttore Generale dell'Enac ha comunque ed al fine di assicurare la massima trasparenza rispetto alle decisioni da assumere, posto in atto una procedura con la quale, rivolgendosi ai Dirigenti apicali dell'Ente, ha chiesto loro se avessero disponibilità a ricoprire la posizione oggetto di affidamento.
Solo all'esito di tale procedura pubblica, valutata l'assenza di segnalazioni di disponibilità all'interno dell'Ente, il Consiglio di amministrazione ha deliberato il conferimento dell'incarico al Com.te Manera.
Quanto alla richiesta di compatibilità dell'incarico con le previsioni contenute nell'articolo 46 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, che individua alcuni presupposti di legittimità per l'affidamento di collaborazioni con lo scopo di ridurne l'entità, appare evidente come tali presupposti siano stati rispettati:
a) l'oggetto della prestazione attiene a competenze dell'Enac, risulta conferente con la funzionalità dell'amministrazione e consente anche di portare a compimento progetti già intrapresi in ambito internazionale (si citi tra gli altri lo studio comparato sulla sicurezza dell'aviazione civile nei Paesi Ecac, studio affidato da Ecac e di cui il Com.te Manera è il focal point);
b) l'Enac, tramite la procedura di garanzia posta in essere dal Direttore Generale, ha verificato che al proprio interno non vi erano risorse disponibili a svolgere le attività richieste;
c) la prestazione è di natura temporanea (l'incarico è di un anno) ed altamente qualificata tenuto conto che il Com.te Manera ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi nazionali ed internazionali

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in ambito sicurezza volo che lo vedono rappresentare una posizione di leadership indiscussa in tale strategico settore;
d) sono stati predeterminati la durata (un anno), il luogo (gli uffici messi a disposizione dal Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti), l'oggetto (di cui si è data ampia rappresentazione) ed il compenso che assomma a 50.000 euro lordi annui oltre ai rimborsi per le spese sostenute per l'attività da comprovare fino alla concorrenza di 20.000 annui.

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ALLEGATO 7

Interrogazione n. 5-01985 Lovelli: Modalità di realizzazione della linea AV/AC Milano-Genova (cosiddetto «Terzo valico dei Giovi»)

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Il CIPE, con la delibera 80/2006, ha approvato il Progetto Definitivo dell'intervento, fissando il limite di spesa in 4.962 milioni di euro.
Va ricordato che, per effetto di quanto disposto dall'articolo 13 del decreto-legge n. 7/2007, convertito in legge n. 40/2007, erano state revocate improvvidamente dal precedente Governo le concessioni a TAV e, conseguentemente, gli affidamenti delle linee AV/AC Milano-Genova, Milano-Verona e Verona-Padova.
Con l'articolo 12 del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito in legge n. 133 del 2008, il Governo Berlusconi ha disposto il ripristino delle convenzioni con i General Contractor, trasferendone senza soluzione di continuità, la titolarità, originariamente prevista in capo a TAV, a RFI.
Da ultimo il CIPE, con la delibera n. 52/2009 ha previsto, in via programmatica, l'assegnazione di un finanziamento di importo pari a 500 milioni di euro per la realizzazione di una prima fase costruttiva dell'intervento.
Pertanto, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha proposto al CIPE di deliberare:
l'autorizzazione, in capo al soggetto aggiudicatore, a procedere alla contrattualizzazione dell'intero intervento per lotti successivi, impegnativi per le parti e nei limiti dei finanziamenti che si renderanno disponibili;
l'approvazione del 1o lotto costruttivo dell'intervento, a valere sulle disponibilità di cui alla citata delibera CIPE n. 52/2009;
l'assegnazione del finanziamento previsto nella delibera 52/2009 CIPE n. 52/2009, a copertura del costo del I lotto costruttivo, per un importo pari a 400 milioni di euro a valere sui fondi di legge obiettivo, di cui all'articolo 21 del decreto- legge n. 185 del 2008, convertito in legge n. 2 del 2009, e per un importo pari a 100 milioni di euro a valere sulle risorse di cui all'articolo 6-quinquies del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito in legge n. 133 del 2009, destinate per il 15 per cento alle regioni del centro-nord.
Sulla base di tale proposta il CIPE, nella recente seduta del 6 novembre, ha deliberato l'approvazione di un primo lotto costruttivo della linea AV/AC Genova-Milano «Terzo Valico dei Giovi», con un'assegnazione complessiva di 500 milioni di euro, di cui 400 a valere su risorse di Legge obiettivo e 100 sul Fondo infrastrutture.
Infine si conferma che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 5 agosto 2009 è stato nominato, ai sensi dell'articolo 20 del decreto-legge n. 185 del 2008, convertito in legge n. 2 del 2009, un Commissario straordinario, che, nell'esercizio dei propri poteri di impulso attraverso il coinvolgimento degli enti e dei soggetti interessati, dovrà assicurare il rispetto dei tempi stabiliti dai cronoprogrammi, monitorare l'adozione degli atti e dei provvedimenti necessari per l'esecuzione degli investimenti nonché vigilare sull'espletamento delle procedure realizzative e autorizzative, sulla stipula dei contratti e sulla cura delle attività occorrenti al finanziamento.
Il Commissario straordinario per il Terzo Valico dei Giovi, Walter Lupi, ha già interessato il concessionario per l'individuazione

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del lotto costruttivo connesso ai finanziamenti stanziati dal CIPE con la delibera del 6 novembre scorso.
Successivamente, il Commissario procederà alla verifica dell'avvenuta sottoscrizione dell'atto integrativo alla convenzione-principale, in dipendenza della già citata delibera del 6 novembre, necessario per il concreto avvio dei lavori in difetto del quale il Commissario provvederà con i poteri sostitutivi conferitigli dal decreto di nomina.
La decisione proposta dal Governo al Cipe ha portato opportunamente ad un incontro delle tre Regioni del Nord-Ovest maggiormente interessate all'opera, superando iniziative più limitate come il Limonte.
Il Terzo Valico, infatti, avrà un effetto enormemente positivo sulla capacità attrattiva del porto di Genova, darà impulso all'economia italiana, in generale ed in particolare alle Regioni del Nord-Ovest che, malgrado la forte crescita della Lombardia negli ultimi anni, sono cresciute negli ultimi 8 anni complessivamente meno della media nazionale.