TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 490 di Venerdì 25 settembre 2015

 
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INTERPELLANZA URGENTE

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   in data 13 novembre 2014 la prima firmataria del presente atto ha depositato l'interrogazione a risposta scritta n. 4-06876, chiedendo delucidazioni in merito alle numerose irregolarità contenute nel «Bando di affidamento per la gestione totale dell'aeroporto di Rimini» emesso dall'Enac in data 7 maggio 2014. Nell'elenco delle imprecisioni evidenziate, vi era la mancata richiesta, tra i requisiti per poter partecipare alla gara, delle competenze, nel settore aeroportuale. Si ritiene opportuno riportare, infatti, il primo quesito dell'interrogazione in oggetto: «se il Ministro ritenga di dover verificare la validità del bando e del disciplinare di gara, in ragione delle imprecisioni sopra illustrate che, a parere dell'interrogante, non sono trascurabili ai fini della validità della gara e di una nuova gestione corretta ed altresì, sempre con riferimento a tali documenti, se il Ministro non ritenga che la mancata richiesta di esperienza aeroportuale abbia contribuito alla svalutazione dello scalo di Rimini dato che se non in Italia, sicuramente all'estero, si sarebbero trovate imprese con l'esperienza dovuta». Vista la preoccupante situazione in cui versa da ormai due anni l'aeroporto Fellini, oltre a tale interrogazione ne erano state depositate altre due, a settembre e novembre 2014, richiedendo un intervento del Ministro interrogato. Con l'interrogazione n. 4-06088 si chiedeva, infatti, che venisse fatta luce sulle responsabilità del fallimento della precedente società di gestori Aeradria spa, causato da un buco di circa 56 milioni di euro lasciato dagli amministratori della suddetta società che ha portato alla chiusura dell'aeroporto Fellini. Con l'interrogazione n. 4-06872 si richiedeva un intervento del Ministro interrogato affinché Enac nominasse un commissario per una riapertura dell'aeroporto visti gli ingenti danni causati ai dipendenti e all'intera economia riminese. Nessuna delle tre interrogazioni ha ricevuto risposta;
   il Tar di Bologna ha rilevato, già nella stesura del bando di gara, un'irregolarità tale da provocarne l'annullamento. In data 11 settembre 2015 il Tar di Bologna, infatti, depositava sentenza di accoglimento del ricorso numero di registro generale 119 del 2015, proposto dal Consorzio per lo sviluppo dell'aeroporto di Rimini San Marino scrl, quarto classificato nella graduatoria finale di gara, contro Enac, accogliendo il secondo motivo del ricorso presentato: «Con il secondo motivo, mirante a censurare in parte qua il bando di gara, il Consorzio ricorrente rileva la violazione dell'articolo 42 del Codice dei Contratti ed eccesso di potere per irragionevolezza ed illogicità in relazione alla mancata richiesta nel bando dei requisiti di capacità tecnica. Il motivo è fondato». Si precisa che dagli atti di gara emergerebbero però numerose altre irregolarità non rilevate dal Tar di Bologna a seguito della decisione di annullare il bando, senza entrare nel merito dell'aggiudicazione. Tra queste, l'assenza di alcuni requisiti da parte di AiRiminum spa, richiesti dal bando per la partecipazione alla gara, mancando infatti, tra gli altri, il certificato obbligatorio di sopralluogo intestato alla società, la seconda referenza bancaria intestato alla società, il versamento obbligatorio del capitale sociale richiesto dal bando dopo l'aggiudicazione, a parte ogni considerazione sull'abnorme punteggio attribuito di 85 punti su 85 a una società costituita qualche giorno prima della scadenza del bando di gara;
   dunque, il Tar, accogliendo il ricorso di cui sopra, ha sancito il conseguente annullamento del bando di gara e il sequenziale atto di aggiudicazione, confermando, di fatto, quanto segnalato nell'interrogazione di cui sopra (n. 4-06876);
   tale decisione da parte del giudice amministrativo di Bologna porta secondo gli interpellanti probabilmente a rilevare anche un profilo di responsabilità patrimoniale in capo all'Enac, sia per gli ingenti danni economici fin ora causati, sia per quelli che conseguiranno all'accoglimento del ricorso con l'ennesima chiusura dell'aeroporto Fellini, nei confronti dei dipendenti dell'aeroporto stesso ma anche con riferimento all'enorme riflesso sull'economia della città di Rimini che si ritrovava, ancora una volta, senza un aeroporto nonostante lo scandalo del fallimento della precedente società gestrice Aeradria spa;
   la gravità della situazione assume profili drammatici poiché, consultando il sito dell'Enac, in particolare leggendo i bandi di affidamento della gestione di altri aeroporti come, ad esempio, quelli di Forlì, Siena, Lampedusa e Pantelleria, sembrerebbe che essi contengano lo stesso identico vizio riscontrato dal giudice amministrativo di Bologna per cui ha dichiarato l'annullamento del bando di affidamento di gestione dell'aeroporto di Rimini;
   forti segnali di preoccupazione per la situazione in cui versa Enac nascono anche dalle recenti problematiche dovute alla chiusura di un terminal dell'aeroporto di Roma Fiumicino a seguito dell'incendio dovuto a lavori ed impianti presenti nella struttura, ove è emersa una carenza di controlli da parte dell'Enac, perfino nel principale aeroporto italiano. La stessa magistratura è intervenuta più volte recentemente per perseguire casi clamorosi di corruzione in ambito Enac, portando, tra questi, all'arresto nel 2014 del responsabile dell'aeroporto di Roma Ciampino, Sergio Legnante –:
   quali iniziative abbia intenzione di adottare il Ministro interpellato nei confronti di Enac in ragione della gravità e dei pregiudizi derivanti dalla pubblicazione di bandi di affidamento della gestione di aeroporti predisposti in maniera giudicata illegittima dal Tar di Bologna, sotto il profilo della mancata richiesta dei requisiti di capacità tecnica, e suscettibili di essere oggetti di annullamento in sede giurisdizionale, come già avvenuto per l'aeroporto di Rimini;
   vista l'attuale esecutività della sentenza emessa dal Tar di Bologna, come intenda far fronte a tale situazione di urgenza, con particolare riferimento dunque all’«aeroporto Fellini» di Rimini;
   visto che anche il vicino aeroporto di Forlì risulta tuttora inattivo, nonostante la procedura di gara per la concessione dello stesso sia stata chiusa da tempo, se il Ministro interpellato ritenga opportuno verificare che i controlli precedenti e successivi alla gara, nei confronti dell'unico partecipante poi aggiudicatario, siano stati svolti puntualmente;
   come abbia intenzione di procedere il Ministro interpellato per quanto attiene alla responsabilità patrimoniale di Enac in relazione ai diversi profili di danno economico illustrati nelle premesse.
(2-01086) «Sarti, Ferraresi, Bonafede, Agostinelli, Businarolo, Colletti, Dell'Orco, Liuzzi, Nicola Bianchi, Carinelli, De Lorenzis, Paolo Nicolò Romano, Spessotto, Spadoni, Dall'Osso, Paolo Bernini, D'Incà, D'Uva, Fraccaro, Gagnarli, Gallinella, Silvia Giordano, Grillo, L'Abbate, Lombardi, Lorefice, Lupo, Mannino, Mantero, Marzana, Micillo, Nesci, Parentela, Petraroli, Pisano, Rizzo, Sorial, Terzoni, Tripiedi, Vacca, Simone Valente, Vignaroli, Zolezzi».
(22 settembre 2015)