CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 giugno 2009
193.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009. (C. 2449 Governo).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 2449, recante «Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009»;
rilevato che il disegno di legge prevede il recepimento, mediante decreto legislativo della direttiva 2008/96/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, recante interventi per migliorare la sicurezza delle infrastrutture stradali appartenenti alla rete transeuropea dei trasporti o costruite con il finanziamento parziale o totale della Comunità;
considerato che, relativamente allo schema di decreto legislativo di recepimento della citata direttiva comunitaria 2008/96/CE, è prevista la trasmissione al Parlamento ai fini dell'espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari;
segnalata l'opportunità che misure analoghe siano adottate anche per migliorare la sicurezza in generale delle infrastrutture stradali del Paese;
rilevato che il disegno di legge in esame prevede altresì il recepimento mediante decreto legislativo della direttiva 2008/106/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008, che, anche a fini di semplificazione e di chiarezza della normativa comunitaria in materia, costituisce la rifusione delle precedenti direttive che stabiliscono i requisiti minimi di formazione della gente di mare e il reciproco riconoscimento dei certificati di abilitazione rilasciati dagli Stati membri;

delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

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ALLEGATO 2

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'unione europea nel 2008. Doc. LXXXVII, n. 2.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminata la Relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2008 (Doc. LXXXVII, n. 2),
considerato che:
la Relazione fornisce un quadro complessivo delle iniziative assunte nel corso del 2008 in sede comunitaria nel settore dei trasporti e delle comunicazioni;
per quanto riguarda i trasporti terrestri, la Relazione segnala numerosi interventi, volti, in particolare, a fissare regole comuni per i trasporti internazionali di viaggiatori effettuati con autobus; a promuovere il reciproco riconoscimento di titoli al fine di favorire la libertà di stabilimento dei trasportatori di merci e passeggeri nel settore dei trasporti nazionali e internazionali; a migliorare la sicurezza stradale attraverso l'adozione di una direttiva volta alla gestione della sicurezza delle infrastrutture e di un regolamento che introduce l'obbligo di nuovi dispositivi di sicurezza a bordo degli autoveicoli; a favorire i trasporti ecocompatibili e a promuovere il trasporto sostenibile; a tutelare l'utenza debole della strada, in particolare pedoni e altri utenti vulnerabili in caso di collisione con un veicolo;
per quanto concerne in particolare il trasporto ferroviario, la Relazione dà conto delle misure adottate a livello nazionale per l'attuazione delle direttive relative al cosiddetto «secondo pacchetto ferroviario» e richiama, per quanto riguarda la normativa comunitaria, l'adozione della direttiva in materia di l'interoperabilità del sistema ferroviario comunitario, che dovrà essere recepita entro il 19 luglio 2010, e l'adozione degli atti normativi che costituiscono il cosiddetto «terzo pacchetto ferroviario», volti, tra l'altro, a completare il processo di liberalizzazione del settore; nella Relazione si segnala peraltro che la Commissione europea ha formalmente messo in mora l'Italia in relazione alla non corretta attuazione delle disposizioni relative al cosiddetto «primo pacchetto ferroviario»;
in ordine al trasporto marittimo, la Relazione segnala gli atti che compongono il cosiddetto «terzo pacchetto marittimo Erika III», con lo scopo di rafforzare la legislazione vigente in materia di sicurezza, evitare il rischio di incidente e fornire una risposta adeguata in caso di incidente;
la Relazione sottolinea l'approvazione del regolamento sulla realizzazione del sistema di radionavigazione satellitare Galileo, progetto di interesse strategico volto a migliorare la stabilità e la sicurezza dell'Unione europea, la cui attuazione definitiva è prevista entro il 2013;
riguardo al trasporto aereo, la Relazione segnala che è divenuto operativo l'accordo aereo tra Unione europea e Stati Uniti, che sostituisce i precedenti accordi bilaterali; è stato inoltre adottato il decreto legislativo 24 febbraio 2009, n. 24, che reca la disciplina sanzionatoria per la violazione del regolamento CE n. 1107/2006, relativo ai diritti delle persone con

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disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel territorio;
quanto alle politiche per la società dell'informazione e alle nuove tecnologie nel settore delle telecomunicazioni, la Relazione evidenzia i numerosi provvedimenti che sono stati emanati per il passaggio della tecnologia televisiva dalla tecnica analogica a quella digitale; evidenzia inoltre che è stato adottato dal Consiglio telecomunicazioni un orientamento generale sulla proposta di revisione del regolamento sul roaming internazionale e conclusioni che invitano gli Stati membri e la Commissione europea ad azioni volte ad incentivare l'uso di internet e della banda larga; in proposito si rileva che il tema dello sviluppo della banda larga è attualmente oggetto in Italia di un'approfondita riflessione, come dimostrano l'indagine conoscitiva svolta dalla IX Commissione della Camera sulle reti di comunicazione elettronica e il rapporto sulla diffusione in Italia della banda larga, predisposto per iniziativa del Viceministro per lo sviluppo economico, sulla base del quale sono state individuate precise linee di intervento;
con riferimento, infine, ai servizi postali, la Relazione segnala che, a seguito dell'approvazione della direttiva 2008/06/CE, per il cui recepimento il Governo intende coinvolgere le associazioni rappresentative degli operatori e dei consumatori, il processo di completamento della liberalizzazione si concluderà il 1o gennaio 2011;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
valuti la Commissione di merito l'opportunità di sollecitare il Governo, relativamente ai processi di liberalizzazione e di apertura alla concorrenza di settori strategici per l'economia dei singoli Paesi, quali il settore del trasporto ferroviario e quello dei servizi postali, di assumere a livello comunitario le opportune iniziative per assicurare che tali processi siano attuati in modo omogeneo in tutti gli Stati membri dell'Unione europea, evitando che l'introduzione da parte di singoli Stati di condizioni di favore per le imprese nazionali induca gli altri Stati membri a imporre restrizioni all'apertura dei mercati;
valuti la Commissione di merito l'opportunità di sollecitare il Governo, anche in considerazione della procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea in relazione alla non corretta trasposizione del cosiddetto «primo pacchetto ferroviario», ad adottare le appropriate misure per garantire all'organismo di regolazione del settore ferroviario, istituito ai sensi dell'articolo 37 del decreto legislativo n. 188 dell'8 luglio 2003, una piena autonomia, anche dal punto di vista finanziario;
valuti la Commissione di merito l'opportunità di sollecitare il Governo ad assumere le appropriate iniziative volte a pervenire tempestivamente in sede comunitaria alla approvazione delle misure sulla sicurezza generale dei veicoli a motore, che introducono l'obbligo di nuovi dispositivi di sicurezza stradale a bordo degli autoveicoli (quali il controllo elettronico di stabilità, i sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici, di sistemi per prevenire l'uscita di strada di veicoli commerciali, dispositivi avanzati di frenata di emergenza), in considerazione della rilevanza che tali sistemi e dispositivi possono avere per migliorare la sicurezza stradale;
valuti la Commissione di merito l'opportunità di sollecitare il Governo ad assumere le appropriate iniziative per promuovere la realizzazione del programma di radionavigazione satellitare Galileo, rispettando le scadenze previste in sede europea;
valuti la Commissione di merito l'opportunità di sollecitare il Governo ad adottare tutte le appropriate iniziative volte a

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favorire, in linea con le conclusioni del Consiglio telecomunicazioni del novembre 2008, lo sviluppo nel Paese della banda larga e delle reti di telecomunicazione di nuova generazione, tenendo conto delle indicazioni contenute nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle reti di comunicazioni elettronica svolta dalla IX Commissione Trasporti e delle proposte di intervento definite dal Governo medesimo sulla base del rapporto sulla diffusione in Italia della banda larga.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-01265 Delfino: Attuazione del progetto Alcotra «Calipso» per il rilancio della linea ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

In riferimento al Progetto Alcotra «Calipso», riguardante gli interventi necessari per il rilancio dell'utilizzo della linea ferroviaria Torino-Cuneo-Breil-Ventimiglia-Nizza, appare opportuno richiamare preliminarmente alcuni elementi fondamentali, utili ad inquadrare le problematiche connesse all'esercizio della linea in questione.
Per migliorare le relazioni ferroviarie tra l'Italia e la Francia, i Governi italiano e francese sottoscrissero nel 1970 una Convenzione con la quale fu sancita la riapertura della linea Cuneo-Breil-Ventimiglia.
Detta Convenzione regolamenta la manutenzione, la gestione e l'effettuazione del servizio ferroviario sul tratto posto in territorio francese della linea medesima.
Successivamente, la Convenzione venne ratificata con la legge 18 giugno 1973, n. 475 e con il successivo Accordo tra la Azienda Autonoma delle Ferrovie dello Stato e la SNCF del 6 ottobre 1979.
Tale linea si snoda per circa 50 km in territorio francese, collegando il Piemonte con la Liguria.
La ricostruzione della linea nella tratta francese venne effettuata a cura del Governo francese, a spese del Governo italiano, salvo un modesto contributo da parte francese e la riapertura avvenne nell'anno 1979.
Ad oggi, sia la Convenzione che l'Accordo risultano in contrasto con il diritto comunitario; il contesto normativo vigente che regola la gestione della linea in questione non è, difatti, conforme con il diritto comunitario per i seguenti motivi:
il gestore dell'infrastruttura italiano sostiene i costi del mantenimento della linea della quale non è concessionario e per la quale, quindi, non riceve finanziamenti pubblici;
i servizi di trasporto presuppongono l'uso esclusivo della linea da parte di una sola impresa ferroviaria, contrariamente al principio di liberalizzazione;
il regime di responsabilità in caso di incidenti contrasta con quanto previsto dalla specifica normativa sui diritti dei passeggeri.

Le Regioni Liguria, Piemonte e Provenza - Alpi - Côte d'Azur, autorità di gestione del trasporto sul territorio (ALCOTRA = Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera) hanno deciso di intraprendere in comune un progetto che comprende azioni immediate ed azioni di lungo termine tese a sviluppare un'offerta di servizio transfrontaliera efficace ed efficiente, alternativa al trasporto privato su gomma.
I partner coinvolti nel progetto hanno quindi deciso di collaborare per un migliore utilizzo delle linee Nizza-Breil, Nizza-Ventimiglia, Torino-Cuneo-Breil-Ventimiglia e Ventimiglia-Arma di Taggia.
Il progetto di miglioramento delle relazioni ferroviarie tra Nizza, Riviera francese, Riviera di Ponente e Torino ha per oggetto la ricerca di misure più idonee atte

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a favorire le modalità di spostamento verso la rete di trasporto collettivo ferroviario.
La regione Piemonte ha tra l'altro commissionato ad un gruppo di lavoro del Politecnico di Torino il «Miglioramento delle relazioni ferroviarie tra la stazione di Torino e Nizza».
Le ipotesi di miglioramento del servizio scaturite dallo studio hanno individuato alcune soluzioni di fattibilità su possibili interventi, che in sintesi possono riassumersi in:
1) utilizzo di treni ad assetto variabile;
2) servizi navetta per autovetture con carrozza per servizi alle persone (del tutto simili a quelli attualmente in esercizio sulla Domodossola-Iselle);
3) elettrificazione della linea.

In merito allo stato dell'arte e coinvolgimento di RFI/Trenitalia si riferisce quanto segue segnatamente agli specifici quesiti posti nell'interrogazione:
1) in merito all'elettrificazione a 3000 V sulla tratta francese, Ferrovie dello Stato - direzione compartimentale infrastruttura di Torino, sollecitata al riguardo dalla Regione Piemonte ad esprimersi sul progetto di miglioramento dell'asse ferroviario oggetto dello studio, ha ribadito di non disporre di elementi per definire un progetto di elettrificazione nella tratta Limone - Ventimiglia, in quanto gestita dalla SNCF, la società ferroviaria francese;
2) in merito alla sostituzione dell'armamento in territorio francese, peraltro già in corso sulla linea verso Nizza, si evidenzia che nello studio elaborato dal Politecnico di Torino non compare la sostituzione dell'armamento. Il rinnovo attualmente in corso sulla tratta Breil-Nizza, è in corso di realizzazione a cura delle SNCF in quanto il tratto non è oggetto della convenzione. Tale studio invece, per aumentare la velocità commerciale, prevede l'utilizzo di materiale ad assetto variabile;
3) per quanto riguarda la realizzazione dei terminali per il carico e scarico delle autovetture e veicoli di dimensioni compatibili con cani e sagoma nelle stazioni di Torino, Cuneo, Limone e Tenda o Breil, si riferisce che la locale Direzione Compartimentale Movimento di Ferrovie dello Stato, in una nota a firma congiunta con il responsabile della Direzione Regionale Piemonte, ha formulato un parere alla Regione, concludendo con l'opportunità del coinvolgimento dei vari settori del trasporto per l'evidente necessità di mettere in campo sinergia per la fattibilità dell'ipotesi progettuale;
4) per quanto attiene all'eventuale inserimento di binario di incrocio nella galleria del Tenda o/e galleria di Bergue, in caso di traffico sostenuto, Ferrovie dello Stato comunica che l'eventuale realizzazione del binario di precedenza nella galleria del Tenda non è tecnicamente fattibile in quanto parallelamente al binario esistente è stata realizzata la condotta idrica dell'acquedotto che serve l'area Cuneese.

Si riferisce, infine, che attualmente Rete Ferroviaria Italiana sta valutando l'opportunità dell'utilizzo di treni ad assetto variabile.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-01381 Velo: Attuazione del Protocollo d'intesa con le imprese di autotrasporto e mancata istituzione dell'osservatorio sulle attività di autotrasporto.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Questo Governo ritiene i trasporti, uno dei fattori più importanti dello sviluppo ed ha affrontato con decisione i problemi del settore dell'autotrasporto, che hanno radici lontane e strutturali, ma sono stati resi più drammatici dall'impennata del prezzo del gasolio della prima metà dell'anno 2008 e poi dalla pesante crisi economica.
Il Governo, già nella manovra finanziaria dell'estate scorsa, ha agito su due fronti:
quello economico, stanziando nuove risorse per 200 milioni euro e riconvertendo in agevolazioni fiscali sui veicoli e sui dipendenti una parte (100 milioni di euro) del vecchio fondo destinato agli investimenti, ma rimasto fino allora inutilizzato;
quello normativo, con disposizioni volte a garantire il rispetto della sicurezza, incentivare la stipula dei contratti in forma scritta, e tutelare la parte più debole nei contratti di trasporto in caso di ulteriori aumenti del prezzo del gasolio, prevedendo forme di adeguamento automatico del corrispettivo, in funzione dell'incidenza di tale prezzo sui costi delle imprese di autotrasporto.

Inoltre, con l'adozione, dopo i rinvii del precedente Governo, dei correttivi alla riforma del settore, approvati nel dicembre 2008, il Governo ha inteso garantire trasparenza e regolarità delle operazioni di trasporto, e favorire i controlli sul corretto esercizio di tale attività, con l'introduzione di un documento di tracciabilità delle merci, la «scheda di trasporto», della data certa e dei tempi massimi di carico e scarico delle merci nei contratti scritti.
La crisi economica globale della seconda parte dell'anno, che ha colpito pesantemente anche il settore dell'autotrasporto, ha reso più grave una situazione già precaria, inducendo ulteriori difficoltà che rischiavano di togliere efficacia alle misure adottate nell'estate scorsa.
Per questa ragione, il Governo, oltre a prevedere un ulteriore stanziamento straordinario di 100 milioni di euro nella legge finanziaria del 2009 (che si aggiungono alle risorse ordinariamente messe a disposizione ogni anno), ha aperto un tavolo di crisi, al quale partecipano le organizzazioni associative dei vettori e dei committenti, allo scopo di ricercare insieme le soluzioni più adeguate alle problematiche del settore.
Anche sulla base delle indicazioni ricevute da quel tavolo, sono in corso di elaborazione misure concrete di sostegno, che vedranno la luce entro il corrente mese di giugno.
Circa i pedaggi autostradali pagati dalle imprese di autotrasporto, sono state adottate, da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, le iniziative occorrenti per rendere tempestivamente fruibile la somma messa a disposizione per completare la procedura per la riduzione compensata dei pedaggi relativi all'anno 2007, entro i limiti comunitari ed ai sensi delle apposite direttive impartite al Comitato

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Centrale per l'Albo degli autotrasportatori dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Il Ministro Matteoli, inoltre, si è impegnato a recuperare le risorse per gli sconti sui pedaggi autostradali decurtate a seguito della manovra finanziaria dello scorso anno (24 milioni), ripristinando in tal modo l'importo annuo «strutturale» delle risorse stesse, pari a 77 milioni di euro.
Circa le agevolazioni per il sostegno al credito agli investimenti ed a favore degli investimenti per lo sviluppo logistico si rappresenta quanto segue.
A valere sulle risorse di cui all'articolo 2 della legge 22 dicembre 2008, n. 201, che ha convertito in legge il decreto-legge 23 ottobre 2008, n. 162, pari a complessivi 200 milioni di euro, per interventi di sostegno al credito ed agli investimenti, sono state già destinate risorse pari a euro 15 milioni per completare il regime di aiuti agli investimenti di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 settembre 2007, n. 227; pari a euro 80 milioni per la riduzione dei tassi dei premi INAIL dovuti dalle imprese con dipendenti (articolo 29, comma 1-bis del decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207 convertito dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14); pari a euro 11 milioni per la riduzione dei tassi dei premi INAIL dovuti dalle imprese artigiane (articolo 7-sexies del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito dalla legge 9 aprile 2009, n. 33).
Ai fini della ripartizione delle risorse residue, pari a 94 milioni di euro, dal serrato confronto con le associazioni di categoria delle imprese di autotrasporto, è scaturita l'esigenza, da tutti condivisa, di utilizzarne una quota rilevante, pari a 50 milioni di euro, per fronteggiare le difficoltà indotte dalla pesante crisi economica e finanziaria che ha aggravato la situazione del settore (già colpito dalla crisi del gasolio dello scorso anno), mediante la costituzione, per la prima volta, di un fondo di garanzia per agevolare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese del settore.
A tal fine, è in corso la procedura per l'adozione del necessario decreto, che, già sottoscritto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, è stato trasmesso al concerto dei Ministri dell'economia e delle finanze, e dello sviluppo economico.
In particolare, con tale decreto, si prevede la costituzione di una sezione speciale nell'ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all'articolo 15 della legge 266/1997, riservata alle piccole e medie imprese operanti nel settore dell'autotrasporto, e si autorizza la stipula dei necessari strumenti convenzionali con l'ABI (associazione bancaria italiana).
Si tratta, di un provvedimento da far rientrare nelle misure straordinarie per la crisi economica, consentite dalla Comunicazione della Commissione europea del dicembre scorso, nell'ambito di un «de minimis» allargato fino a 500.000 euro per impresa. A tal fine, è stata acquisita in questi giorni l'autorizzazione definitiva della Commissione europea, sull'apposita Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri, che renderà possibile, anche nel nostro Paese, l'adozione di misure di aiuto straordinarie, nel triennio 2008-2010.
Per quanto concerne i restanti 44 milioni di euro, le modalità di ripartizione verranno definite a seguito del confronto, tuttora in corso, con le predette Associazioni.
A valere sulle risorse, pari complessivamente a euro 100 milioni, di cui all'articolo 2, commi da 17 a 21 della legge 22 dicembre 2008, n. 203 (legge finanziaria 2009), euro 40 milioni saranno destinati a sgravi fiscali sul «bollo» auto, da far rientrare nelle anzidette misure straordinarie: in tal senso, in data 18 giugno 2009, è stata inviata all'Agenzia delle Entrate apposita comunicazione.
Per quanto concerne le risorse residue, pari a euro 60 milioni, originariamente destinate ad agevolazioni fiscali sull'indennità di trasferta e sulle prestazioni di lavoro straordinario, si è preso atto della sostanziale inefficacia delle agevolazioni stesse ai fini della riduzione dei costi di esercizio delle imprese di

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autotrasporto, tenuto conto della crisi economica in atto, e si è, pertanto, convenuto di utilizzare dette risorse per interventi in materia di sicurezza della circolazione, in gran parte destinati a sconti sui pedaggi autostradali, ovviamente entro i limiti comunitari.
Per quel che riguarda gli incentivi ai processi di aggregazione fra piccole e medie imprese di autotrasporto (9 milioni di euro) ed alla formazione professionale (7 milioni di euro), i relativi schemi di regolamenti governativi, dopo il parere favorevole del Consiglio di Stato, intervenuto nell'adunanza plenaria del 6 aprile 2009, sono stati approvati in via definitiva dello stesso Consiglio dei Ministri, e verranno prossimamente pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e, subito dopo l'entrata in vigore, si darà corso alle necessarie disposizioni attuative.
Anche quest'ultimi due interventi sottolineano la linea volta a rafforzare la struttura del nostro autotrasporto.
Relativamente, infine, all'istituzione dell'Osservatorio sulle attività di autotrasporto, si precisa che, a seguito del parere reso dal Consiglio di Stato in data 8 giugno 2009, il regolamento organizzativo della Consulta generale dell'autotrasporto e della logistica e del Comitato Centrale per l'Albo degli autotrasportatori, verrà sottoposto per l'approvazione definitiva al prossimo Consiglio dei Ministri previsto per venerdì 26 giugno.
Dopo l'entrata in vigore del regolamento, sarà possibile dar vita all'Osservatorio sulle attività di autotrasporto, che il decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 284, inserisce fra gli organi della Consulta generale.
In questa situazione, e proprio per tener conto delle richieste degli autotrasportatori in ordine all'esigenza di adeguamento della «norma sul meccanismo gasolio», nella legge 9 aprile 2009, n. 33, di conversione del decreto-legge 5/2009, è stato inserito un emendamento alla cosiddetta clausola gasolio di cui all'articolo 83-bis della legge 133/08, prevedendo che, in attesa dell'operatività dell'Osservatorio sopra ricordato, sia attribuito al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il compito di elaborare gli indici del costo del carburante e le relative quote di incidenza, con riferimento alle diverse tipologie di veicoli ed alla percorrenza chilometrica.
In attuazione di tale ultima disposizione normativa, in data 18 giugno 2009 sono state pubblicate, sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le tabelle recanti i valori dei costi chilometrici imputabili al consumo di gasolio delle imprese di autotrasporto per conto terzi, distinti sulla base di cinque tipologie di veicolo, e per diverse percorrenze chilometriche, tenuto anche conto delle proposte pervenute da associazioni di vettori e di committenti, nonché delle indicazioni contenute negli studi elaborati da organismi operanti nel settore.
Resta inteso che i dati definitivi saranno oggetto delle determinazioni dell'Osservatorio in parola, che condurrà i necessari approfondimenti su basi scientifiche, anche in relazione alle differenti caratteristiche dei percorsi effettuati dai veicoli presi in considerazione.

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ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-01477 Velo: Trasporto marittimo di ambulanze dall'isola d'Elba su mezzi della Toremar.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Con il Decreto 02 del 6 maggio 2009, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha inteso regolamentare l'imbarco dei mezzi di soccorso a seguito della generica gratuità stabilita per il Gruppo Tirrenia dai Decreti Interministeriali del 24 dicembre 2003 relativi all'approvazione dei piani tariffari per le società regionali marittime del Gruppo Tirrenia, tra cui la Toremar.
Con tale Decreto è stata quindi disciplinata l'applicazione del piano tariffario relativo all'imbarco dei mezzi di soccorso adibiti al trasporto dei malati sui vettori navali delle compagnie del Gruppo Tirrenia ammettendo sempre la gratuità per il malato trasportato, l'autoambulanza o l'automedica ed il rispettivo autista sia per il viaggio di andata che per quello di ritorno.
La regolamentazione in argomento rappresenta, quindi, unicamente una più chiara specificazione di quanto già previsto dai citati Decreti Interministeriali del 2003.
Tale Provvedimento si è, tra l'altro, reso necessario a seguito di ripetute lagnanze, da parte di diverse Società di navigazione, che rilevavano un uso improprio del trasporto di persone a bordo di autoambulanze e/o automediche non sempre connesso a reali esigenze sanitarie.
In sintesi, col provvedimento in parola, al fine di rendere omogenea la materia in questione, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha ritenuto opportuno emanare un apposito Regolamento con il quale è stata articolata, con migliore puntualità, la riserva dei posti e la modalità di imbarco dei predetti mezzi dì soccorso, sempre sulla base delle normative di settore e sulla scorta delle previsioni del Codice della Navigazione e della Carta e qualità dei servizi (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1994).
Si fa rilevare che precedentemente all'emanazione del decreto 2/2009, la materia del trasporto di autoambulanze a bordo delle navi delle società sovvenzionate del Gruppo Tirrenia non era stata ancora del tutto regolamentata se non per quanto attiene al profilo tariffario della gratuità. Peraltro, non sussisteva, si fa notare, alcuna forma di obbligatorietà per il trasporto né una specifica indicazione sul numero dei mezzi da riservare.
Con il decreto in questione, è stata infatti specificatamente prevista la gratuità per l'accompagnatore della persona malata e l'eventuale personale paramedico a condizione che sia presente un medico, abilitato al servizio, a bordo del mezzo di soccorso, il quale attesti, con idonea certificazione, l'impossibilità di effettuare il trasporto con mezzi diversi dall'autoambulanza o dall'automedica.
In merito alla riserva dei posti sulle unità navali del gruppo Tirrenia per l'imbarco delle autoambulanze o delle auto mediche, il Decreto 2/2009 prevede sempre la riserva di un posto per autoambulanze e/o automediche, relativamente alle casistiche afferenti ai trasporto di malati di

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minore gravità e, pertanto, il mantenimento di un posto libero non preclude la possibilità di imbarcare più autoambulanze sulla stessa unità navale.
Difatti, mentre per i trasporti di minore gravità è concessa la riserva di un posto per autoambulanze e/o automediche nelle condizioni previste dal provvedimento in parola, nei casi, invece, di particolare gravità, il decreto prevede che il comandante della nave, nell'esercizio delle funzioni previste dal Codice della navigazione, possa avere la facoltà di far imbarcare, nei tempi e nelle modalità da lui determinate, il mezzo o i mezzi (in numero indefinito) adibiti al soccorso.