CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 giugno 2009
194.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Legge comunitaria 2009 (C. 2449 Governo).

EMENDAMENTI

ART. 2.

Al comma 1, dopo la lettera f), aggiungere la seguente:
f-bis) nella predisposizione dei decreti legislativi, relativi alle direttive elencate negli allegati A e B, si tiene conto delle esigenze di coordinamento tra le norme previste nelle direttive medesime e quanto stabilito dalla legislazione vigente, con particolare riferimento alla normativa in materia di lavoro e politiche sociali, per la cui revisione è assicurato il coinvolgimento delle parti sociali interessate, ai fini della definizione di eventuali, specifici, avvisi comuni e dell'acquisizione, ove richiesto dalla complessità della materia, di un parere delle stesse parti sociali sui relativi schemi di decreti legislativi;
2. 1. Il Relatore.

ART. 6.

Sopprimerlo.
6. 1.Damiano, Gatti, Mosca, Rampi, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Santagata, Schirru.

Dopo l'articolo 6, aggiungere il seguente:

Art. 6-bis.

1. Il Governo è delegato ad adottare, nei termini di cui all'articolo 1, comma 1, uno o più decreti legislativi recanti norme occorrenti per dare completa applicazione alla direttiva 2008/104/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa al lavoro tramite agenzia interinale.
2. Conformemente ai principi e alle procedure di cui gli articoli 1 e 2, il Governo, nell'esercizio della delega di cui al comma 1, si attiene altresì ai seguenti principi e criteri direttivi:
a) prevedere l'utilizzo del termine «lavoro interinale», al fine di uniformare la terminologia della normativa italiana a quella europea, così come indicato nella direttiva di cui al comma 1;
b) definire le condizioni di liceità relativa al contratto di lavoro interinale anche tenendo conto di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 46, della legge 24 dicembre 2007, n. 247;
c) definire il campo di applicazione della direttiva di cui al comma 1, con particolare riguardo all'utilizzo del lavoro interinale nella pubblica amministrazione uniformando la disciplina in oggetto;
d) procedere ad un attento riesame delle limitazioni e delle restrizioni in merito all'applicazione della prestazione in oggetto, tramite un confronto diretto con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul territorio nazionale;
e) ferme restando le condizioni previste dalla contrattazione collettiva, prevedere che alla disciplina del rapporto di lavoro tra impresa utilizzatrice e lavoratore

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si applichino le condizioni previste all'articolo 6, paragrafo 4, della direttiva di cui al comma 1;
f) prevedere quanto stabilito dall'articolo 7, paragrafo 1, della direttiva di cui al comma 1, relativamente al computo dei lavoratori interinali per il calcolo della soglia sopra la quale si devono costituire gli organi rappresentativi dei lavoratori;
g) prevedere quanto stabilito all'articolo 6, paragrafo 2, della direttiva di cui al comma 1, relativamente alla dichiarazione di nullità delle clausole che vietano, o che abbiano effetto di impedire, la stipulazione di un contratto di lavoro o l'avvio di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato tra impresa utilizzatrice e lavoratore tramite agenzia interinale al termine della sua missione, a prescindere dalla tipologia di rapporto di lavoro che intercorre tra lavoratore e agenzia medesima.
6. 01. Damiano, Gatti, Mosca, Rampi, Bellanova, Berretta, Bobba, Boccuzzi, Codurelli, Gnecchi, Letta, Madia, Mattesini, Miglioli, Santagata, Schirru.

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ALLEGATO 2

Legge comunitaria 2009 (C. 2449 Governo).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 2449, recante «Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009»;
considerato che il disegno di legge contiene una misura (articolo 6) finalizzata a dare attuazione alla direttiva 2008/46/CE, che ha inteso di recente modificare la direttiva 2004/40/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici);
preso atto che lo stesso disegno di legge prevede, all'Allegato B, il recepimento della direttiva 2008/104/CE, del 19 novembre 2008, del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa al lavoro tramite agenzia interinale, che provvede a disciplinare, in ambito europeo, la fattispecie del lavoro interinale, peraltro già diffusa nella maggior parte dei Paesi europei;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

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ALLEGATO 3

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008 (Doc. LXXXVII, n. 2).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,
esaminata la Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2008 (Doc. LXXXVII, n. 2);
preso atto che, con riferimento alle parti di interesse della XI Commissione, il documento interviene sostanzialmente su alcune grandi aree di intervento di carattere generale, tra cui occorre segnalare: l'istituzione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (parte seconda, sezione I, I); l'attuazione della strategia di Lisbona, con riferimento al Piano nazionale di riforma (PNR) per gli anni 2008-2010 (parte seconda, sezione I, II); la libera circolazione delle persone, con particolare riguardo alla mobilità della manodopera (parte seconda, sezione II, I.2); le politiche sociali (parte seconda, sezione II, X), soprattutto per quanto concerne l'inclusione sociale, le pari opportunità e la gioventù (parte seconda, sezione II, X.1) ed il lavoro (parte seconda, sezione II, X.2);
considerato favorevolmente che la Relazione delinei le politiche di carattere generale che il Governo italiano intende intraprendere in ambito comunitario, in particolare in materia di inclusione sociale, pari opportunità e politiche per il lavoro;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
a) considerata anche l'attuale fase di crisi economica in atto a livello mondiale, si segnala l'opportunità di continuare ad implementare all'interno del sistema sociale italiano - in coordinamento con le soluzioni indicate nel «Libro bianco sul futuro del modello sociale», di recente presentato dal Governo - le politiche di sostegno all'occupazione e di salvaguardia della coesione sociale, mediante un adeguato dosaggio di politiche finalizzate ad ottenere un buon equilibrio tra flessibilità da un lato e sicurezza sociale dall'altro, nel quadro di strumenti e di politiche attive del lavoro;
b) si verifichi, in particolare, la possibilità di rafforzare le iniziative di formazione, che possono svolgere un importante ruolo di sostegno alle politiche attive di investimento sul capitale umano;
c) si valutino, poi, come interventi di assoluta priorità quelli che investono il tema delle pari opportunità uomo-donna, seguendo attentamente - da un lato - il percorso avviato a livello comunitario, soprattutto sul versante della conciliazione dei tempi di lavoro e vita privata, e - dall'altro lato - intensificando nell'ordinamento interno una politica per le pari opportunità, a partire dagli elementi di riferimento contenuti nel citato «Libro bianco»;
d) si segnala, altresì, l'esigenza di intervenire sul fronte delle politiche sociali di sostegno a maternità e paternità, sia favorendo al massimo l'utilizzo dei congedi parentali, sia incrementando la dotazione di strutture per l'infanzia per la fascia neo-natale e per quella pre-scolastica;

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e) si valuti, inoltre, la possibilità di individuare misure idonee a favorire il rientro dall'estero della «forza lavoro» italiana di elevata qualificazione professionale e l'ingresso nel mercato del lavoro italiano di lavoratori stranieri particolarmente qualificati provenienti da Paesi terzi;
f) andrebbe valutata, infine, l'opportunità di adottare ulteriori misure per la mobilità transfrontaliera dei giovani, assecondando anche le politiche comunitarie per l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, che mirano a coniugare appieno scuola e formazione permanente.