CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 febbraio 2009
140.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-01015 Narducci ed altri: Sulla situazione della rete consolare italiana in Germania.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il Ministero degli affari esteri è pienamente cosciente dell'importanza della nostra collettività in Germania e delle sue specifiche esigenze, e quindi della necessità di prestarle adeguate tutela e assistenza. Attualmente sono infatti presenti in Germania 12 Uffici consolari, cui si aggiunge la Cancelleria consolare dell'Ambasciata. Si tratta della rete consolare più estesa della nostra Amministrazione in un Paese estero, con un organico di organico di oltre 220 unità, fra diplomatici e personale delle aree funzionali e a contratto.
L'onorevole Narducci segnala che il comitato dei Presidenti dei Comites della Germania si è rivolto al MAE per «scongiurare la paventata chiusura di altre sedi consolari».
La ristrutturazione in tre fasi appena completata, nel perseguire un giusto equilibrio tra Rappresentanze presso Organizzazioni Internazionali e rete dei Consolati, ha riguardato, tra soppressioni e accorpamenti, diversi sedi consolari (Il Cairo, Atene, Bastia, Innsbruck, Edmonton, Bedford, Esch, Mosca, Newark, Chambery, Madrid, Berna). Va sottolineato che in Germania è stata coinvolta una sola sede, a novembre 2007, nella prima fase. È il Consolato Generale di Lipsia, nella cui circoscrizione la consistenza dei connazionali risultava peraltro alquanto ridotta (circa 2.500 residenti). Dell'assistenza a tale comunità si sta facendo ora carico la Cancelleria consolare dell'Ambasciata a Berlino. Per venire meglio incontro alle esigenze dell'utenza, sono stati altresì istituiti due uffici consolari onorari nelle città, rispettivamente, di Lipsia e Dresda.
L'onorevole Interrogante segnala inoltre che «non esisterebbero i riferimenti normativi» per eventuali nuove chiusure di uffici consolari, essendosi ormai conclusa la terza fase della ristrutturazione prevista dalla Legge finanziaria 2007.
In proposito, va osservato che se per un verso è vero che, a differenza di quanto previsto nella Legge finanziaria, il legislatore non ha dettato nuovi, specifici obiettivi di risparmio, non di meno il Ministero degli Esteri si vede costretto ad operare entro più rigorosi vincoli di bilancio. È noto infatti che per i prossimi tre anni, nell'ottica generale del contenimento della spesa pubblica, sono previste consistenti riduzioni sui capitoli di pertinenza della Farnesina, pur a fronte di crescenti esigenze di carattere internazionale.
Pertanto, è in corso una riflessione sul miglior utilizzo che potrà essere fatta di tali - scarse - risorse finanziarie. L'ottica è sempre quella di razionalizzare e, anche grazie all'informatica, rendere servizi più efficienti: migliorare la comunicazione istituzionale (trasparenza delle procedure), abbreviare i tempi di trattazione delle pratiche, limitare l'esigenza per il cittadino di cercarsi in Consolato. Una volta ultimata tale riflessione generale, ne verranno comunicati gli esiti secondo le forme consuete.
Nel frattempo, l'Amministrazione non ha potuto esimersi dal realizzare alcuni limitati interventi sull'intera rete estera, effettuando dei «congelamenti» di posti ovvero rinviando avvicendamenti di personale all'estero. Tali interventi sono stati realizzati in numerosi uffici della rete estera e non si riferiscono pertanto ai soli uffici consolari in Germania.

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ALLEGATO 2

DL 208/2008: Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente (C. 2206 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
esaminato per le parti di propria competenza il testo del disegno di legge C. 2198, recante conversione in legge del decreto-legge n. 297 del 2008 «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria», approvato dal Senato con modificazioni;
preso atto di quanto disposto dall'articolo 10 del provvedimento in esame che prevede il rinvio delle elezioni dei COMITES e quindi del CGIE ad una data entro la fine del 2010;
sottolineato che tale termine è da considerarsi come limite massimo e che pertanto le predette elezioni potrebbero avere luogo prima, ove ne maturassero le condizioni;
richiamato l'ordine del giorno approvato dalla stessa Commissione in occasione dell'ultima sessione di bilancio;
ribadito che la motivata posticipazione di tali scadenze elettorali è funzionale ad una complessiva e tempestiva riforma del sistema della rappresentanza degli italiani all'estero,
esprime

PARERE FAVOREVOLE.