CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 luglio 2008
45.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Ratifica Accordo Italia-Francia relativo all'attuazione di una gestione unificata del tunnel di Tenda e alla costruzione di un nuovo tunnel. (C. 1557 Governo, approvato dal Senato, e abb.).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato il disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica francese relativo all'attuazione di una gestione unificata del tunnel di Tenda e alla costruzione di un nuovo tunnel, fatto a Parigi il 12 marzo 2007» (C. 1557 Governo, approvato dal Senato, e abb.),

esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Indagine conoscitiva sull'assetto e sulle prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche.

PROGRAMMA

Il sistema delle comunicazioni elettroniche costituisce uno degli assi essenziali per lo sviluppo economico del paese e lo sviluppo di un mercato di servizi e beni digitali avanzati è l'elemento fondamentale per assicurare la competitività futura del Paese.
Per ottenere un adeguato livello di competitività nel settore è necessario assicurare lo sviluppo di servizi di comunicazione elettronica veicolati tramite una robusta e sicura infrastruttura in grado di far fronte, con elevati livelli di qualità, alle esigenze dei consumatori. Il futuro del settore dipende sempre più dallo sviluppo di una rete a larga banda che, da un lato, risponda alle esigenze di comunicazione delle imprese e si configuri come un elemento essenziale a supporto e per lo sviluppo delle aziende e, dall'altro, che sia in grado di rivoluzionare il mondo dell'intrattenimento digitale erogando servizi di comunicazione video e trasferimento dati assicurando un'elevata qualità delle comunicazioni.
Per questi motivi è essenziale che il Paese si doti di un'infrastruttura di rete che possa reggere gli sviluppi futuri, che sappia, quindi, da un lato rispondere in modo diffuso su tutto il territorio nazionale alle immediate esigenze di connettività a larga banda e, dall'altro, che sia adeguata nel medio-lungo periodo e, dunque, sostenere anche le prossime domande di «larghissima banda». L'investimento nella cosiddetta rete di nuova generazione (NGN, Next Generation Network) ha, dunque, un carattere strategico non solo per la rilevanza dello stesso nell'economia del Sistema Paese, ma anche per la durata prospettica e la capacità di accompagnare lo sviluppo futuro delle imprese italiane.
L'indagine ha lo scopo di realizzare uno sguardo d'insieme sull'intera industria di rete fissa, mobile e dei contenuti anche attraverso un confronto tra le condivisioni del mercato in Italia rispetto ad altri Paesi.
L'Italia ha raggiunto nell'ultimo ventennio risultati eccellenti, il paese ha la più alta diffusione al mondo di telefoni cellulari (uno e mezzo per abitante) e come ha ricordato il Presidente Agcom nella relazione annuale al parlamento dello scorso 15 luglio, siamo all'avanguardia nell'innovazione ed evoluzione tecnologica e nelle offerte innovative (triple play; quadruple play, convergenza tra fisso e mobile) e al primo posto in Europa e al secondo nel mondo per diffusione dei servizi mobili di terza generazione (UMTS); leader mondiale nel mercato dei contenuti e servizi per la telefonia mobili e in particolare per televisione cellulare.
Oggi il mercato delle comunicazioni elettroniche è arrivato però ad un ulteriore snodo strategico: la necessità di completare la diffusione delle reti a banda larga e di incrementare fortemente la capacità trasmissiva per garantire che il potenziale innovativo e creativo di nuovi servizi sia adeguatamente disponibile ai cittadini e alle imprese.
Inoltre, la sperequazione digitale in Italia obbliga ad accelerare non solo il processo di implementazione delle infrastrutture a banda larga, ma anche di incentivarne l'uso da parte dei consumatori, delle imprese e del settore pubblico.
L'Italia è in ritardo non solo in termini di diffusione (ultima nel G7) ma anche in

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qualità delle connessioni broadband, essendo caratterizzata da velocità di connessione più basse che altrove: da noi solo il 27 per cento degli utenti dichiara di avere connessioni con capacità di banda superiore a 4 Mbps, mentre negli Stati Uniti siamo al 41 per cento, in Germania e nel Regno Unito si arriva al 46 per cento, in Francia al 54 per cento ed in Giappone addirittura all'86 per cento.
L'architettura delle reti fissa e di quelle mobili dovrà necessariamente evolvere per poter gestire i nuovi servizi a banda larga infatti il quadro regolamentare sta adeguandosi per assecondare, nel rispetto della promozione della concorrenza e degli interessi dei consumatori, tale evoluzione.
Alla luce dell'evoluzione tecnologica, normativa e di mercato la Commissione ritiene opportuno procedere a un'indagine conoscitiva sull'intero settore delle comunicazioni elettroniche e, in particolare, sull'assetto delle telecomunicazioni e sulle prospettive delle reti di nuova generazione.
L'analisi dovrà porsi quale base di partenza per l'avvio di un impegno propositivo da parte del Parlamento, a supporto delle iniziative in materia che potranno essere successivamente assunte.
In particolare, l'indagine è volta ad approfondire:
1) andamenti dell'industria e i principali nodi dell'attuale assetto regolamentare del mercato delle comunicazioni elettroniche e la sua compatibilità con l'evoluzione tecnologica in particolare per l'incentivazione alla creazione di reti a banda larga fissa e mobile anche in relazione all'evoluzione del quadro normativo europeo;
2) i modelli di investimento - anche in relazione al ruolo investito dal settore pubblico - che potranno sostenere il mercato verso lo sviluppo di reti di nuova generazione (collaborazione tra operatori di telefonia, rapporti di partnership con fornitori di apparati, fornitori di contenuti, eccetera);
3) il ruolo che potrà giocare lo sviluppo di reti di nuova generazione in relazione al problema del cosiddetto digital divide e l'analisi di come i piani di investimento in NGN (siano esse fisse o mobili) potranno far fronte al divario di connettività di alcune aree del Paese.

Da settembre a ottobre 2008, la Commissione intende quindi procedere con le seguenti audizioni:
sottosegretario per lo sviluppo economico con delega alle comunicazioni;
presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni;
presidente Autorità Garante per la Concorrenza e il mercato;
soggetti operanti nel settore delle telecomunicazioni (operatori, Fornitori di Reti e apparati, televisioni eccetera);
confindustria;
sindacati;
rappresentanti della Conferenza permanente per le regioni e le province autonome, dell'Unione province italiane; dell'Unione delle Comunità montane e dell'Associazioni dei consumatori;
rappresentanti delle Associazioni dei consumatori.

Richiedendo specifica autorizzazione al Presidente della Camera sono previste eventuali missioni, anche all'estero, nel caso in cui alcuni temi centrali dell'indagine conoscitiva implicassero sopralluoghi per l'acquisizione di dati e informazioni.