CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 luglio 2008
31.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. C. 1386 Governo.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La Commissione Giustizia,
esaminato il disegno di legge in oggetto;
valutati favorevolmente gli interventi di cui agli articoli da 50 a 55, volti ad avviare un percorso di semplificazione ed accelerazione del processo civile, del processo del lavoro, del processo amministrativo e del processo tributario, nonché a facilitare la riscossione delle spese di giustizia;
espresso altresì apprezzamento per la disposizione di cui all'articolo 36, che proroga di sei mesi l'entrata in vigore della disciplina dell'azione collettiva risarcitoria, prevista dall'articolo 140-bis del codice del consumo, consentendo in tal modo le opportune riflessioni in ordine ad eventuali interventi integrativi e migliorativi della relativa disciplina;
considerata la centralità del settore della giustizia quale componente essenziale del sistema-Paese, in quanto servizio pubblico reso ai cittadini e agli operatori economici, nonché la situazione emergenziale in cui versa l'amministrazione della giustizia, che necessita di immediati interventi di riforma nonché di adeguati investimenti sia finanziari che in termini di risorse umane;
considerato peraltro che l'articolo 60 prevede nel triennio 2009 - 2011 rilevanti riduzioni di spesa anche per il Ministero della giustizia;
rilevato quindi che le riduzioni di spesa di cui all'articolo 60 dovranno essere giustificate e compensate da imminenti e specifici interventi di riforma, che determinino maggiori entrate o siano volti ad ottenere specifici obiettivi di risparmio di spesa ovvero, in caso contrario, dalla rimodulazione della dotazione finanziaria del ministero della giustizia attraverso strumenti finanziari previsti per la prossima sessione di bilancio ovvero da altri specifici interventi,
osservato inoltre che gli articoli 66 e 69, applicabili al personale in regime di diritto pubblico di cui all'articolo 3 del decreto legislativo n. 165 del 2001, introducono misure volte a realizzare economie e riduzioni di spesa tramite il contenimento del turn over presso le pubbliche amministrazioni, nonché lo sviluppo della progressione economica automatica degli stipendi in classi ed aumenti periodici triennali;
considerato che le misure di cui agli articoli 66 e 69 dovranno comunque inserirsi in un più ampio contesto di riforma dell'amministrazione della giustizia che produca in tempi ragionevoli una effettiva riduzione del carico giudiziario, la semplificazione delle procedure giudiziarie ed amministrative e, conseguentemente, il complessivo miglioramento delle condizioni di lavoro delle categorie di lavoratori interessati,

esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. C. 1386 Governo.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE

La Commissione Giustizia,
esaminato, in sede consultiva, il disegno di legge di conversione del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria» (1386);
premesso che:
il servizio giustizia è un nodo strategico ed essenziale ai fini della competitività del Paese, della capacità di attrarre investimenti internazionali con adeguate garanzie legali dei contratti, della coesione sociale ed europea, più complessivamente della promozione e dello sviluppo economico del Paese;
i tagli di cui all'elenco n.1 di cui all'articolo 60, comma 1, impongono un taglio al bilancio del ministero della Giustizia del 22% nel 2009, che diventerà del 30% nel 2010 e addirittura del 40% nel 2011;
l'articolo 69, intervenendo sull'automatico aumento della retribuzione dei magistrati, mortifica in particolare i giovani magistrati che sono il più delle volte quelli che prestano il servizio nelle sedi disagiate, e contribuirà a scoraggiare sempre di più i giovani laureati più preparati dall'avvicinarsi al concorso per l'ingresso in magistratura;
l'articolo 66, recante un ulteriore blocco del turn over, non permetterà l'assunzione dei cancellieri in sostituzione di quelli che cessano dal servizio e sembra incidere anche sul reclutamento di nuovi magistrati;
l'insieme di queste norme «finanziarie» rischia di essere il colpo finale per il servizio giustizia, già al collasso, e di lasciare ancora inevasa la richiesta di giustizia di milioni di cittadini, sia nel diritto civile che in quello penale;
in particolare sarà impossibile, con questi tagli, porre mano alla riforma del processo civile e alla introduzione del processo telematico;
rilevato inoltre che questa Commissione, riunita in sede consultiva, esprime un parere su un testo che sarà sicuramente stravolto, viste le centinaia di emendamenti che il Governo ha già presentato alle Commissioni V e VI riunite in sede referente e che molti degli emendamenti vertono proprio su materie di competenza della II Commissione, appare quindi impossibile esaminare adeguatamente il provvedimento e svolgere in modo compiuto la funzione consultiva garantita dal Regolamento,

esprime

PARERE CONTRARIO.