CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1° luglio 2009
196.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Sulla missione svolta a Washington, dal 12 al 16 giugno 2009

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

1. La Presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati, Valentina Aprea, ha svolto una missione a Washington dal 12 al 16 giugno scorsi, rispondendo all'invito dell'Ambasciatore d'Italia, Giovanni Castellaneta, a partecipare, in rappresentanza della Commissione, al convegno «Sulla promozione della lingua italiana dalla scuola dell'infanzia all'università e nell'educazione per adulti», organizzato dall'Ambasciata d'Italia a Washington nella giornata di sabato 13 giugno 2009. L'incontro ha registrato, altresì, la partecipazione del Vicepresidente della 7a Commissione istruzione pubblica e beni culturali del Senato della Repubblica, Vincenzo Vita, nonché del deputato eletto nella circoscrizione del Centro e Nord America, on. Amato Berardi. Al Convegno hanno partecipato rappresentanti della rete Consolare italiana negli Stati Uniti, alcuni presidenti dei COMITES, membri del CGIE, rappresentanti di associazioni della comunità italiana e italoamericana e di istituzioni educative e universitarie americane; direttori degli Istituti di Cultura di New York e di Washington e i direttori degli Uffici scolastici locali, i responsabili degli Enti Gestori degli Stati Uniti e alcuni insegnanti di italiano delle Università e delle scuole di ogni ordine e grado; i rappresentanti di ICE e RAI e il Rettore dell'Università per stranieri di Perugia. L'iniziativa, che ha raccolto l'esperienza sul tema di rappresentanti istituzionali nazionali e internazionali, ha avuto ad oggetto la promozione dell'insegnamento della lingua italiana all'estero, e in particolare negli Stati Uniti, Paese da sempre sensibile alla diffusione della cultura e della tradizione italiana. Oggetto del convegno sono stati l'insegnamento e la promozione della lingua italiana all'estero e, in particolare, negli Stati Uniti. Il Convegno si è proposto quindi l'obiettivo di fare il punto sull'attuale scenario della presenza della lingua e cultura italiane in USA, con riferimento non solo al livello scolastico K-16, ma anche alla situazione nelle Università e nell'educazione permanente finalizzata agli adulti.
2. In questo senso, l'Ambasciatore d'Italia, Giovanni Castellaneta, sabato 13 giugno, ha introdotto i lavori del Convegno ricordando le linee della politica di promozione della lingua italiana negli Stati Uniti. Dopo aver ringraziato gli Sponsors, in particolare il COMITES di Washington, la NIAF (Italian American Foundation) e l'AATI (American Association of Teachers of Italian) che, unitamente al Governo Italiano, hanno contribuito all'organizzazione del Convegno, l'ambasciatore ha osservato infatti che i risultati incoraggianti ottenuti da chi si occupa quotidianamente della diffusione dello studio della lingua italiana negli Stati Uniti dipendono, in primo luogo, dalla costante collaborazione tra i «tecnici» del settore, inviati dal Governo italiano, e il mondo della scuola e dell'Università americane, nonché dal crescente interesse della comunità italo-americana verso la propria lingua di origine. Ha segnalato peraltro che occorrono fondi per proseguire nell'utilissimo programma AP di italiano, per la formazione dei docenti, per la diffusione dei corsi di lingua nelle scuole e nelle Università americane.

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L'ambasciatore Castellaneta ha rilevato, altresì, che occorre incoraggiare e supportare, sia con risorse statali, sia con risorse provenienti dal settore privato, i vari operatori culturali, docenti, presidi, direttori degli Istituti di Cultura, abituati a dare il massimo, sia pure con le scarse risorse disponibili. Ha sottolineato, al contempo, come la nuova collocazione sociale assunta negli Stati Uniti dalla comunità italiana, divenuta negli anni recenti sempre più autorevole - al punto da annoverare presenze significative nelle più alte istituzioni - ha accresciuto l'interesse per la lingua e la cultura italiane, rendendole oggetto di una estesa domanda non solo da parte delle scuole, ma anche di un pubblico adulto che vuole arricchire le proprie competenze e la propria professionalità. L'ambasciatore Castellaneta ha osservato quindi che la comunità italiana vuole essere presente in America con una valenza culturale e linguistica qualitativamente alta, esprimendo l'auspicio che la connotazione dell'italiano come lingua da studiare, per le preziose prospettive culturali ed economiche che è in grado di offrire, cresca e si consolidi grazie alla collaborazione di tutti gli operatori del settore.
È quindi intervenuta la Presidente Aprea che, dopo aver rivolto un indirizzo di saluto all'Ambasciatore Castellaneta e a tutti i presenti, ha espresso la propria gratitudine per l'invito ricevuto a prendere parte ad una così importante occasione di incontro tra coloro che lavorano «sul campo» e si prodigano per la diffusione della lingua e della cultura italiane all'estero, in particolare negli Stati Uniti d'America. Dopo aver annunciato l'intenzione di dare un fattivo contributo in tal senso, ha affermato che non sono sufficienti singole performance nel mondo della scuola, dell'Università, della cultura o dell'arte, per garantire il consolidarsi e il permanere dell'interesse verso l'Italia, ma è necessario alimentare tale interesse con l'impegno comune di tutti gli attori in campo, affinché si producano effetti concreti e duraturi. Ha rilevato che la cornice giuridica di riferimento di questo rinnovato impegno dovrebbe essere un accordo culturale tra i due Paesi, capace di riflettere il nuovo ruolo assunto dall'italiano negli Stati Uniti: da lingua «etnica» a lingua di cultura, estesa all'intera società americana. Ha rimarcato, quindi, l'importanza di rafforzare l'identità italiana anche attraverso il turismo di ritorno che proviene dai corsi di lingua per italiani di seconda e terza generazione all'estero, sottolineando che i viaggi di studio rappresentano un efficace strumento di avvicinamento dei giovani che vivono all'estero al mondo della cultura italiana. Ha ricordato infatti che la «lingua del sì» si sta espandendo negli Stati Uniti non solo come lingua veicolare, o di preparazione per gestire rapporti commerciali, ma anche in termini di qualità degli studi letterari. È quindi intervenuto il Vicepresidente della Commissione Istruzione del Senato della Repubblica, Vincenzo Vita, il quale ha approfondito il concetto dell'importanza della conoscenza delle lingue straniere per le insostituibili caratteristiche espressive proprie di ciascuna, nonché i vantaggi derivanti dal principio della diversità culturale tra i diversi popoli, affiorata fra l'altro a più riprese anche nello storico discorso pronunciato dal Presidente Obama all'Università del Cairo.
Nel corso del Convegno, sullo stato della promozione della lingua e della cultura italiane negli Stati Uniti, è quindi emersa l'indicazione di un costante e significativo contributo del Governo italiano alla promozione della lingua e cultura italiane all'estero, sia tramite l'azione degli Enti Gestori e dei Dirigenti scolastici, sia attraverso l'immagine altamente positiva dell'Italia che emerge dagli eventi curati dagli Istituti di Cultura, fortemente impegnati anche sul fronte della promozione della lingua. Sono intervenuti, in rappresentanza dei Direttori di Los Angeles, San Francisco e Chicago, la responsabile dell'IIC di Washington, prof.ssa Rita Venturelli, ed il Direttore dell'IIC di New York, Renato Miracco. La ricerca di un maggiore coordinamento fra l'azione degli Enti Gestori e degli Istituti di Cultura nell'ambito della promozione della lingua è stato l'altro

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tema affrontato nel corso del Convegno. In particolare, sono intervenuti sul tema Joseph M. Della Ratta, Board of Directors, National Italian American Foundation, J. David Edwards, Executive Director, Joint National Committee for Languages and the National Council for Languages and International Studies (JNCL-NCLIS), ed il Consigliere Paolo De Nicolo, responsabile dell'Ufficio II della Direzione generale degli italiani all'estero e politiche migratorie del Ministero degli affari esteri. Ha quindi preso la parola il professor Luigi de Santis, direttore dell'Ufficio scolastico dell'Ambasciata d'Italia a Washington, il quale ha fornito dati di carattere tecnico relativi al finanziamento delle varie attività e iniziative scolastiche e di assistenza scolastica, formazione o perfezionamento professionale, svolte a favore dei lavoratori italiani e dei loro congiunti emigrati. Ha spiegato, al riguardo, che i progetti realizzati per la promozione della lingua italiana hanno la precipua finalità di costruire rapporti con le istituzioni scolastiche locali a tutti i livelli - statale, di contea e con singole scuole - e di curare i rapporti con le organizzazioni no-profit o Enti Gestori, pianificando, monitorando e supportando le attività portate avanti grazie al contributo economico del Governo italiano.
La rappresentante dell'Ente gestore IACE di New York, Ilaria Costa, ha illustrato quindi il ruolo degli enti gestori negli Stati Uniti, ricordando che essi costituiscono un punto di riferimento costante per mantenere i contatti con le autorità educative ed amministrative locali a tutti i livelli (Stati, Contee, Comuni, Provveditorati), per monitorare la qualità dell'insegnamento, per coordinare le iniziative, altrimenti estemporanee, nonché per sostenere le comunità locali e le realtà associative, incluse quelle degli insegnanti e dei genitori. È quindi intervenuta Rita Impiumi, rappresentante dei lettori italiani nelle American Universities, la quale si è soffermata sulla funzione del Lettore d'italiano presso le università straniere, ricordando che essa esiste da molti più anni di quanto la sua regolamentazione del 1982 faccia supporre. Ha rilevato quindi che, considerando l'ampio ruolo concesso alle varie categorie di insegnanti all'estero, la diffusione della lingua e cultura italiane appare come l'impegno prioritario degli organi preposti alla promozione culturale. Nella sessione dedicata ai progetti di promozione della lingua italiana negli USA, i relatori appartenenti ai diversi settori - Dirigenti Scolastici, Docenti Universitari, Rappresentante RAI - hanno esposto alcune delle principali iniziative in atto, con lo scopo di far emergere la ricchezza degli interventi e delle attività promossi per diffondere lo studio della lingua e cultura italiane: ricerca di continuità nei curricula, formazione dei docenti e loro certificazione, lauree congiunte fra Università italiane ed americane, protocolli di intesa con le autorità scolastiche locali, utilizzo di studenti e docenti americani come assistenti linguistici di inglese nelle scuole italiane, utilizzo didattico dei media con particolare riferimento alle trasmissioni ed agli archivi della RAI. È intervenuto, in questo ambito, Giuseppe Falvo, Chair Department of Italian, University of Maryland, che si è soffermato in particolare sul tema «Dual Degrees: University of Maryland and University of Perugia Project», nell'ambito di una partnership tra l'Università del Maryland e l'Università per Stranieri di Perugia, concernente il Master's Certification Program (MCERT) for Secondary Education, che prevede un programma all'estero obbligatorio per gli studenti di italiano iscritti al programma certificatore, con l'obiettivo di approfondire la lingua e cultura italiane e di specializzarsi nella didattica dell'italiano a livello più avanzato.
È intervenuta quindi Serafina Hager, Chair department of Italian, Georgetown University, che ha puntato l'attenzione sul «Master's in Italian Studies» che il Dipartimento d'Italiano della Georgetown University offrirà agli studenti nell'autunno 2010, sottolineando che tale iniziativa riflette l'alto livello accademico dei docenti del Dipartimento d'Italiano, nonché il vivo interesse da parte degli studenti di seguire un simile programma di studio.

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È quindi intervenuto Alfio Russo, Education Office Director di New York, il quale ha illustrato il «MOUs, dual language programs and special projects», che si basa su una serie di Protocolli d'intesa per la promozione della lingua italiana a livello statale o locale, nonché accordi di programma generali, o di natura specifica, per servizi di supporto all'insegnamento della lingua italiana. Si è soffermato, in particolare, sui Progetti di formazione linguistica avanzata, che prevedono l'insegnamento della lingua non-materna come lingua veicolare mediante l'approccio comunicativo, attraverso un curriculum strutturato con alcune discipline insegnate in inglese e altre in italiano e basato sulla pari dignità veicolare di entrambe le lingue. Ha citato, al riguardo, il positivo riscontro fornito da un'esperienza in atto, quella presso la Jefferson elementary school, New Rochelle, NY, dove si sta svolgendo un progetto di inserimento graduale dal K level al 6th grade, avviato nell'anno scolastico 2008-2009.
3. Nella sessione pomeridiana del Convegno, dedicata all'esperienza della partecipazione al programma Advanced Placement gestito dal College Board, sospeso a partire dal 2010, è intervenuta Fulvia Musti, rappresentante dell'Italian department, Georgetown University, che ha illustrato una dettagliata panoramica del test di Advanced Placement d'italiano del 2008-2009, presentandone le componenti principali ed il modo in cui si prefigge di testare l'acquisizione delle abilità linguistiche in italiano all'interno dei moduli comunicativi stabiliti dall'ACTFL (American Council on the Teaching of Foreign Languages). Sono intervenuti, altresì, Pietro Floris, Education Office Director, Miami, focalizzando l'attenzione sugli esami di Advanced Placement 2008, sui quali ha svolto alcune considerazioni generali, nonché Joseph Lupo, President of the Council on the promotion of Italian in American Schools (COPILAS), che ha espresso la ferma convinzione che, alla luce dei positivi riscontri degli ultimi anni, la promozione della lingua italiana debba espandersi tramite l'implementazione dei relativi corsi nei programmi scolastici, facendo in modo che diventi parte integrante dei curricula di studio dalle elementari alle High Schools e ai Colleges. Per le American High Schools sono intervenuti invece Pasquale Di Iorio della Bayonne High School a New York, Adriana Benvenuto della Granada High School a Los Angeles, e Giuseppe Faustini della Skidmore College, Saratoga Springs, NY esponendo i rispettivi programmi di insegnamento. Roberto Dolci, professore associato di Glottodidattica presso la Facoltà di Lingua e Cultura italiana dell'Università per stranieri di Perugia, ha rilevato quindi che qualunque iniziativa di promozione della lingua e della cultura italiane negli Stati Uniti non può prescindere da un coordinamento di tutti i soggetti interessati, in Italia e sul territorio.
Si sono quindi avvicendati, traendo le conclusioni delle sessioni precedenti, relatori americani e italiani, esperti in didattica delle lingue straniere. La dottoressa Martha Abbott, responsabile dei programmi educativi per l'American Council On the Teaching of Foreign Languages (ACTFL), la professoressa Gisella Langè, ispettrice MIUR per la Regione Lombardia, ed il Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia, professoressa Stefania Giannini. Ne è emersa, quale indicazione principale, la volontà di proseguire nello sforzo finalizzato alla ripresa dell'AP gestito dal College Board ma, nel contempo, di creare un tavolo di lavoro, con specialisti italiani e americani del settore, per elaborare eventuali esami paralleli all'AP in grado di attirare studenti di High School allo studio della lingua italiana, con la prospettiva di ottenere validi crediti universitari. È stato evidenziato che i principali strumenti operativi di questa strategia di «duplice approccio» potranno essere l'AATI (American Association of Teachers of Italian) e le Università specializzate nell'insegnamento dell'italiano a stranieri, con il coordinamento dell'Ambasciata. In particolare, Martha Abbott, si è soffermata sulla necessità di creare programmi in grado di attrarre gli studenti italiani, sviluppandone soprattutto le abilità

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comunicative in modo da metterli in condizione di frequentare proficuamente i programmi stessi. Gisella Langé ha illustrato quindi il tema «Scenari futuri per il settore scolastico», finalizzato ad aumentare l'interscambio tra scuole italiane e americane, interagendo con le Università. Ha individuato quindi quali possibili strumenti l'accordo quadro tra Italia e USA come «cornice di riferimento», i protocolli di intesa / Memorandum of Understanding tra Uffici Scolastici Regionali, Consolati USA in Italia, Uffici Scolastici dei Consolati italiani in USA e Education Authorities dei vari stati americani.
Nel ringraziare i parlamentari intervenuti e gli altri partecipanti alla conferenza, l'Ambasciatore Castellaneta ha infine rimarcato l'elevato valore operativo e di stimolo della intensa giornata di lavoro vissuta, miranti a rendere aggiornati, competitivi e sempre più diffusi l'insegnamento e la promozione della lingua italiana negli Stati Uniti. Il senatore Vita ha quindi ribadito la volontà di sostenere l'identità culturale italiana nel mondo. La presidente Aprea ha conclusivamente sottolineato l'importanza e la ricchezza delle indicazioni emerse nel corso della Conferenza e la grande opportunità da essa offerta di creare un luogo di incontro e discussione dei maggiori argomenti sulla promozione della lingua italiana negli Stati Uniti, tra tutti gli «addetti ai lavori», alla presenza dei loro diretti referenti e responsabili in Parlamento. La Presidente Aprea ha ribadito come la sua presenza abbia inteso manifestare la più alta attenzione politica alla riflessione, alla comprensione e alla consapevolezza delle azioni intraprese e dei fenomeni che ne sono scaturiti, da leggere come occasioni di successo o occasioni perdute. Ha ricordato quindi alcune iniziative particolarmente significative, come la collaborazione fra le Università americane e italiane, con l'importante contributo dell'American Association Teachers of Italian (AATI), finalizzata alla formazione dei docenti di italiano. Ha espresso il convincimento che sia fondamentale la creazione di sinergie fra più soggetti propositori, sviluppando un sistema comprendente l'offerta di materiali utili alla didattica e l'elaborazione di tecniche per l'insegnamento. Ha segnalato, quindi, l'intenzione di raccogliere spunti e riflessioni emersi nel corso dell'incontro per contribuire a valorizzare il lavoro comune e per proporre nelle sedi opportune una seria valutazione sui seguiti operativi desunti dall'andamento della Conferenza.
La notizia della partecipazione di autorevoli esponenti del Parlamento italiano alla Conferenza di Washington è stata seguita con attenzione dai mezzi di comunicazione nazionali. È stata infatti riportata dalle agenzie di stampa, come documenta l'Ansa del 13 giugno scorso che ha sottolineato l'importanza dell'evento, ed è stata oggetto di un servizio radiotelevisivo trasmesso dal Tg1 della Rai alle ore 8 del 15 giugno scorso, in cui la Presidente Aprea è stata intervistata sul tema ed ha esposto le proprie riflessioni al riguardo.
4. Nel corso della giornata di domenica 14 giugno sono stati svolti incontri culturali insieme al direttore dell'Istituto italiano di cultura di Washington, Rita Venturelli.
Nel corso della giornata di lunedì 15 giugno la presidente Aprea ha quindi svolto alcuni incontri con i rappresentanti istituzionali americani competenti nel settore, tra i quali il presidente della Commissione sulla scienza, Bart Gordon,della Camera dei rappresentanti, e un rappresentante della Commissione formazione e lavoro, responsabile per le borse di studio degli studenti universitari, Ruben Hinojosa.
L'incontro con il Presidente Gordon è stato incentrato specialmente sul tema della ricerca e della necessità di creare o implementare sinergie di scambio tra Italia ed USA, utili a facilitare la mobilità internazionale dei ricercatori. In proposito, la Presidente Aprea ha rappresentato la possibilità di favorire un nuovo accordo tra Italia e Stati Uniti sulla formazione, per fornire nuove opportunità ai ricercatori nazionali e americani. Ha altresì informato il suo interlocutore che la Commissione Cultura della Camera sta svolgendo

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una indagine conoscitiva sullo stato della ricerca in Italia, rivolgendogli un invito a prendervi parte in audizione.
L'incontro con il rappresentante della Commissione formazione e lavori, Hinojosa, ha messo in evidenza l'importanza della valorizzazione delle lingue minori e del multilinguismo. Tale circostanza ha offerto alla Presidente Aprea l'opportunità di ricordare la propria partecipazione al Convegno sulla lingua italiana, dichiarandosi favorevole all'incremento degli scambi culturali finalizzati a diffondere la conoscenza delle rispettive lingue, cosa che specifici accordi tra i Governi possono e devono incoraggiare.

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ALLEGATO 2

Istituzione del Giorno della memoria nelle vittime di Nassiriya e di tutti i militari e civili italiani caduti in missioni internazionali (Testo unificato C. 139 Ascierto ed abbinata)

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
esaminato, per le parti di competenza, il testo unificato delle proposte di legge C. 139 Ascierto e C. 549 Bertolini, recante istituzione del Giorno della memoria delle vittime di Nassiriya e di tutti i militari e civili italiani caduti in missione internazionale;
evidenziata l'opportunità di tenere conto di quanto già previsto dall'articolo 1 della legge 4 maggio 2007, n. 56;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
appare opportuno che la Commissione di merito tenga conto di quanto già previsto dall'articolo 1 della legge 4 maggio 2007, n. 56, che già prevede il 9 maggio quale giornata della memoria di tutte le vittime del terrorismo internazionale.

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ALLEGATO 3

Istituzione del Giorno della memoria nelle vittime di Nassiriya e di tutti i militari e civili italiani caduti in missioni internazionali
(Testo unificato C. 139 Ascierto ed abbinata)

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
esaminato, per le parti di competenza, il testo unificato delle proposte di legge C. 139 Ascierto e C. 549 Bertolini, recante istituzione del Giorno della memoria delle vittime di Nassiriya e di tutti i militari e civili italiani caduti in missione internazionale;
evidenziata l'opportunità di tenere conto di quanto già previsto dall'articolo 1 della legge 4 maggio 2007, n. 56;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
appare necessario che la Commissione di merito tenga conto di quanto già previsto dall'articolo 1 della legge 4 maggio 2007, n. 56, che già prevede il 9 maggio quale giornata della memoria di tutte le vittime del terrorismo internazionale.

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ALLEGATO 4

Disposizioni in materia di violenza sessuale
(Testo unificato C. 611 Caparini ed abbinate)

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione cultura, scienza e istruzione,
esaminato il testo unificato delle proposte di legge C. 611 Caparini ed abbinate, recante Disposizioni in materia di violenza sessuale;
tenuto conto dell'importanza di assicurare adeguata prevenzione e sostegno anche culturale alle vittime di violenza sessuale, nella piena realizzazione della cultura del rispetto, nonché attività di riabilitazione dei responsabili;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
1) appare necessario prevedere forme adeguate di educazione e sostegno ai temi della cultura del rispetto, nell'ambito della scuola e delle agenzie educative in generale;
2) si ritiene altresì necessario prevedere un'adeguata campagna di informazione radiotelevisiva sulle problematiche connesse alle violenze sessuali.